Lo sviluppatore svedese Fatshark è ormai sinonimo di sparatutto in prima persona con elementi adventure che punta sulla cooperazione tra giocatori. Se il suo esordio nell'industria è stato quello di una produzione prettamente indipendente che è andata man mano a spingersi sul multigiocatore con titoli come War of the Roses, Lead and Gold e War of the Vikings quest'ultimi possiamo definirli il banco di prova per qualcosa di più grande a cui stava lavorando da qualche tempo.

Ciò che bolliva in pentola arrivò nel 2015 con Warhammer: End Times - Vermintide (qui la nostra recensione). Da qui in avanti l'ossatura sarà sempre la stessa: una struttura da sparatutto in prima persona con elementi adventure e gestionali, permeati dall'essenza del multigiocatore cooperativo fino a quattro giocatori con una evoluzione attraverso un miglior equipaggiamento e abilità atti ad affrontare nemici più forti e pericolosi basandosi su un manipolo di personaggi dalle caratteristiche e abilità differenti. Se le basi erano già buone con Vermintide, Fatshark stava lavorando a Warhammer: Vermintide 2 (qui la nostra recensione). Le uscite davano la precedenza su PC e Xbox One, per poi approdare su PlayStation 4. Vermintide 2 uscì tre anni dopo, ampliando la formula di gioco potenziandone il comparto tecnico e il gameplay con un'estensione dell'equipaggiamento e livelli più grandi e interattivi. 

Nonostante il supporto a Vermintide 2 - come fu anche per End Times - sia stato costante con aggiornamenti disponibili anche quest'anno, lo sviluppatore svedese stava lavorando ad una produzione ancora più grande e massiccia tanto che fece capolino all'interno della conferenza Microsoft del 2020 con un trailer che annunciava il nuovo gioco. Stiamo ovviamente parlando di Warhammer 40,000: Darktide, che dopo un ulteriore periodo di sviluppo è uscito su PC a fine novembre 2022 per poi approdare su Xbox Series X|S ad aprile dell'anno successivo. I problemi non sono mancati, a causa di un gameplay non perfettamente bilanciato e una pulizia non ottimale, ma l'ossatura era già molto buona tanto che i giocatori accorrevano per esplorare il suo mondo che si staccava completamente da quello fantasy/medievale di Vermintide per abbracciare lo spazio profondo sfruttando la licenza di Warhammer 40,000.

Finalmente anche l'ammiraglia Sony stava per far entrare nei suoi circuiti il nuovo shooter adventure cooperativo di Fatshark. Il gioco è giunto i primi di dicembre dell'anno scorso con tutti gli aggiornamenti presenti su PC e Xbox Series X|S per mettersi sullo stesso livello, offrendo ai giocatori un'esperienza ancor più solida e potenzialmente intrigante. Questa volta abbiamo sì quattro personaggi tra cui scegliere, ma una miriade di opzioni dettate dalle origini e dalle loro storie che danno una personalizzazione mai vista prima. Questa si lega sull'albero delle abilità e dalle loro azioni una volta sul campo di battaglia. Anche l'hub è più esteso dando ai giocatori una progressione molto più sfaccettata e un livello di personalizzazione ancor più profondo.

Ma andiamo a scoprire di più su Warhammer 40,000: Darktide nella nostra recensione!

Darktide abbraccia l'universo di Warhammer 40,000, e le decine e decine di millenni nel futuro con un pericolo che si annida non solo nello spazio profondo ma nella città alveare del pianeta Tertium. All'interno giace un male che rischia di creare il caos attraverso una corruzione che tocca gli abitanti, con pericolosi esseri provenienti da un'altra dimensione. Agiremo sotto il comando dell'Inquisizione attraverso un tutorial in-game che ci insegna le basi del gameplay. Imprigionati e in attesa di essere giustiziati, creature ostili e mostruosità hanno invaso la nave carcere dove eravamo imprigionati tanto da trovare la libertà. Impareremo ad usare sia le armi da fuoco che quelle melee, insieme a meccaniche come la parata e l'attacco pesante per fare a fettine quello si para davanti a noi. Una volta conclusa la fuga ci ritroveremo nella Morning Star, una nave dell'Inquisizione che fa a capo dell'Imperatore il quale è assunto a divinità.

