Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Rendering Ranger: R² [Rewind]
Anno di uscita:
2025
Genere:
Platform shooter / Shoot'em up
Sviluppatore:
Limited Run Games, Rainbow Arts
Produttore:
Ziggurat
Distributore:
PlayStation Store (edizione digitale), Limited Run Games (edizione fisica)
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 5 (PS5, PS5 Pro) - una connessione a banda larga - un account Playstation Network - 453 MB di spazio libero sull'SSD
Box
  • La schermata principale dove possiamo ascoltare l'ottimo tema musicale remixato.
  • La schermata di gioco di Rendering Ranger: R&sup2;, sviluppato da Rainbow Arts e mai uscito dal Giappone.
  • Il primo Stage ci permette di familiarizzare, si fa per dire, con i comandi di gioco.
  • Questa sequenza dello schianto era per far vedere le potenzialit&agrave; tecniche del Super Famicom (Super Nintendo da noi).
  • Questa sezione conclude il secondo Stage con una poderosa rotazione della nave (merito del Mode 7 della console a 16bit Nintendo). prepariamoci per la fase shoot'em up.
  • Questo &egrave; il boss del primo Stage, piuttosto agevole da buttare gi&ugrave;.
  • Ed eccoci nello spazio in piena fase shoot'em up. Attenzione alla fascia di asteroidi una volta che arrivano!
  • Si comincia con la fase shoot'em up. Preparatevi bene!
  • Se siete fan della storica serie Turrican, questa schermata cosa vi ricorda? Il terzo mondo e il quinto mondo del primo gioco!
  • Lo scrolling della fase shoot'em up &egrave; orrizzontale, ma si estende anche in alto e in basso.
  • In questo stage, con la nostra fida navetta dovremo fare a pezzi una serie di enormi navi nemiche. Buona fortuna!
  • Questo boss di fine stage, non solo sar&agrave; un osso duro da eliminare ma sfogger&agrave; la capacit&agrave; del Mode 7 del Super Famicom tra rotazioni e zoom.
  • Ah! Un enorme bipede rischia di schiacciarci. Non fate bada alla sua stazza: &egrave; uno dei boss pi&ugrave; agevoli delle fasi avanzate, approfittatene!
  • Cos'&egrave; questa strana struttura? Nah! E' il solito boss da eliminare senza piet&agrave;!
  • Un'altra fase abbastanza spettacolare della fase shoot'em up di Rendering Ranger: R&sup2; [Rewind].
  • Una bella key art non ce la toglie nessuno...
  • ... anche con il logo in bella evidenza!
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 20-03-2025
Il platform shooter/shoot'em up della storica Rainbow Arts ritorna a nuova vita grazie a Limited Run Games che lo porta sulle piattaforme moderne.

Ciò che caratterizza la nostra redazione è quella di avere tra le sue file giocatori di vecchia data... e per vecchia data intendiamo che hanno vissuto l'epoca storica dei computer e console a 8 e 16bit (vero Giuseppe?! -NdR). Un periodo romantico... un altro mondo... lontano dalla frenesia tecnologica e dall'evoluzione spasmodica attuale del nostro media preferito. I platform e gli shoot'em up erano alla stregua dei tripla A di oggi, i generi abbondavano e non c'erano gli aiuti che possiamo trovare sia dai giochi stessi che da internet. A quei tempi la tecnologia di oggi era pura fantascienza; i videogiochi erano un divertimento di nicchia. Gli appassionati bisognava cercarli col binocolo, ma quando si trovavano era pura magia di storie da vivere, navi da eliminare, piattaforme da saltare, avventure da cliccare e dungeon oscuri da affrontare.


