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Milestone torna a tutta birra sul brand che piu' l'accomuna, ovvero la MotoGP.
Dopo la parentesi, se così possiamo dire, con il più che buono Valentino Rossi The Game (qui la nostra recensione), Milestone torna a pieno ritmo su quello che sa fare meglio: i giochi di corse come la simulazione della MotoGP.
L'evoluzione della casa milanese sembra tendere verso quel cambiamento di stile e tecnologico che in fondo tutti noi (da italiani) speriamo, ma soprattutto desideriamo e, secondo noi, MotoGP 17 potrebbe essere la chiave di volta. Il passaggio ai 60 fotogrammi al secondo mantenendo lo stesso motore grafico degli anni scorsi - lo Yebis 3 - non va visto come un passo indietro, anzi rappresenta un passaggio obbligato e di consolidamento di una qualità ed esperienza di sviluppo che inizia a dare i suoi frutti.
UN MENU AL PASSO COI TEMPI
Tale affermazione la possiamo riscontrare subito nella navigazione dei menu realizzati ad arte, in grado di farci scegliere ed arrivare a qualunque opzione di gioco vogliamo in modo veloce ed elegante. Le sei opzioni principali abbracciano sia quei giocatori che si avvicinano al genere per la prima volta, sia i più navigati che vogliono saggiare le proprie qualità con tempi da capogiro e nelle gare per far mangiare la polvere (o l'acqua) agli avversari digitali e umani. Possiamo allenarci a fare il miglior tempo nella Prova Cronometrata, vivere un Gran Premio o un Campionato, dedicarci alla personalizzazione del nostro Pilota che all'inizio creeremo secondo le nostre attitudini (associando anche una delle diverse posizioni con cui affrontare le curve) e ovviamente metterci in gioco con il multigiocatore per affrontare anche un intero campionato.
L'esperienza non sarebbe tale se non ci fosse la modalità Carriera, alla quale Milestone ci ha ormai abituato, qui addirittura presentata in due versioni: quella del Pilota che ormai abbiamo imparato a conoscere - pressoché identica a quella di MXGP3 (qui la nostra recensione) e affini - e quella Manageriale all'inizio un po' complessa, ma ben più appagante per via delle varie modalità di gestione non lontane dalla realtà.
POLVERE, FANGO E CIRCUITI
Andiamo con ordine saggiando sin a subito quello che Milestone ha messo in serbo per noi, in primis l'impatto con il raddoppio dei fotogrammi. Nonostante venga usato il motore grafico precedente, il risultato è più che buono anche se ci troviamo alla presenza di pochi poligoni. Tale cambiamento fa risaltare una maggiore pulizia grafica insieme agli effetti di rifrazione, di luce insieme ai dettagli delle moto e dell'asfalto che troviamo migliorati rispetto al passato.
Chi afferma che i 30 fps possono bastare in un gioco di corsa commette un errore, dal momento che i 60 fps cambiano il modo di giocare, anche perché senza una fluidità vera questo genere perde metà del suo potenziale.
Prima e durante le prove, e prima della gara, potremo agire su due menu distinti ma integrati, quello degli aiuti di guida e quello delle opzioni di gara. Prendetevi tempo necessario per settare i diversi parametri in base alle vostre caratteristiche di guida e di aiuto che volete, senza dimenticare di scegliere la giusta IA dei piloti che oscilla tra cinque livelli di difficoltà (da molto facile a realistico) e la fisica che spazia dalla standard alla pro. Ciò che andrà ad influenzare maggiormente i tempi sul giro saranno la capacità di frenata, l'entrata in curva, percorrerla nel migliore dei modi e, quindi, uscire alla massima velocità possibile. Servirà il giusto allenamento e la messa a punto migliore attraverso cinque settaggi che vanno dalle sospensioni alla scelta delle gomme. Se non ci sentiamo sicuri nel mettere le mani tra le diverse parti della moto viene in aiuto la messa a punto guidata che, in base alle problematiche incontrate durante i giri, ci da diversi settaggi preimpostati che non vanno sottovalutati.
Se scegliamo un campionato o un singolo gran premio, potremo affrontarlo partendo subito dalla gara o giocare il weekend completo il quale comporta due sessioni di Warm-Up. Il nostro consiglio è quello di iniziare dalle qualifiche per familiarizzare con il circuito e prendere confidenza con il gameplay, anche perché da qui si inizierà a fare sul serio.
