Recensione PC
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Titolo del gioco:
Kong: Survivor Instinct
Anno di uscita:
2024
Genere:
Platform / Adventure / Indie
Sviluppatore:
7Levels
Produttore:
7Levels, 4Divinity
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Sistema operativo : Windows 8.1, Windows 10 (64bit) - Processore: Intel Core i5-2400 / AMD Phenom II X6 1100T - Memoria: 8 GB di RAM - Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 950 2GB / AMD Radeon RX 460 2GB - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 9 GB di spazio disponibile - Prezzo: €24,99
Box
  • Con il rampino riusciamo a muoverci meglio e utilizzarlo non &egrave; difficile
  • Una delle tante situazioni &quot;difficili&quot;, soprattutto perch&eacute; se quello a destra spara non possiamo difenderci
  • La forza devastante di Kong, chiss&agrave; cosa l'ha fatto imbestialire in questo modo
  • Per fortuna dopo un po' torna in se
  • Devastazione ovunque, ogni tanto incontreremo anche abitanti con cui dialogare
  • Restare a guardare non sembra proprio una buonissima idea
  • Si trovano tanti documenti in giro in grado di darci qualche spiegazione...
  • ... e anche qualche informazione in pi&ugrave;
  • Se spariamo al lucchetto potremo aprire la porta, altrimenti ciccia
  • Serve allineare le onde per chiamare il Titano del posto
  • Un ragno gigante vuole farci la pelle, meglio scappare e anche in fretta
  • Quella sostanza viola &egrave; tossica, un bel botto per&ograve; ce ne liberer&agrave;
  • La key art ufficiale del gioco senza il titolo.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 29-10-2024
Una figlia scomparsa e un padre che si trasforma in un eroe... questa l'abbiamo già sentita?

Effettivamente il concetto narrativo del nuovo gioco di 7Levels ricalca uno dei cliché più abusati nella storia del cinema con un padre disperato che si lancia nel tentativo ancora più disperato di ritrovare la figlia. In questo caso però oltre all'ambientazione post-apocalittica (abusata anche questa) dobbiamo fronteggiare un attacco dei Titani sfuggiti al controllo della Monarch. Attenzione però, non ci riferiamo ai Titani appartenenti alla mitologia quanto a quelli del mondo MonsterVerse comprendenti quindi King Kong, Godzilla e altri begli animaletti tutti da scoprire. Ci sono quindi tutti i riferimenti ai vari capitoli del cinema compresa la Monarch e lo stesso cattivo Alan Jonah a capo delle Iene e ripescato dritto dritto da King of the Monsters. Devastazione quindi, tanto quanto quella che potrebbero apportare dei bestioni così grossi nelle nostre "piccole" metropoli e nella quale si intercala tutta la nostra storia nel tentativo di scoprire l'ennesimo piano criminale, cercare di prendere il controllo dei Titani per sfruttarli a nostro vantaggio e così via.

ALLA RICERCA DI STACY

Il protagonista del gioco è David, un dipendente dell'industria petroli, alla ricerca spasmodica della figlia Stacy (o Stacie come la traducono i sottotitoli in alcune schermate), invischiata chissà per quale motivo in un fosco disegno criminale della Monarch. Non ci sono molti approfondimenti nella trama di gioco che parte da un filone molto semplice e così continua per quasi tutta la durata della storia. Di tanto in tanto proseguendo nell'avventura David troverà tracce lasciate dalla figlia che lo direzioneranno nei vari livelli, ma sia il doppiaggio che i testi, che lo stesso contesto non ci regalano di certo una trama memorabile.


Kong: Survivor Istinct è fondamentalmente un platform 2.5D dove si zompetta da un livello all'altro cercando di risolvere questo o quell'altro enigma ambientale per proseguire oppure si menano le mani con i vari membri delle Iene che cercano di farci la pelle. Eppure una volta lanciato il gioco c'è qualcosa, fondamentalmente nel comparto grafico molto raffinato, che attira la nostra curiosità. Indubbiamente la continua presenza dei titani sullo sfondo ha una sua rilevanza, dato che ci nasconderemo da loro il più delle volte, mentre altre volte li useremo a nostro vantaggio grazie all'ORCA.

