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L'ultima fatica a due ruote di Milestone e' una vera e propria istituzione, non solo per il pilota italiano, ma per il mondo della MotoGP.
Milestone, al momento l'unico sviluppatore di livello internazionale del nostro paese, ha fatto le cose in grande sia nello sviluppo che nel marketing per promuovere il suo nuovo gioco dopo l'uscita di Sèbastien Loeb Rally EVO a inizio anno, MXGP2 - The Official Motocross Videogame ad aprile (qui potete leggere la nostra recensione) e con l'annuncio di RIDE 2 che arriverà nel prossimo autunno.
Valentino Rossi The Game rappresenta tutto quello che la casa milanese voleva inserire in un gioco dedicato alla MotoGP, incentrato sulla figura carismatica di Valentino Rossi, che ha continuato a mantenere il nostro paese ai massimi livelli del motociclismo. Infatti il gioco è stato costruito attorno al pilota di Tavullia con una passione e ricchezza di opzioni davvero fuori dall'ordinario.
Sinceramente nutrivamo un po' di scetticismo dopo l'annuncio. Lo credevamo il classico tie-in a tema sportivo su uno dei miti dello sport italiano. Fortunatamente non è così e, anche se graficamente non è allo stato dell'arte, la qualità notata muovendoci nella pletora di opzioni, scesi in pista ed entrando nella modalità carriera, è più che buona rassicurando sia gli appassionati, sia chi vuole accostarsi per la prima volta a questo sport dal punto di vista videoludico.
BENVENUTI NEL MONDO DELLE DUE RUOTE !
Dopo il caricamento iniziale, creato il nostro pilota personalizzato, ci aspettano le diverse schermate ricchissime di opzioni, che spaziano tra la MotoGP, agli Eventi dedicati a Valentino Rossi - tra cui quelli della VR|46 Riders Academy -, alla Flat Track, l'enciclopedia storica (Rossipedia) dedicata al nostro pilota. Non mancherà un'escursione sulle quattro ruote con il Rally di Monza, suddiviso in due prove. Chiudono il quadro la modalità multigiocatore e le classifiche online che ci mostreranno il nostro livello assieme a quello degli altri giocatori di tutto il mondo.
Poche volte siamo imbattuti di fronte a cotanta bontà di scelte a disposizione, le quali sicuramente diletteranno gli appassionati. Come vedremo più avanti tutto il gioco trasuda passione da ogni punto di vista.
Come primo approccio, si può iniziare con un primo giro di pista per sentire il profumo della MotoGP o fare i primi passi per apprendere i rudimenti e le meccaniche semi-simulative del titolo Milestone affrontando la lunga e sfaccettata modalità Carriera, la quale ci farà partire dalla Moto 3 fino a giungere, tramite sponsorizzazioni, reputazione e miglioramento delle proprie abilità, all'ambita MotoGP.
ENTRIAMO IN PISTA !
Una volta entrati in un circuito, per prima cosa dovremo “adattare” le nostre caratteristiche di guida alle opzioni di gioco molto ben strutturate. Per chi si trova alle prime armi consigliamo di partire con quasi tutti gli aiuti attivati per poi disattivarli gradualmente con la pratica. I circuiti sono quelli ufficiali, quindi parecchi, per cui non sarà facile memorizzare ogni singola curva, ogni frenata, e come dosare al meglio l'accelerazione. Proprio per questo vi invitiamo a lasciare attivata l'opzione per mostrare la traiettoria, che indicherà come affrontare ogni singolo punto del tracciato adattandosi al nostro stile di guida. Oltre agli aiuti di guida andranno regolate le opzioni della fisica e della IA (Intelligenza Artificale) degli avversari. Anche qui vale lo stesso discorso: iniziate dal facile per poi aumentare gradualmente la difficoltà man mano che si migliora.
Rispetto a MXGP2, la difficoltà di gioco è più marcata. I piloti saranno aggressivi già settando l'IA su “media”. Aumentando la fisica la moto inizierà ad essere più instabile e difficile da padroneggiare. Le vibrazioni che sentirete sul Dual Shock 4 vi aiuteranno a capire quando il mezzo rischierà di perdere il controllo.
Ovviamente non mancheranno le dovute regolazioni da apportare alla propria moto tramite cinque parametri: sospensioni, manubrio, marce, freni e gomme. Se non siamo esperti e durante la guida sul circuito sperimentiamo difficoltà ad affrontare le curve, frenare a dovere e a cambiare direzione ci viene in aiuto la messa a punto guidata che attraverso precisi parametri, già preconfezionati, interverrà cambiando il settaggio onde stare meglio in pista per migliorare i tempi sul giro. Nessuno ci vieta di entrare nella messa a punto manuale e di modificare le voci personalmente per riscontrare sul tracciato se i nostri interventi saranno stati fruttuosi o meno.