Una delle etichette che gli appassionati di azione e sparatutto conoscevano bene, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, era Rainbow Arts. La ricordiamo soprattutto per la saga di Turrican (qui la recensione degli storici Turrican e Turrican II: The Final Fight e delle raccolte Flashback e Anthology). Come non ricordare il celebre programmatore, grafico e designer Manfred Trenz e ancor di più Chris Huelsbeck, un mago del suono per antonomasia. I due giochi - soprattutto il secondo - furono l'apoteosi del genere platform shooter, facendo impazzire (come il sottoscritto che li ha giocati entrambi quando uscirono. -NdR) i possessori del Commodore Amiga e anche del C64 per la grandissima giocabilità. Con l'uscita di Turrican 3 la storica softco tedesca non riuscì a replicare la qualità dei due predecessori, e pian piano lasciò l'Amiga per andare a far visita al SEGA Magadrive (Genesis in Giappone) e al Super Nintendo. Proprio da quest'ultima creò la sua ultima opera sfruttando al massimo il notevole hardware pubblicando nel 1995 Rendering Ranger R²

Grazie a Limited Run Games, lo storico action platform/shoot'em up ritorna sulle piattaforme moderne con un'edizione in alta definizione, in grado di essere perfettamente emulato grazie all'uso del Carbon Engine con tanto di aggiunte come i manuali originali, la colonna sonora liberamente ascoltabile e le aggiunte come il salvataggio libero, il riavvolgimento per una migliore fruizione. Inoltre è stato aggiunto il filtro CRT, simulando i monitor a tubo catodico, e qualche altra feature per renderlo più adatto ai giocatori di oggi.


Bando alle ciance! Andiamo a scoprire Rendering Ranger: R² [Rewind] nella nostra recensione!

AZIONE, PIATTAFORME E SHOOT'EM UP DI UN'ERA PASSATA

I giochi di quei tempi non avevano ovviamente la struttura di quelli di oggi, ma offrivano quel minimo di qualità della vita e di accessibilità in modo da essere fruiti cambiando i tasti del Joypad e anche il livello di difficoltà. Niente di eccezionale, ma a quei tempi bastava e avanzava. Tale “qualità della vita” la ritroviamo anche in Rendering Ranger: R² [Rewind] che di fatto ripercorre in circa un'ora - anche meno se si è in gamba - come si giocava con gli action platform e gli shootem' up trent'anni fa. L'opera di Rainbow Arts, forte della sua esperienza con la serie Turrican, fondeva lo shooting sparatutto a scorrimento con gli shoot'em up avendo un'identità propria.


Dovremo affrontare nove stage tra fasi platform sparatutto e shoot'em up, con una difficoltà che può essere settata tra easy, normal e hard. Possiamo scegliere con quante vite partire, modificare i pulsanti attraverso scelte pre-confenzionate, cambiare colore al nostro personaggio e alla nave per poi partire in azione. Ovviamente non esiste alcun tutorial, per cui bisogna subito adattarsi alle orde di nemici e mezzi volanti che vogliono farci la pelle a suon di proiettili a iosa! Possiamo sparare in tutte le direzioni, anche sotto i nostri piedi se saltiamo, utilizzare la classica smart bomb - comune a quei tempi - della relativa arma. E siccome di armi ce ne sono cinque con le loro tipologie di sparo e smart bomb, dando quel pizzico di strategia in base al nemici che abbiamo di fronte, soprattutto durante le fasi shoot'em up. 

La storia di Rendering Ranger: R² [Rewind] ci vede come ultima speranza della Terra, vittima di un attacco alieno sconosciuto. Come Double R affrontiamo il nemico a viso aperto con la nostra fidata arma, la prestanza fisica e pilotando la navetta nello spazio per poi giungere all'origine di tutto per farla finita una volta per tutte. A quei tempi negli action contava il gameplay, la storia era di contorno: il divertimento e il coinvolgimento era ciò che dava senso ai videogiochi.


Durante le fasi a terra bisogna correre e saltare tra le piattaforme e nel frattempo sparare senza sosta contro i nemici, che arrivano da tutte le parti, attraverso la nostra arma che può essere direzionata in ogni angolazione. Tranne che nel primo stage, il nostro eroe dispone di cinque armi diverse che possono essere alternate con l'apposito tasto e nel frattempo utilizzare l'attacco speciale - ovvero la “smart bomb” - diverso per ogni arma. Questa può essere potenziata con i power up rappresentati dalle teste volanti che vanno colpite. Il nostro eroe ha cinque tacche di energia, terminate le quali perderà una vita con l'arma attualmente utilizzata che verrà resettata, mentre le altre rimarranno intatte. Le teste rilasciano anche una stelletta che ripristina una tacca di energia, utile nelle situazioni più affollate dove il rischio di subire danni è elevato. A fine stage ci sarà il solito boss di turno a sbarrarci la strada che andrà buttato giù a suon di proiettili e attacchi speciali.

Nella fase shoot'em up vale tutto il discorso che abbiamo detto per la fase platforming/shooting, con la differenza che dovremo guidare la nave sia nello spazio che in luoghi più anfratti attraverso uno scrolling sia orizzontale che multidirezionale (non verticale). Le variazioni sul tema non mancheranno come sparare a meteoriti, distruggere parti di immense navi e sgattaiolare all'interno di stretti cunicoli che riportano alla mente quel capolavoro senza tempo che è Turrican II, in questo caso realizzati meno bene. Anche qui i boss saranno numerosi, ed alcuni di essi faranno sudare le classiche sette camicie.


Se lo mettiamo in diretta competizione con la serie Turrican, Rendering Ranger: R² [Rewind] non ne esce benissimo, poiché la fase a terra è meno profonda con un level design quasi semplicistico, mancante di quella verticalità ed estensione che contraddistingue la serie. Comunque i rimandi a Turrican non mancano come l'arrivo dei power up ed alcune parti di scenario da rompere, che nascondono i potenziamenti stessi, e lo sparo multidirezionale. Essendo poi il gioco sviluppato dal padre della serie, Manfred Trenz, era ovvio che ci sarebbe stato più di un omaggio ad una serie che ha fatto la storia su Amiga (e C64) negli anni '90.

Questa riedizione di un classico pressoché inedito di Rainbow Arts ha una storia interessante. L'originale Rendering Ranger: R² venne sviluppato sul Super Famicom per il territorio giapponese, e venne pubblicato nel 1995. Era prevista la versione occidentale chiamata Targa, ma purtroppo non arrivò mai da noi relegando l'originale al Sol Levante. Questa versione è interamente giocabile grazie a Limited Run Games che lo ha incluso all'interno di questa riedizione, permettendo di godere questo titolo inedito mai uscito sul territorio occidentale.


Premendo il tasto R2 del DualSense di PlayStation 5 (versione da noi testata) è possibile cambiare le dimensioni dello schermo, applicare il filtro CRT, salvare il gioco in qualunque momento, applicare alcuni bordi, riavviare e chiudere la sessione in corso. Grazie al riavvolgimento si potrà tornare indietro ogni volta che si vuole, soprattutto se si perde una vita o si vuole rifare una porzione di livello senza commettere errori. Dobbiamo ammettere che lo abbiamo usato non poco per testare al meglio il gioco, e per i giocatori di oggi (ed anche ai più vecchiotti come il sottoscritto. -NdR) rappresenta un bell'aiuto nel fruirlo al meglio. L'ottenimento dei trofei e dei punteggi non vengono preclusi usando il riavvolgimento, quindi non c'è alcun limite nell'usarlo.


L'azienda americana ha messo a disposizione anche la versione fisica di Rendering Ranger: R² [Rewind] nella edizione Standard e nella più costosa Armageddon Edition. I pre-ordini sono stati chiusi il 16 marzo con un completo sold out sullo store di Limited Run Games. Comunque è possibile ottenere una notifica se torneranno disponibili. Il periodo di spedizione per chi ha effettuato il pre-ordinato è fine luglio per la Standard Edition e fine agosto per l'Armageddon Edition.


