Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Enotria: The Last Song
Anno di uscita:
2024
Genere:
Action RPG / Souslike
Sviluppatore:
Jyamma Games
Produttore:
Jyamma Games
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 5 (PS5, PS5 Pro) - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 14 GB di spazio libero sull'SSD - Prezzo: €34,99 (Standard Edition), €39,99 (Deluxe Edition)
Box
  • Uno scatto dell'introduzione animata che presenta il gioco.
  • Siamo quasi alla fine dell'introduzione che ci porta alla...
  • ... schermata principale con le opzioni di gioco. Potete notare l'introduzione della &quot;modalita storia&quot;, inedita per un soulslike.
  • Dopo il tutorial partiremo da qui: un campo di girasoli davvero ben fatto e realizzato.
  • Pulcinella sar&agrave; la nostra guida per ristabilire l'ordine delle cose... oppure ci usando per i suoi scopi?
  • Questa schermata fa da sfondo ad una boss fight che abbiamo trovato davvero tosta. Inoltre c'&egrave; un segreto che va scoperto...
  • Il nostro Senza Maschera in primo piano. Le tre build che possiamo &quot;costruire&quot; ed alternare durante il gioco possono essere molto diversificate.
  • Una bella vista dalla cittadina di Quinta: come vedete lo sfondo non &egrave; molto curato. Comunque Enotria: The Last Song ha il suo fascino artistico.
  • E gi&agrave;! Avendo il salto possiamo andare anche sui... tetti! Questo fa molto Assassin's Creed.
  • Se tecnicamente &egrave; ancora sporco, alcune schermate in-game sono da cartolina!
  • Dopo quella del tutorial, questo sar&agrave; il nostro primo avversario in una boss fight abbastanza impegnativa.
  • I nemici di grossa stazza contrassegnati dal simbolo elemetale saranno duri da buttare gi&ugrave;. Neanche i colpi pesanti possono rallentarli.
  • Chi &egrave; questo misterioso individuo... crediamo che potrebbe essere un avversario formidabile da affrontare.
  • Gli scontri contro avversari coriacei possono risolversi con una brutta sconfitta se non creiamo build adeguate.
  • Gli attacchi contro gli avversari non saranno solo fisici, ma anche &quot;magici&quot; attraverso i numerosi Versi che avremo a disposizione man mano che proseguiamo nel gioco.
  • Vedete quella costruzione sullo sfondo? Sar&agrave; la nostra meta nello scenario di Falesia Magna, il quale ci ricorda l'Antica Grecia.
  • Un momento di una boss fight in un punto avanzato del gioco.
  • Vedete quel grosso quadrupede davanti a noi? Sar&agrave; una delle boss fight pi&ugrave; impegnative in assoluto! Se farete errori gravi preparatevi a fare una brutta fine...
  • Questa misterisa figura fa parte di una delle quest secondarie che &egrave; possibile intraprendere.
  • Una delle immagini pi&ugrave; rappresentative del gioco quando fu annunciato.
  • Il Senza Maschera in tutta la sua potenza, apparentemente, devastante.
  • Una sezione della citt&agrave; di Litumnia, uno dei biomi principali di Enotria: The Last Song.
  • Cosa c'&egrave; scritto? &quot;Avviso di sfratto&quot;. Questa schermata &egrave; ci&ograve; che caratterizza l'opera dell'italiana di Jyamma Games. E non mancano canzoni a tema di alcuni nemici.
  • Anche con i suoi limiti, alcuni panorami sono davvero notevoli.
  • Quest'imponente costruzione testimonia la cura con cui &egrave; stato realizzato il gioco.
  • Sempre il Senza Maschera nella sua imponenza... ma senza scritta!
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 06-12-2024
Il soulslike tutto italiano alla prova ad oltre due mesi dall'uscita. Tanto se n'è parlato, forse poco lo si è analizzato a dovere.

Enotria: The Last Song doveva uscire quest'estate, ma l'uscita di un certo Elden Ring: Shadow of the Erdtree ha fatto cambiare le idee all'italiana Jyamma Games visto il fortissimo richiamo mediatico del DLC dedicato al souslike per antonomasia che ha venduto milioni e milioni di copie. Infatti ci hanno scherzato sopra con una simpatico tweet. È stata trovata una nuova data d'uscita per il soulslike nostrano, ovvero il 19 settembre 2024, questa volta senza nessuna influenza esterna.


Come sapete l'uscita del gioco non è stata serena: alcuni redattori hanno riferito il blocco del codice review da parte degli sviluppatori poiché la valutazione non è stata in linea con la loro visione. Sarà stato così, oppure no? Questo sicuramente non ha fatto bene allo sviluppatore milanese, anche perché l'esperienza di gioco era ancora sporca (e in parte lo è ancora adesso, chi vi scrive lo ha testato molto a fondo. -NdR). Quindi non sapremo mai in che stato sarebbe stato se fosse uscito in estate... crediamo che sia stato un bene quel posticipo.


