Recensione Spectrum
Titolo del gioco:
Laser Squad
Anno di uscita:
1988
Genere:
Strategico tattico a turni
Sviluppatore:
Target Games
Produttore:
Target Games
Distributore:
Blade Software
Multiplayer:
Sì (due giocatori, hot-seat)
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
48K o emulatore. NOTA: La versione recensita comprende l'edizione Blade Software più i due livelli dello Expansion Kit One (vedi scheda nel testo)
Altri formati:
  • Schermata di caricamento
  • Abbiamo scelto l'equipaggiamento, è il momento di schierare i nostri uomini sul campo di battaglia
  • Il Caporale Jonlan si appresta a irrompere nella residenza del perfido Sterner Regnix
  • Nel frattempo, altri due uomini sul retro effettuano un diversivo, attirando l'attenzione di due droidi-sentinella che presto faranno una brutta fine, come già mostrano i rottami di un terzo droide
  • Fase di schieramento dello scenario Moonbase Assault
  • Il Caporale Jonlan è una vera macchina da guerra!
  • Avanziamo all'interno della base della Omni Corporation
  • La modalità scanner ci permette di osservare a colpo d'occhio l'intera mappa dell'area di gioco, comprese le unità nemiche individuate nel turno
  • Rinchiuso in una cella negli oscuri meandri delle miniere Metallix, il soldato Adams attende di essere liberato
  • I nostri uomini fanno buona guardia a un nucleo stabilizzatore (The Cyber Hordes)
  • Nella modalità fuoco l'area di gioco viene rappresentata in modo semplificato per agevolare la mira
  • Un lampo rosso! Un proiettile esplosivo ha colpito in pieno l'androide nemico... sarà sufficiente per eliminarlo?
  • La fitta vegetazione di Paradise Valley può nascondere insidie mortali...
  • ...ma fortunatamente i nostri hanno individuato l'accesso ai tunnel sotterranei, che dovrebbero rendere il tragitto più semplice, a meno di non farci imbattere nei Sectoid
  • Il Caporale Jonlan e i suoi fidi compagni nel labirinto fognario alla ricerca dello Stardrive
  • Quale insidia può celarsi al di là di quelle porte e tra quelle colonne? (Laser Platoon)
  • La copertina della primissima edizione di Laser Squad, pubblicata ad opera degli stessi sviluppatori e comprendente i primi tre scenari
  • Julian Gollop
  • Nick Gollop
Redattore:  Alessandro 'Caporale Jonlan' Grussu                        Pubblicato il:  29/12/2011
Il primo moderno gioco di combattimento strategico a turni, nella sua incarnazione originaria ad opera dei leggendari fratelli Gollop: un'autentica pietra miliare.
Opera dei fratelli Julian e Nick Gollop, che ai possessori di PC, PlayStation e Amiga si resero noti con il loro celeberrimo UFO Enemy Unknown e sèguiti vari, Laser Squad è ambientato in un ipotetico futuro nel quale il progresso, lungi dal portare benessere e pari opportunità, ha esasperato le differenze sociali tra gli individui al punto tale da dare origine a una guerra civile che vede schierati da un lato i Ribelli (i "buoni" della situazione) e dall'altro l'Impero e le Corporazioni (i "cattivi"). Non si sa molto altro sulle parti in lotta; quel che si evince dalle descrizioni degli scenari sembra indicare uno stato delle cose nel quale i Ribelli hanno conquistato diversi pianeti e combattono con tattiche di guerriglia, mentre l'Impero manda in battaglia mortali robot e le Corporazioni sono occupate a difendere le proprie strutture produttive e organizzative dall'assalto dei Ribelli.

Laser Squad è pertanto un gioco strategico-tattico "puro", nel quale non dobbiamo preoccuparci di raccogliere risorse e/o di gestire la produzione di strutture. In ognuno dei sette scenari in cui esso si articola, il nostro scopo sarà di raggiungere determinati obiettivi, mentre quello dei nostri avversari - che potranno essere interpretati dal computer a livelli crescenti di difficoltà, oppure da un altro giocatore umano - sarà, il più delle volte, semplicemente di far fallire la nostra missione.

