Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Demonschool
Anno di uscita:
2025
Genere:
Strategico / RPG / Persona style / Indie
Sviluppatore:
Necrosoft Games
Produttore:
Ysbryd Games
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 5 (PS5, PS5 Pro) - un connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 1,10 GB di spazio libero sull'SSD - Prezzo: €21,99
Box
  • La schermata principale.
  • Siamo in viaggio verso Hemsk Island, dove si trova una scuola specializzata in arti oscure. Stiamo facendo amicizia con Namako.
  • Un dialogo tra Faye e Namako riguardante la possibile apocalisse che avr&agrave; luogo nell'anno 2000.
  • Una fase della battaglia: Knute ci ha curati con un punto vita.
  • Attenzione! Siamo stati avvelenati: perderemo un punto vita il prossimo turno se non ci saranno interventi degli altri compagni.
  • Se un precisio attacco averr&agrave; in linea con un nostro compagno, si potr&agrave; verificare un &quot;Combo&quot;... decisamente devastante per il malcapitato di turno!
  • Se soddisferemo i requisiti della battaglia otterremo il massimo bottino possibile.
  • Una panoramica sulle diverse locazioni per portare avanti la storia principale e le quest secondarie.
  • Una fase di dialogo con il club appena formato. Al momento ci sono 4 elementi compresa Faye, ma pi&ugrave; avanti si uniranno altri personaggi.
  • Il &quot;Clubhouse&quot; pu&ograve; essere migliorato e cambiato sia con il mobilio che con diversi stili.
  • Faye e il suo gruppo stanno per affrontare uno dei boss del gioco...
  • ... questo in particolare ha bisogno di una precisa strategia per essere colpito. Pazienza e tempismo saranno cruciali.
  • Una fase di dialogo tra Faye e Destin, uno dei primi che si unir&agrave; alla causa.
  • Il porto dell'isola. Qui, oltre ai dialoghi e alle quest, si potr&agrave; pescare... pesce demoniaco ovviamente!
  • Knute &egrave; appassionato di film. Prima del fine settimana si potr&agrave; scegliere uno dei film a disposizione dal venditore specializzato.
  • All'inizio di ogni settimana potremo visionare una pagina del giornale realizzato da Namako, il quale illustra i fatti principali e il boss affrontato. Anche la descrizione del film scelto non passa inosservata!
  • Siamo all'esterno del Clubhouse. Abbiamo a disposizione tre relazioni da migliorare. Niente male!
  • Nonostante la grafica sia in pixel art, gli scenari sono ben realizzati come questo dove si trova un aereo schiantatosi al suolo.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
  • Un'immagine prima della sequenza d'apertura.
  • Uno scatto della sequenza d'apertura.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 02-12-2025
Dopo oltre un anno di ritardo, lo strategico tattico Persona style di Necrosoft Games è finalmente giunto su PC e console. Vediamo quello che offre...

Lo sviluppo di Demoschool non è stato assolutamente tutto rose e fiori. Quasi pronto all'uscita a settembre dell'anno scorso, poi rimandato di un anno e ancora posticipato di un mese e mezzo a causa di Silksong: per gli sviluppatori è stata tosta. Comunque il tempo aggiuntivo ha permesso di far uscire il gioco nelle migliori condizioni possibili, ben ottimizzato dal punto di vista tecnico, di gameplay e di bug fix. Infatti, durante la nostra lunga prova non abbiamo trovato problemi di nessun tipo nonostante gli aggiornamenti si sono susseguiti anche dopo l'uscita.


Abbiamo potuto testarlo sia in versione PC (che trovate nel box apposito) che quella PlayStation 5, piattaforma di riferimento per questa recensione. Se avete letto le valutazioni delle diverse testate italiane ed estere, queste sono abbastanza allineate con qualche eccezione in negativo e in positivo. Nel nostro piccolo, noi di GamesArk.it abbiamo sempre affermato che non si può pretendere qualcosa da un titolo indipendente, strutturato in una certa maniera, che non può dare: va valutato per quello che realmente offre, con i suoi pregi e difetti.


Detto questo entriamo nel mondo di questo strategico tattico a turni di Necrosoft Games che si rifà alla serie Persona, mettendo sul piatto della bilancia una buona longevità, ben 15 personaggi giocabili, attività secondarie, un combat system potenzialmente interessante e profondo.

