Recensione PC
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Titolo del gioco:
Neva
Anno di uscita:
2024
Genere:
Avventura / Platform / Puzzle / Indie
Sviluppatore:
Nomada Studio
Produttore:
Devolver Digital
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 x64 Bit - Processore: Intel Core i5-4570T / AMD FX-4350 - Memoria: 8 GB di RAM Scheda video: GeForce GTX 650 (1024 MB) / Radeon HD 7750 (1024 MB) / Intel UHD Graphics 620 - DirectX: Versione 11 - Hard disk: 15 GB di spazio disponibile - Prezzo: €19,99
Box
  • Tantissima roccia sulla quale zompettare...
  • Il bestione &egrave; grosso, ma &egrave; lento e con l'aiuto di Neva...
  • Il male corrompe tutto, anche gli alberi si rompono in mille pezzi.
  • Bisogna essere veloci se non si vuole soccombere.
  • Siamo agli inizi, Neva &egrave; ancora un cucciolo.
  • I fondali sono dei bellissimi quadri.
  • In queste stazioni ci si pu&ograve; ricaricare.
  • Questo bestione gigante non &egrave; semplice... occhio!
  • C'&egrave; tutto l'autunno in questa foto.
  • Un altro animale corrotto da quelle ombre che ha sulla fronte. Dovremo liberarlo.
  • Siamo piccolissimi di fronte alla maestosit&agrave; della natura.
  • I livelli a specchio non sono semplici, ma sono spettacolari!
  • Un'immagine ravvicinata dei due protagonisti della nuova favola degli autori di Gris.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 17-10-2024
L'amore vince su tutto, anche sull'oscurità.

Il nuovo gioco di Nomada Studio, già alla ribalta qualche tempo fa con l'ottimo Gris, molto semplicemente mette di fronte l'amore verso la natura e verso gli animali, e l'ombra intesa come corruzione, come negatività o meglio ancora come ciò che cancella e annulla la vita attorno a noi. In realtà Neva è anche molto di più: vivremo le fasi della crescita, dell'avventura, affronteremo le difficoltà nella gestione di coraggio e di paura, accompagnati da una realizzazione tecnica di forte impatto in un gioco che riesce a trascinarci nel suo mondo e a coinvolgerci pienamente durante tutto il percorso.


Effettivamente, caso mai fosse necessario, Neva è l'ennesima dimostrazione delle enormi potenzialità del mercato Indie. L'arte di Conrad Roset coadiuvato dal suo talentuoso staff ci trasporta all'interno di una serie di quadri di particolare bellezza che, accompagnati dalle stupende musiche dei Berlinist ci immergono in un forte legame tra i nostri protagonisti e la natura. Un concept semplice con la solita lotta tra bene e male che, tuttavia, coinvolge una serie enorme di sentimenti. Cerchiamo di saperne di più nella nostra recensione.

ALBA E NEVA

Le nostre protagoniste sono l'enigmatica Alba accompagnata da un cucciolo di lupo (con tanto di corna ma nel mondo fantasy è possibile anche questo) di nome Neva. Il gioco inizia immediatamente, senza tanti fronzoli, con una piccola sequenza introduttiva che ci mostra come in una ipotetica estate e in un'altrettanto ipotetica foresta, il male venga fuori all'improvviso cominciando a corrompere tutto l'ambienta attorno a noi. Neva è un cucciolo ancora (o cucciola, non è dato capirlo, Neva è semplicemente ciò che volete che sia), accompagnato dalla maestosa madre che però soccombe quasi subito al primo attacco lasciandoci in balia delle ombre dalle quali Alba e Neva devono obbligatoriamente fuggire per cercare un posto più sicuro e al contempo per cercare di combattere il male rimettendo le cose a posto.


Non ci sono altre spiegazioni, né tantomeno particolari tutorial, le varie abilità che man mano Alba sbloccherà verranno spiegate molto semplicemente da un testo su schermo che ci dirà quale tasto sul controller premere. E quindi bisogna iniziare a correre, saltare, arrampicarsi affrontando dei nemici che usciranno fuori da ogni possibile spazio e che, anche troppo spesso, corromperanno alberi e animali cercando di scagliarli contro di noi. Vincere contro il male vuol dire restituire la purezza a ciò che era stato corrotto che si trasformerà, riempiendosi di foglie, in un nuovo albero ritornando alla natura e chiudendo quindi il cerchio.

PASSAVANO LE STAGIONI

Il gioco si articola attraverso una serie di livelli che compongono poi le quattro stagioni dell'anno (si parte dall'estate, poi autunno, inverno e infine primavera), attraversando una serie di scenari che, pur nel loro stile molto particolare, richiamano chiaramente i colori, l'aspetto e le condizioni climatiche di quel periodo. È una continua lotta contro l'oscurità che, come una melma oscura, cerca di corrompere tutto ciò che trova sul suo cammino (stupendi ad esempio i livelli nei quali veniamo inseguiti dal male e dobbiamo scappare per non farci prendere): il male da affrontare con la nostra spada magica per estirparlo da ogni angolo del nostro mondo, male che si fa sempre più intraprendente man mano che avanziamo nei livelli e corrompe animali sempre più grandi e pericolosi.