Ad oltre due mesi dall'uscita, Enotria: The Last Song ha ottenuto diversi aggiornamenti fino a pochi giorni fa dalla pubblicazione dell'articolo. Ora l'esperienza si presenta più pulita sia visivamente che tecnicamente, ed anche il gameplay ci è parso più solido con le hitbox che ora si trovano al loro posto. Non sempre è tutto pulito, a volte ci è parso che i colpi inferti o subiti non erano corretti ma la situazione generale è decisamente migliorata. Permangono ancora alcuni bug che ci hanno fatto arrabbiare (ne parliamo nel box apposito), che dovrebbero essere sistemati con un senso di attenzione maggiore.


La nostra esperienza con il soulslike italiano è stata un continuo saliscendi: momenti esaltanti tra esplorazione e combattimenti, arrabbiature a causa di sbilanciamenti di alcune boss fight che ci sono sembrate mal calibrate. L'adattamento e alla gestione delle tre build (loadouts), che si possono scambiare in tempo reale, è un'ottima idea anche se le fin troppe scelte per crearle possono far desistere i meno pazienti. Tener conto delle caratteristiche di ogni maschera, di ogni verso, di ogni sembianza, dei bonus del Cammino degli Innovatori, degli attacchi elementali e delle alterazioni di stato (sia a lanciarli che a subirli) è tutt'altro che una passeggiata. Se mettiamo, giustamente, anche i consumabili - di varia natura e tipologia - possiamo capire che creare build personalizzate può portare via diverso tempo, ma chi vuole sperimentare e magari rompere il gioco avrà pane per i suoi denti.


C'è ancora molto da parlare dell'opera di Jyamma Games... scopriamola meglio nella nostra recensione!

UN CANOVACCIO DA SPEZZARE E UN MONDO DA SALVARE

Enotria: The Last Song apre con una sequenza introduttiva, che ci fa scoprire la creazione del mondo dove viene a formarsi ciò che caratterizza il nostro paese e il folklore con la famose maschere conosciute ovunque. La base di quel Carnevale che è uno dei simboli dell'Italia e del suo immenso patrimonio artistico che da solo vale la metà di quello mondiale.


Il protagonista che guideremo, ed evolveremo, è il Senza Maschera. Il suo compito, essendo l'unico essere senza un ruolo, è quello di ristabilire l'ordine dove ognuno non ha la libertà d'espressione a causa di un Canovaccio da seguire il quale regge le fila di un mondo in preda alla corruzione. Starà a noi esplorare e combattere in pieno stile souslike, con le regole che questo genere ci ha fatto conoscere da ormai quindici anni, per giungere ad uno dei finali per poi ripartire con una Nuova Partita+ con tutto l'equipaggiamento ottenuto al fine di scoprire ciò che si è mancato alla prima run.


A guidarci sarà Pulcinella ed un corposo Compendio che si aggiornerà man mano che otterremo nuove voci e sconfiggeremo nemici grandi e piccoli. Le maschere fanno da sfondo sia per i nemici comuni che per le boss fight. Queste ultime non sono ovviamente al livello di quelle di FromSoftware, maestra del genere, ma comunque godibili anche se il numero dei pattern di attacco non sono elevati. 

Come avrete capito l'opera di Jyamma Games si ispira alla Commedia dell'Arte, e dobbiamo dire che la realizzazione è decisamente gradevole. Dal punto di vista visivo, l'uso del Unreal Engine 5 non è poi così male. Di certo non possiamo aspettarci uno sfruttamento approfondito dell'hardware della console, ma ciò che vediamo su schermo è ben realizzato. Probabilmente i mesi successivi all'uscita stanno permettendo al gioco di essere più rifinito e colpire ancor più l'occhio del giocatore. Se dal punto di vista dei contenuti Enotria: The Last Song non può competere con un Elden Ring, ma dal punto di vista della realizzazione artistica ha una sua precisa identità in grado di distinguersi e farsi apprezzare.


Il mondo di gioco non è piccolo, ma di certo non enorme. Parliamo di tre biomi principali più due/tre decisamente più piccoli. Comunque le aree da esplorare sono realizzate con un buon level design, anche se le porte bloccate che si aprono dall'altra parte per collegare porzioni di scenario sono fin troppo abusate. Il tutto è realizzato con competenza, e si vede che dietro c'è stata una buona pianificazione durante la costruzione degli scenari.