UN'APOCALISSE IMMINENTE

Faye è la protagonista indiscussa: su di lei girerà l'intera storia comprese le interazioni con tutti i personaggi che si uniranno alla sua causa. In tutto ci saranno 15 personaggi che potremo utilizzare in battaglia e con cui relazionarci attraverso quest apposite e minigiochi. Strutturalmente Demoschool è molto semplice, a volte fin troppo basico. Vedetelo come un gioco della serie Persona molto semplificato. Tutto è guidato e gli eventi si susseguono tra missioni principali, secondarie, di relazione e minigiochi. C'è un minimo di libertà di scelta, ma comunque guidata.


Tornando alla storia principale, ci troviamo nel 1999 e la nostra Faye parte per Hemsk Island dove si trova una speciale scuola che addestra gli studenti per scopi che in tutta onestà sembrano strani, ignoti e pericolosi. Nel tragitto incontra Namako, all'inizio molto restia ad ascoltare ciò che la protagonista dice. Lei è una Demon Hunter, ovvero un cacciatore di demoni. Una volta sbarcati viene fatta una cernita tra chi rimane e chi torna indietro: Namako non può rimanere sull'isola, ma Faye si oppone e improvvisamente lo scenario cambia conformazione divenendo il campo di battaglia tra noi e i Gangster. Si comincia a sperimentare il combat system e le caratteristiche di Faye e di Namako. Una volta sconfitti gli avversari si torna alla realtà. Ciò che si è visto è un mondo tra quello reale e quello dei demoni, una specie di dimensione a se stante.


Nonostante quello che ha visto e scoperte le sue caratteristiche, Namako non vuole combattere e affrontare ciò che potrebbe scatenarsi tra qualche tempo: un'apocalisse, nella quale si apriranno numerosi portali dove usciranno i demoni che invaderanno il mondo scatenando una guerra su larga scala. Lo scopo dei cacciatori di demoni è quello di scoprire questa realtà e dare la caccia a queste pericolose entità. Avremo a disposizione 10 settimane prima che il mondo venga invaso dalle creature demoniache.

AFFRONTIAMO I DEMONI INSIEME

Man mano che i giorni passano e la storia coinvolge un numero maggiori di personaggi, abbiamo modo di combattere più e più volte (fin troppo direi! -NdR) le diverse forme demoniache attraverso combattimenti tattici a turni, all'interno di un campo a scacchiera dove i membri di Faye e gli avversari si muovono. Potremo schierare fino ad un massimo di quattro personaggi (tranne Faye) che potranno muoversi e attaccare tramite i punti azione (AP) che incrementano ad ogni nuova azione. Un aiuto viene dai movimenti sulle caselle azzurre che non costano nessun punto azione, utili dal punto di vista strategico. Una volta terminati i punti azione a disposizione, la pianificazione ha termine dando via alle danze mettendola in pratica per vederne gli effetti.


Ogni personaggio ha caratteristiche diverse come ad esempio attacchi diretti e quelli che stordiscono abbassando la difesa. I guaritori ripristinano punti vita e possono potenziare l'attacco o la difesa dei compagni e così via. Dopo un tot numero di azioni si attiva lo Special, un attacco speciale diverso per ogni personaggio, in grado di poter sbaragliare i nemici all'interno di un porzione di caselle, attacchi elementali in linea retta o in diagonale e così via.


Per porre fine allo scontro bisogna eliminare un preciso numero di nemici allo scopo di sbloccare la via d'uscita per sigillare il portale. Ci verranno poi mostrati il bottino massimo se verrà soddisfatto, il numero di turni indicato e se non subiremo perdite. Si otterranno marchi speciali e opali, utili per migliorare i personaggi. Se tutti i membri del gruppo verranno sconfitti o un preciso demone arriva in fondo, dove si trova il gruppo all'inizio, è game over

La parte RPG di Demonschool è quella di studiare le abilità per poi applicarle ad ogni membro del gruppo. Siccome ce ne sono tante, queste si ottengono in vari modi sia nella campagna principale che nelle missioni secondarie e in quelle dedicate alle relazioni personali. Una volta studiate, le abilità si attivano subito ma i personaggi coinvolti hanno bisogno di un periodo di riposo. Nella parte centrale alta della sezione della abilità ci sono i perk (quelli in cui servono tre personaggi per studiarli), che si possono inserire per dare un effetto passivo, utili per arricchire la forza dei personaggi e per migliorare la parte strategica degli scontri.