Il gioco è disponibile in formato digitale per PC tramite Steam ed Epic Games Store, PlayStation 4, PlayStation 5 e Nintendo Switch. 

TECNICA E CONSIDERAZIONI FINALI

Se lo rapportiamo al suo tempo Rendering Ranger: R² era il non plus ultra dal punto di vista tecnico sul Super Famicom (nome del Super Nintendo in Giappone). Grafica molto definita, buon utilizzo del Mode 7 per creare effetti tridimensionali con i pixel attraverso zoom, movimenti dinamici, scrolling in parallasse e quant'altro. Anche dal punto di vista audio, pur non avvicinandosi al chip Paula dell'Amiga, sia la colonna sonora che gli effetti sonori erano ben fatti. Rainbow Arts sfruttò bene il potente hardware della console Nintendo creando un buon gioco, non certo un capolavoro ma in grado di divertire e intrattenere.


Una giocabilità di trent'anni fa potrebbe non piacere ai giocatori di oggi, ma rappresenta una pilastro importante dell'evoluzione del nostro media. Limited Run Games fa bene a riportare alcune vecchie glorie del passato (come ha fatto con Tombi! Special Edition), per ricordarci come si giocava negli anni '90. Il suo Carbon Engine permette di adattare vecchi titoli alle macchine di oggi aggiungendo qualche chicca che farà felici gli appassionati e quei giocatori più vecchiotti. Una che vi segnaliamo è il tema musicale remixato della schermata principale, davvero molto bello e gradevole da ascoltare.

Quello che non ci è piaciuto molto è una calibrazione della difficoltà non sempre perfetta, con gli stessi livelli di difficoltà molto simili tra loro. I trial & error sono all'ordine del giorno costringendoci a memorizzare ogni singola fase di gioco per poter uscire vivi da ogni stage. Il cambio di direzione della nave nelle fasi shoot'em up è interessante, ma non aiuterà di certo a subire meno danni. Questa era la giocabilità e la difficoltà di quei tempi, qui riportata tale e quale senza nessun cambio. La possibilità di riavvolgere il tempo è una manna dal cielo che stravolgerà le classifiche... ma nessuno ci vieta di giocare regolarmente fino a diventare degli assi del joypad.

Modus Operandi:

Siamo tornai indietro nel tempo con questa speciale riedizione di un titolo inedito sviluppato da Rainbow Arts grazie ad un codice datoci da Press Engine.

Continuano le riedizioni di vecchie glorie da parte di Limited Run Games. Questa volta è il turno di Rendering Ranger: R² di Rainbow Arts, sviluppato da Manfred Trenz che conosciamo bene per i due primi storici Turrican. Uscito solo in Giappone, la versione per Super Famicom sfoggia una comparto tecnico di tutto rispetto, alternando fasi platform/shooter al più classico shoot'em up. Se lo paragoniamo alla serie Turrican non ne esce benissimo, ma lo scopo è quello di dare agli appassionati un gioco mai arrivato da noi. La difficoltà è più alta della media e non sempre ben calibrata, quindi utilizzare il riavvolgimento non è un male, anzi! Nel complesso, grazie all'utilizzo del Carbon Engine, possiamo gustarci un titolo inedito dall'importante valore storico pur non essendo un capolavoro. Se amate la storia dei videogiochi e siete degli inguaribili romantici potete acquistare Rendering Ranger: R² [Rewind] senza indugi.
  • Una riedizione di un titolo inedito dagli sviluppatori di Turrican
  • Discreto materiale bonus
  • Si può giocare alla versione occidentale mai uscita da noi
  • Il riavvolgimento è una manna dal cielo
  • Giocabilità d'altri tempi che non ameranno i più giovani
  • Difficoltà non sempre calibrata
  • Il continuo trial & error potrebbe stancare i meno pazienti
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