Era il lontano 1999 quando Amerzone, opera prima del compianto Benoit Sokal, faceva capolino sul mercato all'epoca per Windows e per della prima Playstation, affrontando un'agguerrita concorrenza e al contempo gettando le basi per la rivoluzione assoluta del genere avventure punta e clicca. Non dimentichiamo che quelli erano gli anni di Broken Sword e di The Secret of Monkey Island, capolavori assoluti che avevano dato seguito alle prime avventure interamente grafiche anche se con un sistema di controllo parecchio laborioso che molti sicuramente non ricorderanno: ci riferiamo a Maniac Mansion e a Zak McKracken and the Alien Mindbenders. Da lì a poco veri e propri capolavori avrebbero dato seguito ad Amerzone, per buona parte scritti dallo stesso Sokal come Syberia e Syberia II giusto per fare un esempio.
Poi il vuoto per tantissimo tempo, fino a poco tempo fa quando l'opera postuma di Benoit Sokal, Syberia: The World Before, ma anche Return to Monkey Island hanno riportato in auge un genere che ha da sempre appassionato milioni di giocatori. In questo contesto, a 25 anni dall'uscita originaria di Amerzone, Microids che lo aveva sviluppato a suo tempo, decide di riproporlo in chiave grafica totalmente rinnovata per donarlo, come è giusto che sia, ai giocatori di oggi.
Amerzone - The Explorer's Legacy non è una semplice remaster, ma un remake a tutti gli effetti. Oltre al restyling grafico che ha interessato il gioco in ogni sua singola parte, dai personaggi ai fondali, agli oggetti, ai mezzi di trasporto e così via, sono state apportate anche altre migliorie. Effettivamente adattare un'avventura di diversi anni fa ai canoni moderni non è impresa semplice perché se miri ad accontentare qualcuno rischi di scontentarne altri. Mantenere il gameplay di allora avrebbe creato difficoltà ai giocatori moderni, abituati ad una gestione più dinamica anche nelle avventure punta e clicca, mentre puntare su questi ultimi avrebbe scontentato i vecchi giocatori che avrebbero visto rivoluzionare una meccanica praticamente perfetta negli anni '90.
Come sempre in questi casi la soluzione sta nel mezzo: in Amerzone - The Explorer's Legacy troveremo gli stessi enigmi di allora ma organizzati in maniera diversa, con oggetti spostati di posizione e con soluzioni del tutto nuove, ma senza però stravolgere la trama principale. Giusto per fare un esempio abbiamo procurato un file con la soluzione del gioco originale per vedere se fosse sovrapponibile al nuovo gioco, ebbene... no! Enigmi simili ma strutturati in maniera diversa. Un bel lavoro quindi quello di Microids che nella transizione ha purtroppo abbandonato il doppiaggio in italiano presente nella versione originale anche se la traduzione dei sottotitoli funziona a meraviglia.
Amerzone - The Explorer's Legacy viene venduto in tre differenti versioni:
• Standard Edition al prezzo di €39.99
• Digital Deluxe Edition al prezzo di €49.99
• 25th Anniversary Edition (fisica) al prezzo di €44,99
La Digital Deluxe Edition include Il Media Book, la soundtrack originale, gli artworks in 4K e anche delle piccole storie animate.
Cercare di parlare della trama di gioco senza incorrere in fastidiosi spoiler è impresa ardua, comunque ci proviamo. Vestiamo i panni di un giornalista che sta scrivendo un lungo articolo sull'affascinante mondo (immaginario) di Amerzone, una località sita nei pressi della (reale) foresta Amazzonica. L'obiettivo per completare la stesura del pezzo è quello di intervistare il sig. Alexandre Valembois, colui che nei lontani anni '30 si recò ad Amerzone con una spedizione improvvisata e portò poi in Europa tutta una serie di informazioni su quelle remote civiltà e soprattutto un preziosissimo uovo bianco, testimonianza dell'esistenza dei mistici uccelli bianchi che vivevano solo da quelle parti e che, non essendo muniti di zampe si muovevano sfruttando le correnti ascensionali di un vulcano. Uccelli adorati dalle tribù locali come vere e proprie divinità con tutte le superstizioni del caso.
