In realtà l'idea non è del tutto nuova, qualcuno ci aveva già provato in passato e mi riferisco principalmente al carinissimo Cowboys and Aliens con Harrison Ford e Daniel Creig, giusto per fare un esempio. Effettivamente fondere il vecchio western con tutto il suo fascino con le armi del futuro attira e anche molto. È questa l'idea alla base del gioco indie di Eastasiasoft, giunto sul panorama PC e console ad un prezzo veramente concorrenziale e che promette, a leggere la descrizione, un bel po' di sano divertimento senza tanti pensieri. Abbiamo quindi le ambientazioni western, ci sono anche i cattivi che sembrano provenire da un futuro distopico tanto sono strani (pur essendo dei cyborg) e poi ci sono le armi stravaganti a tal punto da risultare più grandi di coloro che le imbracciano. Ecco, forse è questo il punto cardine: The Legend of Cyber Cowboy non ci prova neanche minimamente a prendersi troppo sul serio e tutto sommato l'idea sarebbe anche carina ed interessante, ma qualcosa sicuramente poteva (anzi doveva) essere sistemata un po' meglio.
Tutto ciò che sappiamo sulla trama di gioco (ed è comunque poco), lo abbiamo appreso dagli sviluppatori stessi dal momento che una volta lanciato The Legend of Cyber Cowboy ci scaraventa direttamente nell'arena senza darci un minimo di spiegazione. Niente presentazioni, niente cutscenes, neanche uno stralcio di tutorial, niente di niente. Un menu che più minimalista non si può ci fa scegliere tra opzioni (poche) e inizio, fine della discussione. Il nostro obiettivo è quello di muoverci attraverso alcune stanze (simili a quelle dei saloon dei vecchi western) nelle quali compariranno dal nulla dei nemici (in realtà dei cyborg) che proveranno a farci la pelle. Capiremo, ovviamente da soli, che la leva sinistra del controller fa muovere il nostro (uomo), mentre quella destra ci permetterà di puntare contro i nostri avversari. Con il grilletto posteriore sinistro effettueremo uno scatto per sottrarci al fuoco nemico (e consumando una piccola parte di resistenza indicata da una barra azzurra) mentre con il destro spareremo. Tutto qui direte voi? Tutto qui o almeno quasi.
Si nota fin da subito che gli oggetti sullo scenario possono essere distrutti oppure, meglio, utilizzati a proprio vantaggio. Nascondersi dietro il bancone del saloon ci riparerà dal fuoco nemico anche se dovremo comunque uscire fuori (e quindi esporci) per sparare agli altri dandoci comunque un pizzico di tregua quando c'è "troppa gente" su schermo. Gli oggetti potranno essere distrutti sia da noi che dagli avversari quindi ogni copertura non durerà più di tanto. Purtroppo distruggendo oggetti non avremo nulla in cambio, nè monete, nè bonus, niente di niente quindi dopo aver provato un paio di volte in linea di massima li lasceremo lì dove sono. Invece ogni nemico che faremo fuori lascerà sul pavimento delle gemme che dovremo raccogliere per investirle in un negozio che troveremo quasi per caso e che ci venderà un'arma migliore che però, a differenza della nostra non avrà munizioni illimitate.
Come dicevamo ci muoveremo di stanza in stanza considerando che la generazione procedurale le posizionerà sempre in punti diversi di volta in volta. A furia di gironzolare a memoria (non c'è nessuna mappa) ci imbatteremo in una porta con un teschio. Lì si trova il boss di fine livello ma non conviene mai andarci a parare con l'arma standard. Di conseguenza anche se vediamo dove si trova continueremo a girare in attesa di trovare sia la stanza del mercante che la stanza dove ci si potrà ricaricare sia energia che resistenza, e solo allora si potrà provare ad affrontare il boss.
Giochicchiando un po' sono venuti fuori diversi problemucci e non ci riferiamo ovviamente al comparto tecnico che, pur minimalista nella sua pixel art tutto sommato accettabile, potrebbe essere giustificato dal progetto low budget. A far storcere il naso sono problemi di gameplay vero e proprio. Ad esempio la generazione procedurale delle stanze è interamente affidata al caso, e quindi può capitare che in alcune partite ci fanno fuori prima che riusciamo a beccare la stanza del mercante o quella dell'energia. Va detto che è un gioco particolarmente difficile, in certi punti anche troppo. Mentre la vostra resistenza si rigenera col tempo, la barra di energia rimane sempre quella e quindi colpo dopo colpo tenderà a esaurirsi senza poter porvi rimedio.
Non sarebbe stato male abbinare qualche piccolo premio "energetico" all'uccisione di particolari nemici oppure rompendo alcuni oggetti, invece nisba. Inoltre terremo sicuramente il grilletto destro sempre premuto (in una sorta di autofire) mentre proveremo a muoverci (e dovremo farlo sennò ci faranno secchi in men che non si dica) continuamente per non farci colpire. Il problema è che la nostra pistola standard ha una cadenza di fuoco particolarmente lenta mentre i nemici si presentano con mitragliatori e lanciafiamme con un impatto sicuramente diverso. Quindi è una lotta impari che si acuisce ancora di più di fronte al boss che spara l'impossibile e in tutte le direzioni spesso coprendo ogni via di fuga (in pratica quando spara le tre raffiche in sequenza ci colpirà per forza qualunque cosa facciamo).
A peggiorare le cose ci sono anche piccoli e fastidiosi bug. Ad esempio noi possiamo portarci dietro solo un'arma (ma il gioco mica lo dice) quindi se una volta dal mercante compriamo ad esempio il fucile e poi, avendo abbastanza soldi, prendiamo anche la pistola, il gioco ce lo lascerà fare lasciandovi in mano l'ultima arma acquistata ma avendoci comunque fregato i soldi (cosa! -NdNew_Neo).
In conclusione The Legend of Cyber Cowboy è un piccolo giochino che potrebbe anche intrattenere per un po', almeno per provare a scalare di livello ma ha pochi punti a favore e un bel po' contro: a favore c'è sicuramente il prezzo basso, la grafica in pixel art abbastanza carina e la musichetta di accompagnamento in stile western, inoltre ci sono i sottotitoli in italiano (e non è poco di questi tempi). Contro purtroppo c'è una curva di difficoltà assolutamente sproporzionata, i pattern d'attacco dei boss che non lasciano alcuno scampo e una serie di bug particolarmente fastidiosi, compreso quello non citato finora del puntatore del mouse che ci troveremo sempre su schermo anche se giochiamo con il controller. Se definiamo The Legend of Cyber Cowboy un piccolo giochino senza pretese allora quasi quasi ci si potrebbe dedicare qualche partita, altrimenti sono più i lati negativi che quelli positivi.
Modus Operandi:
abbiamo provato The Legend of Cyber Cowboy attraverso a un codice fornitoci da Eastasiasoft.