Recensione PlayStation 3
Titolo del gioco:
Batman: Arkham Origins
Anno di uscita:
2013
Genere:
Azione - Investigativo
Sviluppatore:
WB Games Montréal
Produttore:
Warner Bros Games
Distributore:
Warner Bros Games
Multiplayer:
si
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Una PlayStation 3 (Fat, Slim o SuperSlim), una connessione a Banda Larga e un Account PlayStation Network per il Multigiocatore
  • Deathstroke pronto a colpire!
  • Le finish a terra saranno ottime, ma attenzione ai tempi per compierle, per qualche istante saremo alla mercè dei nemici
  • Prendere la scossa quando ci si trova in mezzo alla mischia non è l'ideale!
  • Sempre amichevole Anarky...
  • I nuovi nemici esperti di arti marziali sono particolarmente ostici, sopratutto quando arrivano in gran numero
  • Questi simpaticoni corazzati vanno prima storditi...
  • Il vigilante di Gotham non riposa mai...
  • Bane non è mai stato un esempio di simpatia e amicizia per l'Uomo Pipistrello
  • Wall display, sobrio e discreto, in puro stile Anarky...
  • Il Cavaliere Oscuro in una delle sue più classiche pose da figo!
  • Imparare a gestire più nemici contemporaneamente sarà necessario fin da subito...
  • Dite "cheeeeese"
  • Un sadico Pinguino durante un interrogatorio...
Redattore:  Alessandro 'KVegeta' Marongiu                        Pubblicato il:  05/11/2013
Dopo una prolungata assenza da Gotham City, Bruce Wayne torna nella sua citta' natale... in concomitanza con il suo arrivo pero' compare per le corrotte strade di essa un vendicatore mascherato assetato di giustizia...
Raccontare le origini di uno dei più amati personaggi dei fumetti a quasi 75 anni dalla sua nascita cartacea è sempre un impresa non da poco: da un lato si possono rendere scontenti i puristi, dall'altra i fruitori del medium utilizzato per narrarne le gesta. Contando poi l'elevato numero di versioni ufficiali relative alla sua comparsa è palese che in qualsiasi caso l'importante sia riuscire a erigere una struttura narrativa con solide basi da cui attingere per lo svolgimento della trama, senza risultare scontati, riuscendo a canalizzare l'attenzione del giocatore fino ai titoli di coda.

In questo caso l'obiettivo di WB Games non è raccontare ciò che ha portato il noto multimiliardario Bruce Wayne a ergersi a difensore degli oppressi: bene o male tutti conosciamo la triste storia dietro alla morte dei suoi genitori e al suo profondo contrasto interiore fra bene e male, ma si è giustamente preferito renderci partecipi di come il vendicatore mascherato sia inizialmente associato ai malviventi per poi diventare il Cavaliere Oscuro, protettore di Gotham.

A rendere ancora più impervio il raggiungimento di questo obiettivo la Warner Bros. ha deciso un cambio di rotta interno, lasciando lo sviluppo di questo prequel a WB Games Montréal e non più al Team Rocksteady, portabandiera di questo tie-in fin dalla sua prima comparsa nel 2009, riuscendo grazie ad un profondo know-how e ad una solida struttura di gioco ad ampliare i contenuti e le dinamiche già viste in Arkham Asylum e Arkham City.

UN NATALE TURBOLENTO

A seguito di uno scoppio di violenza nel penitenziario di Blackgate durante la vigilia di Natale, Bruce decide di investigare e indossare nuovamente i panni dell'Uomo Pipistrello. Una volta sul posto scoprirà che il famigerato Maschera Nera è insorto contro il corrotto capo della polizia per prendere definitivamente le redini di una Gotham ormai consumata, marcia fin dalle sue fondamenta, avendo preso consapevolezza del pericolo imminente. Quella che avrebbe dovuto limitarsi a una tranquilla vigilia in famiglia con il fido Alfred si trasformerà in una lunga e oscura notte, in cui verremo portati a giochare una sottile battaglia informatica fra Batman e Enigma, così come una dura e ardua lotta a viso aperto contro Maschera Nera e alcuni dei più carismatici villain che gravitano intorno a questo universo DC, incattiviti e motivati per altro (come se poi ce ne fosse bisogno -NdA) da una ingentissima taglia sulla nostra puntuta testa, del valore di ben 50 milioni di dollari...