Dopo il caricamento iniziale, la prima scelta che ci si pone è lo scenario nel quale agiremo. Val la pena di dare una sia pure sintetica panoramica sugli scenari disponibili, in quanto essa presenta da subito quello che a nostro avviso è il maggior punto di forza di Laser Squad, ossia la grande varietà delle ambientazioni di gioco e conseguentemente dei compiti richiesti al giocatore con le relative azioni.

1. THE ASSASSINS. Un piccolo gruppo di Ribelli, ex impiegati della Corporazione Marsec - la maggiore fabbrica di armi della Galassia - ha deciso di punire il capo della compagnia, Sterner Regnix, per aver schiavizzato i suoi dipendenti. Regnix abita in una villa sul pianeta CX-1 ed è difeso da alcuni Droidi-Sentinella.
Condizioni di vittoria: I Ribelli devono uccidere Regnix. Questi deve invece restare in vita ed eliminare tutti i Ribelli con l'ausilio dei Droidi.

2. MOON BASE ASSAULT. Sul satellite Arid-6, i Ribelli assaltano una base della Omni Corporation nella quale si trovano terminali informatici contenenti una vasta mole di dati sul nono settore della galassia, la roccaforte dei Ribelli stessi.
Condizioni di vittoria: I Ribelli devono totalizzare entro 30 turni di gioco almeno 100 punti-vittoria, distruggendo un numero sufficiente di Databank (5 punti ciascuno) e di Analyser (2 punti). Le guardie armate della Omni vincono se uccidono tutti i Ribelli.

3. RESCUE FROM THE MINES. I Ribelli devono liberare tre loro compagni fatti prigionieri durante una ricognizione in una delle miniere di proprietà della Metallix Corporation.
Condizioni di vittoria: Tutti e tre i prigionieri devono essere liberati dalle loro celle e portati all'ascensore posto all'ingresso della miniera. Le guardie della Metallix devono uccidere almeno cinque Ribelli per vincere.

4. THE CYBER HORDES. Questo è l'unico scenario in cui compare l'Impero. Si tratta di una situazione alla "Forte Alamo" in cui i Ribelli hanno l'obiettivo di proteggere dall'assalto continuo dei droidi imperiali i sette nuclei stabilizzatori posti a controllo dell'attività sismica del pianeta Azar, una colonia ribelle.
Condizioni di vittoria: I droidi imperiali si ritireranno dopo che i Ribelli avranno totalizzato, eliminandoli, 100 punti-vittoria. Se i droidi riescono a distruggere almeno cinque dei sette nuclei, o a far fuori l'intera squadra dei difensori, vince l'Impero.

5. PARADISE VALLEY. L'attacco imperiale descritto nello scenario precedente è andato a buon fine. I Ribelli superstiti devono abbandonare frettolosamente Azar, portando con sé l'oggetto dell'interesse dell'Impero: i piani di costruzione del nuovo caccia stellare. Per farlo devono raggiungere una navetta di salvataggio posta al di là di una pericolosa vallata chiamata, non senza ironia, Paradise Valley. La vallata è ricca di vegetazione e percorsa da un fiume, nonché abitata da temibili creature indigene. Un insieme di gallerie sotterranee potrebbe rendere più agevole il tragitto ai Ribelli, ma per farlo devono prima trovarne l'ingresso, poi affrontare gli abitatori del sottosuolo: una razza senziente, i Sectoid (vi dice niente questo nome? -NdCJ) capace di utilizzare armi sottratte agli umani.
Condizioni di vittoria: Scopo dei Ribelli è attraversare la valle recando con sé i piani, inizialmente in possesso del Caporale Hansen. Gli Alieni vincono se riescono a eliminare tutti i Ribelli.

