Erano anni d'oro quelli nei quali gli shoot'em up (perché gli sparatutto si chiamavano così), divertivano milioni di giocatori in tutto il mondo. Fondamentalmente perché erano adattissimi alla modalità arcade delle macchine coin-op di sala giochi, poi perché regalavano intrattenimento veloce, senza tanti pensieri, e soprattutto impegnativo contando sull'abilità vera e propria del giocatore intento a schivare proiettili nemici e al contempo ad arrivare il più avanti possibile. Si sprecano i giochi che sono rimasti nella storia su questo genere, basterebbe pensare a R-Type (qui la "recente" Final 2), a Katakis, a Silkworm, a X-Out, ma anche a Project-X per una lista estremamente lunga.
Addirittura nel 1987, periodo d'oro per questi giochi, uscì anche lo Shoot'Em-Up Construction Kit per Commodore 64, un programma in grado di farci realizzare il nostro sparatutto preferito. Ultimamente questi giochi erano finiti un po' nel dimenticatoio se si eccettuano le riedizioni di X-Out e di Project-X, ed è un vero peccato perché come detto all'inizio sono divertenti, semplici da assimilare e comunque abbastanza impegnativi da portare a termine. I ragazzi di Claymatic hanno ben pensato di riproporre un classico del 2002, quel Platypus programmato da una sola persona, al secolo Anthony Flack, e di realizzarne un remake completo per adattarlo ai giorni nostri. Riscaldiamo quindi la navicella perché si parte!
Platypus è stato realizzato interamente con la plastilina, con tanti modelli creati a mano, poi rielaborati e inseriti in un contesto digitale. Un lavoro titanico sicuramente, ma che è un punto di forza di tutta la produzione e che rappresenta un valore aggiunto al titolo. Dal menu principale sarà possibile visualizzare, dopo le prime partite, una galleria (nella sezione extra) stracolma di fotografie prese dal "dietro le quinte" durante le realizzazione del gioco. Modelli di navicelle integre, poi perforate dai proiettili nemici, fondali, alberi, tutto è stato creato utilizzando chili e chili di plastilina con una pazienza che ha dell'incredibile.
E questo lavoro permea in ogni parte del gioco, dai proiettili sparati ai danni creati agli avversari che vedremo sfaldarsi pian piano prima di esplodere al parallasse sullo sfondo: un'intera avventura di plastilina, coerente anche nella scelta dei colori appositamente adattati. Per quanto riguarda la storia, in realtà in uno shoot'em up la trama di gioco ha sempre un ruolo marginale anche se qui riusciamo a trovarne una appena abbozzata, che ci porta nella città di Collosatropolis e nelle sue guerre con la vicina città di Mungola.
Inizialmente ci verrà chiesto di scegliere il livello di difficoltà tra i 4 disponibili (l'ultimo non da subito): fermo restando che le difficoltà più avanzate sono davvero proibitive e richiedono riflessi felini, abbiamo optato durante i test per la difficoltà normale e poi per quella facile, considerando però che semplicissime non lo sono mai e richiedono comunque un certo impegno. La modalità facile da un lato permette di vedere il livello successivo ma non sbloccherà tutti i livelli, inoltre dal menu potremo saltare nei livelli sbloccati solo in base alle difficoltà utilizzate per sbloccarli: in sostanza, se siamo arrivati al livello due con la modalità facile, ad esempio, non potremo accedervi direttamente usando la difficoltà normale.
Poi passeremo alla scelta della navicella tra le tre disponibili, la T-11, la F-27 Platypus e la X-18 che avranno a loro volta diversi bilanciamenti tra attacco e difesa. Le prime due ci garantiranno uno scudo che ci risparmierà una vita, se nel momento in cui ci colpiranno avremo attivo un qualche potenziamento. La terza invece è proprio per utenti hardcorde (o masochisti, fate voi). Ci sono a disposizione 5 vite e due crediti, poi bisogna ricominciare tutto daccapo.