L'approccio con i piloti avversari sarà di due tipi: nelle qualifiche e nei Warm-Up la CPU li farà andare sempre al massimo anche se noi faremo il miglior giro pur andando più lenti di loro. Purtroppo il problema che abbiamo riscontrato in MXGP3 torna tale e quale anche qui ed in maniera più decisa! La presenza dei piloti in pista durante le prove sarà più un fastidio che un aiuto, perché i loro tempi non riflettono quelli della sessione rendendola semplicemente una lotta contro noi stessi. Si vede lontano un miglio che le routine tra i due titoli sono praticamente le stesse. E' poco realistico sfrecciare con il miglior tempo nella sessione di prove, anche con più di un secondo di vantaggio, per poi vedersi superare da un pilota dietro di noi! Qui Milestone deve lavorare per migliorare il realismo. Durante la gara le cose cambiano e di parecchio, infatti i piloti saranno molto aggressivi soprattutto in frenata e nell'affrontare le curve: se andremo larghi in curva ci supereranno senza pietà facendoci perdere più di una posizione, mentre i più veloci andranno sotto i tempi di qualifica costringendoci, se non siamo ancora esperti, a fare i salti mortali per cercare di stare al loro passo senza perdere ulteriori posizioni.
Un'altra opzione che non è mai mancata è quella del rewind che ci permette di far un passo inietro se commettiamo un errore, cadiamo durante un curva o se abbiamo procurato o subito un incidente.
Le sensazioni di guida sono molto buone, infatti bisogna saper dosare i freni, l'accelerazione e imparare a sentire la vibrazione del Dual Shock 4 che ci avverte quando rischiamo di cadere. Entrare in curva ed uscirne alla massima velocità è di fondamentale importanza sia nelle prove che soprattutto in gara. Con il raddoppio dei fotogrammi aumenta anche la sensibilità di guida, così come il realismo che ci aiuta a capire dove sbagliamo usando al meglio le caratteristiche della moto. E' una bella sensazione capire quando dare gas al momento giusto o frenare per affrontare un punto delicato del tracciato. Da questo punto di vista il lavoro della casa milanese è ottimo. Avvertirete maggiormente il salto di categoria tra la Moto 2 e la Moto GP rispetto agli anni passati.
MotoGP 17 consta di 36 trofei suddivisi in 16 di Bronzo, 15 d'Argento, 4 d'Oro e l'immancabile Platino.
Per ottenerli tutti bisognerà darsi da fare in gara, nella Carriera Manageriale e in quella del Pilota, percorrere molti chilometri e mostrare le proprie capacità in ogni categoria e nel multigiocatore.
Il gioco è stato da poco aggiornato alla versione 1.04. Dopo le tre patch del day one che hanno migliorato la parte grafica delle moto e ottimizzato le due carriere e in piccola misura il gameplay, l'ultimo aggiornamento è andato sullo specifico migliorando alcuni reparti della carriera manageriale, l'HUD dei danni e stabilizzare maggiormente il comparto multigiocatore.
Il titolo Milestone viene venduto al prezzo di €69,99 sia in versione fisica che digitale, quest'ultima sul PlayStation Store. Stesso prezzo per la versione Xbox One, mentre quella PC viene venduta a €49,99.
LA CARRIERA MANAGERIALE
Ed arriviamo alla vera novità di quest'edizione. La Carriera Manageriale non si discosterà molto rispetto a quella del Pilota nel vivere tutti i 18 circuiti che compongono il campionato. Quello che cambia è l'avvento della gestione di una serie elevata di parametri che vanno dallo scegliere il pilota, che farà da compagno di squadra, fino alla gestione di tutto quello che comporta in termini di costi, di stipendi, dello sviluppo della moto e ancor di più in ognuna delle 14 sezioni che formano il Team tra tecnici, ingegneri, reparto PR, cuochi e rafforzamento fisico dei piloti. Ognuna di queste sezioni può migliorare la frenata, dare più punti reputazione, diminuire il tempo di sviluppo della moto e così via. Tutto questo ha un costo di gestione che si diluirà in un arco temporale che si divide in settimane; una volta terminate le settimane occorreranno nuovi finanziamenti per riattivarla. In più ogni sezione può arrivare fino a tre livelli di qualità, che comportano più spese di gestione. Lo sviluppo della moto ha anch'esso dei costi e un tempo e dipenderà da noi gestire tutto quanto al meglio.