6. THE STARDRIVE. La Settima Brigata ribelle si è infiltrata nelle fogne della città di Pashir sul pianeta Prozine 5, alla ricerca dello Stardrive, un motore sperimentale rubatogli da una banda di mercenari nota come "Gli Ingegneri", che lì ha il proprio nascondiglio.
Condizioni di vittoria: I Ribelli devono trovare e riportare al punto di partenza (il lato sinistro dell'area di gioco) lo Stardrive. Gli Ingegneri vincono se spazzano via la Settima Brigata.

7. LASER PLATOON. Uno scenario che costituisce un vero test di resistenza e di abilità. Due squadre, il Plotone Laser e la Federazione - perfettamente simmetriche nella modalità a due giocatori, sbilanciate a favore del computer in quella a giocatore singolo -, si affrontano con l'obiettivo di annientarsi a vicenda. Ogniqualvolta un'unità viene eliminata ne arriverà una di rinforzo dopo cinque turni. Sulla mappa possono trovarsi massimo dieci unità per squadra alla volta. Chi elimina tutte le unità nemiche presenti vince anche se l'avversario ha unità di rinforzo in arrivo.

Come possiamo facilmente notare ogni scenario è una storia a sé; ciascuno di essi implica finalità, strategie e scelte differenti. Lo scenario viene caricato da nastro, ma il caricamento dura una manciata di secondi e non risulta quindi fastidioso. Se inoltre dopo una partita desideriamo nuovamente giocare allo stesso scenario, non sarà necessario ricaricarlo.

Una volta selezionato lo scenario dobbiamo scegliere se giocare contro il computer o contro un compagno. Nel primo caso dovremo anche selezionare il livello di difficoltà. Più esso aumenta, meno crediti abbiamo per acquistare l'equipaggiamento per i nostri uomini; inoltre le squadre saranno più numerose e l'intelligenza artificiale dei nemici più raffinata. Ai livelli più bassi le unità controllate dal computer tenderanno ad accorrere in massa verso i nostri uomini dopo averli individuati, lasciandosi esporre ad attacchi laterali. A quelli più alti cercheranno di sfruttare le coperture provviste dalla mappa e di attaccarci su più fronti.

L'equipaggiamento consiste intanto in un'armatura offerta in quattro versioni, dalla più leggera ed economica alla più pesante e costosa. Possiamo eventualmente decidere di non avvalerci di essa. Successivamente ci tocca selezionare l'armamento. Abbiamo a disposizione una vasta gamma di armi diverse per potenza, modo di impiego e prezzo: dal fucile di precisione, al laser pesante, impreciso ma dall'elevata cadenza di fuoco, dal fucile a pompa ai fucili mitragliatori Marsec e MK, fino alle spade laser e a vari tipi di bombe a mano - utilissime per far "volare" i nemici nascosti dietro gli angoli. Gli scenari differiscono tra loro anche per il tipo di armi disponibili e per il fatto che alcuni di essi richiedono l'acquisto di determinati equipaggiamenti per il compimento della relativa missione. Ad esempio, prima di immergerci in Rescue From The Mines dobbiamo acquistare gli esplosivi necessari a far saltare in aria le porte delle celle ove sono rinchiusi i nostri compagni (facendo attenzione però a non ridurre in briciole anche loro!).
LE EDIZIONI DI LASER SQUAD

Laser Squad venne inizialmente pubblicato nel 1988 dalla Target Games dei fratelli Gollop con i primi tre scenari inclusi. Poco dopo fu redistribuito dalla Blade con l'aggiunta degli scenari The Cyber Hordes e Paradise Valley. Questa è la versione più diffusa del gioco.

Nel 1989 fu infine pubblicata l'espansione con gli ultimi due scenari. L'edizione recensita in questo articolo è, come indicato dalla nota nella scheda del gioco, quella "definitiva" comprendente tutti e sette gli scenari. La comunità dei fan dell'ex URSS ha inoltre programmato alcuni editor e creatori di livelli, scaricabili dall'archivio di World of Spectrum alla pagina dedicata al gioco.

