Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Monster Hunter Wilds
Anno di uscita:
2025
Genere:
Hunting Game / Action RPG
Sviluppatore:
Capcom
Produttore:
Capcom
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Fino a 4 Giocatori nella stessa missione
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 5 (PS5, PS5 Pro) - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - un abbonamento PlayStation Plus per il multigiocatiore - 54 GB di spazio di spazio libero sull'SSD - Prezzo: €79.99
Box
  • Una Cacciatrice pronta alla missione insieme al suo Felyne.
  • Il Seikret potr&agrave; anche planare per brevi distanze.
  • I mostri potrebbero ammassarsi: un bacello letame sar&agrave; sufficiente a disperdere il branco.
  • Eploreremo villaggi molto caratterizzati.
  • Quale sar&agrave; il maschio alpha? Provate a indovinare...
  • Una oasi calma e pacifica in mezzo al deserto? Non fatevi ingannare...
  • Il ciclo giorno-notte ci regaler&agrave; scenari mozzafiato.
  • Pronti a grigliare le vostre bistecche?
  • Operosi Felyne montano un accampamento temporaneo.
  • Ora dovrai vedertela con me, bestione!
  • Una spettacolare key art.
  • Anche questa key art non &egrave; da meno.
Redattore: Tommaso 'Tatsumaki' Alisonno
Pubblicato il: 12-03-2025
Capcom ci porta nelle Terre Proibite per il nuovo grande capitolo della sua serie di Caccia al Mostro.
RIAPRE LA STAGIONE DI CACCIA

La saga di Monster Hunter è un esempio da manuale di qualcosa che, partita da un'idea all'epoca irrealizzabile principalmente a causa delle limitazioni tecniche, si è poi evoluta nel tempo fino a raggiungere il suo personale Stato dell'Arte. Intendiamoci: il primo MH per PS2 – anno del Signore 2004 in Giappone – era comunque un prodotto validissimo che ha saputo farsi strada nel cuore dei fan inventando dal nulla una vera e propria tipologia di gioco. Nulla leva dalla mente dello scrivente, però, che quel capitolo – come anche i diretti successori – non abbia avuto veramente modo di esprimersi, limitato da un supporto multiplayer approssimativo [in Europa abbiamo dovuto attendere diversi capitoli prima di avere i server online], da continue schermate di caricamento tra una zona della mappa e l'altra e da missioni giocoforza ripetitive. Ciò non di meno la serie è andata avanti, cambiando, crescendo, sperimentando nonostante i limiti e superandoli volta per volta.

Poi è arrivato Monster Hunter: World, e tutto è cambiato. Non è inesatto dire che il capitolo del 2018 – con la sua titanica espansione Iceborne – sia stato il primo della saga ad aver avuto finalmente tutti gli strumenti per esprimersi e piantare un preciso paletto, una nuova scaturigine da cui ripartire per poter poi nuovamente cambiare, crescere, evolversi, sperimentare (quest'ultima operazione svolta magistralmente dal “fratello minore” Monster Hunter Rise). E adesso, 7 anni e una generazione hardware dopo, ecco debuttare Monster Hunter Wilds: vediamo dove ci porta a caccia Capcom questa volta...

TERRE PROIBITE E (mica tanto) DISABITATE

La trama di Monster Hunter Wilds ci porta in una regione del mondo denominata Terre Proibite, le quali erano supposte come disabitate da oltre 1000 anni. Così di fatto non era, come ha avuto modo di scoprire una spedizione della Gilda dei Cacciatori quando ai confini di detta regione ha soccorso un ragazzino esanime di nome Nata, membro di una tribù che chiama “i Custodi” e scampato all'assalto perpetrato alla sua gente da un mostro non meglio definito che definisce Lo Spettro Bianco. Immediatamente il capo ricercatore Fabius incarica alcune squadre di indagare sulla regione, stabilendo un primo Campo Base presso le Piane Ventose: tra le altre c'è anche la squadra Avis, composta dalla ricercatrice Alma e dal Cacciatore [o Cacciatrice, ma per semplicità manterremo il maschile] interpretato dal giocatore.