Proprio la nave dove ora ci troviamo fa da hub principale utile per entrare in gioco, gestire il matchmaking con gli altri giocatori, migliorare sia l'equipaggiamento da battaglia che cosmetico, imparare nuove tecniche di battaglia, ottenere ricompense e creare fino a cinque build diverse per poi sceglierli in base alla progressione effettuata mappa dopo mappa. Il livello di personalizzazione della armi e dell'equipaggiamento è stratificato, attraverso diverse tipologie di armi, accessori e dalle maestrie ad essi associati. La maestria cresce se utilizziamo la stesse armi ed accessori potenziandoli con diversi poteri passivi che si estendono su più livelli. Gli slot degli accessori si estendono a tre una volta raggiunto uno specifico livello di fiducia, che cresce man mano che si affrontano battaglie su battaglie. 

Il luogo dove scendere in campo è una grande sala, con un pannello che permette di scegliere su quale mappa entrare in battaglia tra quelle disponibili indicando la difficoltà e il tipo di missione che andremo a fare. Non ci saranno solo grandi battaglie, ma anche zone in cui agire su alcuni macchinari per poter proseguire. Ovviamente sarà il gioco di squadra la carta vincente per sopravvivere alle orde innumerevoli di nemici e boss da affrontare e sconfiggere. Nell'hub principale si sbloccheranno nuove possibilità per il negozio e di personalizzazione man mano che il livello di fiducia aumenta. Inoltre si potranno creare quanti agenti vogliamo per provare i quattro personaggi principali ed i loro poteri, e vedere quelli che fanno più al caso nostro. Insomma, Darktide mette sul piatto della bilancia tanta roba forse non bilanciata da una quantità di mappe pari alla sua personalizzazione. Comunque c'è molta carne sul fuoco che coinvolge sia gli appassionati del genere e chi vuole avvicinarsi agli sparatutto cooperativi per la prima volta.

Con il livello di fiducia che aumenta, insieme ad armi ed accessori sempre migliori, si potranno affrontare i livelli ad una difficoltà più alta ottenendo di conseguenza maggiore esperienza ed un miglioramento dell'equipaggiamento, investendo più punti maestria e quelli dell'albero abilità tanto da poter diversificare le build adattandole ad esempio a livelli di tipo raid o a quelli di tipo assassinio. Di sicuro, se amate questo genere non vi annoierete, cercando di progredire in modo veloce e sicuro. Si potranno accedere e livelli speciali per testare la propria bravura fino a diventare delle macchine da guerra, sfruttando le abilità acquisite per la squadra. 

Una volta scesi in campo, i livelli sono molto più grandi e alternano fasi di calma e momenti di grande caos con una marea di nemici che spuntano da tutte le parti, mettendo in crisi sia noi stessi che l'intera squadra. Bisognerà sapientemente usare sia l'arma da fuoco che quella melee in base ai nemici se sono ad esempio corazzati, normali e così via. Servirà fare affidamento anche sugli scatti, per evitare gli attacchi, e alle parate nonché sugli attacchi speciali della armi bianche in grado di dare un bonus fisico o elementale (in base alla caratteristiche dell'arma impugnata) per uscire da situazioni intricate.

Fondamentale sarà il gioco di squadra cercando di non perdersi, lasciando i compagni a fronteggiare da soli un numero massiccio di nemici. Avremo dalla nostra parte anche una terza arma che potrà essere una granata o un attacco speciale in base al personaggio scelto. Inoltre avremo un potere speciale da usare nei momenti più concitati per fronteggiare le difficoltà e un numero alto di nemici. Ad esempio lo Zelota da noi utilizzato potrà potenziare l'attacco e la difesa per un breve tempo, diventare quasi invisibile o usare un artefatto in grado di rendere i compagni più resistenti agli attacchi per un breve periodo di tempo e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire. 

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