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Anche nel corso dell'anno appena passato la scena retrogaming dello Spectrum ha visto la produzione di numerosi titoli: World Of Spectrum ne registra ben 90. C'è però da dire innanzitutto che a nostro avviso il 2011, contrariamente a quanto visto nei due anni precedenti, è stato un'annata più di "quantità" che di "qualità", sarebbe a dire che, a fronte di una continua effervescenza della comunità internazionale degli sviluppatori, non abbiamo visto un corrispondente numero di giochi a nostro giudizio particolarmente meritevoli di nota. D'altro canto viene confermato un livello qualitativo generalmente buono, con qualche "punta" sperimentale che ci ha sorpreso non poco. Andiamo quindi a scoprire insieme cosa di buono il 2011 ha regalato agli appassionati della "macchina meravigliosa" di Sir Clive Sinclair e soci.
THE MOJON TWINS
Quei pazzoidi dei Gemelli Mojon quest'anno sono stati più quieti, pubblicando "solo" tre giochi. Di questi uno, Horace Goes To The Tower, è un simpatico platform che riprende il personaggio di Horace, lo strano essere dai grandi occhi senza pupille protagonista di alcuni dei primissimi giochi pubblicati dalla leggendaria Melbourne House per il "fratello minore" a 16K (!). Compito di Horace è trovare dieci chiavi che gli permetteranno di aprire altrettante porte allo scopo di fuggire dalla Torre di Londra, dove è stato rinchiuso in attesa di venire decapitato (cosa un po' difficile dato che Horace è praticamente tutto testa -NdCJ), reo di tradimento essendosi prestato a comparire in alcuni giochi per il Commodore 64 (!!). Trabajo Basura è un gioco simile, ove guidiamo Amador "el programador" in una tremenda vendetta contro il proprio capo che lo ha licenziato in tronco, inserendo nei terminali della rete dell'azienda i dischetti con i suoi dati riservati! Nel terzo gioco ritroviamo invece un'altra beniamina dei Mojon, la sexy cyborg Phantomasa. In Fundamentally Loathsome compare come uno sprite piuttosto grande, dettagliato, ma soprattutto senza uno straccio addosso (!!!) alla ricerca di Gepetus, il suo creatore (hmm, ho già sentito un nome simile... -NdCJ), rapito da alcuni perfidi mostriciattoli. Si tratta in definitiva di un arcade a scorrimento orizzontale, con grafica colorata anche se piuttosto schematica (eccezion fatta per la protagonista), scrolling parallattico ma poco fluido e soprattutto azione abbastanza ripetitiva. Dei giochi dei Mojon questo è a nostro avviso uno dei meno riusciti, pur non essendo da buttar via.
RETRO WORKS
Altro gruppo iberico tra i protagonisti della rinascita videoludica dello Spectrum, Retro Works ha quest'anno pubblicato un solo titolo, ma che titolo! Cray-5 è la conversione "ufficiosa" di uno storico gioco di piattaforme/labirintico/arcade adventure della Topo Soft per l'Amstrad CPC 464. Una gigantesca astronave, veicolo di una spedizione terrestre lanciata a colonizzare un distante pianeta, è stata colpita da un asteroide, causando un'avaria tale da innescare il meccanismo di autodistruzione. Nei panni di un coraggioso volontario dovremo farci strada verso il computer di bordo, Cray-5 appunto, nel tentativo di disattivare il conto alla rovescia. Contro di noi avremo droidi di guardia, campi di forza, barriere difensive e soprattutto vaste aree rese radioattive dalla fuoriuscita di materiale dai generatori interni in seguito all'impatto. Grafica, sonoro, velocità e coinvolgimento sono di ottimo livello e fanno pensare che è valsa la pena aspettare qualche annetto per vedere Cray-5 anche sullo Spectrum. Uno dei migliori titoli non solo del 2011, ma dell'intera "nuova ondata" videoludica destinata al più famoso dei computer Sinclair.