Fondamentalmente Neva è un platform ma è anche un puzzle game nel quale affrontare enigmi ambientali (molto ben realizzati) attivando questa o quell'altra leva ed è un gioco con vere e proprie fasi di combattimento che, pur non potendo contare su combo particolari o abilità stratosferiche da sbloccare, riescono sempre e comunque a divertire il giocatore. Ci vorranno intorno alle 5 ore di gioco, più o meno, per arrivare ai titoli di coda. Possono sembrare poche ma vista la varietà che il gioco riesce ad offrire livello dopo livello, ci sentiamo di dire che anche questa scelta degli sviluppatori è assolutamente azzeccata dato che non si nota un minimo di ripetitività né nelle fasi platform che in quelle di combattimento. Alla fine di ogni stagione ci sarà uno spettacolare boss finale da superare per poter proseguire.

E POI C'È NEVA

Uno dei punti di forza del gioco è il percorso di crescita del cucciolo di lupo e il suo rapporto con Alba. Durante il test avevo segnato delle note su particolari momenti di Neva che mi avevano particolarmente colpito e credo che, elencandoli adesso, possano descrivere bene la crescita del vero protagonista di tutta la storia:

1) Neva insegue le farfalle: all'inizio Neva è un cucciolo, attratto da tutto ciò che c'è nell'ambiente circostante, anche se ai nostri occhi può sembrare poco importante.

2) Neva ci segue se la strada è sicura: il nostro cucciolo è piccolo, timoroso, affidato alla nostra protezione. Ci troveremo all'interno di ogni livello a cercarlo continuamente con lo sguardo per averlo sotto controllo, con la paura che qualche ombra possa fargli del male. Infatti solo eliminando alcuni rovi corrotti dall'ombra il nostro lupetto potrà andare avanti e quindi seguirci.

3) Neva va difeso, amato, accarezzato: con il tasto Y del controller potremo chiamare Neva, avvicinarci a lei, accarezzarla e soprattutto abbracciarla. In questo abbraccio quasi sempre dopo aver affrontato uno scontro, viene fuori un forte sentimento d'amore di un umano nei confronti di un animale. Ne è testimonianza anche il tono di voce con il quale Alba chiama Neva: a volte preoccupato, altre volte impaurito, altre volte felice. L'abbraccio è consolatorio, liberatorio, la testimonianza di aver superato un difficile ostacolo nella vita soprattutto perché lo si è fatto insieme ed è reso sul gioco in maniera assolutamente spettacolare

4) Neva cresce e ci aiuta nella lotta: man mano che si procede il nostro lupo diventa sempre più grande e sempre più forte attaccando i nemici, facendosi lanciare lontano per attivare dei congegni altrimenti irraggiungibili e soprattutto entrando e uscendo dal nostro corpo e sostituendosi anche alla nostra spada perché alla fine dei conti, Neva e Alba sono una cosa sola.

5) Neva illumina: in alcuni livelli bui Neva sarà il nostro faro, luce in mezzo all'oscurità, purezza dentro la corruzione, il bene che trionfa sul male sempre e comunque.

TANTISSIMA VARIETÀ DI GIOCO

Come dicevamo anche prima ogni livello è diverso dal precedente e non solo per la direzione del percorso (da sinistra a destra e viceversa, a volte ci si arrampica, altre volte si scende...) ma anche per il tipo di nemici, per i puzzle ambientali e persino per le boss fight. Effettivamente parliamo sempre di ombre quindi tutte nere con una maschera bianca davanti: eppure queste corrono verso di noi, ci sorprendono con artigli dal terreno, ci scagliano addosso grossi blocchi di pietra, possono volare, corrompere grandi animali e molto altro. A ogni contatto Alba perde un punto energia (ce ne sono tre in tutto) che può ripristinare colpendo a colpi di spada le ombre oppure raggiungendo appositi troni. Ne viene fuori un tipo di combattimento che pur non potendo contare su chissà quali combo sono sempre avvincenti ed interessanti.


Sono semplici anche i comandi di gioco, fondamentalmente i fendenti con la spada si danno solo con il tasto X anche se saltando e poi puntando verso il basso si può colpire i nemici "dall'alto". Poi c'è il semplice salto (e doppio salto) con il tasto A e la schivata con i dorsali LT e RT che permettono mentre ci troviamo in aria di fare un balzo in avanti. Tutto è molto semplice, ad un certo punto poi con il dorsale RB potremo scagliare Neva contro un obiettivo (sia un nemico da attaccare che contro un interruttore da premere), ma nella sua semplicità con questi pochi tasti si riescono a fare un sacco di cose anche all'apparenza complicatissime. Allora arrampicarci su una parete poi balzare un'ombra colpendo con la spada e al contempo facendo un balzo in avanti per saltare su un altro spuntone e andare avanti per lunghissimi tratti è complicato da descrivere ma assolutamente intuitivo da fare, anche perché le varie piattaforme posizionate su schermo hanno un'ottima calibrazione che le rende difficili ma mai impossibili da raggiungere.