Non dovendo preoccuparci del pulsante di fuoco, basta tenere premuto RT sul controller (al solito abbiamo usato ottimamente quello della Xbox Series X|S su PC). Tutta la nostra attenzione sarà incentrata sull'evitare i colpi dei nemici, i nemici stessi e varie trappole disseminate sui fondali. Naturalmente si parte con qualcosa di semplice ma ben presto sullo schermo si crea il caos con cannoni che ci sparano da terra, navi più o meno grandi, mine disseminate qua e là e così via. Ogni nave nemica ha comunque un pattern di attacco tutto sommato non proibitivo, ma a metterci in difficoltà è la contemporaneità degli attacchi avversari che riempiono spesso lo schermo di proiettili. Inoltre il gioco utilizza lo scrolling orizzontale da sinistra a destra ma alcune navi ci spuntano da dietro, costringendoci il più delle volte e posizionarci al centro dello schermo: ad ogni modo il suggerimento rimane sempre quello di muoversi di continuazione dato che alcuni ci mirano direttamente addosso.
In totale ci sono 5 livelli composti da 5 sottolivelli, ciascuno e ognuno dei quali è intervallato da boss e miniboss. Se colpiremo tutta una sequenza di navi nemiche compariranno sullo schermo delle stelle con sopra delle lettere che ci doneranno armi aggiuntive di un certo impatto per un determinato periodo di tempo o almeno finché non ci colpiranno: missili, cannoni laser, plasma e perfino ciambelle e pesci (!) vomitati fuori dalla nostra navetta, con un alto livello di efficacia e spettacolarità. Naturalmente sparando alle stelle queste cambieranno colore e lettera e di conseguenza, una volta memorizzate le varie associazioni, potremo scegliere il potenziamento che preferiamo. Le navi più grosse poi rilasceranno, se abbattute, della frutta che una volta raccolta, andrà a riempire una barra verticale gialla (vicino al conteggio delle nostre vite) regalandoci delle vite extra.
Di tanto in tanto saliranno dal basso dei paracadute con delle casse che, una volta colpiti e raccolti (non è scontata la cosa), ci daranno dei cannoni aggiuntivi che si posizioneranno accanto alla nostra navetta, dandoci non solo fuoco supplementare ma anche ulteriori scudi utili nel caso in cui ci colpissero (e in questo caso spariranno sacrificandosi per la causa): questo item particolare ci viene assegnato all'inizio anche affrontando il gioco in modalità facile, ma se ce lo porteranno via lo riavremo solo quando spenderemo un altro credito (non basterà aver completato il livello).
Tra le altre cose inoltre, dal menu di gioco potremo accedere anche alla versione classic, quella uscita nel 2002 (per Windows): una volta provata, però, non si può non apprezzare l'incredibile sforzo fatto per questa nuova versione che ha riscritto non solo il comparto grafico e sonoro ma ha anche livellato il gameplay aggiungendo fluidità, miglior assetto dei nemici, level design e così via. C'è anche una modalità multiplayer in locale a 2 giocatori che se da un lato aumenta il caos su schermo, dall'altro accresce il divertimento.
Dal punto di vista tecnico Platypus Reclayed si presenta abbastanza bene: oltre alle già citate virtù grafiche che lo rendono spettacolare e di sicuro impatto, anche le animazioni sono credibili e non manifestano mai segni di incertezza con i fondali che, adattandosi ai vari livelli, non solo assicurano una certa varietà ma che di tanto in tanto sono anche distruttibili rappresentando una croce e delizia per i giocatori (dato che ci potremo anche andare a sbattere). Bene anche la colonna sonora con musiche che anche se non puntano al miracolo, accompagnano l'azione adrenalinica senza mai venire a noia. Il gioco è localizzato in italiano e anche se non c'è molto da leggere, apprezziamo tantissimo l'impegno (non scontato nei giorni nostri).
Il punto di forza del gioco è sicuramente la curva di difficoltà: non sarà semplice completare tutti i livelli, questo sia chiaro, soprattutto se intendete cimentarvici alle difficoltà più elevate anche se, partita dopo partita si riesce ad andare sempre più avanti e questo senso di progressione stimola a non mollarlo e a insisterci un bel po', complice magari l'idea di completare l'intero livello per potervi poi accedere direttamente la prossima partita. Come tutti gli shoot'em up non si offre a tutti, ma ad una particolare cerchia di appassionati amanti delle sfide e soprattutto di questo genere di giochi. C'è un gran bel lavoro dietro e si vede tutto, quindi se amate questo tipo di giochi, al prezzo richiesto, non dovreste lasciarvelo scappare.
Modus Operandi:
Abbiamo provato Platypus Reclayed grazie a un codice fornitoci da Plan of Attack.