RELEVO VIDEOGAMES
Dopo i fasti del notevole Invasion Of The Zombie Monsters, anche il team RELEVO si concede un po' di vacanza mettendo in campo un titolo tanto semplice quanto godibile. Realizzato su commissione dell'Azzurro Rock Pub di Bilbao (www.pubazzurro.com), Azzurro 8bit Jam si svolge interamente di fronte al bancone del medesimo, il cui patron, Sergio, ci pone continuamente a portata di mano dei drink di diversi colori, che noi dovremo bere in una determinata sequenza, pena il dover ricominciare da capo, ed entro un determinato tempo. Se il tempo a nostra disposizione finisce, o se Sergio riempie completamente il bancone di bicchieri, è Game Over. Fortunatamente i simpatici avventori del locale, posti ai lati dello schermo, sono pronti a darci una mano aiutandoci a sbarazzarci dei bicchieri inutili, scolandoseli al posto nostro! Sembra facile vero? Vi assicuriamo che non lo è! Grafica curata, sonoro eccellente (formidabili i motivetti dei vari livelli, ispirati a pezzi dei Queen, Kiss, AC/DC ecc.) e azione di gioco sempre più frenetica sono gli ingredienti per un cocktail, è il caso di dirlo, di ottimo gusto. Ricordiamo inoltre che al pari di Invasion, Azzurro 8bit Jam è disponibile in versione fisica su cassetta al costo di 8,75 euro (spese di spedizione dalla Spagna escluse) sul sito della Matra Computer Automations a questa pagina.
TARDIS REMAKES
Sotto questa denominazione, in passato "firma" alla base di alcuni interessanti rifacimenti per PC di vecchie glorie dei giochi per computer a 8 bit, si cela stavolta una collaborazione temporanea tra il progammatore danese Soren Borgquist e il grafico inglese Mark R. Jones. Quest'ultimo è un veterano dello Spectrum: sua la grafica di giochi storici come i due Arkanoid, Gryzor, Dragon Ninja, Total Recall e wizball. Il duo ha prodotto Dingo, una conversione sempre "ufficiosa" da un vecchio arcade coin-op del 1983 programmato nientemeno che dai fratelli Chris e Tim Stamper - sì, proprio loro, i fondatori della Ultimate e della Rare! Dingo, come Azzurro, è un gioco che basa il suo richiamo su uno schema di gioco semplicissimo ma frenetico, realizzato tramite una grafica accattivante e vivacemente colorata. Il protagonista, l'orso Big Ted, deve raccogliere tutta la frutta dall'orto, ma i pestiferi Dingo vogliono camminargli sulla testa, oltre a sottrargli l'oggetto del suo interesse. Fortunatamente Ted può, se ha raccolto un frutto, tirarlo addosso ai Dingo per tramortirli, prima che essi facciano altrettanto. Ogni frutto ha un valore in punti diverso, ma tra un livello e l'altro viene mostra un'animazione che ci informa su quale di essi, in un particolare livello, se raccolto tre volte di seguito ci fa assegnare ben 1000 punti. Dingo è a nostro parere un piccolo classico, il quale non a caso ricorda i primi e intramontabili giochi della Ultimate, da Psst a Jetpac. Ricordiamo inoltre che, nel corso del lancio ufficiale del gioco al Replay Expo 2011 di Blackpool (Gran Bretagna), il 5 e 6 novembre scorsi, le copie su cassetta vendute al prezzo di 5 sterline ciascuna sono andate a ruba!
DIGITAL PRAWN
Digital Prawn ha creato, partendo da Sid Spanners, prodotto nel 2010 e già positivamente recensito su queste pagine, una piccola serie di giochi di piattaforme via via sempre più complessi, ma tutti caratterizzata da una grafica minimale e pulita e da una notevole giocabilità. Niente di particolarmente nuovo quindi, ma quel che c'è è indubbiamente ben realizzato. Così quest'anno abbiamo avuto, nell'ordine: Sid Spanners 2 The Slackening, Sid Spanners 3 The Nuthouse e infine Sid Spanners 4 Timeloop.
JASON J. RAILTON
Jason J. Railton è l'autore di Buzzaw +, un gioco ispirato a un coin-op Namco del 1992, Cosmo Gang The Puzzle. Si tratta di un clone di Tetris nel quale oltre ai consueti blocchi dobbiamo far sparire dei fastidiosi esserini che si frappongono tra di essi. Ora, in Buzzsaw+ le innovazioni sono due, una per quanto riguarda il gameplay e una di natura tecnica - entrambe davvero notevoli. La prima è che per procedere di livello in livello dovremo eliminare proprio quegli esseri, e sempre di più man mano che procediamo nel gioco... maciullandoli con una sega circolare che viene giù di tanto in tanto assieme ai blocchi! Dal punto di vista tecnico, Buzzsaw+ è uno dei due giochi di quest'anno (l'altro è Bozxle, vedi più avanti) che implementa la "grafica arcobaleno" (Rainbow Graphics), un particolare sistema di programmazione in grado di eliminare parzialmente il tradizionale tallone d'Achille dello Spectrum, ossia le limitazioni di colore nella griglia a bassa risoluzione dello schermo, griglia che "contiene" i valori degli attributi (colore inchiostro/carta, luminosità, lampeggiamento). L'effetto era già noto in passato, ma in Buzzsaw+ è stato inserito nel movimento degli sprite del gioco, con un risultato assai gradevole all'occhio. Insomma, non siamo in presenza del solito clone di Tetris - quantunque nel 2011 ne abbiamo visto uno molto carino, Poxoft Tatriz (vedi oltre) -, ma di un prodotto che a buon diritto può considerarsi una delle più interessanti variazioni su tale tema mai prodotte per lo Spectrum. Il gioco è dedicato alla memoria di uno dei maestri della programmazione videoludica dell'era 8-bit, il compianto - e già ricordato qui su Gamesark - Jonathan "Joffa" Smith.