Dopo tanta insistenza, lettere e interposte persone riceviamo finalmente il messaggio del signor Valembois pronto a riceverci nella sua abitazione, in un remoto faro presente in territorio francese. Naturalmente ci mettiamo subito in marcia e, una volta in prossimità dell'abitazione cominciamo ad interagire con un postino e poi con il cancello di ingresso per entrare nell'abitazione di Valembois. Un pretesto per cominciare a prendere confidenza con i comandi di gioco ovviamente: a tal proposito il nuovo gioco da la possibilità di utilizzare anche il controller ma noi abbiamo preferito (consigliabile per questa tipologia di giochi), optare per mouse e tastiera.
Il vecchio Valembois ci racconta di una fantastica avventura vissuta tanti anni prima insieme a due suoi collaboratori nella remota terra di Amerzone, una località in Sud America abitata da indigeni dalle strane usanze e afflitta da uno sconvolgimento politico-militare. Una spedizione che aveva finito per deviare all'interno di una foresta fino alla scoperta dei mitologici uccelli bianchi, talmente belli da tirar fuori la bramosia e l'avidità dell'essere umano. Lo stesso Valembois rubò un uovo degli uccelli bianchi, considerato sacro per le usanze locali e lo portò con se in Europa, per dimostrare al mondo ciò che aveva scoperto. Ma ogni decisione, ogni evoluzione, ogni stile di vita finisce prima o poi per presentare il conto: al nostro cospetto c'è un uomo pieno di rimpianti e soprattutto di rimorsi per aver anteposto la sua avidità a quell'equilibrio perfetto che aveva trovato durante la spedizione, un uomo che progettava da tempo di ritornare sui suoi passi e mettere per quanto possibile le cose a posto restituendo l'uovo alla tribù di Amerzone. Purtroppo il tempo non sempre è alleato dell'uomo e la vecchiaia lo aveva costretto a chiedere a qualcun altro (ovviamente noi) di fare un nuovo viaggio ad Amerzone per sistemare ciò che lui aveva destabilizzato, prima di... meglio non dire altro (spoiler alert!)
Una volta concluso il nostro dialogo con Valembois cominceremo a guardarci in giro per scoprire una quantità industriale di appunti, mappe e documenti tutti sapientemente creati e disegnati che ci riverseranno una quantità enorme di informazioni. Naturalmente annoteremo sul nostro fido diario ogni nuova scoperta perché ogni documento non è mai fine a se stesso ma ci svela parti della trama o suggerimenti su qualche enigma che dobbiamo ancora incontrare mentre nell'inventario mettiamo tutto ciò che di utile andiamo trovando in giro.
La struttura di gioco è proprio quella del punta e clicca, quindi spostando il cursore se comparirà una freccia con un click vorrà dire che potremo raggiungere quel punto (la visuale è in prima persona) mentre altre forme del puntatore ci suggeriranno la possibilità di interagire con un determinato oggetto. Nel caso in cui avremo di fronte un documento potremo leggerlo, mentre nel caso di un oggetto di altro tipo potremo ruotarlo, usare lo zoom per guardarlo meglio e poi conservarlo o rimetterlo a posto. I documenti presenti sulla lavagna della stanza di Valembois ad esempio ci danno tantissime informazioni sulla spedizione degli anni '30, sulla situazione di allora presente ad Amerzone ma anche sulla corrispondenza tra il vecchio esploratore e i suoi collaboratori. Inoltre ogni documento può contenere indizi utili per sbloccare qualche enigma più avanti quindi finiremo per leggerli tutti e non solo per pura curiosità.