IMPORTANTE: prima di leggere l'articolo è giusto ricordare ai/alle lettori/lettrici che il gioco sarà disponibile in accesso anticipato dal 29 marzo 2023, e quindi ancora in sviluppo. Di conseguenza sarà soggetto a cambiamenti dal punto di vista tecnico, di meccaniche e di gameplay. Ogni feedback è importante per il perfezionamento del gioco da parte degli sviluppatori così che possano darci un'esperienza completa, rifinita e priva di fastidiosi bug.
Fatta questa premessa vi auguriamo una buona lettura!
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura... ed enorme! La Merge Games ci ripropone lo stile survival simile a quello di The Forest, ma con qualche twist. La prima cosa che salta immediatamente all'occhio è la proporzione del mondo in cui viviamo: ci ritroviamo all'interno dei corridori della base di queste creature con orecchie da elfo e corna luminose. La struttura sembra normale e guardie e cavalieri che sorvegliano il luogo sono molto cordiali, ci spiegano bene la situazione e ci danno dei consigli utili. Le effigi a forma di gufo con teste a 360° sono considerate importanti quasi come delle divinità, tant'è che ne troveremo tantissime in giro, caratterizzate dagli occhi luminosi, colorati di un verde scintillante e ci faranno da tutorial spiegandoci i tasti, le varie interfacce sullo schermo, l'inventario con i relativi oggetti ed un po' di lore di quel mondo. Una volta usciti da questo accampamento però, noteremo degli alberi che si ergono fino a toccare il cielo, erba altissima, ma soprattutto insetti giganti!
Un po' come succede in Grounded, i nemici saranno proprio gli insetti e gli animaletti piccoli che popolano la terra a cui noi non facciamo neanche caso, se c'è un'infestazione in casa useremo del semplice repellente e la nostra "battaglia" contro di loro sarà terminata, invece, in questo reame servirà molto più del semplice Raid. In questo mondo dove le armi chimiche di uso comune contro gli insetti non esistono, dovremmo far affidamento soltanto alle nostre abilità di combattimento corpo a corpo, come dei veri cavalieri, d'altronde siamo le avanguardie incaricate dal re in persona, quindi mettiamo da parte la nostra entomofobia e tuffiamoci all'avventura e del, così è stato chiamato, Overworld. La Merge Games assembla quindi una varietà di riferimenti facendoli propri, ed implementandoli all'interno di Smalland: Survive the Wilds, aggiungendo naturalmente meccaniche, mostri, storia e mappa totalmente nuovi ed originali.
Il re di questo regno in miniatura ha fatto appello a tutti gli abitanti per avanzare una richiesta importantissima: la regina è malata ed ha bisogno che qualcuno trovi una cura al più presto! Immediatamente e senza indugi, il nostro personaggio partirà, abbandonerà il confort della vita che stava facendo prima e si addentrerà nel territorio nemico, pronto a dare la vita per salvare la moglie del re. La creazione del nostro personaggio ricorda molto quella di Dark Souls III (qui la nostra recensione), eccetto che non si può scegliere una classe perché non esiste la magia ma potremo scegliere le caratteristiche fisiche che più ci aggradano per renderlo il più proprio e unico possibile. Una volta finita la guida delle effigi-gufo, siamo pronti ad iniziare la nostra scalata nella catena alimentare, iniziando con il raccogliere le prime risorse, creare i primi utensili e costruire la prima base di fortuna per affrontare la notte.