COLIN STEWART
A volte ritornano. Colin programmò nel 1984 per la CRL un titolo che presto divenne un piccolo classico, Frank N Stein. Ispirato, come è facile intuire, alla storia del famoso scienziato ginevrino e al suo fallimentare tentativo di ricreare la vita dalla morte, il gioco originale era un platform in cui ogni livello era diviso in due schermate; nella prima dovevamo raccogliere i pezzi del mostro e dargli vita, nel secondo "staccargli la spina" dopo che esso si era ribellato a noi. Lo scorso anno Colin, su invito di un gruppo di membri del forum di WOS, ha rimesso mano al suo gioco, lo ha ripulito da un paio di bug rimasti dalla prima edizione e ha aggiunto alcune nuove caratteristiche, per esempio dando al protagonista la possibilità di saltare anche in orizzontale oltre che in verticale nel corso della seconda parte del livello. È stato così pubblicato, il 14 settembre - esattamente 27 anni dopo il lancio del gioco originario - Frank N Stein Re-booted. Quasi superfluo dire che l'operazione è stata accolta dalla comunità degli appassionati con estremo favore; è bello vedere che dopo tanti anni ci sono ancora autori dei "tempi d'oro" cui piace indulgere nella nostalgia...!
RAFAL MIAZGA
Rafal ha realizzato due discreti rompicapi, Marbles Of Wisdom e Reductio Ad Nihilum, oltre ad alcuni titoli minori per la Minigame Competition 2011. Ben più interessante è Streets Of Doom, il seguito della sua adventure dinamica Skyscraper Of Doom di due anni or sono. Il protagonista del primo episodio è riuscito a fuggire dal grattacielo in fiamme dove si trovava intrappolato nel primo capitolo e ora vaga per le strade della metropoli Midnight City, un immaginario inferno urbano di un futuro distopico (il gioco è ambientato nell'anno 2031). Nel corso dell'azione, il cui scopo non è immediatamente chiaro ma verrà rivelato man mano che vi si procederà, saranno ovviamente numerosi i riferimenti al capitolo precedente, per cui vi consigliamo, se già non l'avete fatto, di giocare i titoli in sequenza. Malgrado la grafica abbastanza schematica e l'audio poco presente, il gioco si lascia scoprire a poco a poco e riserva non poche sorprese al giocatore che voglia addentrarvisi.
JONATHAN CAULDWELL
Il prolifico programmatore inglese lascia il 2011 con due titoli contraddistinti, come è sua abitudine, da una solida fusione tra semplicità e originalità. Byte Me, uno strano spara-e-fuggi nel quale comandiamo un piccolo robot armato di salsicce, hamburger e altri generi alimentari; suo compito è colpire i panini (il contatto coi quali è fatale) con l'ingrediente appropriato, in modo da farli cadere su un nastro trasportatore, posto nella parte inferiore dello schermo, che serve a trasportare il cibo verso i clienti i quali via via si accumulano ai lati del nastro stesso. Simpatico e frenetico! In Utter Tripe invece dovremo affrontare vari schermi caratterizzati da un particolare obiettivo, ad esempio far cadere della frutta in un contenitore in una precisa sequenza, o muovere dei pezzi su una scacchiera... digitando delle parole in inglese associate all'elemento sul quale vogliamo agire. Per dattilografi esperti (o quasi)! Entrambi i giochi sono corredati da una notevole colonna sonora techno ad opera del musicista polacco Yerzmyey, udibile però solo sugli Spectrum dotati di chip sonoro AY. Meno originale, ma pure degno di menzione è Coracle, uno spara-e-fuggi "light" ad ambientazione marina. Tutti e tre i giochi possono essere visualizzati in modalità 256 colori nei cloni e negli emulatori dello Spectrum in cui è presente il chip ULA Plus o il suo software dump.