L'ultima fase preliminare è quella di Deployment (schieramento), nella quale le forze di ciascuna delle due parti contrapposte dovranno essere piazzate sulle aree contrassegnate da quadrati con una lettera D al centro.

Tutte queste selezioni significano che ogni partita a Laser Squad sarà diversa dalle altre; la longevità del gioco è immensa, una virtù piuttosto rara nei giochi per computer a 8 bit. Ogni volta potremo decidere di cambiare lo scenario, la difficoltà, l'equipaggiamento, la disposizione delle unità, le tattiche... Possiamo anche, se lo desideriamo, mandare allo scontro una pattuglia di uomini senza protezioni e armati di solo pugnale o bombe a mano! La struttura modulare è ciò che rende l'esperienza di gioco di Laser Squad estremamente sfaccettata, traducendosi in un'enorme varietà di situazioni possibili.

L'azione di gioco si svolge in turni, i quali vedono alternativamente ognuna delle due parti muoversi sulla mappa dello scenario. Possiamo controllare una sola unità per volta tramite un apposito cursore. Un'utilissima funzione "scanner" permette di visualizzare l'area per intero, con le proprie unità e quelle nemiche, se visibili. Ogni unità infatti ha un campo visivo che si estende a 45° dal davanti di essa; un segnale in basso a destra dello schermo ci informerà su quante unità nemiche saranno eventualmente visibili da parte di quella che staremo controllando in quell'occasione.

Giocare richiede poi una gestione attenta da parte nostra, poiché ogni unità ha a disposizione, all'inizio di ogni turno, un certo numero di punti-azione da "spendere" nelle attività più varie: camminare, equipaggiarsi, aprire o chiudere porte, sparare e altro ancora. Ovviamente, raccogliere un oggetto da terra o camminare all'indietro "costa" più che, per esempio, fare un passo in avanti. Se un personaggio è troppo carico, la sua quantità totale di punti azione diminuirà, così come se cammina troppo; avrà quindi bisogno di riposare per uno o due turni. Se il suo morale si abbasserà al punto da farsi prendere dal panico, egli lascerà cadere per terra l'oggetto che ha in mano. Il morale si abbasserà man mano che l'unità sarà ferita (perdendo anche, di conseguenza, punti azione pari al numero delle ferite infertegli) e/o se le unità amiche cadranno sotto i colpi dei nemici - i quali, per converso, si rincuoreranno.

Al momento di sparare ci sarà la possibilità di un tiro instintivo (snap) o accurato (aim) - a un costo crescente di punti-azione, s'intende. Alcune armi permettono anche il fuoco automatico; in questo caso dovremo sparare un minimo di tre colpi lungo un arco delimitato da due cursori. La probabilità di andare a segno è determinata dalla nostra abilità al tiro e dall'accuratezza dell'arma, mentre il danno inflitto dipende dalla potenza di fuoco dell'arma e dalla corazzatura del bersaglio. Va da sé, quindi, che una semplice pistola mitragliatrice non può nulla contro un droide da battaglia imperiale, mentre un lanciarazzi può sbriciolare anche le pareti degli edifici. Sta a noi decidere di volta in volta quali armi portare con noi in missione, con un occhio ai crediti, sempre limitati specie ai livelli di difficoltà più elevati, e al peso dell'equipaggiamento. Un soldato armato fino ai denti ma capace di muovere pochi passi per turno ci sarà infatti ben poco utile, a maggior ragione se consideriamo un altro punto essenziale: i turni sono limitati, e se non riusciremo a portare a compimento i nostri obiettivi nei tempi a noi concessi, falliremo.

Spendendo meno della metà dei punti-azione iniziali le unità possono entrare, durante il turno degli avversari, in modalità opportunity fire (fuoco di opportunità). Se un'unità nemica viene individuata da una delle nostre, e se questa ha abbastanza punti-azione, il controllo passa temporaneamente a noi ed essa può sparare al nemico con qualsiasi arma abbia in mano. Non può però né muoversi, né cambiare oggetto. In tal modo è possibile, ad esempio, controllare punti di passaggio oppure tendere imboscate. Altre tattiche peculiari includono l'uso dello scenario a fini offensivi, come lo sparare a un oggetto infiammabile per farlo esplodere, travolgendo tutte le unità nelle immediate vicinanze, oppure la cosiddetta "patata bollente" - innescare una bomba a mano e passarla di mano in mano tra le nostre unità prima di gettarla in faccia al malcapitato nemico.