Facendo un altro riferimento a Dark Souls III, uno dei movimenti del personaggio è quello della capriola: la leggendaria arma difensiva contro qualsiasi attacco, che ci rende immortale ad ogni nemico, è implementata bene anche in Smalland: Survive the Wilds, facendo in modo che i combattimenti contro i primi mostri non siano troppo difficili e sleali e creando una dinamicità che può arrecare vantaggi o svantaggi a seconda dell'armatura e delle armi che si utilizzano, del tipo di nemico e della quantità di stamina che si consuma. Questo perché anche qui per sferrare colpi, correre, saltare e scoccare frecce, servirà la stamina che apparirà come una barra verde in basso al centro dello schermo e a cui bisognerà prestare particolare attenzione, soprattutto durante i combattimenti. Potremo anche utilizzare la parata che ci metterà in posizione difensiva e che ridurrà i danni inflitti dal nemico, gli attacchi normali o caricati, rispettivamente scagliati premendo il tasto sinistro e destro.
La fauna e la flora immensa di questo mondo ci accoglieranno in maniera un po' cruenta, facendoci conoscere già dall'inizio nemici potenti e difficili da sconfiggere se si è alle prime armi e quindi sprovvisti di equipaggiamento adatto. Inizieremo con nemici abbordabili come le formiche, i ragnetti che appaiono di notte e le coccinelle, fino ad arrivare a vespe rosse molto aggressive, rane e ragni, considerati boss di alcune missioni che ci saranno date dai vari personaggi dispersi nella foresta. Non tutti gli animaletti sono aggressivi però, alcuni possono tornarci molto utili per facilitarci l'esplorazione, ad esempio le coccinelle che di natura non sono ostili non lo saranno neanche se le attacchiamo, stessa cosa i gechi. Per addomesticarli avremo bisogno dei vari kit che possiamo creare nella nostra Workbench (cosa hai fatto affiorare nei meandri più reconditi della mia mente: Il sistema operativo multitasking dello storico Commodore Amiga 500! -NdNew_Neo).
Per creare questi equipaggiamenti avremo bisogno delle risorse primarie, presentate dalle effigi-gufo all'inizio del gioco, come il legno, la resina e la fibra, che potremo trovare in giro per la mappa e che non hanno bisogno di utensili per essere raccolte. Dopo averne prese abbastanza, possiamo iniziare a costruire il martello da costruzione con cui potremo fare la Workbench che ci permetterà di creare utensili e armi più potenti, di aggiustare armature e attrezzi e di creare bende curative e i kit di salute. Con il martello da costruzione possiamo costruire le fondamenta per la nostra base, i muri, il tetto, gli arredamenti etc. Avremo anche bisogno di cibarci, di bere e di riscaldarci, coltivando cibi come le fragole, le more ed i funghi, oppure mangiando gli insetti stessi: infatti alcuni, morendo, lasceranno cadere a terra dei pezzi di carne totalmente commestibili, e per quanto la cosa potrebbe farci storcere il naso, il cibo proveniente dagli insetti sazia molto. E se dovessimo morire non dovremo preoccuparci, tutto quello che avevamo nell'inventario sarà conservato all'interno di una tomba posizionata nel luogo dove siamo morti, permettendoci di recuperare ogni cosa. Tutto quello di cui abbiamo bisogno è reperibile in natura, spetta a noi avere le capacità di sopravvivere e trovare un posto rispettabile all'interno della gerarchia degli insetti.
Un open world così grande che si rispetti ha bisogno del supporto per il multigiocatore, ed è per questo che la Merge Games ha creato un sistema di server dove ognuno può ospitare il proprio mondo con le proprie opzioni, ad esempio con l'opzione del fuoco amico attivata o no, creando un server PvP o una semplice survival tra amici. Per adesso i server reggono fino a dieci giocatori e possono essere privati, quindi protetti da una password per entrare, oppure pubblici, aperti a chiunque. Naturalmente se ospitiamo un server, esso reggerà in base alla nostra connessione, rendendolo più o meno giocabile e/o "laggoso", quindi è consigliabile una rete abbastanza potente se si ha intenzione di giocare con i propri amici, un po' come su Minecraft Windows 10 Edition.
