Oramai la Cina si sta affermando come una delle realtà da seguire nell'industria dei videogiochi. Con l'esplosione di Black Myth: Wukong che ha generato numeri da capogiro, sia come vendite che come ricavi, dalla nazione con il maggior numero di abitanti del pianeta arrivano sempre più produzioni da tenere d'occhio. Una di esse viene dal progetto China Hero Project, ovvero l'iniziativa di Sony volta a supportare lo sviluppo dei videogiochi cinesi per raggiungere il mercato internazionale.
Il progetto in questione è Awaken - Astral Blade, pubblicato nella seconda metà di ottobre. L'opera di Dark Pigeon Games è un metroidvania 2D focalizzato sull'azione a piattaforme e sul combattimento. Da un prima occhiata ciò che colpisce è il suo aspetto grafico molto curato e la fluidità dell'azione. Non c'è praticamente nulla di tridimensionale - giusto qualche semplice effetto come le cascate d'acqua e niente più -, infatti ogni cosa che vedremo a schermo è stata creata a mano.
Più di una volta durante qualche azione, come evitare gli attacchi nemici, il gioco ci ha ricordato Ender Lilies: Quietus of the Knights (qui la nostra recensione) che vi invitiamo a giocare o a rispolverare se lo avete lasciato in sospeso. Awaken - Astral Blade parte ovviamente lento per farci scoprire le meccaniche di gioco, la gestione degli accessori, il combattimento e la storia dove il passato potrebbe essere più importante di quanto si pensi.
Andiamo a scoprire Awaken - Astral Blade nella nostra recensione!
Con una veloce introduzione, che ci fa giungere alle Isole Horace, nei panni di Tania dovremo recuperare una squadra arrivata prima di noi che stava investigando sulla misteriosa energia Karpas all'interno della foresta pluviale. Questo posto sembra nascondere un passato vecchio di centinaia di anni che, tramite le sue rovine, ha una storia da raccontare e segreti da svelare.
Tania non è un essere umano, ma una Bionica della Orion Technology realizzata da Dr. Harveus e quindi rispondente solo a lui. Infatti lo chiama padre, proprio per il legame con il suo creatore. Man mano che si procede con la prima quest principale incontriamo creature non proprio amichevoli, anzi vogliono la nostra pelle attaccandoci gratuitamente. Da quello che si evince sarebbero dei mutanti frutto di chissà quali esperimenti. Durante l'esplorazione delle foresta c'imbattiamo su quelli che sembrano dei segni fatti da una creatura molto più grande ed è proprio contro questo grosso mutante che avverrà la prima boss fight, che ci costringerà a sfruttare al meglio ciò che abbiamo imparato fino a quel momento.
Una volta sconfitto il mutante sembra che l'energia Karpas abbia più influenza di quanto si pensi, nonché la fonte dei nuovi poteri di Tania che le permette sin da subito di raggiungere posti prima irraggiungibili grazie al doppio salto. Tramite il recupero dell'etere dai nemici e dal mondo circostante, si può scambiare nei luoghi di riposo per ottenere e migliorare nuovi poteri d'attacco che potenziamenti passivi per diventare sempre più forti e letali.
Nonostante sia legata al suo creatore, Tania inizia a farsi domande su ciò che sta accadendo fuori e anche dentro di sé. Sembra che in questo posto ci sia stato già qualcuno, forse addirittura alcuni suoi predecessori. Pare, inoltre, che qui abbiano vissuto due civiltà: una fondata sulla tecnologia e l'altra sull'energia del pianeta. Per un motivo sconosciuto si sono dati battaglia ed ora quello che vediamo sono le rovine sparse per la mappa.
Come avevamo detto all'inizio, Awaken - Astral Blade si fonde sull'azione a piattaforme e sul combattimento. Ciò permette di ottenere l'etere sfruttandolo per potenziare la nostra bionica sia con nuovi attacchi e potenziamenti, sia attivi che passivi. Inoltre, come in un buon metroidvania che si rispetti, ci sono gli accessori da inserire che danno ad esempio un potere d'attacco maggiore, una difesa più alta, aumentare la probabilità di colpi critici, far più male nei punti deboli dei nemici più forti e molto altro.
La mappa di gioco è piuttosto estesa ma non enorme, presentando diversi punti nascosti tra aree segrete e punti inizialmente irraggiungibili se non con i nuovi poteri acquisiti man mano che si prosegue. La parte a piattaforme funziona bene: tra salti e poteri legati per raggiungere punti di attracco lontani non abbiamo mai avuto problemi, tutto funziona fluidamente. Più avanti si potranno scalare superfici tramite la mano prensile di Tania e altri poteri che permetteranno di accelerare l'esplorazione e dare una mano anche nelle boss fight.
Proprio dalle boss fight viene uno dei problemi principali del gioco. Queste funzionano, nonostante non siano spettacolari come quelle di Hollow Knight (qui la nostra recensione), ma presentano seri sbilanciamenti riguardanti la difficoltà con momenti che possono sfociare nella frustrazione. Il sottoscritto più volte ha dovuto faticare non poco per avere ragione di un boss con attacchi che alzavano artificiosamente la difficoltà, pur avendo tutto quello che serve per farlo fuori. Più di una volta ho dovuto abbassare il livello di difficoltà per poter riuscire ad andare avanti (forse anche dettato dalle mie abilità, anche se non sono uno sprovveduto. -NdR).
Se si spulcia nelle opzioni di gioco, si può settare il livello di difficoltà ma non modificarlo durante il gioco. Questa scelta sarebbe poco saggia ai fini di un genere come il metroidvania, ma raggiungendo un luogo specifico dopo un po' di tempo tra esplorazione e combattimenti sarà possibile cambiare difficoltà all'interno di uno specifico santuario popolato da... gatti! Questo posto non solo permette di cambiare difficoltà, ma anche di trovare oggetti nascosti e anche tutti quelli presenti nel mondo di gioco, in più spostarsi tra un punto e un altro della mappa senza usare il luogo di riposo. Se sentite un miagolio nella vicinanze, vi consigliamo caldamente di arrivare fin lì e accarezzare uno dei gatti sparsi per lo scenario di gioco.
Se le boss fight non mancano, un po' di carenza la abbiamo nei nemici classici. In totale sono poco più di una decina e si comportano sempre allo stesso modo. Quindi una volta capite le movenze, sfruttando i poteri come la schivata e la parata (premere nel momenti giusto il tasto dorsale destro o sinistro del controller) e le combo con l'arma impugnata, cadranno giù come birilli. Ci sono delle eccezioni negli scenari avanzati dove diventano più coriacei e servirà una maggior potenza di attacco e magari più accessori al seguito per eliminarli. In due momenti specifici verremo inseguiti da un verme gigante; tale sezione non è realizzata benissimo e tende ad essere ripetitiva e un filino frustrante. Comunque una volta raggiunto un checkpoint si comincerà da lì e non dall'inizio se moriremo.
In totale le armi sono tre, e da un preciso punto si sbloccherà il potenziamento delle armi, sfruttando l'etere per aumentare il loro potere di attacco e alcuni bonus come il veleno e piccoli dardi teleguidati. Nel Villaggio di Kamisa, che fungerà da hub più avanti nel gioco, sarà possibile aumentare la salute recuperata per ogni pozione usata e il numero delle pozioni stesse tramite un simpatico robot che, una volta ricevuti degli specifici oggetti, rafforzerà la nostra bionica dal punto di vista fisico.
La mappa consultabile è abbastanza precisa, anche se non ricca visivamente ma comunque funzionale. E' possibile lasciare dei marchi in modo da avere dei riferimenti, inoltre vengono indicati sia la quest principale che quelle secondarie in modo da sapere in ogni momento cosa fare.
Awaken - Astral Blade sfoggia 30 trofei nella sua versione per PlayStation 5. Per arrivare all'ambito Platino (ottenuto, con una bella pacca sulle spalle, dal sottoscritto. -NdR), bisogna spingere con l'esplorazione, con la storia, diventare forti, vincere alcune boss fight, ottenere i due finali e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
Una menzione merita il Finale B. Per ottenerlo bisogna portare a termine un quest apposita che trasforma l'esperienza di gioco in una sorta di Endgame. Infatti una volta concluso il gioco, si sbloccheranno alcuni “ingressi” dove bisognerà affrontare degli avversari coriacei e pericolosi (un assaggio lo abbiamo avuto durante la storia principale). Anche qui il bilanciamento non è il massimo, e se non si è ben potenziati si rischia di subire danni quasi gratuiti.
Una volta arrivati alla fine, andremo in una specifica zona dove si concluderà la storia divenendo così il vero finale, il quale sembra lasciare un piccolo spazio per un possibile seguito ma potrebbe essere solamente una nostra ipotesi. Comunque sia la lore che la storia potrebbero espandersi, magari creando un universo a parte. Questo dipende da quanto il gioco venderà sia in formato digitale che fisico e la volontà degli sviluppatori.
Awaken - Astral Blade viene venduto anche in edizione fisica, nella Tania's Edition, grazie al contributo di Meridiem Games, venduta al prezzo di €34,99. Quest'edizione contiene:
Dobbiamo dire che si tratta di una versione decisamente interessante venduta ad un buon prezzo per quello che contiene.
Awaken - Astral Blade, oltre che su PlayStation 5 è disponibile su PC tramite Steam ed Epic Games Store. In versione fisica è disponibile solo per l'ammiraglia Sony.
Se pensiamo che un gioco esclusivamente bidimesionale non sia ancora attuale, beh... non è così. Awaken - Astral Blade è un fulgido esempio. Visivamente davvero accattivante, vanta un ottimo scrolling con svariati livelli di parallasse per dare quella profondità in grado di sfruttare lo sfondo per riempirlo di animazioni e di immagini di alto livello. Il tutto crea panorami quasi da cartolina, grazie anche ad uno scenario discretamente vario e ricco di colori. In alcuni punti abbiamo notato un calo anche drastico del framerate, ma per fortuna sono casi isolati.
Anche se la storia è ricca di lore e piena di spunti etici, questa non viene raccontata benissimo anche per una localizzazione italiana non sempre impeccabile - ma comunque più che accettabile - e per un doppiaggio non allo stato dell'arte. Ricordiamo, comunque, che parliamo di un titolo indipendente, quindi sarebbe ingiusto spingere troppo da questo lato. Nel suo insieme, comunque, il lavoro svolto dello sviluppatore cinese è di buon livello regalandoci un'esperienza di qualità che da il suo massimo nella parte finale (ne parliamo nel box apposito in alto).
Dal lato audio, Awaken - Astral Blade sfoggia un ottimo comparto sonoro perfettamente integrato nello scenario e nell'esperienza di gioco sia dal punto di vista delle colonna sonora - ben fatta e molto orecchiabile, ma non ricchissima di pezzi - e dagli effetti sonori realizzati con cura che danno un buon senso d'immedesimazione.
A conti fatti, pur con alcuni suoi limiti derivati da una difficoltà non perfettamente bilanciata, da una varietà di nemici bassina e da alcune combo non bloccabili che rischiano di far ripetere alcuni pezzi di scenario, il lavoro svolto dalla cinese DarkPigeon Games è meritevole d'attenzione. Il prezzo aggressivo con cui viene venduto da una marcia in più per farsi maggiormente apprezzare.
Modus Operandi:
Abbiamo affrontato i pericoli dell'Isola Horace, tra mutanti, evoluzione del personaggio e le boss fight, grazie ad un codice datoci dagli sviluppatori tramite Terminals.io.