Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Chornobyl Liquidators
Anno di uscita:
2025
Genere:
Simulazione / Avventura
Sviluppatore:
Console Way S.A.
Produttore:
Frozen Way S.A.
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Solo testo (no audio)
Requisiti minimi:
Console Xbox Series X|S - una connessione a band larga - un account Xbox - 13 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €19,99
Box
  • Poche semplici istruzioni all'inizio, anche troppo.
  • C'&egrave; fuoco in lontananza, meglio provvedere.
  • C'era tanta vita in quell'ufficio prima.
  • Siamo all'inferno e non ce ne rendiamo conto.
  • Un lavoro di squadra &egrave; necessario.
  • Le radiazioni sono quasi visibili, tanto sono alte.
  • Mirare bene e lanciare acqua, magari bastasse!
  • Bellissimi posti, ora invivibili per migliaia di anni.
  • Ci vorrebbe pi&ugrave; chiarezza sul come e soprattutto sul dove muoversi.
  • Una citt&agrave; bellissima ridotta a un borgo fantasma?
  • La key art ufficiale del gioco.
  • La key art ufficiale del gioco senza il logo.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 13-03-2025
Nell'ormai lontano 1986 il quarto reattore della centrale nucleare di Chernobyl esplose trascinando l'Europa nel baratro dell'incubo radioattivo e cambiando per sempre la storia.

Chi è più grandicello e c'era in quegli anni sa che l'evento funesto della centrale di Chernobyl fa parte di quelli che non si dimenticano per tutta la vita. Fino ad allora le centrali nucleari venivano etichettate come sicure, prolifiche, un vero e proprio benessere per l'umanità al punto che nessuno poteva mai pensare che potessero essere foriere di morte e devastazione. Le notizie arrivavano da lontano e fondamentalmente con il media più in voga allora, che era quello della televisione che comunque risentiva di un certo lag tra evento e comunicazione. Il governo russo provava a sminuire l'accaduto dichiarandolo sotto controllo e tutto sommato parlavamo di una storia distante migliaia di chilometri di distanza, finché la nube radioattiva spinta dei venti non giunse anche in Europa cambiando di fatto le abitudini alimentari di tutti.


In mezzo il dramma con le tantissime vittime dovute all'esplosione e poi alle terrificanti radiazioni con alcuni eroi che a rischio e sacrificio della propria vita non indugiarono a recarsi sul luogo del disastro per cercare di arginare il fenomeno: infermieri, medici, vigili del fuoco, minatori e tantissimi altri chiamati forse impropriamente liquidatori riversatisi sulle macerie, sui frammenti radioattivi con i pochi mezzi e le poche informazioni che avevano a disposizione. È interamente a loro che è dedicato il nuovo gioco della compagnia polacca Console Way S.A., una sorta di simulazione che sembra più un walking simulator che dopo tanti anni vuole aiutarci a non dimenticare.

IL FENOMENO CHERNOBYL

Nel corso degli anni si è tanto parlato di ciò che successe a Chernobyl ormai quasi 40 anni fa e lo si è fatto analizzando dati, documenti, informazioni che magari qualcuno aveva cercato volutamente di nascondere nel solito balletto delle responsabilità. Molto interessante sotto questo punto di vista la miniserie Chernobyl prodotta da HBO nel 2019 che in sei puntate descrive (e molto bene) il dramma di quei momenti per non parlare dei vari documentari, dei libri (uno su tutto il recente Omicidio a Chernobyl di Morgan Audic) e i tanti videogiochi (uno su tutti il recente S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl). Quasi sempre però il focus è centrato sul post-esplosione e sulla zona off limit che, in quanto impossibile da visitare, cela il solito perverso fascino del mistero. A mancare è l'opera di quelle persone che invece si sacrificarono per tentare con i pochi mezzi a disposizione di arginare il fenomeno (le cose andarono diversamente a Fukushima nel 2011 ad esempio).


Chornobyl Liquidators inizia con un filmato introduttivo che attraverso l'esplosione del reattore raccontata con la demolizione di schermate statiche (chi ha visto "Le colline hanno gli occhi" sa di cosa parliamo... -NdR), ci racconta di quel terribile botto e di come noi veniamo chiamati a recarci sul luogo del disastro per dare una mano.

E ANDIAMO DI SPEGNIMENTO

Una volta giunti sul posto ci verrà chiesto (in maniera particolarmente approssimativa per la verità) di collaborare con i vigili del fuoco per cercare di spegnere i focolai di incendio attorno al reattore. Sarà un gesto semplice che consterà di collegare la pompa ai vari idranti e poi di sparare il getto d'acqua sul fuoco. Subito dopo invece dovremo raccogliere dei detriti di grafite nera, liberare dei percorsi e così via. In realtà non si può, con il senno di poi, non riflettere sul rischio mortale che stavano correndo tutti quei pompieri, principalmente per le impercettibili radiazioni che di lì a breve li avrebbero uccisi tutti muniti come erano di semplici strumenti per la rilevazione delle radiazioni (che poi a colpi di rontgen si dimostrarono tutt'altro che affidabili).


Più volte durante il gioco ci siamo chiesti se non fosse il caso di mollare tutto e scappare, magari gridando anche agli altri di mettersi il salvo ma se ci si cala in quel momento e in quel periodo allora è chiaro che questa non è una scelta possibile. Insieme a noi comunque avremo dei medikit, delle pillole e tutto il necessario per contrastare il pericolo delle radiazioni, con un occhio particolare e continuo alle nostre condizioni di salute. Andando avanti, senza voler spoilerare nulla, il disco cambia e si passa al clima post-esplosione che devia, forse un po' troppo, verso intrighi, complotti e opinabilissime scelte governative.

GAMEPLAY

La storia è sicuramente interessante e merita di essere giocata e approfondita anche perché si riferisce a fatti realmente accaduti, con qualche piccola licenza ogni tanto e il più delle volte è accompagnata da un'atmosfera di gioco che comunque non tiene sempre il passo nel modo giusto. Anche se graficamente il gioco non è male, soprattutto nelle inquadrature da lontano, controller alla mano si evidenzia un certo senso di "dispersione" che ci vede girare continuamente in tonto senza poter contare su alcuna indicazione. Fondamentalmente dal punto di vista della simulazione questo tipo di situazione potrebbe anche starci, ma in un gioco alla lunga finisce con l'essere frustrante. A voler fare un esempio abbiamo girato a lungo nel momento in cui c'erano da rimuovere i detriti con la pala perché il gioco aveva dimenticato di avvisarci che la pala (già raccolta in precedenza senza quasi farci caso) andava equipaggiata dallo scomodo menu a ghiera attivabile con il dorsale del controller. A parte questo però a pagare pegno è stato il sistema dei controlli che rendono l'uso della pala in funzione dei detriti un vero e proprio terno al lotto. Diciamo che il tutorial in generale ci è parso insufficiente lasciando un po' troppe cose alla nostra (non sempre corretta) libera interpretazione.

MA È UNA STORIA IMPORTANTE

A dispetto della versione per PC, uscita qualche tempo fa, alcuni bug sono stati risolti, anche se non tutti. Più volte ad esempio una volta raccolto il detrito di grafite il gioco è crashato riportandoci al menu principale e costringendoci a rifare tutto dall'inizio, inoltre compare sempre qualche calo di framerate o qualche piccola compenetrazione. Sicuramente migliorabile la gestione dell'inventario, con una eccessivamente macchinosa gestione degli slot. Qualche problema anche nel comparto audio con il doppiaggio non proprio di altissimo livello e spesso non sincronizzato con i sottotitoli. Forse a convincerci meno è stata la visione globale del comparto grafico presa nel suo insieme, ben fatto in linea di massima ma poco convincente in alcuni punti. Un po' meglio il lato survival con la gestione della nostra salute minata dalle continue radiazioni, anche se in un paio di volte siamo morti senza capire il perché.


Dal punto di vista narrativo le cose vanno meglio soprattutto perché la storia di fondo è molto importante e intensa anche se la sensazione è che gli sviluppatori avessero voluto un pochino strafare riversando in un solo gioco tutto il seguito dell'esplosione di Chernobyl. Investigazione, intrighi, complotti e scelte da prendere - per le quali non abbiamo notato conseguenze dirette sull'evoluzione della storia - sono forse un po' troppo per un titolo che parte da una particolare situazione (quella appunto dei liquidatori) e devia poi in tutt'altro. Ne viene fuori un'opera che a lungo andare che rischia di annoiare il giocatore a causa del suo ritmo lento e compassato soprattutto in certi momenti.

Di conseguenza siamo di fronte a una scelta difficile: consigliarvi Chornobyl Liquidators oppure no? La risposta giusta non c'è, poiché dipende esclusivamente dai vostri gusti. Se volete lanciarvi in un'avventura purtroppo realistica e approfondire la storia di quello che è successo in quella maledetta centrale allora potreste dargli una possibilità. Se invece cercate un gioco dal ritmo più sostenuto e avvincente allora magari no. A voi la scelta.

Modus Operandi:

abbiamo provato Chornobyl Liquidators grazie a un codice fornitoci da Outreach.

Chornobyl Liquidators è un gioco atipico: potendo contare su una storia così importante ha dalla sua una narrazione di alto livello, anche se forse gli sviluppatori hanno voluto mettere un po' troppa carne sul fuoco cercando di affrontare tutte le sfaccettature dell'argomento Chernobyl in un solo gioco. Apprezzabile l'idea del realismo e quindi della simulazione che vuole calarci in prima persona in quei drammatici momenti. Purtroppo per qualche strano motivo, spesso anche a causa del comparto tecnico non proprio all'altezza, l'obiettivo non viene centrato. Si gira più volte in tondo, spesso ci si annoia in determinati tratti soprattutto quando non si sa cosa fare e il gioco non ti aiuta, per non parlare di fastidiosissimi crash che rovinano l'intrattenimento. Il nostro consiglio è quello di provarlo prima dell'acquisto perché se preferite la narrazione, ma soprattutto volete saperne di più su quella storia, potreste dargli una possibilità, in altri casi invece potrebbe non divertirvi abbastanza.
  • C'è una storia importante alla base
  • Il certosino lavoro di ricerca degli sviluppatori si vede
  • Giusto dare un tributo a chi ha sacrificato la propria vita in quel disastro
  • La narrazione in certi tratti si perde
  • Comparto tecnico sottotono in più punti
  • Potrebbe annoiare alla lunga
GLOBALE