Anche se non manca la varietà, gli scontri diventano ripetitivi e soprattutto avvengono fin troppo spesso. Ciò fa perdere quella voglia di sperimentare, perché la tipologia dei nemici non è così elevata. Conoscendo, quindi, questo o quell'avversario si potrà usare un personaggio specifico anziché un altro. Un picco in positivo lo avremo con i boss: il giorno che precede il weekend di ogni settimana dovremo affrontare un avversario, in genere, di generose dimensioni il quale cambia la carte in tavola. Ogni scontro è diverso dall'altro con tocchi originali niente male. Questa caratteristica rappresenta il punto di forza maggiore di Demonschool.

PERSONA IN MINIATURA

Ciò che contraddistingue Demonschool fin dal suo annuncio è la sua ispirazione alla serie Persona. In questo caso, come anticipato all'inizio, sia le missioni secondarie che le relazioni con i personaggi sono fin troppo semplici e guidate. I diversi minigiochi, che servono per migliorare le relazioni, spezzano il ritmo ma non aspettatevi chissà cosa. Quello dedicato alla pesca è il più approfondito, perché per completarlo come si deve bisogna scoprire nuove locazioni, avanzando nella storia.


Per sbloccare le relazioni con i personaggi, serve completare le quest dedicate per farle salire di livello per poi riempire la barra attraverso i minigiochi. Una volta giunti al livello massimo della relazione si attiverà una breve sequenza affettiva in base alla scelta fatta. L'applicazione delle meccaniche che si ispirano alla serie Persona è tutta qui: la crescita delle relazioni con i personaggi è sempre la stessa, fin troppo semplice e un filino noiosa se non si ci si appassiona alla trama e ai numerosi dialoghi.


La storia, pur essendo derivativa e anche inflazionata, è abbastanza lunga e sfaccettata con ogni personaggio che ha una sua identità anche se non troppo approfondita. L'evoluzione della narrazione avverrà con lo scandire dei giorni fino a venerdì. Peccato che il calendario non sia liberamente consultabile. Una volta affrontato il boss ci sarà il weekend dove non ci sono battaglie, ma attività secondarie e di relazione. Quindi se vi aspettate meccaniche approfondite simili a quelle della serie Persona scordatevelo! Se accettate i suoi compromessi di stampo “indipendente”, Demonschool vi terrà incollati fino alla conclusione. La longevità si attesta sulle 20-25 ore se andate abbastanza spediti; se invece volete fare tutte le missioni e le attività secondarie e approfondire le relazioni, si possono superare le 30 ore.

UNA PIXEL ART ADATTA AL CONTESTO

Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un grafica in pixel art realizzata molto bene, tra scenari e personaggi. Alcune sequenze non in-game sono in 3D, realizzate sempre con la stessa tecnica per dare una sensazione moderna e retrò allo stesso tempo. Dal punto di vista del framerate non intacca minimamente una console potente come PlayStation 5, garantendo una fruizione pulita e ben ottimizzata.


Il lavoro aggiuntivo, sia di ottimizzazione che di gameplay, ha permesso un'uscita senza alcun tipo di problemi tecnici. Durante la nostra prova non siamo mai incappati in bug o uscite alla dashboard. Inoltre sono stati inserite più scene all'interno del gioco con un apporto maggiore di minigiochi, allo scopo di arricchire l'esperienza. I portrait degli interlocutori, durante i dialoghi, sono ben realizzati adattandosi al contesto della lettura. Non essendo localizzato nella nostra lingua, c'è bisogno di una maggiore attenzione per capire sia il contesto che la narrazione.

Demoschool piazza ben 66 trofei su PlayStation, un numero non indifferente per un titolo indipendente, pur essendo uno strategico tattico a cui si aggiungono gli elementi tanti cari alla serie Persona. Questi si ottengono proseguendo con la storia, eseguendo le attività secondarie, combattere risolvendo alcune particolari richieste e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Servirà pazienza, ma chi ama platinare i giochi l'opera di Necrosoft non è cosi complessa da portare a termine.