BUONA CALIBRAZIONE DELLA DIFFICOLTÀ

La curva della difficoltà è calibrata molto bene, sia per le fasi platform che per i puzzle ambientali che per i combattimenti. Ad esempio quasi sempre dovremo attivare dei totem per passare al livello successivo. La scelta degli sviluppatori di limitare i percorsi (non stiamo parlando di un open world) è sicuramente azzeccata perché impedisce al giocatore di perdersi permettendogli di concentrarsi su altro. Ma se in un livello dovremo giocare con dei gong per spostare le scale e raggiungere la sommità del totem, nell'altro dovremo scendere nelle profondità utilizzando Neva come un'arma per aprirci sentieri che poi si richiudono subito dopo, in altri ancora dovremo far fuori alcuni nemici e così via.


Particolarmente belli, ma anche più difficili, i livelli nei quali Alba e Neva si specchiano su una superficie e bisogna saltare regolandosi ora su un'immagine ora su quella dall'altra parte dello specchio (che naturalmente avrà i controlli invertiti). Fatto sta che ogni livello è sempre diverso dal precedente e diverse sono le cose da fare. Lo stesso vale per i pattern d'attacco per i nemici che pur non brillando per differenziazione grafica, si comportano sempre in maniera nuova, differente. Il bello di Neva è che non ci sono punti insuperabili o nemici imbattibili: se ci fanno fuori basta riprovare e si riesce quasi sempre ad andare avanti anche in quelle sezioni platform che a prima vista sono proibitive..

TECNICAMENTE BELLISSIMO

Dal punto di vista tecnico siamo davanti a un piccolo capolavoro. La grafica apparentemente minimalista (sembra di guardare un quadro di Monet) è comunque varia, ben colorata e gradevole alla vista pur attestandosi in uno stile molto particolare e segue soprattutto le varie stagioni dell'anno. Si vede in ogni schermata il talento di Conrad Roset e del suo team, anche nelle dolcissime animazioni: ancora una volta insistiamo sullo stupendo abbraccio di Alba con Neva, ma anche sul tono di voce con il quale Alba chiama Neva ogni volta. L'amore fra i due viene trasmesso attraverso lo schermo e quindi plauso agli sviluppatori. Le musiche di accompagnamento sono stratosferiche, con il lavoro dei Berlinist che ci accompagna continuamente per tutta l'avventura alternando momenti di malinconica New Age ad altri di ritmo più frenetico, coinvolgente, in grado di scandire la drammaticità del momento.


Buoni anche i sottotitoli in italiano per i quali non abbiamo riscontrato sbavature di nessun tipo. Ad eccellere però è il gameplay vero e proprio: Neva riesce a catturarci, coinvolgerci dall'inizio alla fine con una curva di difficoltà ottimamente calibrata e soprattutto con una varietà veramente invidiabile. Ogni livello, ogni piattaforma, ogni attacco sono sempre diversi dai precedenti. Ottimo anche il sistema di salvataggio, sempre puntuale, che non vi fa mai ripetere il passaggio ostico che avete superato un attimo prima. E poi c'è la storia, in grado di colpirci, coinvolgerci e soprattutto darci la speranza che, insieme e solamente insieme, l'amore trionfa sull'oscurità. Neva è un gioco che rasenta la poesia. Non potete assolutamente perdervelo.

Modus Operandi:

abbiamo seguito Alba e Neva nella loro avventura grazie a un codice fornitoci da Cosmocover.

Neva è una storia bellissima, in grado nella sua semplicità di catturarci e appassionarci per tutta la durata dell'avventura. È un'avventura breve, però vista la continua varietà nei livelli probabilmente è giusto così. Come si alternano le stagioni, si alternano anche i sentimenti con il nostro Neva in grado, durante la sua crescita di rispecchiare appieno tutte le fasi dello sviluppo: dall'incertezza, alla paura, all'incoscienza alla forza. Alba e Neva sono una cosa sola, l'uno il complemento dell'altro e tutte e due poi complementari alla natura che le circonda. È un bellissimo messaggio che passa attraverso una realizzazione in grande stile sia dal punto di vista grafico che sonoro. Qualcuno potrebbe trovarlo troppo semplice e altri non apprezzarne la grafica, ma preso nel suo insieme secondo noi Neva vale assolutamente il prezzo del biglietto ed è un'avventura che non potete proprio permettervi di perdere.
  • Stupenda Atmosfera
  • Il rapporto tra Alba e Neva è stupendo
  • Tecnicamente di alto livello
  • Per qualcuno potrebbe sembrare troppo facile
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