Recensione PC
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Titolo del gioco:
Hot Blood
Anno di uscita:
2024
Genere:
Picchiaduro / Azione
Sviluppatore:
Deklazon
Produttore:
Eastasiasoft
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 10 64 bit, Processore: Quad-core Intel o AMD 2.5 GHz - Memoria: 4 GB di RAM - Scheda video: NVIDIA GeForce 470 GTX o AMD Radeon 6870 HD - Hard disk: 1 GB di spazio disponibile - Prezzo €7,99
Box
  • Macello allo stato puro. Hot Blood &egrave; fondamentalmente questo.
  • Pochi colpi ma efficaci.
  • E una bella custom art ci sta.
  • Con un bel calcio in fronte si sistema tutto.
  • Toh una pistola in mano a una tizia vestita come mamma l'ha fatta?
  • Gli abiti da indossare e soprattutto da sbloccare per Roxy.
  • I colori non sono male, ma in quanto a dettaglio...
  • Fondamentalmente possiamo entrare dove vogliamo. A noi la scelta.
  • Anche le proporzioni sembrano un po' strane...
  • Sangue dopo sangue, zombie dopo zombie. Il disco non cambia.
  • Un'altra key art di gioco, ma senza logo.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 18-07-2024
Mettiamo insieme un po' di zombie, di frivolezza e un'avvenente protagonista. Il cocktail di Hot Blood è servito!

Sarebbe superfluo ribadire ulteriormente quanto i giochi con zombie come protagonisti siano ormai diffusi sul mercato. Peraltro i "non morti" per eccellenza li abbiamo ormai visti in tutte le salse: cattivissimi, velocissimi, lenti, impacciati e, perché no, anche ridicolizzati e continuamente presi in giro, come nel caso di Dead Island e di Plants vs Zombies. Quasi a voler esorcizzare la cattiveria innata scaturita dalla complicata mente di Romero, soprattutto nello strategico di PopCap Games gli zombie li abbiamo combattuti mentre erano vestiti e combinati nei modi più strani e bizzarri. Poi ci sono anche quelli cattivi, tipo Dying Light (qua il secondo episodio) e Resident Evil (qua il remake del quarto episodio) in grado di infondere nel giocatore la paura nell'affrontare qualcosa che non si può uccidere se non in determinati modi.


Nel caso di Hot Blood, (sviluppato da Deklazon) prodotto da Eastasiasoft che ogni mese sforna una quantità impressionante di titoli, le cose sono ben diverse. Siamo tra il serio e il faceto con un prodotto che parte da un concept rigorosamente minimalista e accompagnato da una grafica low poly per sforare nel veramente brutto passando poi per il gioco da completare a ogni costo, creando in questo modo un circolo che definire strano è riduttivo.

TRAMA? NIENTE TRAMA...

La trama di gioco, se possibile, è praticamente inesistente. Dei brevi filmati introduttivi (vignette fisse in realtà) ci dicono che mentre la nostra protagonista Roxy si trovava presso un centro commerciale con il fidanzato è cominciata, senza alcuna ragione apparente, un'invasione zombie. Roxy si trovava in camerino a provare un reggiseno (il gioco insiste su questo particolare) e, una volta uscita fuori allertata da strani rumori non ha trovato più il suo fidanzato rimpiazzato da un'orda interminabile di zombie sparpagliati in tutto il centro commerciale. Fine della discussione, la storia è tutta qui senza ulteriori approfondimenti.


Da questo preciso momento in poi la nostra Roxy si farà strada nei vari locali del centro a furia di calci e pugni contro i "poveri malcapitati zombie", non mancando di mostrare le sue curve dirompenti da top model in un gioco che alterna sangue ed erotismo scena dopo scena. Ad un primo impatto la percezione è quella di un gioco orribile, datato ai tempi della prima Playstation per tutta una serie di magagne tecniche (le vedremo più avanti) che penalizzano Hot Blood prevalentemente per grafica e animazione. Premendo però un paio di tasti percepiremo una sensazione strana che, in inglese definiremmo "guilty pleasure" (letteralmente piacere colpevole... -NdR), espressione usata quando ci si trova davanti a qualcosa di molto brutto che però in qualche modo ci piace e diverte. Non lo diremo a nessuno per evitare di farci sfottere, Hot Blood lo giocheremo fino alla fine senza neanche saperne il perché.

LOW POLY O LOW E BASTA?