Il centro nevralgico delle nostre operazioni sarà, come è ovvio ipotizzare, la mitica Bat-caverna, ricostruita a regola d'arte e interamente esplorabile; questa svolgerà il ruolo di punto di raduno con il nostro fedele maggiordomo tuttofare, così da poter valutare via via le nostre prossime mosse e ricevere, come da copione, le solite ramanzine sull'inutile pericolo che stiamo correndo con questa doppia vita.

Forte di un gameplay ormai collaudato, che pesca a piene mani dalle precedenti Bat-esperienze, il team di sviluppo si è principalmente impegnato nella costruzione di una trama dotata di una forte componente narrativa e perfettamente integrata nella meccanica di gioco. Gli stacchi di intermezzo e i filmati in computer grafica si alternano senza alcun vuoto, permettendoci di vivere questa lunga notte dell'Uomo Pipistrello con ottima immedesimazione e immersione.

La grande quantità di missioni secondarie - come la ricerca dei pacchi dato di Enigma e la risoluzione di alcuni casi di omicidio (per citarne solo alcuni -NdA) - non fungeranno da semplice riempitivo, ma ci permetteranno via via di incontrare alcuni comprimari storici, fornendoci inoltre interessanti spunti che completano un ottimo quadro narrativo, oltre ad elargire gli immancabili e importanti punti esperienza. Perfettamente in linea con il carattere dark dell'originale cartaceo da cui è tratto, anche questo Batman mostrerà scene abbastanza forti, violente e cupe, personaggi sociopatici e brutali fino all'eccesso e disposti a tutto pur di spargere crudeltà per le strade della nostra Gotham.


CORRE, CORRE, BATMAN (BAAAATMAN)

Come siamo stati abituati dal primo capitolo, fin da subito entreremo nel vivo del gioco. Alcuni semplici tutorial su schermo ci inviteranno alla scelta del pulsante adeguato al superamento delle prime difficoltà e azioni basilari. Il team di sviluppo ha probabilmente dato per scontato che già prima si siano vestiti i panni del Cavaliere Oscuro in uno dei precedenti titoli, così da lasciare il dettaglio delle combo e delle azioni al menù del personaggio, schermata utile anche alla selezione degli upgrade che via via acquisiremo grazie all'esperienza guadagnata, necessaria al potenziamento dell'Uomo Pipistrello e dei suoi accessori. Al completamento di ogni scontro ci verrà assegnata una valutazione basata sul pestaggio appena avvenuto in base all'utilizzo di combo, finisher e blocchi così da assegnare appunto gli utili eXperience Points.

Contando che questo Origins risulta a tutti gli effetti un prequel (Il fido Gordon ad esempio è ancora un semplice capitano e ancora vede Batman come una minaccia -NdA), ci troveremo anacronisticamente con un armamentario e una lista di azioni leggermente più ampia rispetto a quanto visto in Arkham Asylum e City. Sia chiaro, niente di trascendentale, ma un po' di novità non guastano di certo e risultano sempre piacevoli, facendoci sperimentare un'ambientazione, una struttura di gioco e di esplorazione, nonché una parte di vita del nostro amato Batman, sfruttando al meglio le peculiarità di cui è forte.

Il Nostro viene così integrato in un contesto di free roaming e azione che ci permette quasi sempre di scegliere la strategia a noi più congeniale, se a viso aperto contro folti gruppi di nemici o se agire nella notte, come un'ombra, altro simbolo del personaggio. Altra piacevole novità di questo capitolo sono alcune particolari sezioni investigative in cui verremo chiamati a ispezionare alcune zone in cui è avvenuto un crimine e, grazie ad una ricostruzione virtuale dell'accaduto per mezzo del Bat-computer, studiare gli avvenimenti potendo riavvolgere, mandare avanti o fermare l'accaduto in corso di svolgimento. Così noteremo quegli elementi inizialmente invisibili e ben celati, magari dietro una grata sul muro (qualcosa del genere ricordo di averla vista in Spycraft della Activision, 1996 -NdCJ) . Purtroppo queste sezioni sono tanto interessanti quanto soltanto abbozzate e fin troppo guidate, forse in favore dell'accessibilità a chi cerca un gioco prettamente action, trasformandole di fatto in un'occasione sprecata. Forse sarà un buon punto di partenza per qualche futuro aggiornamento, magari per le console di prossima generazione ormai alle porte.

Oltre a ricordarci che Batman è anche uno dei più grandi detective esistenti (oltre che genio, miliardario, playboy, filantropo... sì anche lui -NdA) , il team canadese introduce qui e ci delizia con la possibilità di spostarci rapidamente da un punto all'altro della mappa grazie al Batwing, così da tagliare i tempi morti e poter entrare più velocemente nel vivo dell'azione su una mappa che, a detta della WB Games, è circa raddoppiata rispetto a Arkham City. Una serie di ripetitori modificati da Enigma emetteranno però un segnale di disturbo, impedendo ai sistemi di navigazione di funzionare correttamente, costringendoci quindi a dover prima bonificare le aree per potervi poi accedere liberamente per via aerea.

Nonostante questa comodità il vagare per le strade di Gotham rimane comunque necessario per poter scovare tutti quei piccoli segreti e quest secondarie disseminate fra i cupi sobborghi, le viuzze nascoste e le alte vette dei palazzi del centro, fornendoci costantemente un'ambientazione suggestiva e uno splendido panorama dall'aria triste e malinconica, non dissimile da ciò che ammanta il nostro eroe e tutto il mondo che gli gravita attorno.

Una volta portata a termine la campagna in modalità normale ci sarà data la possibilità di utilizzare la classica "Nuova Partita +" con la quale poter iniziare nuovamente la storia mantenendo tutti i potenziamenti precedentemente sbloccati, ma attenzione: qui la difficoltà degli scontri sarà più aspra, i nemici saranno più pericolosi e sopratutto non verrà segnalato quando questi staranno per colpirci alle spalle. La visione di insieme sarà quindi necessaria per riuscire a portare a termine anche questa sessione.

Se poi proprio non sarete paghi di questa sfida alla fine del secondo giro potrete buttarvi nelle vere e proprie montagne russe con la scintillante "Io Sono la Notte": il tasso di sfida non solo sarà ulteriormente aumentato, ma il KO del Cavaliere Oscuro porterà il definitivo Game Over.

Fondamentalmente i combattimenti rimangono uno dei punti forti del titolo Warner Bros.: frenetici, vari, mai scontati e molto impegnativi una volta che i nemici inizieranno ad essere più variegati, necessitando di ottimo tempismo per soggiogare le nutrite schiere di malviventi, o poliziotti corrotti, che ci talloneranno lungo tutta l'avventura.

JINGLE BATS JINGLE BATS JINGLE ALL THE WAYNE !

Nonostante il Natale ormai alle porte non ci saranno una profusione di luminarie o un grande quantità di addobbi per le vie, né persone felici a fare compere nei centri commerciali, ma la sola neve bianca che cadrà quasi incessantemente a ricordare in quale periodo ci si trovi.

Di fronte a noi lunghe distese di case grigie si stagliano a perdita d'occhio, comignoli di industrie in attività sbuffano sommessamente il loro sporco fumo per il coperto cielo di Gotham (in barba ad ogni legislazione anti-inquinamento -NdCJ), alcuni grattacieli illuminano timidamente quello che a tutti gli effetti è un panorama di degrado, oscurità, chiari segni distintivi di una città che non solo socialmente, ma anche visivamente è ormai giunta al suo periodo più cupo.

Nonostante ci si trovi a fine generazione l'Unreal Engine 3 riesce ancora oggi a regalare emozioni: fondamentalmente la componente visiva si allinea con quanto già visto in Arkham City, soffrendo su console di svariati downgrade rispetto alla controparte PC per altro, ma il risultato estetico è di assoluto rilievo ancora una volta. Le ambientazioni rendono perfettamente e sono cariche di dettagli, i modelli dei personaggi sono puliti e rifiniti, le animazioni fluide e coerenti con quanto sta accadendo e l'idea generale che traspare è che sia stato svolto un lavoro certosino per spremere al massimo quanto già scolpito dal precedente team. La fluidità è garantita praticamente in ogni frangente e l'unico dettaglio che potrebbe far storcere il naso è un lieve aliasing che si può notare qua e la, ma assolutamente niente che infici la qualità generale di un titolo che riesce ancora a stupire.

L'audio riempie egregiamente le casse del proprio home theater e risulta corposo nelle musiche e ben delineato negli effetti, giusto qualche calo del volume relativo al mix delle voci in alcuni filmati di intermezzo che stacca troppo con la pulizia del DTS durante il gioco. La traduzione ed i doppiaggi reggono perfettamente risultando di qualità superiore alla media, essendosi ancora una volta affidati a quegli stessi professionisti che hanno lavorato alla trasposizione animata dell'Uomo Pipistrello.

CHI NON PESTA IN ALLEGRIA...

Con quest'ultima incarnazione oltre alla fenomenale campagna per giocatore singolo sarà disponibile anche una interessante modalità multigiocatore. Da un lato troveremo due giocatori che impersoneranno Batman e Robin, dall'altra due squadre di tre giocatori ciascuna capitanate dal Joker e Bane.

Se nei panni dei due eroi il gameplay si avvicina molto a quanto si è visto nella campagna per giocatore singolo, sfruttando appigli, passaggi e ombre quanto più possibile, prendere le parti dei cattivi ci porterà ad una giocabilità da vero e proprio sparatutto in terza persona, necessitando di continui spostamenti di copertura in copertura e cercando di guardarsi le spalle l'un l'altro dai furtivi attacchi dei buoni, tentando nel frattempo di sopravvivere e coprire alcune zone che devono rimanere sotto il controllo dei "cattivi".

Qualsiasi dei due lati si scelga di impersonare è sempre importante però ricordare di star sfidando altre persone, rendendo così la caccia e la difesa altamente stimolanti e mai scontati. Occorreranno da un lato un uso attento e preciso dei gadget e dell'architettura a disposizione, dall'altra un gioco di squadra ottimale per compiere la missione.

Per la terza volta di fila Warner Bros Games confeziona il miglior tie-In ispirato ad un supereroe, unendo elementi action, stealth, boss fight, upgrade di inventario e abilità, esplorazione e quest come mai prima di questa trilogia si era visto in ambito videoludico, sfruttando a 360° un personaggio spessissimo svilito da produzioni non propriamente fortunate.

Batman: Arkham Origins ricalca pedissequamente i dettami lasciati come guida dai precedenti capitoli, non ne snatura la struttura né introduce cambiamenti tali da gridare al miracolo, ma svolge il suo compito in maniera ineccepibile e precisa, portandoci a vivere le gesta che hanno reso la leggenda metropolitana del un vigilante vestito di nero quello che tutta Gotham City riconoscerà come il "Cavaliere Oscuro", protettore della città.

Il punteggio da noi assegnato non risulta eccezionale soltanto per una questione di deja-vu che avremo durante tutto lo svolgimento del titolo, il quale di per sé mantiene altissimo il livello qualitativo per tutta la durata del gioco, della campagna principale, delle missioni secondarie e delle nuove modalità a disposizione.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE