Di The Thaumaturge ne abbiamo parlato approfonditamente nella recensione della versione PC (che potete trovare qui) pubblicata a marzo di quest'anno. Questo particolare RPG isometrico, ambientato nella città di Varsavia del 1905, basa il gameplay sul dialogo, sull'uso della Taumaturgia del protagonista e sui combattimenti a turni.
Il lavoro svolto da Fool's Theory, con 11 bit studios a fare da editore, ha messo insieme un impianto narrativo di ottimo livello, coadiuvato da tante opzioni di dialogo in base a come ci comportiamo sfruttando i poteri della Taumaturgia per cercare indizi, parlare con le persone e sfruttare i salutors ovvero particolari esseri spirituali che Wiktor Szulski - il personaggio che controlleremo - interagisce con loro, acquisendone altri durante la storia. Questi esseri saranno fondamentali durante i combattimenti tattici a turni, man mano che si evolvono grazie all'esperienza impartita nella schermata apposita.
Tutti questi elementi sono ben amalgamati formando un gameplay molto solido, pressoché privo di sbavature, dove gli sviluppatori hanno creato un'ambientazione molto interessante con svariati legami storici che vanno ad impreziosire l'esperienza di gioco attraverso una lore molto dettagliata che si espande ogniqualvolta scopriamo elementi in giro per i diversi punti della capitale polacca. Una volta fatta nostra la struttura di gioco, c'è poco altro da scoprire rischiando di venire un po' a noia nonostante la profondità dei dialoghi e l'evoluzione del personaggio.
Scopriamo la versione console di The Thaumaturge nella nostra recensione!
All'uscita The Thaumaturge si presentava già ben ottimizzato con discreto uso dell'Unreal Engine 5 in grado di sfruttare il DLSS di NVIDIA e l'FSR di AMD. Anche con sistemi non di ultimo grido il gioco girava abbastanza bene scalando con la risoluzione. Questo gli ha permesso di farsi apprezzare anche da una una fetta di giocatori che non mastica molto questo genere.
Con l'uscita a inizio dicembre su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, eravamo curiosi di scoprire la qualità dell'adattamento. Se siete tra quelli che vorrebbero giocarlo su console, potete stare tranquilli: il porting è di qualità, sia dal punto di vista tecnico che di gameplay. Prima di entrare in merito all'analisi della versione console, facciamo un veloce recap su quello che è The Thaumaturge.
Se già una prima idea potete farvela a inizio recensione, quello che abbiamo davanti è un RPG isometrico atipico. Non ci sono statistiche da controllare, un albero delle abilità o caratteristiche da sfruttare. L'esperienza è di stampo story driven con una grande attenzione ai dialoghi e alle scelte, dove alcune di esse portano a conseguenze che si ripercuoteranno più avanti tra avvenimenti e scelte più o meno precluse nei dialoghi. Sfruttando i poteri della Taumaturgia si potranno scovare specifici elementi nello scenario, riconoscendoli o meno in base al livello delle quattro caratteristiche base legato ai poteri dei salutors. Una volta raccolti in un certo numero si arriverà ad una deduzione che si legherà a nuove scelte di dialogo o a influenzare direttamente dei precisi interlocutori.
La struttura delle quest è piuttosto stratificata tra principali, secondarie e cittadine. Selezionando quello che ci interessa, premendo il relativo tasto dorsale del controller, verremo guidati all'obiettivo. Da questo punto di vista la gestione delle missioni è molto semplice, fin troppo guidata. Per una buona fetta di giocatori tale semplificazione è quasi una manna dal cielo. Quello che invece è più complesso è il livello tattico dei combattimenti a turni. Gli sviluppatori hanno creato un ottimo sistema in grado di essere personalizzato man mano che si acquisisce esperienza. Quest'ultima si ottiene girando per Varsavia, sfruttando la Taumaturgia raccogliendo indizi, lettere, giornali e altro arricchendo la Lore del gioco.
Ottenendo più salutors, i combattimenti diverranno sempre più sfaccettati con il tutorial che insegna bene cosa bisogna fare. Ciò che è importante imparare è l'uso del Focus per colpire pesantemente gli avversari e sfruttarlo a proprio vantaggio. Inoltre ogni salutor ha le proprie caratteristiche in grado di eliminare i tratti avversari, togliendo loro un vantaggio per poi colpirli a dovere. Sfruttando gli attacchi leggeri, pesanti e quelli dei salutors potremo ad esempio colpire un avversario e ripristinare parte dell'energia vitale o abbassare il focus nemico con una combinazione di attacchi. Insomma i combattimenti a turni sono davvero ben fatti, appassionanti e belli da vedere, nonostante siano in piccola parte slegati dal contesto di gioco. Diverse volte saremo costretti a combattere per motivi di trama o altro, e a volte non ne se ne sentiva il bisogno.
Una volta fatta propria la struttura di gioco si andrà avanti facendo praticamente sempre le stesse azioni e poco altro. Se questo può venire in parte a noia, un altro problema è la forte verbosità dei dialoghi e delle descrizioni. Tale verbosità è scritta in un inglese abbastanza complesso, è poiché non è presente la localizzazione italiana diventa difficile capire i dialoghi, le descrizioni e quindi la lore del gioco. Se su PC c'è una traduzione in italiano (ne parliamo nel box apposito), su console questo non può avvenire se non in modo ufficiale.
Se eravate dubbiosi del porting su console di attuale generazione, potete stare tranquilli. Il lavoro svolto è di ottimo livello, non solo dal punto di vista tecnico (pur con qualche piccola sbavatura) ma anche di gameplay. La gestione dell'interfaccia e di gioco tramite controller (DualSense nel nostro caso) è eccezionale: con pochi movimenti del pad faremo qualunque cosa, dalla lore alla distribuzione dei poteri taumaturgici, esplorando e interagendo con lo scenario, fino ai dialoghi. Anche con i combattimenti tattici a turni non avremo alcun problema, solo perdere un po' di tempo passando da un nemico all'altro ma è davvero cosa di poco contro.
Dal punto di vista grafico la versione console (nel nostro caso PlayStation 5) permette di scegliere tra modalità Prestazione e Grafica. Con la prima si punta ai 60 fotogrammi al secondo, mentre con la seconda si alza la risoluzione fino a 4K abbassando i fotogrammi a 30. Anche se si tratta di un RPG isometrico, consigliamo di giocare in modalità Prestazione poiché avremo una nitidezza maggiore grazie al framerate superiore. In questa modalità la fluidità non è affatto rocciosa e, anzi, non mancheranno parecchie fluttuazioni del framerate che alla fine non risultano fastidiose.
Nonostante i caricamenti abbastanza snelli, ogni scenario lo vedremo riempirsi velocemente di texture, poligoni e persone una volta terminato il caricamento. Inoltre in alcuni dialoghi assistiamo a dei movimenti innaturali degli indumenti (uno su tutti quello di Rasputin una volta giunto a Varsavia), e non mancherà ogni tanto qualche scatto tra un dialogo e l'altro. Nulla di compromettente, ma è come se fosse mancata un'ultimissima fase di polishing prima della consegna del gioco agli store digitali. Comunque non abbiamo assistito ad alcun bug, glitch o crash che ne compromette il gameplay. Da questo lato l'esperienza va liscia come l'olio.
Chiudiamo con la componente audio, decisamente di livello grazie ad un ottimo doppiaggio in lingua inglese che permette una maggiore immedesimazione. Inoltre la colonna sonora si adatta perfettamente al contesto storico rendendo il tutto più realistico, così come i combattimenti tattici a turni ben resi dal punto di vista musicale. La durata per arrivare ai titoli di coda si aggira tra le 20 e le 25 ore di gioco. Nonostante la svariate missioni secondarie gli scenari sono chiusi, quindi non si potrà uscire molto dalla trama principale.
Se volete andare a fondo con i trofei, dovrete sudare non poco e fare più di una run per raggiungere l'ambito Platino. Bsogna andare a fondo con le diverse quest, prendere i numerosi collezionabili e stare attenti con alcune missioni secondarie e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire.
Come sapete The Thaumaturge non è localizzato in italiano, e questo può diventare un serio problema per comprendere la trama, i dialoghi e la lore di gioco. Per chi possiede la versione PC è disponibile la localizzazione italiana scaricabile tramite Nexus Mods. Seguite le istruzioni all'interno per giocarlo nella nostra lingua. Non sarà perfetta, ma ringraziamo di cuore chi si è voluto imbarcare in questa sfida non indifferente. Tale libertà non c'è purtroppo su console, quindi dovremo accontentarci di giocarci senza la lingua italiana.
Come abbiamo scritto nel corpo dell'articolo l'esperienza di gioco è solida esente da bug, glitch e crash. Da questo punto di vista è stato fatto un gran bel lavoro. Peccato per un framerate altalenante nella modalità Prestazione, e l'apparizione - seppur veloce - delle texture e personaggi negli scenari una volta terminato il caricamento.
Tornare tra le strade di Varsavia a nove mesi dalla versione PC, ci ha regalato le stesse sensazioni positive. Un RPG isometrico atipico story driven dal gameplay molto solido e un comparto tecnico che, nonostante alcune sbavature, riesce a immergere il giocatore nel contesto storico di una Varsavia di inizio novecento in pieno cambiamento. L'uso dei poteri taumaturgici si riflette sia sul gioco che nei combattimenti, creando un amalgama che rende piacevole girare per le strade in cerca di indizi, storie e dialoghi. Peccato che una volta assimilata la struttura di gioco non ci sia molto altro da fare. Se accettate questi compromessi vi godrete un signor RPG.
Modus Operandi:
Siamo tornati a vivere le gesta di Wiktor Szulski, all'interno di una Varsavia dei primi del novecento, grazie ad un codice datoci da Terminals.io.