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Il 2009 è stato un anno straordinario per il software videoludico per Spectrum. Mai come dall'uscita di produzione della macchina nel 1993 si è vista tanta partecipazione da parte della comunità di sviluppatori e appassionati nel dare vita alla sua "seconda giovinezza". L'offerta è stata notevole per quantità e qualità e ha visto persino alcuni titoli arrivare alla commercializzazione, sia pure in un mercato decisamente di nicchia.
Altri fatti degni di nota sono stati il ritrovamento di alcuni giochi - creduti fino ad ora dispersi - della Clockwize Games, gruppo di programmatori inglese attivo tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, nonché la liberalizzazione di alcuni titoli tra i più interessanti prodotti negli ultimi anni.
MOJON TWINS
Iniziamo subito con i titoli prodotti dagli spagnoli Mojon Twins, che quest'anno sono letteralmente esplosi, pubblicando non meno di sette (!) titoli diversi e Fourspriter, un'utility per il movimento di sprite in BASIC avanzato corredata da un gioco dimostrativo, Kurashiku Nihongo Monsuta Shiro 3.
I Mojon Twins hanno "resuscitato" un vecchio eroe dei platform spagnoli, Phantomas, dedicandogli Phantomas Tales #1: Marsport, che già nel titolo indica l'intenzione di dare vita a una nuova serie che lo abbia come protagonista. Coloratissimo gioco di piattaforme a schermi multipli, in cui Phantomas deve "ripulire" le rovine di un'antica civiltà marziana dall'oro scavato dai suoi ormai estinti abitanti, Phantomas Tales #1: Marsport è giocabile in due versioni, una per il 48K e una per i 128K; la seconda possiede grafica e sonoro migliorati ed un maggior numero di schermi. Disponibile pure una versione per Amstrad CPC.
L'eroina Nanako è invece al centro di altre due produzioni, Nanako Descends to Hell e Biniax 2. Il primo è una sorta di versione aggiornata del vecchio classico iberico Saimazoom. Nel tentativo di salvare il proprio villaggio dall'attacco dei perfidi Yhóp-Uthas, Kah-Vronn-Azhos e altre aggressive tribù (i cui nomi, se pronunciati alla spagnola, hanno un certo significato...), Nanako riceve da un oracolo il consiglio di recarsi nientemeno che all'inferno, alla ricerca dei quattro pezzi di un magico oggetto in grado di respingere gli invasori. Proprio come in Saimazoom, Nanako può servirsi di vari oggetti per compiere la sua missione: l'acqua benedetta protegge dai dannati "que pululan por ahí con el baile de san Vito", le cesoie praticano varchi nelle reti metalliche e l'ascia permette di farsi largo in mezzo agli alberi. Il gioco è strutturato in forma di labirinto visto dall'alto con una grafica dettagliata e colorata, anche se il movimento degli sprite non è molto fluido. Nanako Descends to Hell è disponibile per gli Spectrum 128K; anche di esso ne esiste una versione per Amstrad CPC.
Biniax 2 è invece ispirato a Biniax del bulgaro Jordan Tuzsuzov, il quale ha nel frattempo pubblicato autonomamente un suo Biniax 2. Qui Nanako affronta le quattro regine delle terre che circondano il suo villaggio, sfidandole a un rompicapo basato su una griglia di 5x7 spazi. Su di essa Nanako può muovere degli elementi contraddistinti da due blocchi di vari colori. Accoppiando elementi dello stesso colore, la griglia viene liberata, ma tutto ciò deve essere fatto entro un certo limite di tempo e di mosse, altrimenti Nanako non avrà più spazio per muoversi. Quando la griglia è libera, la sua avversaria perde un pezzo di abito, fino a restare completamente nuda! La stessa cosa succede a Nanako se non riesce a eliminare tutti gli elementi dalla griglia entro i limiti prestabiliti. Man mano che si procede di livello in livello, l'azione diventa sempre più complessa e frenetica: i colori aumentano, i tempi diventano più stretti. La grafica dell'area di gioco è semplice ma efficace, mentre quella delle figure di contorno è sufficientemente dettagliata, dati i limiti di risoluzione della macchina (almeno i nudi qui non sembrano macchie di colore indistinte come nel tragico Maria's Christmas Box). Dei due titoli dedicati a Nanako questo ci sembra il più interessante, e non certo per via dei "pixel scoperti" (o almeno, non solo per quelli).
Subacuatic e il suo "gemello" Subacuatic Reloaded sono invece due giochi di labirinto con vista laterale ambientati nelle profondità del mare. Il protagonista Ferdinand W. Templeton va alla ricerca di quattro tesori da riportare sulla propria imbarcazione, sfidando l'ossigeno in continua diminuzione - che può essere ripristinato raccogliendo delle "bolle" o semplicemente affiorando in superficie - e le creature degli abissi. Queste possono essere brevemente paralizzate con un arpione, ma Ferdinand non ne ha molti a disposizione e deve quindi usarli solo in casi estremi. Entrambi i giochi sono disponibili solo per gli Spectrum con 128K e sfruttano la modalità ULA Plus, presente in hardware sul clone Harlequin o in software tramite alcuni emulatori di ultima generazione come ZXSpin 0.7. Essa permette di estendere a 64 colori unici la tradizionale palette dello Spectrum di 8 colori più 2 livelli di luminosità per ciascuno.
In Sgt. Helmet Zero comandiamo invece il sergente del titolo in un gioco spara-e-fuggi su piattaforme, per liberare alcune prigioniere di guerra. Il gioco - ironicamente dedicato a Chuck Norris - è molto semplice e punta più sulla complessità dello schema di piattaforme di ciascuno schermo che sulla quantità e qualità dei nemici. Essi si riducono soltanto ai Grunge Wizards (una sorta di fantasmino) e a delle torrette che, quando vengono distrutte, liberano token che permettono al nostro eroe di ripristinare la sua energia. Anche Sgt. Helmet Zero è disponibile per i soli 128K e sfrutta la modalità ULA Plus.
Il più recente dei giochi dei Mojon, Uwol, Quest for Money è a nostro avviso non solo il migliore da loro prodotto quest'anno, ma anche il migliore in assoluto tra le nuove uscite per Spectrum del 2009. Uwol, diventato ricco con la vendita del 90% sul totale dei retro-videogiochi, vuole adesso vivere un'avventura come quella dei suoi eroi di pixel e nel contempo continuare a guadagnare. Così si introduce nello Storm Palace, la residenza di un ex ladro ora multimilionario, un insieme di stanze disposte in forma di piramide piene zeppe di monete d'oro (col simbolo dell'euro!). La missione di Uwol è apparentemente semplice: "alleggerire" il padrone di casa del proprio tesoro. Vampy, Franky, Fanty and Wolfy, i mostri che abitano il palazzo, cercheranno di impedirglielo. Così l'avventura di Uwol si snoda tra echi di Jet Set Willy, Bomb Jack, Bubble Bobble - Fanty il fantasma spunta se trascorriamo troppo tempo nel livello e ci insegue per tutto lo schermo - e persino Ghosts 'n' Goblins - se un cattivo colpisce Uwol, questi perde una maglietta che deve recuperare, altrimenti muore al prossimo contatto. Grafica, sonoro e giocabilità sono a livelli eccellenti; inoltre il supporto dell'ULA Plus contribuisce a migliorare ulteriormente l'estetica di un titolo a nostro avviso già inseribile tra i classici della nuova produzione di software videoludico per Spectrum.
JONATHAN CAULDWELL
Il prolifico programmatore inglese, autore tra l'altro della fortunata saga di Egghead, ha creato quest'anno ben cinque titoli, di cui uno, Slubberdegullion, è stato messo in vendita dalla Cronosoft.
Banger Management è stato scritto da Jonathan in una sola giornata nell'ambito del festival Byte Back 2009. Si tratta di una sorta di ibrido tra Lemmings e Burger Time, in cui dobbiamo indirizzare dei cibi di vario genere verso le uscite appropriate. Semplice ma impegnativo!