LA POTENZA DI UN DISPOSITIVO

Già nelle fasi iniziali ci impadroniremo di un dispositivo, chiamato ORCA, fulcro dell'intera tecnologia Monarch e passeremo il resto del gioco a combattere soldati che vorranno portarcelo via. Grazie all'ORCA saremo in grado nei vari livelli di intercettare delle onde bioacustiche che oltre a indicarci i vari segni di vita attorno a noi sulla mappa (buoni e cattivi) ci consentiranno una volta raccolte tutte quelle necessarie (con un numero che varia in ogni livello) di controllare i Titani. Dopo averle messe in ordine in un certo modo, potremo infatti lanciare il segnale e il Titano più vicino verrà a liberarci il percorso consentendoci di proseguire. Non dimentichiamo che sono sempre dei cattivoni (ma Kong riserva qualche sorpresa in merito), e quindi cercheranno di fare la pelle anche a noi e infatti il più delle volte ci saranno delle vere e proprie sessioni di fuga nelle quali evitare di farci catturare. In queste fasi dovremo darcela a gambe senza sbagliare nulla perché se il titano ci becca dovremo ricominciare la rocambolesca fuga dall'inizio. Di tanto in tanto raggiungeremo dei checkpoint (indicati da un segno quasi sempre sul muro) che potremo utilizzare anche più avanti per gli spostamenti rapidi da un punto all'altro della mappa.


La gestione dei checkpoint, mista al salvataggio automatico non funziona proprio benissimo, soprattutto in alcuni livelli finali quando ci tocca rigiocare lunghe sessioni se disgraziatamente ci fanno fuori. Fortunatamente in caso di dipartita gli oggetti raccolti e i puzzle sbloccati rimarranno tali (almeno questo).

ALLA RICERCA DI?

Come dicevamo, oltre a dover ritrovare la figlia, David deve cercare anche di fare luce sulla congiura dei cattivi, tanto che ci sono parecchi collezionabili da raccogliere nel gioco come i registri della Monarch utili a svelare importanti parti sulla trama. Effettivamente dalla pausa dello stesso gioco potremo accedere a un menu molto nutrito che ci mostra il diario, i documenti raccolti, l'importantissima mappa, le trasmissioni, i suddetti registri. La mappa di gioco è naturalmente l'opzione più importante anche perché è ottimamente realizzata e rappresentata. Fermo restando che si va disegnando man mano che procediamo nella storia e visitiamo le varie stanze, ci permette con un rapido colpo d'occhio di capire dove ci troviamo e soprattutto dove dobbiamo andare grazie a un importante indicatore, inoltre sulla stessa sono segnalate le aree con le onde bioacustiche. Vi vedremo inoltre, indicate da icone rosse, alcune aree insuperabili allo stato attuale ma che richiedono particolari oggetti, come un certo numero di ingranaggi che serve ad esempio per sbloccare un certo generatore. Generalmente comunque non parliamo di enigmi proprio impossibili anzi spesso e volentieri il gioco ci guida nel nostro percorso e perdersi è praticamente impossibile. Altre volte si possono scoprire piccole stanze segrete, in genere prendendo a martellate il pavimento o un muro, all'interno delle quali troveremo qualche medikit, dei proiettili oppure degli interessanti documenti.

SIAMO DELLE POVERE ANIMELLE IN FONDO

Il nostro David sarà in grado di saltare da una piattaforma all'altra, accovacciarsi, interagire con gli oggetti oppure attaccare nelle fasi di combattimento che interesseranno non solo i loschi figuri delle Iene ma anche alcuni piccoli mostri che compariranno di tanto in tanto. Effettivamente i controlli di gioco sono particolarmente semplici anche quando recupereremo l'importantissimo rampino (donatoci da Elaine) o un martellone gigante (fornito da Anna) in grado di aprirci più di un passaggio. Fatto sta che in determinati punti ci toccherà menar le mani ed è qui che vengono fuori tutte le debolezze di Kong: Survivor Instinct. Subito dopo le prime fasi di gioco ci procureremo una pistola, a scarseggiare (e ci può anche stare) saranno invece i proiettili.


I nostri nemici ci attaccheranno in numero sempre maggiore, ce ne sono 3 o 4 diversi ognuno con un suo pattern d'attacco. Quasi sempre quelli con armi da fuoco si metteranno dietro in modo da poterci sparare a distanza mentre in prima fila (provenienti da destra o da sinistra, spesso insieme) ci saranno quelli armati di scudo, seguiti il più delle volte da artisti del coltello. Da parte nostra possiamo parare i colpi con il tasto B del controller o attaccare con X (attacco leggero o pesante in base al tempo di pressione). I combattimenti tendono ad essere sbilanciati dal momento che i nostri avversari possono abbassarsi per permettere al tizio dietro di spararci, noi invece non possiamo abbassarci in nessun modo, quindi quando ci sparano i colpi ce li prendiamo tutti. La strategia migliore è quasi sempre quella di utilizzare i pochi proiettili per far fuori quello armato non appena gli altri si abbassano, poi con un colpo forte far saltare lo scudo all'altro e infine, se ci riesce di afferrarlo (con il tasto Y) mandarlo dall'altra parte in modo da averli tutti da un lato (più facile a dirsi che a farsi)

E GLI ALTRI SE NE APPROFITTANO

Come se non bastasse, gli altri sembrano (e sono) molto più forti di noi, quindi con un paio di colpi di fanno tranquillamente fuori, mentre a noi tocca bombardarli di martellate. Il problema è che spesso è richiesto un certo ritmo (soprattutto nei colpi pesanti) per colpire gli altri quando si avvicinano sperando peraltro di trovarsi nella run giusta dato che il comportamento dei nemici non è sempre uguale. Alcune volte uno ci attacca e gli altri stanno a guardare, altre volte invece ci attaccano tutti in massa. La problematica maggiore comunque è quella di non poter schivare i proiettili avversari costringendoci a provare e riprovare rigiocandoci gli ultimi pezzi a causa del salvataggio che è andato un po' indietro. Nelle fasi finali ad esempio veniamo attaccati da almeno 5 soldati tra destra e sinistra con dei barili esplosivi sospesi che, a quanto pare, gli fanno il solletico (mentre a noi ci ammazzano subito) e, in caso di dipartita (ed è sicuro che ci sarà la dipartita) ci dovremo arrivare zompettando nuovamente in almeno 2-3 schermate precedenti. Quanto meno è snervante, soprattutto quando riusciamo a farli fuori tutti e l'ultimo ci spara senza che possiamo difenderci. Diciamo che le sessioni di combattimento andavano sicuramente gestite meglio.

È COMUNQUE UN BEL GIOCO

A parte le problematiche sul combat system la componente platform invece funziona abbastanza bene: abbiamo saltato da una piattaforma all'altra, ci siamo lanciati con il rampino e calati nei livelli inferiori senza notare nessuna sbavatura. Così come sono interessanti anche le componenti puzzle con i vari dispositivi da attivare che non ci hanno mai fatto sbattere la testa più di tanto. Dal punto di vista grafico comunque il gioco è un bel vedere con uno stile tra cartoon e realismo di grande impatto e con schermate stracolme di dettagli grafici. Tutti i livelli sia all'esterno che sotterranei sono spettacolari così come il muoversi vedendo i titani causare devastazione sullo sfondo: oltre a Kong, anche il gigantesco ragno Abaddon e il serpente marino Titanus Tiamat sono splendidamente realizzati e bene animati (in realtà ce n'è anche un altro ma non vi diciamo nulla). Bello vedere come procedono nella loro devastazione incuranti di tutto ciò che stiamo facendo ma anche e soprattutto come ci possono venire incontro per poter proseguire quando riusciamo ad allineare l'ORCA. È interessante anche vedere come le varie sezioni sono dominate da un certo Titano quindi avremo un livello stracolmo di ragnatele, un altro colpo di melma viola e così via.


Sul finale onestamente ci saremmo aspettati molto di più ma come dicevamo prima la narrazione non è sicuramente il punto forte del gioco. Inoltre c'è un problema di ripetitività nei nemici "umani" (fondamentalmente sempre gli stessi) e anche nelle interazioni doppiate con David che ripete a giro sempre le stesse poche frasi. Comunque al prezzo proposto Kong: Surviror Instinct vale il prezzo del biglietto a patto che vi prendiate una camomilla prima di affrontare gli ultimi livelli perché in certe sezioni di combattimento i nervi saltano a meraviglia.

Modus Operandi:

abbiamo affrontato i titani del MonsterVerse grazie a un codice gentilmente fornitoci da PR Outreach.


Kong: Survivor Istinct è sicuramente un bel gioco che attira subito il giocatore grazie a un buon impatto grafico, a dei puzzle non troppo impegnativi e ai giganteschi titani che spadroneggiano sullo sfondo e che, comunque, sono spettacolari da vedere. Peccato che si perda pesantemente nel combat system, soprattutto nei livelli finali, e nel sistema di salvataggio non proprio puntuale, risultando in certi punti anche un pizzichino frustrante. A parte tutto questo però il gioco è in grado di offrire anche cose buone e di intrattenere chiunque vorrà chiudere un occhio sui suoi difetti. La speranza è che qualche correzione in corsa possa rendere le fasi di combattimento più bilanciate e, in quel caso, la nostra valutazione finale andrebbe innalzata un po'. Se vi piace il genere però è giusto farci un pensierino.
  • Graficamente interessante
  • Fasi platform e puzzle ben realizzate
  • Vorrete vedere come va a finire
  • Le fasi di combattimento sono profondamente sbilanciate
  • Il sistema di salvataggio non è proprio perfetto
  • In certi punti diventa frustrante.
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