Non sottovalutate il TCS (Traction Control System, sistema di controllo della trazione) sia nelle prove che in gara. Può essere regolato in tempo reale - agendo sui tasti direzionali verticali - su quattro livelli differenti partendo da "basso", moto meno stabile, fino ad arrivare ad "alto", moto più stabile. Questo non significa che si otterranno tempi migliori, ma almeno usciremo fuori pista meno di frequente.
Sarà possibile personalizzare ogni Gran Premio come meglio si vuole ampliando o diminuendo le prove del weekend o scegliere la casualità del tempo che può variare dal sereno al nuvoloso fino ad arrivare alla pioggia. Guidare su un tracciato bagnato è ovviamente più impegnativo.
Per sbloccare le diverse voci della Rossipedia e avere maggiori possibilità di personalizzazione del nostro pilota serviranno i VR Points. Verranno elargiti ad ogni singola prestazione: una prova, una qualifica, un warm-up ed ovviamente la corsa stessa. La percentuale monetaria aumenta se rendiamo più difficile il gioco per esempio aumentando la fisica, l'IA dei piloti e diminuendo gli aiuti di guida nonché, ad esempio, elevando il numero di giri per la gara ed estendendo la durata del weekend.
SENSAZIONI DI GARA
La nuova opera magna di Milestone consta di 36 trofei suddivisi in 23 di Bronzo, 7 d'Argento, 5 d'Oro e l'ambitissimo Platino.
Bisognerà essere bravi in ogni disciplina e modalità per portare a termine l'opera. Una parte dei trofei si ottiene all'interno della modalità carriera, correndo un certo numero di Km in ogni categoria, sbloccando un certo numero di bonus pilota, effettuando un'impennata per un certo numero di secondi, vincendo una gara con dei specifici settaggi di difficoltà e di guida e molto altro.
Valentino Rossi The Game è disponibile anche in una speciale Edizione da Collezione. È disponibile un Bundle PS4 da 1TB comprendente il gioco insieme alla console Sony personalizzata con lo stile del gioco, il Season Pass e sei contenuti aggiuntivi riscattabili dal PlayStation Store.
Attualmente l'aggiornamento si ferma alla versione 1.01, segno che dopo l'uscita al momento il gioco è molto stabile non riscontrando alcun problema, bug, blocco o altro.
Il titolo Milestone è disponibile in edizione standard, sia in formato fisico che digitale al prezzo di € 69,99 su PlayStation 4 e Xbox One e a € 49,99 per la versione PC tramite Steam.
La resa in pista della moto, con tutto quello che comporta, risulta convincente e aiuta a immedesimarsi nel weekend in attesa della gara una volta ottenuto il tempo migliore. Se allunghiamo il weekend inserendo sie la prove libere che il warm-up potremo non solo capire meglio come affrontare ogni parte del circuito, ma anche aumentare i propri VR Points e - ancora più importante - migliorare i parametri di guida del nostro pilota personalizzato, come se fossimo in un gioco di ruolo. Questi spaziano dalla frenata alla condizione fisica, dall'agilità alla posizione del corpo, all'affrontare una curva per un totale di sette abilità.
Tutto questo sbloccherà una parte del Bonus Pilota caratteristico dell'intero mondo di gioco, con ben 27 bonus che aumenteranno l'accumulo dei VR Points e nella fattispecie accelereranno la crescita delle abilità di guida del nostro pilota.
Il livello di guida che abbiamo riscontrato tra le prove e le gara è una via di mezzo tra una simulazione e un arcade. Ma possiamo assicurarvi che se non si possiede una certa sensibilità di guida non si riusciranno a domare per bene le moto. Se si portano al massimo sia la fisica che l'IA dei piloti e si adopera il cambio manuale anziché semi-automatico il tutto risulterà un po' più simulativo, aumentando piuttosto realisticamente le difficoltà di guida. Servirà fare molta pratica e conoscere i circuiti a menadito per totalizzare dei buoni tempi.
Durante le gare si sperimenta il primo dei due difetti principali dell'opera magna di Milestone: le collisioni. Queste non danno mai la sensazione di essere fisiche e a volte si verificano fin troppe cadute, alcune sembrano poi più casuali che reali. Tale problema si verifica soprattutto nella prima curva dopo la partenza, dove tutte le moto procedono lungo la stessa traiettoria.
Se settiamo l'IA su media, le gare non daranno un'impressione di realismo, facendoci vivere l'effetto “risucchio” da parte nostra se non andremo veloci o da parte dei piloti avversari se saremo primi e spingendo al massimo. Questo effetto scompare impostando l'IA da “difficile” in poi, regalandoci gare avvincenti ma con non poche difficoltà, se facciamo fatica a realizzare tempi decenti (come il sottoscritto, che ha sofferto abbastanza guidando con quasi tutti gli aiuti disattivati. -NdR).
Anche se le collisioni fanno perdere parte del realismo, la passione che ci ha messo lo sviluppatore milanese è encomiabile, dandoci alla fine buone sensazioni come quelle di tagliare per primi il traguardo. Sarà possibile rivedere la gara attraverso il replay agendo sulle diverse opzioni nonché scattare le classiche foto ormai presenti in quasi tutti i giochi del genere.
UN COMPARTO GRAFICO DA RIVEDERE
Anche se la passione è tangibile in ogni parte del gioco, dobbiamo purtroppo riscontrare, al di fuori della rappresentazione da vicino di moto, piloti e livree più che sufficiente, una resa grafica davvero povera quasi in ogni situazione: dallo scenario, degli spalti fino ad arrivare all'orizzonte. Siamo al livello della generazione precedente, con l'aggravante che il tutto gira a 30 fotogrammi al secondo; il “vecchio” Gran Turismo 6 su PS3 "dà la birra" a questo titolo. Al giorno d'oggi non possiamo vedere una grafica sotto la norma, peggiorata anche da un aliasing, durante le presentazione del circuito e delle prove, a dir poco imbarazzante. Anche le animazioni delle moto e dei piloti non sono il massimo, ma alla fine non ci si fa molto caso visto che si è impegnati alacremente a guidare.
Come abbiamo detto anche nella recensione di MXGP2, Milestone non può ancora affidarsi allo Yebis 3, il motore grafico middleware di Silicon Studio, ma crearne un proprio e al passo coi tempi se vuole competere con i grandi dell'industria. Le potenzialità ci sono e sono state ampiamente dimostrate; non è possibile vedere un'opera dall'elevato valore ludico rovinata in parte da una grafica davvero ben lontana dall'essere all'altezza delle console attuali, le quali tra non molto verranno affiancate dalle versioni potenziate delle stesse (PlayStation 4 NEO e Project Scorpio. -NdR).
Buono il comparto sonoro con il rumore dei motori diverso per ogni moto e alcune musiche ben realizzate, che ci daranno una spinta in più sia in gara che nelle prove. Il doppiaggio in italiano si limita alla voce di Guido Meda nella presentazione di tutte le prove del weekend e a quella della nostra PR che curerà le sponsorizzazioni e i contratti dei Team all'interno della modalità Carriera e poco altro. L'interfaccia di gioco è funzionale e completamente leggibile nella nostra lingua (e ci mancherebbe, data la provenienza di Milestone -NdCJ).
Chiudiamo la nostra disamina con la modalità multigiocatore, ove sarà possibile scegliere tra online e locale, quest'ultimo a schermo condiviso. Il matchmaking si occuperà di trovare le "stanze" adatte alle impostazioni che abbiamo inserito, o di creare una propria "stanza" che fungerà da host in base alle scelte presenti nelle varie opzioni e alla nostra esperienza e capacità di guida. Durante le gare, ovviamente, non è utilizzabile la funzione rewind, dato che potranno partecipare fino a 12 giocatori “reali”. Se si arriva in fondo si verrà ricompensati con un numero superiore di VR Points e la crescita delle abilità avverrà più velocemente.
Se siete appassionati di guida e amate le moto, qui troverete tutto quello che avete sempre desiderato e un divertimento davvero elevato e duraturo. Tantissime opzioni e modalità di gioco difficili da domare tutte in tempi ristretti.
Se Milestone si deciderà a cambiare motore grafico, allora un giorno potremo tornare ai tempi di Screamer e Screamer 2, considerati ancora oggi capolavori senza tempo (e se non li avete ancora provati, magari con l'ausilio di quel sacramento del DosBOX, fatelo -NdCJ).
Modus operandi: abbiamo potuto sfrecciare tra le classi e provare a domare i bolidi della MotoGP, testare la modalità carriera, guidare le quattro ruote al Rally di Monza e tutto il resto grazie ad un codice PSN datoci da Milestone.
Valentino Rossi The Game è probabilmente una delle opere più importanti e più imponenti degli ultimi anni da parte di Milestone. Passato lo scetticismo iniziale, ci troviamo davanti a un titolo avente una pletora di opzioni e modalità di gioco che non ha quasi eguali nel panorama di guida a due ruote e forse anche a quattro ruote.
La guida è più che buona, ma perde in parte a causa delle collisioni poco realistiche e poco fisiche, e soprattutto da un comparto grafico indietro di una generazione, che al giorno d'oggi non può essere quasi più tollerabile, visto che il gioco è venduto a prezzo pieno, maggiorato se si vuole acquistare anche il Season Pass.
Se la simulazione fosse stata ancora migliore e la grafica al passo coi tempi, avremmo avuto in mano un capolavoro. Così al momento non è. Il titolo, in ultima analisi, si posiziona tra il buono e l'ottimo.