Recensione PlayStation 5
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Titolo del gioco:
Stray Gods: The Roleplaying Musical
Anno di uscita:
2023
Genere:
Visual Novel / Musical / Story Driven
Sviluppatore:
Summerfall Studios
Produttore:
Humble Games
Distributore:
PlayStation Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console della famiglia PlayStation 4 (PS4, PS4 Pro), PlayStation 5 - una connessione a banda larga - un account PlayStation Network - 3,64 GB di spazio libero sul'SSD di PS5 (4,30 GB su PS4) - Prezzo: €29,99
Box
  • Una delle opzioni di accessibilit&agrave; legate alla dimensione dei sottotitoli...
  • ... che vanno a riflettersi sul gioco.
  • Come potete vedere queste sono le lingue disponibile per la localizzazione, mentre il doppiaggio e nel solo e superlativo inglese.
  • Hermes porta Grace, appena divenuta una divinit&agrave;, in questo portale al cospetto dei principali dei greci!
  • Ed ecco Grace al cospetto di Atena. A sinistra ci sono Persefone e Apollo. Sulla destra troviamo Afrodite.
  • Grace, con il dono avuto da Calliope, &egrave; in grado do portare uno o pi&ugrave; interlocutori sul palco attraverso il pezzo forte del gioco: il musical!
  • Qui la descrizione su come funziona la parte musical di Stray Gods. Non essendo localizzato nella nostra lingua, tale mancanza diviene un problema di gameplay!
  • Uno spezzone di uno dei tanti &quot;musical&quot; che assisteremo durante l'avventura.
  • Grace in una delle moltissime fasi di dialogo.
  • Qui possiamo scegliere con chi parlare.
  • In qualche fase di gioco non di dialogo possiamo decidere come procedere.
  • Ed eccoci ai famosi &quot;tratti&quot; che possiamo scegliere poco dopo l'inizio e in una fase pi&ugrave; avanzata di gioco.
  • Dopo un tot di dialoghi che completano una particolare fase di dialogo, ci saranno una o pi&ugrave; luoghi da scegliere per continuare in base alle scelte fatte.
  • Grace si trova in un posto ampio. Quel lampadario &egrave; come se indicasse che &egrave; appana arrivata.
  • Una fase di dialogo dove &egrave; Persefone a parlare.
  • La nostra protagonista in compagnia di Apollo. Chi sono quelle mani che battono sulla tastiera?
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
Redattore: Roberto 'New_Neo' Sorescu
Pubblicato il: 09-08-2023
Se vi piacciono le visual novel e i musical, questo originale mix realizzato da Summerfall Studios potrebbe fare al caso vostro.

Il mondo dello sviluppo indipendente si è evoluto, divenendo assai diverso da quello legato al mondo PC di diversi anni fa. Tanti talenti sono nati e sono venute fuori opere in grado di rivaleggiare per cura, qualità e gameplay ai ben più pomposi tripla A. Quello che contraddistingue (o che dovrebbe farlo) i team indipendenti è la voglia di sperimentare per consegnare ai giocatori opere originali. Queste non sono moltissime, ma se a fianco degli sviluppatori c'è un editore che non ha paura di rischiare, allora possiamo star certi che qualcosa di originale salterà fuori.


Se al genere delle visual novel (piuttosto di nicchia) aggiungessimo un discreto numero di scelte e bivi narrativi si andrebbe sul sicuro... ma se ai fini della trama aggiungessimo il musical? Se poniamo al centro dello sviluppo David Gaider alla scrittura della storia (uno degli autori della serie Dragon Age) e un certo Troy Baker (che abbiamo imparato a conoscere in Death Stranding e molti altri titoli e serie TV) a gestire il doppiaggio e le performance musicali dei doppiatori e degli artisti, allora potrebbe uscire qualcosa di decisamente interessante.