DENIS GRACHEV
Dalla Russia, Denis ci propone Alter Ego. Si tratta di un platform nel quale, come dice lo stesso nome, controlliamo un personaggio il quale si muove sullo schermo parallelamente a un suo "doppio". Per ogni livello abbiamo a disposizione solo un numero limitato di "scambi" tra i due, essenziali per arrivare a raccogliere tutti gli oggetti necessari ad avanzare. Ad ostacolarci, dei nemici che non possiamo combattere ma soltanto evitare. Graziosa e inusuale variazione su un tema ben collaudato, Alter Ego è senza dubbio una delle migliori uscite per Spectrum del 2011.
CLIMACUS
Pseudonimo dello spagnolo Eduardo Martin Torices, un esordiente che è partito da Gimme Bright, un gioco di piattaforme ispirato al vecchio classico Jaleco City Connection, per approdare al più interessante Retroinvaders, uno spara-e-fuggi in soggettiva simile a un altro famoso coin-op, Gyruss della Konami. Retroinvaders ha dalla sua una grande cura della grafica e del sonoro - ottimo in particolare quello della versione 128K - e tutto il sapore e l'immediatezza dei giochi degli esordi dei computer a 8 bit.
MONSTER'S LEGS PRODUCTIONS
Dietro questo bizzarro nom de plume si cela Kevin McGrorty, autore di The Wicker Woman, una adventure testuale concepita come seguito ideale di un film thriller del 1973 molto noto in Gran Bretagna, ma mai distribuito nelle sale italiane, The Wicker Man. La protagonista Mary Bannock è alla ricerca del fidanzato, un poliziotto scomparso improvvisamente durante un'indagine su un'isola nel Mare del Nord ormai da un anno. La vita degli abitanti del posto sembra apparentemente monotona e sonnacchiosa, ma ben presto Mary scoprirà che sotto questa patina di ordinarietà si celano dei terribili segreti. Fa piacere trovare della "narrativa interattiva" tra le nuove produzioni, dato che questo genere di gioco sembra essere stato messo in ombra negli ultimi anni, e The Wicker Woman non delude: le descrizioni dei vari ambienti non sono prive di una certa atmosfera, mentre gli enigmi appaiono abbastanza logici, senza rozze elucubrazioni di sorta.
POLOMINT
Un esordiente che si fa subito notare con Bozxle, versione per Spectrum di Boxxle, un clone per il Game Boy del venerabile Sokoban. A differenza dell'originale, in bianco e nero per via del display di quella console portatile, Bozxle (notare le "ZX" nel titolo) sfrutta anch'esso la tecnica "Rainbow Graphics" vista in Buzzsaw+, malgrado qui l'animazione sia meno fluida. In quanto all'originalità... diciamo che latita. Se però vi piacciono i rompicapi, avrete pane per i vostri denti.
LESZEK CHMIELEWSKI DANIEL
Autore di demo per Spectrum sin dagli anni '90, Leszek ci propone un originale incrocio tra scacchi e "Campo minato", Chessboard Attack. In esso controlliamo il re, muovendolo su una griglia di 8 caselle per 8, nella quale sono celati altri pezzi. Come in Campo minato, dobbiamo cercare di indovinare dove essi si nascondano, evitando di farci "mangiare"; il tutto entro un tempo limitato.
STONECHAT PRODUCTIONS
Dave Hughes ha cominciato anch'egli a programmare videogiochi per lo Spectrum nel corso dell'anno appena trascorso, e ha "sfornato" due titoli, entrambi degni di nota per la nascita di un nuovo personaggio ricorrente, Moebius - un essere antropomorfo coperto da capo a piedi da una specie di shinobi shozoku (la sorta di tuta scura indossata dai ninja) - e per la dichiarata rievocazione nostalgica dei tempi in cui lo Spectrum era sulla cresta dell'onda, dall'uso del set di caratteri della ROM alle caricature di Sir Clive Sinclair e al motivo quadricolore. I due giochi in questione sono Stamp Quest, un "platform filatelico" (nei vari schermi Moebius deve infatti collezionare dei francobolli!) e Wunderchar$, nel quale scopo di Moebius è raccogliere gli UDG (User Defined Graphics), ispirati agli sprite di alcuni famosi giochi dello Spectrum, che cadono incessantemente dallo schermo, e raccoglierli in un'area di smaltimento (piccola nota narcisistica: quest'ultimo è il primo gioco per Spectrum cui abbia collaborato il sottoscritto, per via dei suggerimenti indicati tramite il forum di WOS, tanto che viene inserito, col suo vero nome e cognome, nell'elenco dei ringraziamenti all'inizio -NdCJ). Entrambi i giochi sono, come la maggioranza di quelli visti quest'anno, abbastanza semplici nel comparto del gameplay, ma fanno della velocità e della richiesta di prontezza di riflessi al giocatore i loro punti forti.