COMBATTERE IN VERSI

Già dal tutorial si capisce che si tratta di un soulslike che vuole prendere una strada diversa. I pilastri su cui si fonda la struttura di Enotria: The Last Song sono l'estrema personalizzazione delle Maschere, la gestione della Parata e il riempimento della barra della dissoluzione dei nemici in modo da poter sferrare un colpo critico una volta storditi. La dissoluzione è legata sia alla parata che alla caratteristiche delle armi con cui colpiamo i nemici. Quindi niente colpi da dietro, ma una gestione semplificata della parata su cui si basa buona parte dell'esperienza di gioco. Questa ha una finestra abbastanza ampia una volta compresi i pattern d'attacco dei nemici.


Oltre agli attacchi fisici, avremo con noi i Versi... ovvero attacchi “magici” in buona parte elementali, sia da vicino che da lontano, in grado di colpire duramente. Tali attacchi hanno bisogno di caricarsi per essere attivati, inoltre il tempo per la loro esecuzione è variabile. Se durante l'esecuzione verremo colpiti, in buona parte saranno interrotti. Quindi serve sia l'approccio che il momento giusto per utilizzarli. Essendo in numero davvero elevato, ogni giocatore avrà i suoi preferiti e magari quelli legati al nemico con la debolezza elementale e di stato. Infatti sia i nemici comuni che quelli più potenti hanno simboleggiato l'elemento con cui sono legati. Se utilizziamo armi e versi opposti all'elemento del nemico, questo subirà più danni e potremo sfruttare l'alterazione di stato in modo da incrementare ulteriormente i danni. Le meccaniche di gioco hanno una certa complessità, con la quale potremo avere un vantaggio strategico o di subire danni aggiuntivi se non saremo ben attrezzati soprattutto nelle boss fight.

Un ulteriore e fondamentale legame che unisce ogni volta che ci riposiamo in uno dei falò è Il Cammino degli Innovatori che permette di sbloccare nuovi bonus aggiuntivi per personalizzare le tre build. Si basano sui quattro elementi principali e danno possibilità di vario tipo come, ad esempio, ottenere un impatto maggiore dei colpi, un leggero ripristino dell'energia vitale con ogni colpo inferto o dopo un colpo critico, o magari di accelerare la carica dei versi se colpiamo un nemico o schiviamo gli attacchi. Le possibilità sono davvero tante così come le combinazioni, quindi - come abbiamo detto - creare build personalizzate richiede un po' di tempo e dedizione per ottenere quello che vogliamo.


Anche se tali combinazioni hanno il loro effetto, non sempre quello che applichiamo lo ritroviamo in-game. Probabilmente con le tantissime combinazioni a disposizione, alcune di esse possono annullarsi o non essere efficaci. Chi afferma che se si utilizza sempre la stessa build finisce il gioco sbaglia, ma se abbiamo equipaggiato armi potenziate al massimo, insieme a versi e maschere a loro massimo saremo dei carri armati contro i nemici con l'elemento opposto al nostro. Quindi avere armi e versi diversificati potrebbe tornare utile in modo da essere pronti contro nemici che hanno elementi diversi. 

Avere build forti sul fisico e sul magico conviene, in modo da cambiarli a seconda dei nemici con cui si ha a che fare. Se si trova il giusto bilanciamento la difficoltà media rimane pressoché invariata, ma tale difficoltà subisce continue fluttuazioni nelle boss fight. Alcune di esse rischiano di diventare quasi ingiocabili, perché si subisce una tale mole di danno che non riusciamo a comprendere. Ed è un peccato, poiché non sono così male anche se i pattern degli attacchi non sono numerosi. A volte non si trova il tempo per colpire utilizzando i versi, o s'interrompono perché si viene colpiti. Ciò costringe a mettere nell'equipaggiamento bonus per la gestione dei versi anche nelle build fisiche. Comunque diverse boss fight secondarie sono ricicli con sempre gli stessi avversari, soltanto che cambiano il tipo di attacco elementale ed effetto di stato, utilizzando gli stessi pattern di attacco.


Personalmente ho avuto meno problemi nella parte finale rispetto a quella centrale, riuscendo ad arrivare ai titoli di coda soffrendo molto meno. Una specifica boss fight può diventare snervante, per il motivo che l'avversario ha tantissima energia vitale colpendolo per breve tempo o con i versi a distanza. Contro questo boss servirà molta pazienza e nervi saldi per averne ragione... basta una distrazione o errori gratuiti e il game over busserà alla porta molte volte. Come avrete avuto modo di comprendere, Enotria: The Last Song non è affatto malvagio come soulslike, ma paga inesorabilmente un po' d'inesperienza anche se di carne al fuoco ce n'è fin troppa. Comunque il team di sviluppo italiano ha voluto osare andando oltre i canoni del genere sperimentando una meccanica senz'altro originale, ma che ha ancora bisogno di un maggiore bilanciamento.