La storia è giocabile anche nei server in multiplayer e l'obiettivo sarà sempre lo stesso. Naturalmente in compagnia diventerà tutto più divertente, affrontare i giganteschi boss con più persone non solo faciliterà un po' di più il combattimento, ma lo renderà anche più dinamico e movimentato poiché il boss avrà più target e non si concentrerà soltanto su uno. Il multiplayer non presenta bug aggiuntivi, ma riporta soltanto dei bug che sono già presenti all'interno del gioco, ad esempio quando con l'ascia rompiamo i funghi edibili, se siamo su una collina scivoleranno di sotto, ma se siamo su un piano piatto, i funghi rimarranno incastrati nel pezzettino di stelo che rimane per terra, rendendoli difficili e/o impossibili da raccogliere. È probabile che una volta che gli sviluppatori finiranno di sistemare i vari bug, il multiplayer diventerà giocabile senza intoppi di qualsiasi genere.
Già all'inizio del gameplay, ci troviamo all'interno di questa magica base, illuminata da particellari fosforescenti, come se fossimo all'interno di un mondo incantato, e che ci immerge nell'atmosfera fantasy che il gioco vuole trasmettere. Durante la notte troveremo solo fonti di luce naturali, abbiamo le lucciole, i funghi fosforescenti, i focolai accesi in onore dei gufi, gli occhi delle effigi-gufo, la nostra fiaccola e ovviamente la luna che brilla in cielo, la cui luce riflette sull'acqua dei ruscelli, del mare e dei laghetti. I modelli degli insetti e dei personaggi sono fatti molto bene, si vede la presenza di uno studio approfondito sugli insetti e sugli animaletti che popolano l'Overworld, rendendoli il più realistici possibile, dividendoli tra ostili e non, ricreando con accuratezza ogni dettaglio. Le animazioni sono abbastanza lisce e fluide, sia degli insetti che del nostro protagonista: le api che volano vicino ai loro alveari, i ragni che escono dai buchi oscuri sulle montagne e le libellule che scorrazzano sui fiumi e sulle ninfee. Anche i rumori e i suoni emessi da questi animaletti sono molto accurati, alcuni riescono anche a suscitarci paura se li incontriamo di notte e all'improvviso, creando un'atmosfera sinistra e misteriosa.
Tralasciando il comparto grafico e sonoro e analizzando invece il succo del gioco, ovvero la storia, rimaniamo con poco e nulla: come citato in precedenza, la storia del gioco ruota attorno alla regina che è malata e il re chiede a tutti i cittadini di trovare una cura, costi quel che costi. A questo punto possiamo decidere se seguire la storia, quindi andare dai vari NPC che ci aiuteranno a trovare questa ricercatissima cura, sconfiggere i vari boss e salvare il nostro regno, oppure fare come meglio ci piace, ovvero mettendo da parte la storia e rilassandoci all'interno di questa magica foresta, costruendo la nostra base, espandendoci, trovando sempre più risorse per potenziarci ed esplorare così tutta la zona dell'Overworld. Dandoci queste due possibilità, il gioco diventa praticamente infinito o comunque lunghissimo, perché la parte esplorabile è immensa e ci sono un sacco di risorse e animaletti diversi da trovare. Per far sì che il gameplay diventi quasi interminabile però, gli sviluppatori hanno dovuto sacrificare la parte centrale di ogni gioco, ovvero la storia, che può essere giocata oppure no a seconda delle nostre preferenze, rendendo la lore quasi nulla. Nel caso di un gioco con una mappa così grande ed un gameplay che può benissimo soddisfarci anche senza storia, non è un lato negativo troppo pesante, se prendiamo ad esempio giochi di genere simile come Minecraft, The Forest, Grounded, e molti altri, hanno anche loro una storia che viene messa da parte da quasi ogni giocatore per dare più spazio all'avventura libera e all'esplorazione.
Modus Operandi:
Abbiamo esplorato l'immensa e gigante foresta dell'Overworld, cacciato e domato insetti feroci e costruito il nostro impero in miniatura grazie ad un codice fornitoci da Merge Games.