Come nei giochi precedenti i soldi guadagnati e la reputazione dipendono dai settaggi che facciamo sulla IA dei piloti, sulla fisica, sui danni, sul numero di giri e via dicendo. In soldoni se gareggeremo in condizioni difficili, verremo premiati con più denaro e reputazione mentre in precisi momenti della stagione si aprirà una finestra di mercato dove potremo cambiare sponsor, team o addirittura passare alla classe superiore. Nella carriera del pilota si può cambiare categoria senza particolari problemi, mentre in quella manageriale se non avremo i soldi necessari per comprare la moto della classe superiore dovremo per forza di cose rimanere in quella attuale.
Tra un gran premio e il successivo ci sarà un periodo di pausa di una o due settimane dove grazie allo svolgimento di diverse attività potremo guadagnare qualche soldo, migliorare la reputazione ed altro ancora. Un buon modo di completare una Carriera Manageriale che, secondo noi, si mostra ben realizzata e abbastanza avvincente.
LA FLUIDITA' VALE PIU' DELLA TECNICA
Come accennato ad inizio articolo, il passaggio ai 60 fotogrammi al secondo rende l'esperienza di gioco e di guida migliori. Anche se il motore grafico è quello utilizzato degli anni scorsi, la nuova fluidità cambia la carte in tavola rendendo un motore grafico comunque antiquato, addirittura migliore. La povertà dei poligoni e degli effetti speciali passa quasi in secondo piano, cedendo il passo alla qualità di gameplay che diventa il fulcro principale di tutta l'esperienza. Alcune volte abbiamo notato un calo di framerate che sembra avvenire senza un motivo preciso risultando fastidioso quando accade nella fasi concitate della gara: si tratta di casi sporadici ma da non sottovalutare. Al contrario le collisioni sono più fisiche e realistiche, sempre grazie alla maggior fluidità, ma anche in questo campo c'è comunque da lavorare, dal momento che alcune di esse sembrano generarsi quasi per caso, anche se crediamo che gli sviluppatori siano sulla strada giusta. Naturalmente l'auspicio è che il prossimo anno vedremo un nuovo motore grafico, necessario se Milestone vorrà compiere il salto di qualità, così come ha fatto con MXGP3 (al costo di lunghi tempi di sviluppo e di prove). La strada, a nostro avviso, è quella giusta e MotoGP 17 rappresenta il giusto punto di collegamento tra le vecchio e il nuovo che verrà.
La presentazione dei circuiti, con un veloce montaggio che introduce la città dove andremo a gareggiare, è un tocco in più così come il caricamento dei circuiti stessi che avviene in meno di 30 secondi (un record per i tempi medi di caricamento delle attuali console). Sorbirsi, però, di nuovo il caricamento del circuito ad ogni prova conclusa da un po' fastidio; la memoria di PlayStation 4 (così come quella di Xbox One), crediamo, sia ancora più che sufficiente per aggirare questo “problema”. Potremo gareggiare con diverse condizioni atmosferiche le quali comunque hanno un impatto ancora poco deciso rendendo le gare all'asciutto o bagnate molto simili tra loro anche se, rispetto a MXGP3, l'effetto pioggia è reso molto meglio.
Se volete divertirvi e giocare ad un titolo di corsa di buona qualità, questa volta possiamo puntare orgogliosamente sul Made in Italy: MotoGP 17 non vi deluderà.
Modus Operandi: siamo montati sulla moto e gareggiato tra le varie modalità di gioco, affrontato la carriera manageriale grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Milestone.
Come già fatto vedere con MXGP3, Milestone conferma di aver intrapreso la strada giusta che può portarla tra le migliori software house europee, dando uno scossone al mondo dello sviluppo italiano e portando questo media all'ettenzione di tutti.
MotoGP 17 non è esente da difetti e da problemi, ma questa volta incidono meno sull'esperienza generale rispetto al passato. Nonostante venga usato un motore antiquato, i 60 fotogrammi al secondo ribaltano la situazione dandoci un titolo di buona qualità con una struttura dei menu snella ed elegante con l'aggiunta della Carriera Manageriale che dà quel tocco in più per portare nuovi giocatori a scoprire il mondo delle corse a due ruote.
Chiudono il quadro un comparto multigiocatore semplice ma affidabile come sempre ed una discreta personalizzazione di moto e pilota.