Tutto questo però non sarebbe possibile se il comparto grafico non facesse il proprio dovere. Vero è che nei giochi strategici tattici non è necessaria di solito una grafica dell'altro mondo, contando di più variabili come la plausibilità della meccanica di gioco e la possibilità di variare i propri comportamenti a seconda del contesto. Almeno però è necessario distinguere chiaramente le proprie unità da quelle avversarie e utilizzare un'interfaccia di gioco che ci permetta con pochi passaggi di compiere tutte le operazioni a nostra disposizione. Laser Squad non delude da questo punto di vista e per ciascuno scenario ci offre un'impronta grafica leggermente stilizzata ma pulita e soprattutto diversa, il che contribuisce a caratterizzare ulteriormente la già variegata esperienza di gioco. Particolarmente interessante a questo proposito è la soluzione adottata per distinguere i due "piani" della mappa in Paradise Valley; i due terzi superiori rappresentano la vallata, mentre nel terzo inferiore possiamo vedere il labirinto sotterraneo. Quando uno dei nostri uomini, facendosi strada tra la vegetazione a colpi di sciabola laser, scova l'ingresso delle gallerie e vi entra, verrà visualizzato immediatamente nella parte inferiore dello schermo.

Anche l'audio non è male: il gioco è stato progettato per essere fruito su qualsiasi Spectrum dal 48K in su, e non contiene effetti sonori o musiche che sfruttino il chip AY-8912 dei modelli superiori, ma nonostante ciò gli spari, le esplosioni e i rumorini che emettono le unità quando "passano a miglior vita" sono gradevoli e coronano adeguatamente un'esperienza già eccellente di suo.

Infatti Laser Squad significa emozione allo stato puro, il che potrebbe sembrare strano ai più giovani, per i quali "gioco strategico" è sinonimo di tempo reale e cose del genere. Ebbene, lo strategico a turni è la quintessenza della tattica: significa progettare e realizzare le proprie mosse senza andare allo sbaraglio, essere pronti a sfruttare ogni debolezza nelle file nemiche, saper scegliere cosa portare con sé e cosa invece lasciare indietro, studiare la mappa di gioco e utilizzarne al meglio le caratteristiche in vista dei nostri fini, saper impiegare con oculatezza le nostre scarne risorse. Occorre stare attenti, non farsi cogliere di sorpresa e fare in modo di dividere i nemici per evitare che ci colpiscano con tutta la loro forza. La morte può nascondersi ovunque...

Dopo Laser Squad i fratelli Gollop avrebbero realizzato i vari Lords of Chaos, X-COM, Terror From The Deep, Apocalypse, Magic And Mayhem, fino al recente Tom Clancy's Ghost Recon Shadow Wars per il Nintendo 3DS. Oltre a ciò, vari altri titoli ne avrebbero tratto ispirazione - uno su tutti, Jagged Alliance. Fatto sta che, nella storia dei videogiochi, Laser Squad è una pietra miliare, e lo Spectrum ha l'onore di averne "ospitato" la prima incarnazione. Dopo quasi venticinque anni, Laser Squad non cessa di stupire, stimolare e appassionare i Caporali Jonlan di ieri e di oggi. Non possiamo, a questo proposito, concludere senza citarne il rifacimento play-by-email per Windows e Android, Stellar Forces, che riprende e amplia le ambientazioni e la formula di gioco di Laser Squad perpetuandone l'impatto fin nel XXI secolo.
A parere di chi scrive, il miglior gioco esistente per lo Spectrum, un raro esempio di perfetta armonia tra quantità e qualità. Non serve dire altro.
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