Ebbene tutto questo è Stray Gods: The Roleplaying Musical. Il titolo sviluppato da Summerfall Studios ed edito da Humble Games (proprio quelli dell'Humble Store e del famoso Humble Bundle) vuole fare proprio quello che abbiamo scritto nei paragrafi precedenti: creare una storia in cui il giocatore sia condotto per mano attraverso una discreta gamma di scelte dove il musical faccia da traino coinvolgendolo emotivamente grazie ad una qualità di recitazione e di canto decisamente non comune nell'ambito dei videogiochi indipendenti.


Ci saranno riusciti? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!

DALLE PROVE DI AUDIZIONE AGLI DEI!

La nostra Grace è intenta a reclutare nuove voci e musicisti per la sua band, insieme alla sua fidata amica Freddie e agli altri componenti. Le cose non vanno per il meglio e Grace si sente frustrata perché non riesce a far crescere la sua banda. Dopo essere andati via tutti, e mentre riflette sul da farsi - con tanto di canto - entra una ragazza di nome Calliope. Chiedendole se è venuta per l'audizione, la misteriosa ragazza canta attraverso un breve musical (uno degli assi portanti della produzione) insieme a Grace con esito positivo. Grace, rinfrancata, torna a casa più serena.


Poco tempo dopo, alla porta del suo appartamento, Grace trova proprio Calliope ferita a morte. Esalando l'ultimo respiro tra le sue braccia, una misteriosa sfera gialla esce dal suo corpo per entrare nel suo. Senza rendersi ancora conto di quello che sta succedendo, un misterioso portale giallo appare nella porta d'ingresso e un ragazzo di nome Hermes prende con sé Grace - con le mani ancora sporche di sangue - e varca il portale portandola in un luogo molto simile ad un palazzo americano dove un uccello strano la fissa.


Dopo qualche minuto di attesa, entrano in gioco alcune figure misteriose. A prendere la parola è una certa Atena. Le altre persone che presiedono questa strana riunione sono Apollo, Persefone e Afrodite. Avrete già capito che la povera Grace si trova dinanzi alle divinità greche, senza saperne il perché. Dopo un breve presentazione e il dopo aver appreso il motivo per cui è stata convocata, le viene rivelato che loro sono gli Dei greci, ora sotto spoglie diverse all'interno di un mondo moderno non molto "adatto" a loro. Insieme hanno creato il Chorus dove si radunano per parlare della situazione in base allo svolgersi di eventi inaspettati. Uno di essi è proprio davanti a loro: Grace è divenuta una divinità proprio a causa di quella sfera misteriosa che viene da loro chiamata Eidolon. Il Chorus la accusa di aver ucciso Calliope: la nostra Grace è chiaramente innocente, ma senza prove chiare diventa difficile discolparsi. Apollo si oppone e alla fine le vengono dati sette giorni di tempo per trovare l'assassino e quindi provare la sua innocenza.

Terminata la riunione, Grace torna a casa senza trovare più alcun resto di Calliope. Ad accoglierla trova Freddie, molto preoccupata non sapendo quello che è successo alla sua più cara amica. Ne esce una discussione (oppure no... sta a voi scegliere!) dove Grace le racconta tutto, e da qui parte l'inizio della ricerca del misterioso assassino. Il percorso non sarà breve poiché la longevità, per una storia comunque di stampo visual novel anche se animata si aggira dalle 5 alle 7 ore, se si va con calma leggendo il testo e stando attenti ad ogni descrizione e approfondimento durante i dialoghi.


Il suo cammino alla ricerca della verità, articolato in tre atti, la porterà in diversi luoghi per confrontarsi con le divinità stesse, con nuovi personaggi e scelte che la porteranno in precisi bivi narrativi (non vi diciamo quanti e quali sono... lo dovrete scoprire voi stessi! - NdR) che cambiaranno radicalmente sia la piega degli eventi che le prospettive di visione, le quali vanno a collegarsi con i diversi finali. 

SCELTE DI VITA DI UNA DIVINITA'

La nostra Grace è divenuta una Musa e ha il potere di convincere gli interlocutori attraverso scene cantate: ovvero i musical. L'asse portante su cui gira tutta l'opera di Summerfall Studios è proprio la parte cantata. Essendo interattiva permetterà di scegliere nel corso della canzone una fra tre opzioni di dialogo - che possono ripetersi più volte - che porteranno il musical a variare e, in più di un punto, addirittura a cambiare percorso narrativo.