TOM DALBY
Altra new entry nel panorama videoludico spectrumiano, Tom, oltre a partecipare con alcuni titoli minori alla Minigame Competition 2011 - dei quali riteniamo interessante segnalare il solo rompicapo 4K Tap-N-Join - si è messo in luce soprattutto per Flynn's Adventure In Bombland, un simpatico e ben fatto omaggio al celebre Bomberman.
ALTRI AUTORI
Con due "collect-em-up", realizzati come i suoi giochi precedenti attraverso lo Arcade Game Designer di Jonathan Cauldwell, Paul Jenkinson si presenta all'appello del 2011: Chopper Drop e Space Disposal. In entrambi i giochi comandiamo un mezzo volante il cui obiettivo è ripulire lo schermo da detriti e altri oggetti stando attenti a non sbattere contro ostacoli fissi e mobili posti in maniera sempre più insistente.
Dall'Olanda, Timmy ci ha portato Future Looter, spara-e-fuggi labirintico palesemente ispirato al noto Cybernoid.
Dalla Repubblica Ceca Uzeroniq invece reca con sé Poxoft Tatriz Special Edition, un clone di Tetris reso più originale rispetto alla marea di questo genere di giochi dalla presenza di un pezzo in più (osservate l'immagine) e da numerosi ostacoli che rendono più difficile il completamento dei livelli. Il gioco è l'evoluzione di un suo precedente titolo, Fkiletatriz, presentato anch'esso alla Minigame Competition 2011.
Parlando di cloni, non sono mancati neanche nel 2011 quelli di Manic Miner (Clopit!, BaSe1 PrOdUcTiOnZ) e di Jet Set Willy (Vampire Hunter Willy, Simon D. Lee).
Lee Tonks, attivo sullo Spectrum da quasi trent'anni, è la mente dietro Dex, un veloce e piacevole arcade simile al celeberrimo Painter ma reso ben più impegnativo dal fatto di essere composto da vari livelli diversi che si susseguono casualmente, invece di presentare sempre lo stesso labirinto.
L'enigmatica sigla J.B.G.V. nasconde l'autore spagnolo di Stela, un misto di arcade e rompicapo nel quale dobbiamo condurre un fascio laser verso un bersaglio attraverso 32 livelli di difficoltà sempre crescente. Il risultato è notevole, soprattutto considerando che il gioco è programmato in BASIC compilato!
Altrettanto enigmatico è il suo compatriota Baron Ashler, che con la stessa tecnica ha realizzato Aahku Al Rescate, un arcade labirintico il cui protagonista è Aahku, un grognor - uno stravagante essere dalle grandi orecchie! - alla ricerca della sua amata Aljka, rapita da alcune malvage, ma non meno buffe, creature.
In BASIC "duro e puro" sono programmati invece due semplici ma impegnativi dungeon crawl, Devil's Castle e Heroes Of Magic. Entrambi sono opera di Josep Coletas Caubet, anch'egli proveniente dalla Spagna. Josep è anche l'autore di una adventure testuale, Extraordinarios Casos del Dr. Van Halen Volumen 2 Relato IV, Los Episodio Final, capitolo finale di una tetralogia, che però non abbiamo avuto modo di provare per via della nostra scarsissima conoscenza dell'idioma castigliano.
Estremamente minimale, ma non per questo più facile da giocare, è Saltarin, platform/collect-em-up dove non abbiamo più la necessità di saltare di piattaforma in piattaforma, in quanto il nostro personaggio salta in continuazione! Di conseguenza abbiamo a disposizione solo due controlli, destra e sinistra, e il fatto di non poter stare mai fermi rende l'azione di gioco un po' più ardua del consueto dei giochi di questo tipo.
Altre uscite degne di menzione: Worm 2, nuova variante dell'intramontabile gioco del "serpentone"; le due Aventuras A o B, adventure a scelta doppia (sul modello dei librogame, per intenderci): Cazador De Vampiros e Stellaris 3; Escape From The Holy Tower, un rompicapo che ci vede nei panni di un demonio imprigionato dentro una torre dalla quale desidera evadere, utilizzando al meglio chiavi e altri oggetti (disponibile anche un creatore di livelli).
Infine chiudiamo questo speciale segnalando che due delle migliori produzioni del 2010 hanno avuto nel 2011 una seconda edizione riveduta ed ampliata: stiamo parlando di Ghost Castle II Special Edition e di Gloop Troops The Lost Crown.
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