In Homebrew controlliamo una botte volante armata (!) il cui obeittivo è di sparare ad alcuni insetti che, quando colpiti, lasciano cadere dei frutti di vario genere. I frutti devono arrivare dentro una boccia posta in basso e al centro dello schermo. Quando la boccia si riempie di succo, si passa al livello successivo. A nostro avviso qui Jonathan ha dato il miglior risultato del 2009: grafica piacevole e colorata e meccanica di gioco che non dà un attimo di tregua, reminescente di classici quali Cookie o Beaky and the Egg Snatchers.
Kuiper Pursuit, uno spara-e-fuggi spaziale in pseudo-3D, risulta invece blando nell'aspetto e monotono nell'azione. Questo tipo di giochi è stato affrontato varie volte con ben altri esiti. Certamente non è al livello degli altri titoli di quest'anno.
Tutt'altra musica (in tutti i sensi) con Battery's Not Precluded, una sorta di arcade/rompicapo in cui dovremo affrontare di schermata in schermata diverse "sfide". Le prime consistono nel far collidere i nostri inseguitori senza farci a nostra volta mandare in frantumi. Grafica essenziale ma funzionale, sonoro di prim'ordine (anche se solo musica, senza effetti) e giocabilità "vecchio stile" fanno di questo titolo un'altra opera di ottimo livello.
BOB SMITH
Tre nuove uscite quest'anno da Bob Smith, e tutte di buona fattura. Una è anzi davvero pregevole: W*H*B, un eccellente rompicapo in cui dobbiamo guidare un monolite lungo una o più piattaforme sospese nello spazio e visualizzate in 3D isometrico, sino a un foro quadrato che indica l'uscita. La faccenda è resa complicata dal fatto che possiamo spostare il monolite solo ruotandolo e adagiandolo sui propri lati, che le nostre mosse a disposizione per ogni schema sono limitate, e che sono presenti caselle che ci possono agevolare o, più spesso, ostacolare nel nostro compito. Decisamente un ottimo gioco per originalità, complessità e presentazione.
In Factory Daze comandiamo invece le presse di una fabbrica di giocattoli, la cui materia plastica scorre incessantemente su nastri trasportatori: nostro obiettivo è stampare il numero e il genere di giocattoli richiesto di volta in volta. Tecnicamente ben eseguito ma piuttosto ripetitivo.
All Present and Correct è invece un altro rompicapo, semplice ma divertente. Il nostro scopo stavolta è di guidare tramite delle caselle a forma di freccia i regali di Natale lungo un labirinto che cambia di livello in livello, in modo che arrivino ciascuno nel proprio sacco senza farsi rompere da martelli o cadere in buche presenti lungo il percorso.
Bob ha anche liberalizzato due suoi ottimi titoli precedentemente messi in vendita da Cronosoft: Farmer Jack in Harvest Havoc e Stranded.
RAFAL MIAZGA
Rafal ha al suo attivo nel 2009 due titoli. Skyscraper of Doom ci vede prigionieri di un vecchio e fatiscente grattacielo dal misterioso passato, nel quale abbiamo trovato alloggio, che a un tratto prende fuoco. Dovremo quindi utilizzare gli oggetti che troveremo nelle stanze e nei corridoi dell'edificio, nonché interagire con gli altri inquilini, per tentare di raggiungere la salvezza. Il gioco è un arcade adventure di buona fattura, la grafica è un po' schematica ma l'azione di gioco induce a tenerci incollati allo schermo per comprendere quale dovrà essere la nostra prossima mossa. Sfortunatamente il gioco è piagato da alcuni bug i quali, se non ne impediscono la soluzione, certamente risultano fastidiosi. Rafal è consapevole del problema e sta raccogliendo feedback sul forum di World of Spectrum in modo da isolarli e correggerli. Egli ha inoltre precisato che alcuni dettagli della trama non sono stati spiegati perché ha in cantiere un secondo episodio.
Heritage è un altro arcade adventure, rifacimento di un vecchio gioco polacco per l'Atari XL, Artefakt Przodkow. Stavolta dovremo, nei panni di un intrepido pilota spaziale, recuperare i 9 dischi ottici contenenti i risultati delle ricerche di un gruppo di scienziati volontariamente rifugiatisi su un asteroide e dei quali da tempo non si sono ricevute più notizie. Nel contempo dovremo trovare un modo per tornare a casa, dal momento che la nostra astronave è andata in avaria ed è andata semidistrutta nell'impatto. Un po' più semplice rispetto a Skyscraper of Doom, ma nondimeno un titolo decisamente degno di considerazione.
DIGITAL BRAINS
Una one-man software house, facente capo allo spagnolo Alberto Otero Mato, ha presentato nel corso dell'anno appena passato un rompicapo simile a W*H*B, Black Horse, nel quale guidiamo, anziché un monolite, un cavallo degli scacchi. Per chi non lo sapesse, il cavallo muove secondo uno schema di 3+2 caselle arrangiate in forma di L, e qui infatti dovremo raggiungere l'uscita di ogni schema muovendo il nostro pezzo in tal modo. Anche qui alcune caselle possono agevolarci o impedirci; in particolare alcune ci trasformano in altri pezzi degli scacchi, che muovono in maniera diversa. Si tratta di un buon titolo, ma non raggiunge la complessità di quello di Bob Smith.
Altro gioco presentato da Alberto è The Pharaoh's Shadow, una versione di Master Mind a tema egizio.
RETROWORKS
Gli spagnoli della Retroworks hanno pubblicato anche loro due titoli nel 2009.
Gommy, Defensor Medieval è una versione riveduta e aggiornata del preistorico Siege; anche qui dovremo guidare Gommy, il simpatico protagonista, a respingere gli assedianti che si arrampicano sulle mura di un castello. Un'idea antica, ma implementata in maniera veramente interessante.
King's Valley è invece la conversione di un vecchio gioco Konami per MSX e MS-DOS. Di livello in livello collezioneremo gemme e altri oggetti per farci strada, evitando i fantasmi e gli altri mostri che infestano la piramide in cui ci troviamo. Rispetto a Gommy l'azione di gioco è più varia e richiede anche una certa pianificazione, in modo da trovare il percorso più adeguato per risolvere ogni schermo. Grafica e sonoro sono ben curati.
RELEVO VIDEOGAMES
Una "nuova entrata" nel panorama delle produttrici di software di retrogaming, la Relevo Videogames si è costituita nel 2009. La sua filosofia è improntata allo sviluppo di "giochi di qualità per i nostri sistemi preferiti" e alla "diffusione della retroinformatica nell'ambito delle nostre possibilità".
Certamente l'inizio è stato eccellente: La Corona Encantada è un gioco di piattaforme di gran classe. In esso guidiamo il principe di Hyoth alla ricerca di 20 monete sparse per il reame, le quali gli permetteranno di far cadere le mura che proteggono la corona incantata del titolo riappropriandosi così del trono usurpatogli dall'infido consigliere reale. La copertina del gioco è opera del maestro del fumetto iberico Alfonso Azpiri, che ha creato splendide illustrazioni per tanti giochi spagnoli dell'epoca d'oro degli 8-bit. La Matra Computer Automations vende il gioco in cassetta in una confezione de luxe, comprendente tra l'altro un Mini-CD con tracce audio, disegni originali e schizzi della fase di sviluppo.
Oltre a La Corona Encantada, la Relevo ha pubblicato Esta en la Caja, un'avventura a scelta multipla in cui dovremo penetrare all'interno di una misteriosa residenza e aprire una cassaforte che si trova al suo interno. Come tutti i giochi di questo tipo la meccanica di gioco è piuttosto "guidata" e non consente grandi voli del pensiero, quali quelli che spesso possiamo trovare nelle avventure tradizionali, dotate di parser. Tuttavia l'idea principale è sviluppata in modo ordinato e consente di addentrarsi nel gioco anche a chi, come il sottoscritto, non possiede che una conoscenza epidermica della lingua spagnola (non sono presenti al momento versioni in altre lingue).
ALTRI SVILUPPATORI
Alla fine del 2009 è finalmente uscito, ad opera di the DrUnKeN mAsTeR, Miles Mad Mission, un clone di Jet Set Willy annunciato già sul forum di World of Spectrum nel giugno del 2008. Si tratta di una versione che sfrutta il "motore di gioco" di Jet Set Willy 64, creato nel 2005 da John Elliot, che permette una maggiore quantità di sprite su schermo e altre caratteristiche non presenti nell'originale di Matthew Smith. Tutto il gioco ruota intorno a una serie di ironiche situazioni facenti capo al forum di WoS e ad alcuni dei suoi più assidui frequentatori, con numerose allusioni ad alcune sezioni di esso. Miles Mad Mission è stato sviluppato tramite un lunghissimo thread di discussione che alla data di scrittura di questo articolo (8 gennaio 2010) ha totalizzato la ragguardevole cifra di 622 interventi. Il titolo in sé è comunque un buon gioco di piattaforme/raccolta oggetti che mostra estrema cura nei dettagli e può essere apprezzato anche da chi non è addentro alle dinamiche del forum di World of Spectrum.
Hajo Spuunup ha convertito per Spectrum un rompicapo originariamente programmato per PC da Paul "Equinox" Collins, Mushroom Man. Scopo del gioco è trovare l'uscita da un labirinto utilizzando logicamente gli oggetti presenti. Grafica e sonoro sono minimali, ma gli schemi da affrontare sono piuttosto impegnativi. Un discreto titolo per gli amanti del genere.
Superiore per presentazione e complessità di gioco è Supaplex, clone di Boulder Dash originariamente creato da Michael Stopp e Philip Jespersen e pubblicato dalla Digital Integration nel 1991 per Amiga e MS-DOS. Questa versione per gli Spectrum a 128K è a cura dei programmatori russi dei Triumph Game Labs. Da notare che gli stessi avevano tre anni prima dato vita a una versione non ufficiale dello stesso gioco, denominata Megaplex e tuttora commercializzata dalla Cronosoft.
Parlando di nuove version di giochi dell'altro ieri, segnaliamo anche Preliminary Monty, nuova versione - ma sempre in stile rétro - del celebre gioco di piattaforme Panama Joe (conosciuto anche come Montezuma's Revenge). Questa rivisitazione è opera di Andrew Zhiglov. Dean Hickingbottom, già in forza alla Clockwize Games (vedi più avanti), ha invece completato una sua versione di Frogger che aveva lasciato in sospeso dal 1992.
Hugh Gammon ha realizzato un buon adattamento del gioco da tavolo Ludo. Possono sfidarsi da 2 a 4 giocatori e ognuno di essi può essere umano o affidato all'intelligenza artificiale del programma.
La Cronosoft ha messo in vendita Bipboi, un arcade raccogli-e-fuggi ad opera di Rob Pearmain.
Lascia l'amaro in bocca invece l'addio alle scene del Computer EmuZone Games Studio. Dagli autori di piccole perle come Phantomas Saga Infinity o Cannon Bubble, ci aspettavamo decisamente di più dal titolo che segnava lo scioglimento del sodalizio di programmatori spagnoli. I Need Speed ha tutto il sapore di un'occasione mancata per chiudere in bellezza. Sulla carta l'idea era interessante: un gioco di corse automobilistiche con vista dall'alto e schermo diviso in due per entrambi i giocatori. La realizzazione lascia però molto a desiderare. L'azione è ben poco fluida, la rappresentazione del circuito è confusionaria, le automobili sono difficili da controllare; il tutto riesce noioso e frustrante, assolutamente privo di quella raffinatezza cui il CEZGS ci aveva abituati.
Qualcuno però è riuscito a fare di peggio. Game (complimenti per il titolo altamente immaginifico...) è un orrendo arcade adventure in cui dobbiamo guidare una figura vagamente umana che cammina come se avesse calli e duroni in quantità ai piedi. Non c'è alcuna indicazione dello scopo del gioco, soltanto alcuni oggetti disseminati nei vari schermi per risolvere puzzle di una complessità adatta a bambini in età prescolare; senza contare che il gioco stesso dà delle indicazioni ben precise su quello che dobbiamo fare. Un esempio: un generatore viene presentato con la scritta "Pay 100 Cr". Guarda caso, due schermi più a destra si trova una scheda che vale, appunto, 100 crediti. Se il gioco finisce, si resetta e dovete caricarlo di nuovo, ammesso che ne abbiamo voglia - forse l'anonimo autore lo ha fatto apposta per scoraggiare ancora di più la nostra volontà di giocare. L'unico aspetto che si salva è la musica, per il resto questo titolo non vale il tempo che ci mettiamo a scaricarlo da WoS.
Party Worms è una stanca variazione sul tema delle scie colorate viste nel film Tron. In questo caso le scie rappresenterebbero dei vermi, ognuno controllato da un giocatore - si gioca da 2 a 4, ammesso che riusciate a trovare uno o più individui disposti a giocare questo trionfo della banalità (magari cercate tra i vostri conoscenti qualcuno che soffra d'insonnia, promettendogli una cura miracolosa per il suo disturbo: vi sarà riconoscente).
L'assurdo si raggiunge con Demo Mania, una variante di Break Out senza mattoni e senza pallina (!) in cui dobbiamo limitarci a far rimbalzare delle figure che cadono incessantemente dall'alto dello schermo, fino a quando non esauriamo l'energia a nostra disposizione o (più verosimilmente) ne abbiamo piene le tasche e resettiamo. Questo è veramente il fondo del barile, il peggior titolo in assoluto del 2009, se vogliamo escludere i "giochini" della Minigame Competition 2009, interessanti - forse - come esercizi di programmazione, ma molto meno come giochi in sé.
Segnaliamo infine tra le nuove uscite Insert Coins 2, un complesso gioco di piattaforme in BASIC avanzato che colpisce più per la realizzazione tecnica che per la giocabilità.
CLOCKWIZE GAMES: RIEMERSI DALLE NEBBIE DEL PASSATO
Tre giochi della Clockwize Games, in vista di pubblicazione verso il 1990, non furono mai commercializzati a causa del fallimento della Video Images, che avrebbe dovuto distribuirli, e rimasero nel limbo del vaporware fino al 2009. Grazie a Dean Hickingbottom - che assieme agli amici Dave Bradley e Dave Colley aveva fondato la VI nel 1989 - sono stati recuperati e messi a disposizione della comunità di utenti dello Spectrum su WoS.
Acolyte ci pone nelle vesti di Glut, privato della sua originaria forma umana dal cattivo mago Borderon e tenuto prigioniero entro un castello, da cui dobbiamo fuggire. Shutdown è un altro arcade adventure, questa volta con vista dall'alto, in cui guidiamo Roger, un tecnico specializzato il cui compito è spegnere il computer, andato in avaria, che regola la produzione di alcune pericolose sostanze chimiche, scongiurando così un immane disastro ecologico. Il terzo e ultimo titolo è il bizzarro Ninja Grannies, uno sconvolgente picchiaduro che ha come protagonisti dei pensionati (!!!). Non è molto raffinato, ma vale la pena di giocarlo solo per l'ambientazione.
STORIE D'AMORE DAL TITANIC
Per finire il nostro speciale, una buona notizia: Leszek Chmielewski, detentore dei diritti di Pussy: Love Story from Titanic, ha deciso di liberalizzarlo. Pussy è un pregevole rompicapo ispirato a Magical Puzzle Popils e al film Titanic. Leonardo affronta in ogni schermo numerosi pericoli alla ricerca della principessa Kate: tra mostri di vario genere, blocchi che scorrono verso il basso, scale e porte, è necessaria una buona dose di materia grigia per raggiungere di volta in volta il nostro obiettivo. Si tratta di un titolo di prim'ordine sotto tutti i punti di vista, che si presenta bene e cattura l'attenzione fin dalle prime battute.
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