LA VERSIONE PC

Abbiamo potuto testare la versione PC di Demonschool prima della sua uscita a settembre e durante il periodo di rinvio, per poi concentrarci su quella PS5. I requisiti sono alla portata di tutti, ed anche una configurazione vecchia di oltre 10 anni fa regge senza alcun problema. Testando il gioco con un portatile HP Victus avente 16 GB di RAM DDR4, un RTX 3050 con 4 GB di VRAM, un processore i5 di 12a generazione il tutto corredato da Windows 11 ed un SSD non abbiamo avuto nessun problema, neanche a 4K. Le opzioni grafiche sono ridotte all'osso potendo agire sulla risoluzione, sul framerate (fino a 144 fps) e sul Vsync. Attivando quest'ultimo si disattiva il limite del framerate, ma difficilmente noterete cambiamenti grafici evidenti.


UN GIOCO SEGRETO

Una piccola chicca è nascosta più avanti in Demoschool. Andando dal rivenditore a Town Square, vedrete in vendita un videogioco chiamato Oh, Deer! (in versione Alpha). Una volta acquistato, partirà una quest apposita per trovare dei pezzi per far funzionare il cabinato. Una volta terminata ci troveremo fuori dal clubhouse con il nostro Knute che farà funzionare il gioco, il quale sarà pienamente giocabile dall'inizio alla fine. Non vi diciamo di che titolo si tratta, così da lasciarvi con l'acquolina in bocca. Arrivateci perché ne vale la pena.


Ricordiamo che Demoschool è disponibile, oltre su PC e PS5 che abbiamo testato, anche per Xbox One, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Nintendo Switch e Nintendo Switch 2.

Dove non possiamo dire assolutamente nulla è sulla colonna sonora, davvero di pregevole fattura. Composta da Kurt Feldman, ci accompagnerà nel migliore dei modi sia in battaglia che nella vita dell'isola. Alcune musiche vi rimarranno in testa (com'è capitato al sottoscritto che si è occupato di questa recensione. -NdR), segno della qualità e passione con cui sono state realizzate. Un'altra piccola chicca musicale è quella che la colonna sonora cambia in tempo reale in alcune circostanze come, ad esempio, durante la battaglie. Una volta terminati i punti azione per la pianificazione, la musica diventa incalzante una volta entrati in azione.


Analizzando l'intero contesto, Demonschool può essere un gioco divisivo. Le meccaniche ispirate alla serie Persona sono molto semplici, e nonostante le battaglie siano ben realizzate dal punto di vista strategico - evolvendosi con le abilità che si aggiungono nel tempo - diventano un po' ripetitive e tediose a causa del loro numero fin troppo eccessivo. Ma se accettate questi compromessi, troverete un gioco in cui la passione dei suoi sviluppatori si vede da ogni pixel. La storia, che si ispira ai film horror e fantascientifici tra gli anni '60 e '90, e ben scritta pur essendo derivativa e anche inflazionata. Se vi piace il genere degli strategici tattici con un pizzico di RPG e relazione tra i personaggi, allora Demonschool può fare al caso vostro. 

Modus Operandi:

Abbiamo vissuto le vicende di Faye e dei suoi numerosi compagni di viaggio, grazie ad un codice datoci da Stride PR.

Si è fin troppo parlato di Demonschool in questo periodo, soprattutto a causa dei suoi rinvii. Avendolo testato da cima a fondo, possiamo affermare che sia una più che discreta via di mezzo tra uno strategico tattico a turni e un “Persona” in miniatura. Se accettate i compromessi come una semplicità di fondo abbastanza marcata ed i combattimenti tattici a turni fin troppo numerosi e un po' ripetitivi, il titolo Necrosoft è in grado di intrattenere. Una storia lunga e sfaccettata, anche se non originale, tanti personaggi con cui interagire e relazionarsi, attività secondarie e minigiochi, un discreto numero di locazioni e una colonna sonora davvero pregevole. Sta a voi decidere...
  • Tecnicamente semplice ma solido
  • Battaglie con i boss originali
  • Colonna sonora di pregevole fattura
  • Longevo
  • Fin troppo guidato
  • Attività in stile Persona molto semplici
  • Battaglie fin troppo numerose che diventano ripetitive
  • Non localizzato in italiano
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