Il nuovo roguelite dello studio di Taiwan 7Quark, ci porta indietro nel tempo, nel Giappone feudale di tanti anni fa, danzando allegramente in una distopia dove umani e demoni convivono allegramente (più o meno). Stiamo parlando di un gioco che, comunque, spazia tra diversi generi con pizzichi di metroidvania insaporiti nell'atmosfera roguelite (molto più che roguelike dato che la progressione del personaggio non solo è presente, ma è addirittura preponderante) e naturalmente con molta azione e tantissime dosi di RPG.
Anche se comunque Yasha: Legends of the Demon Blade fa parte di un genere dove la concorrenza non manca, soprattutto di questi tempi, l'ambientazione particolarmente affascinante, il comparto tecnico sopraffino e soprattutto quella sensazione di fare piccoli passi avanti ad ogni nuova partita, lo rendono un titolo assolutamente interessante. Affiliamo la spada quindi e lanciamoci nella mischia.
Una volta lanciato il gioco, e vista la cutscene iniziale che ci racconta come l'equilibrio tra uomini e demoni è spezzato dalla temibile Volpe a Nove Code, in un Giappone feudale di classica ambientazione Edo, ci viene chiesto di scegliere tra 3 diversi eroi: Shigure ad esempio, alla continua ricerca del suo maestro può contare su una discreta velocità e soprattutto su due spade demoniache dotate oltre che di una lama affilata anche di poteri speciali; Sara invece è un'emissaria che usa due lame corte mentre Taketora è un samurai maledetto che lotta per proteggere il suo signore e che può contare sia su attacchi a distanza che ravvicinati (solo pesanti in questo caso).
Se da un lato i controlli base sono uguali per tutti, ogni personaggio risulterà profondamente diverso dall'altro, sia per i movimenti sullo scenario che per la storia che lo accompagna e anche per le armi (come velocità ed efficacia) che si porta dietro. Ad esempio - utilizzando come nostro solito il controller Xbox su PC - il tasto X servirà per l'attacco rapido, Y per quello pesante, A per le schivate mentre i grilletti posteriori serviranno per la mossa magica speciale (RB) e per cambiare arma (LB). Tutto questo a favore naturalmente della rigiocabilità anche perché una volta completato il gioco con un personaggio ha senso provare con l'altro e vivere una storia completamente diversa. C'è anche la possibilità di eseguire una "parata perfetta" (parry) nel momento in cui il nostro avversario è indicato da un cerchio giallo, ma è talmente difficile andare a beccare il tempo giusto che il più della volte preferiremo schivare invece che parare.
Obiettivo del gioco è ovviamente quello di far fuori le varie orde di demoni che proveranno ad ostacolare il nostro percorso, in livelli tutto sommato abbastanza brevi ma intervallati dai giganteschi boss d'area. Tutti quanti hanno comunque dei pattern d'attacco che conviene cercare di individuare abbastanza in fretta per evitare di fare una brutta fine. Su schermo ci sono diversi indicatori: una barra rossa indica l'energia vitale, finita la quale si muore risvegliandosi in una sorta di limbo: come in ogni roguelite che si rispetti, la morte fa perdere tutti i benefit guadagnati durante la partita a parte alcuni che sono permanenti, acquistabili anche nell'hub di risveglio e investendo i vari globi dell'anima che andiamo raccogliendo in giro per i vari livelli e che ci permetteranno di potenziare direttamente il nostro eroe e di attivare alcune facilitazioni disponibili alla ripartenza della prossima partita.
Indicata in blu invece ci sono tre piccole barre che servono per lo scatto e che si svuoteranno man mano che lo useremo in partita, ricaricandosi più o meno lentamente subito dopo: non bisogna sottovalutare questa barra poiché lo scatto è spesso salvavita nei momenti più concitati. In basso invece ci sono le varie barre delle armi che ci portiamo dietro e che una volta ricaricate ci consentiranno di attivare una modalità speciale sicuramente dall'impatto più devastante nei confronti dei nostri avventori.