Ci troviamo di fronte a un action 3D con grafica minimalista (in gergo tecnico low poly). In linea di massima, fermo restando la scelta degli sviluppatori per lo stile, la combinazione dei colori e gli stessi disegni sono sicuramente discreti, anche grazie a una certa varietà negli ambienti. Sicuramente il tutto sembra datato e anacronistico, però ci si potrebbe anche accontentare. Il problema più grosso è rappresentato dalle animazioni, estremamente legnose e spesso deficitarie di frame. Lo scopo del gioco è quello di girovagare menando tutti gli zombie incontrati con un'altissima percentuale di gore. Oltre a calci, pugni e spazzate (rispettivamente con i tasti A, X e B del controller Xbox Series X|S che abbiamo utilizzato durante la nostra prova), la nostra eroina può lanciare contro gli zombie qualsiasi oggetto trovi in giro: in questo caso, però, ci toccherà muovere continuamente la telecamera a mano (con la levetta destra) poiché non è prevista una routine di aggancio del bersaglio. Finché non prenderemo confidenza con questo strano meccanismo tutti gli oggetti lanciati andranno sempre fuori direzione. Sempre dal punto di vista grafico non fanno eccezione gli altri protagonisti del gioco, gli zombie, spesso rappresentati con un'espressione ebete e con animazioni ancora più strane.

CRESCITA DEL PERSONAGGIO? MAH!

Quando faremo fuori gli zombie, specialmente i più grossi, verremo ricompensati con del denaro che potremo spendere nei vari negozi per acquistare ulteriori ammiccanti capi di abbigliamento per Roxy. Invece progredendo nei vari livelli la nostra amica diventerà sempre più forte e in grado di infliggere più danno grazie ai canonici punti esperienza. Per ripristinare la nostra energia invece potremo sorseggiare Coca-Cola (con il tasto RB) trovata in giro per tutto il centro commerciale.


Hot Blood è tutto qui, supportato fortunatamente da una ottima colonna sonora in stile techno che ci accompagnerà durante la nostra avventura. Sicuramente ad un occhio attento non sfuggirà la fisica ragdoll (ispirata cioè a movimenti reali) applicata al gioco e visibile nei movimenti di protagonista e cattivi, soprattutto per quanto riguarda gli "sculettamenti" di Roxy anche se, alcuni strani rallentamenti nelle animazioni infastidiscono e non poco. È importante anche un movimento di evasione dai colpi nemici che ci fa fare un piccolo balzo indietro per poi contrattaccare. Su questa routine si baserà praticamente tutto il nostro gameplay con continue schivate e colpi per tutta la durata dell'avventura. Vero è che gli effetti sanguinolenti a discapito degli zombie sono ben realizzati anche se rimane sempre un po' di amaro in bocca per come sarebbe stato il gioco con una grafica diversa.

EPPUR SI MUOVE...

Dopo quanto detto risulterebbe fin troppo scontato bocciare pesantemente Hot Blood anche al basso prezzo richiesto per portarlo a casa. Tuttavia c'è qualcosa di strano: lo comincerete giusto per provarlo, per la curiosità, per l'attrazione dovuta all'avvenente Roxy e poi... non riuscirete più a staccarvene fino alla fine. È un'alchimia strana, quasi inspiegabile magari dovuta al vedere cosa c'è dopo, oppure alle manie di collezionismo per acquistare tutti i capi d'abbigliamento oppure semplicemente è un gioco così basico da prestarsi benissimo a un po' di intrattenimento senza pensieri. Lo lanciate, fate fuori zombie e poi staccate, e così di volta in volta fino alla fine. Come dicevamo all'inizio è un po' di "piacere colpevole", lo stesso che qualche volta vi ha invogliato ad ascoltare un brano insulso o vedere un film demenziale da soli semplicemente perché vi andava di farlo e perché magari vi vergognavate a farvi sorprendere dagli altri. Fatto sta che, conti alla mano, Hot Blood è un gioco brutto che però al contempo piace e intrattiene. E quindi se da un punto di vista tecnico non potremmo mai consigliarvelo, dal lato intrattenimento invece un pensierino potreste anche farcelo. A voi la scelta...

Modus Operandi:

abbiamo menato zombie grazie a un codice fornitoci da Eastasiasoft.

Hot Blood è un gioco davvero atipico. Graficamente si va oltre il low poly per sforare in una grafica poco definita e animata anche peggio. Lato gameplay, malgrado alcune magagne, il gioco riesce a intrattenere e a catturare il giocatore dall'inizio fino alla fine. Pollice su per la colonna sonora in stile techno con musiche adrenaliniche e ben realizzate. Ci sono comunque diversi difetti, questo è innegabile però il gioco è anche permeato da una strana alchimia che vi catturerà fino ai titoli di coda e che, a conti fatti, ne giustificano almeno parzialmente l'esborso richiesto per portarlo a casa.
  • Intrattiene dall'inizio alla fine
  • Prezzo abbordabile
  • Graficamente molto sottotono
  • Sembra di tornare ai tempi della PS1 (e non è un complimento)
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