Chi è già avvezzo alla serie MH sicuramente troverà in questo incipit uno sforzo d'ambientazione e di trama non indifferenti: il brand è infatti sempre stato noto per unire le varie missioni con un canovaccio abbozzato e per offrire personaggi stereotipati che non avessero neppure un nome vero e proprio [tipo “Assistente”, “Dama della Gilda”, “Ammiraglio”]. In Monster Hunter Wilds, invece, ogni personaggio ha il suo nome e la sua personalità, dai succitati Alma e Fabius, alla fabbra Gemma, alla capo-spedizione Olivia, al giovane Nata, i locali Nona e Y'sai e tanti altri personaggi con cui il Cacciatore avrà a che fare durante la vicenda. Non saremo comunque al cospetto di un vero e proprio RPG né di un contesto open-world, intendiamoci: la trama si snoderà ancora e sempre attraverso una serie lineare di eventi e missioni, ma sicuramente siamo al cospetto di una ventata di novità per la serie. Inoltre, la struttura portante di questo capitolo sceglie di evitare il più possibile le commissioni “di contorno”, come la ricerca di tracce o la raccolta di materiali, puntando dritta agli scontri coi mostri.

SCEGLI UN'ARMA - anzi: Due - E SALTA IN SELLA

Perché di caccia ai mostri stiamo parlando, ed alla fin fine il succo della serie è quello di scegliere il proprio equipaggiamento e andare a smazzulare bestioni di svariate tonnellate, principalmente per accumulare le componenti necessarie alla realizzazione di equipaggiamento ancora più forte con cui affrontare nemici a loro volta più forti che si presenteranno a tempo e a modo – e così via, si ricomincia, un po' come nella trama di un manga Shonen. Monster Hunter Wilds non introduce nessuna nuova tipologia di arma riproponendo le 14 ormai consolidatesi nella serie, ma rinnova il suo sistema di combattimento implementando la Modalità Focus. Questa consiste nella possibilità, premendo il tasto della Mira, di evidenziare sul corpo del mostro eventuali parti che, a furia di ricevere danni, mostrino una “Ferita”: concentrare ulteriormente i danni su queste aree aumenta considerevolmente la possibilità di “rompere la parte”, cosa che condanna il mostro a qualche secondo di impotenza [e giù altre botte]. Non mancano comunque le innovazioni nell'utilizzo di tutte le armi, le quali a seconda della categoria sono ora in grado di sparare proiettili traccianti, eseguire schivate miracolose, parare e impattare anche i colpi più devastanti e addirittura respingere le cariche dei mostri.

Dulcis in Fundo, sulla sella del Seikret potremo trasportare un'Arma Secondaria, così da avere la possibilità di cambiare dotazione nel bel mezzo della missione, magari per sfruttare in alterni momenti le debolezze del nemico o anche solo per essere sempre pronti nel caso si presenti un nuovo bersaglio con caratteristiche o immunità differenti.

...ah, già: non abbiamo ancora parlato del Seikret. Evoluzione delle cavalcature introdotte in Iceborne e migliorate in Rise, il Seikret è il nostro fedele destriero uccello/dinosauro [ma non chiamatelo Chocobo, mi raccomando...] che sarà felice di scarrozzarci velocemente da una parte all'altra della mappa di gioco, seguendo autonomamente le tracce, liberandoci dall'onere di mantenere il senso dell'orientamento e consentendoci addirittura di sferrare qualche semplice attacco dalla sua sella. Oltre al suo ruolo di mezzo di trasporto, il Seikret funge in tutto e per tutto da sorta di accampamento mobile, dato che come detto trasporterà un'arma secondaria e la sua sacca sostituirà la vecchia cassa scorte della missione.