Sicuramente il personaggio nato dalla penna di J.K.Rowling è ormai il termine di paragone quando si parla di magia: in questo caso poi dato che c'è una scuola di mezzo le similitudini si sprecano, anche se l'ottimo Hogwarts Legacy (qui la nostra recensione della versione current gen e old gen) ci ha mostrato la scuola più famosa al mondo sotto diverse sfaccettature. Il progetto degli svizzeri Kipwak Studio è molto meno ambizioso per la verità e mira ad offrirci un nuovo punto di vista: questa volta la scuola la gestiremo noi. E come in ogni buon gestionale moderno che si rispetti avremo a che fare con una grandissima quantità di dati e di parametri da gestire, quindi ci troviamo in quella categoria di giochi che richiedono un certo allenamento prima di poterli padroneggiare a dovere.
Il gioco entrerà in accesso anticipato ad aprile, ma abbiamo comunque voluto provare la build messaci a disposizione per parlarvene. Va detto anche che non abbiamo potuto provare moltissimo dato che è sbloccato solo il livello iniziale e non hanno ancora attivato il sistema di salvataggio, fondamentale nella progressione di un gestionale, però qualche idea siamo comunque riusciti a farcela. Vediamo a che punto sono i lavori.
Noteremo fin da subito il mancato supporto al controller di gioco. Tutto sommato in un titolo simile dove bisognerà interagire su una mappa e lavorare soprattutto con dati statistici ci può anche andare bene. Sono già previsti invece quattro livelli di difficoltà: la prima scelta comunque riguarda quella del preside della scuola. Potremo optare per l'esperiente Archmage Starfire (quello che ricorda più Albus Silente tanto per voler fare qualche paragone), la donna Arkadiusa Thunderbird (qualcuno ha detto Minerva McGrannith?) o per l'oscuro Baron Maximus (c'è molto di Severus Piton in questo personaggio). È ovviamente impossibile non lanciarsi in citazioni e paragoni dato che, come dicevamo prima, l'universo di Harry Potter è entrato nell'immaginario collettivo di tutto il mondo. Il secondo step invece prevede la possibilità di editare il simbolo della scuola: al momento possiamo scegliere solo fra tre stemmi diversi e tra una palette abbastanza limitata di colori. Tutto è pronto per cominciare, partendo dall'unico punto interattivo sulla mappa e cioè dal Prato del Golem.
È da questo punto che entra in gioco il tutorial che dovrebbe insegnarci i primi rudimenti sul gioco. Per quanto riguarda il sistema di controllo, questo gravita nella combo tastiera+mouse utilizzando per fortuna gli stessi canonici comandi ai quali sono abituati gli appassionati di questo genere di giochi. Mentre i tasti QEWS ci permetteranno di spostare il baricentro sulla mappa, con il mouse regoleremo inclinazioni e posizioni della mappa stessa e con la rotellina invece gestiremo lo zoom. Niente di impossibile insomma. Fin dall'inizio ci viene citata l'importanza dell'albero del Mana, centrale rispetto alla mappa e fondamentale anche per la distribuzione di "magia" all'interno di tutta la scuola. Diciamo che è un misto tra il generatore di Frostpunk (qui la nostra recensione dell'originale e dell'ottimo Frostpunk 2) e l'albero delle anime di Avatar.
Nella parte bassa dello schermo risiede il menu azione che, sbloccandosi man mano che andremo avanti, si popolerà di opzioni sempre più complesse. Il tutorial ci guida per i primi passaggi, salvo poi abbandonarci a un certo punto al nostro destino... secondo noi troppo in fretta, confidando troppo in tutte le informazioni statistiche che compaiono non appena si passa sopra un'opzione con il mouse. Sicuramente proprio il tutorial va approfondito così come anche la localizzazione in italiano ancora non completa in alcuni passaggi.
La mission di una scuola è ovviamente la formazione di nuovi studenti, maghetti in questo caso. Dal menu Administration potremo gestire studenti e insegnanti. Dovremo trovare nuove menti da riempire ma anche professori disposti a farlo anche se, nelle prime battute, potremo occuparci noi stessi dell'insegnamento. Una volta costruita l'aula e un altro paio di edifici (tutti comunque da collegare con un corridoio) potremo dedicarci al reclutamento portandoci nella località vicina oppure creando un vero e proprio ufficio di reclutamento. Per ogni studente potremo visualizzare il percorso di studi, gli anni necessari per il conseguimento del titolo finale e soprattutto punti di forza e debolezze. Quest'ultimo parametro, ad esempio, ce lo troveremo in mezzo continuamente (anche per i docenti) e influenzerà il resto del gioco.
Studenti incontrollabili possono arrecare dei danni nelle aule o nei dormitori, mentre altri troppo "lenti" ci creeranno problemi sulla didattica e così via. Lo stesso vale naturalmente per gli insegnanti, per i quali, oltre a punti di forza e debolezze dovremo centrare la nostra attenzione sullo stipendio richiesto dal momento che i conti devono comunque quadrare. Inizialmente potremo anche lanciarci in una vera e propria contrattazione, ma attenzione a non tirare troppo la corda. Durante il gioco ci arriveranno continue richieste sia da parte degli studenti ma anche dei professori e starà a noi decidere se soddisfarle oppure no. Ci vengono inoltre mostrate le risorse necessarie per mandare avanti la baracca: oro, glifite (utile per costruire i vari edifici soprattutto quelli avanzati), frammento di Golem da raffinare poi nel nucleo di Golem oltre agli immancabili punti apprendimento.
I lavori sono a buon punto ma, a nostro avviso, ben lontani dal traguardo. Per quanto riguarda la fase delle costruzioni, queste sono abbastanza intuitive, prevedendo anche la possibilità di costruire su più piani in verticale ma gli edifici non possono essere spostati, bensì demoliti e ricostruiti. Qualche dubbio è emerso durante la costruzione ma soprattutto riparazione dei vari edifici ad esempio, non è chiarissima soprattutto la "progressione dei lavori" e lo abbiamo notato quando dovevamo riparare dei danni creati da alcuni studenti e per i quali mancavano i lavoratori addetti.
Il gioco lascia comunque intravedere il suo potenziale con l'infinità di statistiche disponibili per ogni studente/insegnante, però il tutorial ci molla troppo in fretta. Vedremo quasi subito popolarsi la barra delle azioni in basso con tutta una serie di opzioni a malapena accennate e per le quali non sapremo come muoverci. È carina anche la modifica nell'aspetto fisico dei vari personaggi, una sorta di invecchiamento nel tempo anche se sembra più un lavoro di IA che manuale. Dal punto di vista grafico la visuale dall'alto non sembra niente male anche se lo zoom mette in luce qualche magagna sulla definizione (tutto sommato il risultato finale è accettabile) e poi ci sono ovviamente piccoli artefatti e compenetrazioni tutte da correggere. Apprezzabilissima l'idea di localizzare il gioco nella nostra lingua, anche se la traduzione va ancora completata soprattutto in alcuni menu.
Purtroppo non abbiamo potuto provare più di tanto a causa del sistema di salvataggio non ancora disponibile in questa fase. Va da se che non poter salvare in un gioco del genere limita di tantissimo i test. Quello che abbiamo davanti è comunque un progetto ambizioso che dovrà scontrarsi con un certo tipo di concorrenza anche abbastanza agguerrita, ma che ha le carte in regola per intrattenere tutti gli appassionati dei gestionali. Bisognerà vedere a questo punto come evolverà lo sviluppo.
Modus Operandi:
abbiamo provato a dirigere una scuola di magia grazie ad un codice fornitoci dagli sviluppatori tramite Press Engine.