Oltre alla variante, davvero interessante e originale, del musical ad aggiungere altro pepe al contesto ci sono i tratti che è possibile scegliere poco dopo l'inizio e in una fase più avanzata di gioco. Questi sono tre e vanno dal sentimentale (charming), al razionale (clever) e al diretto (kickass) senza peli sulla lingua. Possiamo già immaginare le possibili combinazioni per fare più di una run (opzione caldamente consigliata), per sperimentare le scelte e le diramazioni della trama. Come detto in precedenza, alcuni punti saranno dei veri e propri bivi che daranno una brusca sterzata alla narrazione. Il consiglio che diamo alla prima run è quello di seguire la propria natura, per poi sperimentare strade e situazioni diverse in quelle successive. 

Nel corso della storia sarà possibile intraprendere delle romance. Siccome l'opera mette sul piatto della bilancia l'identità di genere, sarà possibile farlo anche con lo stesso sesso. Questo porterà a variazioni nelle relazioni tra Grace e gli altri interlocutori in maniera più o meno marcata in base con chi si vuole provare ad instaurare una relazione sentimentale.


Per tenere sotto controllo le interazioni con i personaggi, che man mano s'incontrano nell'arco della storia, è disponibile un diario consultabile in ogni momento per approfondire la loro storia e le aggiunte alla stessa dopo ogni porzione di dialogo. Questo può essere consultato in ogni momento premendo il tasto options del DualSense, o del DualShock 4, e durante le pause in attesa di scegliere un luogo o le persone per far proseguire la storia.


In alcuni punti si potrà scegliere specifiche azioni ad esempio per entrare di nascosto, affrontare una guardia o superare un ostacolo. Niente di clamoroso, ma è pur sempre una scelta in più anche se porta alla stessa soluzione. Per buona parte delle run vedremo le stesse vicende e situazioni in attesa di fare quella scelta che cambia direzione alla trama, insieme ad altre meno influenti ma importanti tendenti a portare la narrazione verso una determinata strada volta a confermare quello che si vuole veramente.

IL MUSICAL

Ciò che fa la differenza tra una porzione di narrazione e l'altra è la parte musical realizzata e diretta appositamente da doppiatori, attori e musicisti professionisti. Durante la nostra prova le parti cantate sono state abbondanti e molto coinvolgenti. La nota dolente, qui maggiormente in risalto, è la mancanza della localizzazione in italiano. In un gioco come questo dove la comprensione del testo è di primaria importanza, rischia di diventare una lama a doppio taglio dal punto di vista commerciale in un paese dove la lingua non è presente. In questo caso le vendite nel nostro paese potrebbero essere più basse nonostante la qualità dell'opera che abbiamo davanti a noi.


Di certo l'eccellente doppiaggio in inglese, non solo nella qualità del cantato ma anche del recitato, non avrà problemi a farsi apprezzare tra gli appassionati in tutto il mondo. Capiamo che lo sviluppo che comprende una tale qualità di persone e musicisti abbia il suo costo e, quindi, alcuni tagli sono inevitabili. Ci dispiace comunque non poter vivere quest'opera nella nostra lingua e nelle altre in cui non è stata prevista.


Tornando al gameplay, la parte musical verterà sulle scelte che il giocatore potrà fare nel corso della durata della cantato. Tali scelte potrebbero modificare il corso di una parte secondaria della narrazione e anche nelle relazioni tra Grace e il personaggio che ha di fronte. In precisi punti lo stesso musical diventa il punto di raccordo tra due strade molto diverse che portano a narrazioni e finali differenti.


Dopo due run complete, le nostre sensazioni sono positive sulla libertà di scelta data al giocatore anche se forse si poteva fare qualcosina in più come ampiezza dell'opera, con qualche scelta e percorsi narrativi in più. