Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Steel Seed
Anno di uscita:
2025
Genere:
Action / Stealth / Adventure / Story driven
Sviluppatore:
Storm in the Teacup
Produttore:
ESDigital Games
Distributore:
PlayStation Store (versione digitale), Perp Games (versione fisica)
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Requisiti minimi:
Console PlayStation 5 (PS5, PS5 Pro) - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 23 GB di spazio libero sull'SSD - Prezzo: €39,99 (Standard Edition), €44,99 (Deluxe Edition)
Box
  • Rimanendo nascosti potremo richiamare il malcapitato per poi eliminarlo all'istante!
  • Potremo affrontare uno o pi&ugrave; robot a viso aperto... meglio uno solo!
  • Se non ci faremo scoprire, potremo attaccare dall'alto eliminando uno o pi&ugrave; malcapitati senza colpo ferire!
  • Agendo in furtivit&agrave; la mossa migliore &egrave; quella di colpirli da dietro.
  • Questo gigantesco cilindro bianco funger&agrave; da luce per illuminare a giorno alcuni punti dell'immensa struttura sotterranea.
  • In precisi momenti dovremo fuggire da situazioni pericolose attraverso sezioni in-game giocabili... con un po' di trial &amp; error.
  • Non mancher&agrave; il parkour sfruttando questi pannelli per arrivare in punti altrimenti inaccessibili.
  • Pi&ugrave; avanti potremo coprire distanze maggiori con il salto tramite i propulsori di Zoe nelle mani e nei piedi.
  • Quel grosso robot che ci dava la caccia nel prologo, dopo la caduta non se le cavata bene.
  • Un'immagine della versione PS5. Graficamente Steel Seed non &egrave; niente male!
  • Quest'immagine un po' inquietante ha un preciso significato. Lo capirete pi&ugrave; avanti...
  • Le arrampicate, facenti parte della sezione platforming, funzionano bene. Il level design &egrave; di qualit&agrave;.
  • In questo posto ci tornereno pi&ugrave; volte nel corso del gioco.
  • Anche nelle situazioni pi&ugrave; concitate potremo eliminare i nemici se agiamo in furtivit&agrave; senza farci scoprire.
  • Un bella visione d'insieme, una volta arrivati, dell'ultimo bioma... quello pi&ugrave; impegnativo graficamente. Su PS5 &egrave; filato tutto liscio, segno di una buona ottimizzazione.
  • Se agiremo bene in furtivit&agrave; potremo sbaragliare pi&ugrave; nemici in un colpo solo.
  • La key art ufficiale del gioco.
  • Un'altra key art.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 05-05-2025
Abbiamo testato la versione console dell'ambizioso action stealth dell'italiana Storm in the Teacup. Vediamo se il lavoro è stato all'altezza.

Uscito il 22 aprile scorso, di Steel Seed se ne è parlato poco sulla stampa specializzata rispetto a quanto avvenuto l'anno scorso. Al momento l'action stealth dell'italiana Storm in the Teacup non sembra aver colpito nel segno. Le recensioni sono state tendenzialmente positive, ma non tanto da indicarlo come uno dei titoli più appetibili del momento. La sfortuna ha voluto che nel giorno del rilascio è uscito un certo The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered che, insieme all'apprezzatissimo Clair Obscur: Expedition 33 (che sto amando alla follia! - NdR), ha catalizzato l'attenzione dei giocatori scartando probabilmente la produzione più ambiziosa dello sviluppo indipendente italiano.


Steel Seed non è certo un capolavoro, ma di certo è un titolo in grado d'intrattenere grazie ad un gameplay ben rodato, coadiuvato da un'ambientazione sci-fi d'atmosfera ed una storia interessante anche se un po' scontata. Il fattore ludico è il punto di forza del gioco in grado di unire l'azione, il combattimento, lo stealth, il platforming ed un pizzico di adventure. Un mix che prende ispirazione chiaramente dalle esclusive PlayStation basate sulla narrazione, quindi che non innova nulla ma quello che vediamo su schermo non è affatto malvagio, anzi.


Dopo aver analizzato la versione PC nella nostra approfondita recensione, quella console era avvolta da un velo di mistero visto anche il rinvio di quasi due settimane volto proprio ad ottimizzare il gioco su PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Ora che abbiamo avuto modo di testare la versione per l'ammiraglia Sony, ve la raccontiamo nella nostra recensione!

LA RAZZA UMANA A RISCHIO ESTINZIONE E L'AVVENTO DELLE IA

Senza analizzare il gioco in ogni sua parte, ampiamente descritto nell'articolo che trovate appena in alto, vi parliamo brevemente del setting e di ciò che è Steel Seed.


Dopo averlo testato su console, la sensazione è rimasta la stessa: lo studio romano, guidato da Carlo Ivo Alimo Bianchi, ha realizzato senza dubbio uno dei giochi più imponenti a livello produttivo e tecnico nel panorama dello sviluppo indipendente del nostro paese. Basti pensare che Steel Seed è doppiato in sei lingue, tra cui l'italiano (un plauso, poiché era tutt'altro che scontato), e localizzato in ben dodici lingue. Questo dovrebbe togliere ogni dubbio su che budget si è lavorato, questo grazie a ESDigital che ha supportato un progetto senz'altro coraggioso all'interno di un mercato spietato come quello dei videogiochi.

Steel Seed vede come protagonista Zoe, figlia di Rem Archer, che si risveglia in forma robotica in un'enorme struttura sotterranea molto tempo dopo senza capire il perché. La Terra ha subito un immane cataclisma che ha messo seriamente a rischio la razza umana. Merito del Dott. Archer e alla sua Archer Industries, che hanno messo in piedi una soluzione per salvare gli umani tramite una complessa rete di protocolli IA e robot allo scopo di preservarli attraverso i cosiddetti “Seed”. Fatto sta che proprio Zoe dovrà combattere contro i robot guidati da Hogo, un IA che la vede come un pericolo per il sistema.


Joypad in mano dovremo guidare Zoe all'interno di questa gigantesca struttura sotterranea allo scopo di recuperare quattro frammenti della coscienza di suo padre, in modo da attivare un specifico protocollo detto Rinascita. Non vi sveliamo altro lasciando al gioco e alla sua un'ambientazione, senza dubbio affascinante, il compito di guidarvi attraverso le strutture portanti su cui si poggia il gameplay: lo stealth, l'action con combattimenti all'arma bianca e il platforming con sezione alla Uncharted ma molto più variegate frutto di un level design ricercato. 

IN AZIONE PER SALVARE IL MONDO

Sin dal suo “risveglio” la nostra Zoe sarà affiancata da un robot volante dal nome Koby, che gli darà supporto in ogni fase di gioco. Ognuno dei quattro mondi è suddiviso in più livelli, collegati dai cosiddetti punti S4VI, senza soluzione di continuità. All'interno di essi ci si potrà curare, sbloccare le abilità che daranno nuovi modi di eliminare i nemici nelle fasi stealth e in combattimento, salvare e altro. Ad esempio una delle abilità che potremo usare nelle fasi più avanzate è quella di hackerare un robot nemico, il quale combatterà al nostro fianco (se lo farete sulle torrette... apriti cielo! -NdR), potenziare il diversivo sonoro tanto da poter eliminare due o più nemici in colpo solo e molto altro.


Le possibilità date dalle fasi stealth sono interessanti, a seconda dall'estensione dello scenario, agendo con un pizzico di strategia ma non aspettatevi miracoli. L'IA dei nemici è semplice ma non stupida, come ribadito nella nostra recensione della versione PC, ma non priva di criticità. Non sempre i robot nemici aggirano gli ostacoli bloccandosi, inoltre se ci nascondiamo in un punto davanti alla loro vista questi, dopo un po', smettono d'inseguirci. Se poi fuggiamo verso posti sopraelevati possiamo subito passare all'attacco ad esempio eliminarli dall'alto se sono sotto di noi. Sia Koby che lo scenario daranno diverse opportunità, ma non mancherà una certa ripetitività di fondo comunque non fastidiosa grazie all'ottima manovrabilità di Zoe.

La fase di combattimento, tranne in alcuni punti dove si è obbligati a farlo, è comunque facoltativa se la fase stealth viene superata senza allertare nessuno. Per combattere si usa la spada laser insieme alle abilità di Koby per sbaragliare il nemico. Non aspettatevi un combat system complesso, ma semplicemente al servizio di un gameplay veloce e immediato. La fase platforming l'abbiamo trovata più articolata con alcuni enigmi ambientali, frutto di un level design più ricercato avente un pizzico di originalità. Possiamo dire che Steel Seed ha le arrampicate migliori che potete trovare sulla piazza, importanti anche ai fini strategici per aggirare ed eliminare nemici di soppiatto e proseguire con l'avventura.


Se sommate i suoi pregi ed i difetti, Steel Seed è in grado di intrattenere ed anche divertire a patto che non pretendiate più di quello che offre. E' un errore che la stampa specializzata tende a fare con le produzioni indipendenti, a volte non testandole a fondo, giudicandole quindi in modo erroneo. Anche se il titolo Storm in the Teacup ha un budget di un certo spessore, rimane un titolo indipendente e quindi va valutato in questo ambito. 

LA VERSIONE CONSOLE

Entriamo nel cuore di questa recensione, dove il suo vero scopo è quello di esaminare la versione console. Fino all'uscita era avvolta nel mistero non sapendo come il team di sviluppo abbia usato il tempo aggiuntivo per ottimizzare le versioni PlayStation 5 e Xbox Series X|S. La versione PC era discretamente ottimizzata permettendo di giocarlo anche su configurazioni meno performanti.


Su PlayStation 5, dove abbiamo testato il gioco, Steel Seed gira piuttosto bene con qualche calo di framerate in alcuni momenti in cui c'è un maggior spinta poligonale. La performance generale è più che buona, tanto che nelle opzioni grafiche non esiste alcun settaggio tra modalità grafica e performance. Gli sviluppatori hanno optato per i 60 fotogrammi al secondo, lasciando il framerate sbloccato il quale è uno dei responsabili delle oscillazioni, che comunque non infastidiscono l'esperienza di gioco. 

Se non lo avete capito Steel Seed se la cava bene su console, quindi se eravate dubbiosi potete stare tranquilli. Quello che ci ha infastidito sono stati alcuni bug come quelli che incastrano la protagonista in luoghi stretti e sporadici crash improvvisi. In un caso siamo rimasti bloccati sotto uno strato poligonale non previsto costringendoci a ricaricare l'ultimo checkpoint. Dopo l'uscita si sono susseguiti alcuni aggiornamenti, probabilmente volti a risolvere proprio questi problemi. Infatti pochi giorni prima dell'articolo che avete sottomano non abbiamo avuto crash e i bug sono diminuiti.


Da lontano si vede un leggero aliasing ed uno sfondo sì imponente ma meno dettagliato, nonché un pop-up dei poligoni che appaiono in lontananza. Comunque nella sua globalità l'impatto visivo è più che buono sfruttando abbastanza bene l'Unreal Engine 5, ma senza utilizzare gli effetti di ultima generazione come il Lumen e il raytracing. Per il resto graficamente il gioco è godibile senza spremere l'hardware dell'ammiraglia Sony, che ancora è in grado di dire la sua.

La versione PlayStation 5 di Steel Seed ha 43 trofei. Per ottenerli tutti non sarà una passeggiata di salute. Ad esempio ottenere tutti i potenziamenti, tutti i collezionabili e anche due trofei alquanto particolari aventi una richiesta... vicina allo sviluppatore. Insomma, ci sarà da sudare se volete arrivare all'agognato Platino.


Come abbiamo detto la versione console è realizzata con competenza. Su PlayStation 5, da noi analizzata, si presenta ben fatta senza opzioni grafiche dedicate al framerate puntando ai 60 fotogrammi al secondo riuscendoci per gran parte del tempo. In alcuni punti e situazioni il framerate cala, non creando comunque problemi di gameplay. L'ultimo bioma, quello più pesante graficamente, è filato liscio come l'olio tranne in sporadiche circostanze garantendo un'ottima fruibilità.


Non abbiamo visto le versioni Xbox Series X ed S, ma sappiamo che sulla console maggiore di Microsoft ha le stesse caratteristiche dell'ammiraglia Sony, mentre su Series S il gioco punta ai 60 fps con una risoluzione dinamica tra i 900p e 1080p.


Se siete amanti delle edizioni fisiche, la versione fisica di Steel Seed per PlayStation 5 sarà disponibile dal 23 maggio 2025 tramite Perp Games. Sempre per la stessa data arriverà la Deluxe Edition digitale al prezzo di €44,99 che conterrà:


  • 15 tracce della colonna sonora digitale composta da Andrea Remini
  • Un artbook digitale
  • Due costumi in-game unici
  • 23 wallpaper in alta definizione


La Standard Edition Digitale è disponibile al costo di €39,99.

CONSIDERAZIONI FINALI

In conclusione, Steel Seed è un buon gioco se lo collocate nella sfera indipendente pur avendo alti valori produttivi. Il doppiaggio in sei lingue, le sequenze in-game e l'imponente ambientazione sci-fi lo avvicinano alle produzioni maggiori. I suoi limiti sono nella fase stealth che tende ad essere un po' ripetitiva, nonostante una buona varietà, e in un combat system basico. La fase platforming è invece ben realizzata con trovate di design interessanti implementando il parkour per dare maggiore dinamicità.


Crediamo che il lavoro svolto dall'italiana Storn in the Teacup, pur con alcuni limiti che abbiamo evidenziato, sia buono e quindi da premiare. Steel Seed non innova nulla, ma fa bene il compito ricordandoci le esclusive PlayStation. Speriamo che sia l'inizio di una serie, poiché il setting e la storia hanno ancora molto da dire e da raccontare. Ma questo dipenderà anche, e soprattutto, dalle vendite.

Modus Operandi:

Abbiano testato la versione console del titolo più ambizioso dell'italiana Storm in the Teacup, grazie ad un codice datoci da Cosmocover.

Non sapendo nulla della versione console si poteva avere qualche dubbio sul livello di ottimizzazione. Dopo averla testata a fondo potete stare tranquilli: il titolo Storm in the Teacup è ben ottimizzato - pur con qualche calo sporadico di framerate - in grado d'intrattenere grazie al mix riuscito tra action, stealth e platforming. Nonostante sia una produzione ad alto budget Steel Seed rientra nella sfera indipendente, e quindi in quest'ambito che va valutato e giudicato. Pur non brillando nei suoi comparti, con IA sufficiente ma con alcune criticità, e con una narrazione fluida ma po' scontata promuoviamo quest'opera italiana che nel suo complesso riesce a creare un'ambientazione ed una storia che hanno ancora molto da dire.
  • Versione console realizzata con competenza
  • Meccaniche di gioco ben amalgamate tra loro
  • Doppiato in italiano
  • Alcuni cali di framerate in determinate situazioni
  • Alcuni sporadici bug sono ancora presenti
  • IA dei nemici non stupida ma con alcune criticità
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