I potenziamenti raccolti in giro (o comprati) possono determinare il buon esito della nostra partita oppure no. Ad esempio alla fine di ogni livello ci verrà rilasciata una perla che attiverà una funzione speciale su una delle nostre due armi come ad esempio la ricarica più rapida del potere magico, un danno più pesante per attacchi leggeri o pesanti e così via. Ogni arma comunque può avere un solo potere speciale aggiuntivo (e i suoi relativi upgrade) quindi non è da escludere che andando avanti nei livelli si abbandonino le perle sul campo perché tutto sommato siamo a posto così.
Le armi vanno comunque sbloccate dal tizio della forgia (presente nell'hub principale) investendo soldi e soprattutto frammenti di armi trovati in giro, fermo restando che ogni arma potrà poi essere potenziata fino al terzo rango. Durante la partita comunque potremo portarcene solamente due e quindi prima di partire ci verrà chiesto di scegliere tra le diverse disponibili. Alcuni poteri, naturalmente, sono più efficaci di altri (vedi il cerchio di fuoco con la spada cremisi di Shigure ad esempio), inoltre alcuni potenziamenti possono migliorare una caratteristica penalizzandone un altro (ad esempio velocizzare la velocità di ricarica perdendo qualcosa in potenza). La scelta e gli esperimenti annessi quindi saranno tutti nostri.
Alla fine di ogni livello, boss compreso, accederemo ad un fantomatico villaggio (di uomini e demoni), il Festival dei demoni, dove potremo fare tante cose interessanti. Innanzitutto recandoci nel primo stand potremo ripristinare buona parte della nostra energia, poi potremo visitare il Commerciante Perla dell'Anima per acquistare un potenziamento da utilizzare nella prossima sessione oppure comprare una delle Benedizioni del Neko, ma anche visitare Takahashi che, in base agli ingredienti che avremo raccolto in giro, potrà prepararci gustosi manicaretti (sempre a pagamento s'intende) che ci doneranno altri poteri speciali. Se avremo fortuna potremo anche trovare il ramen demoniaco che ci darà dei benefici permanenti.
Gli ingredienti li troveremo nei vari livelli oppure nei vari piccoli santuari dei gatti, fermo restando che anche quelli hanno un albero di progressione vero e proprio che rimane in maniera permanente anche nel caso in cui si muore e si ricomincia dall'inizio. Molto interessanti i labirinti segreti, ottimi per chi ama l'azzardo: affronteremo un livello con orde molto aggressive e, nel caso di vittoria saremo premiati con ulteriori ricompense, invece nel caso in cui dovessimo perdere ci verrà tolta la metà dei nostri punti vitali.
Tecnicamente parlando il gioco presenta un comparto grafico molto colorato e ben definito, ottimi disegni (in chiaro stile manga) nelle cutscenes e animazioni molto veloci e senza incertezze. I doppiaggi originali (per chi ha la fortuna di comprenderli) sono ottimamente realizzati ed affidati a personaggi importanti nel panorama del Sol Levante: Shigure è doppiata da Yoko Hisaka, mentre Sara da Ayana Taketatsu e Taketora da Rikiya Koyama. Fortunatamente il gioco è sottotitolato in italiano e al netto di qualche svarione grammaticale e perdendosi un po' di enfasi nei discorsi originali, è una scelta sicuramente apprezzabile e tutt'altro che scontata oggi come oggi.
Buona la soundtrack che spazia da musica più veloce durante le boss fight a roba un pochino più "soft" durante il resto della missione, mentre gli effetti sonori sono d'impatto e ben realizzati. Ad ogni nuovo inizio comunque troveremo qualcosina di diverso, ma non negli scenari quanto sui tipi di nemici che ci verranno incontro. Fatto sta che il gioco ha una ottima rigiocabilità, sia perché ci sono ben tre diverse storie da provare ma anche perché ad ogni nuova run si percepisce (ed è realmente così) la sensazione di essere un pochino più forti e di fare un po' di strada in più. Bisogna tenere presente che non ci si trova davanti a un gioco facile ma che comunque, se si ama questo genere di titoli il divertimento è assicurato.
Modus Operandi:
abbiamo lottato contro i demoni grazie a un codice tramite Press Engine.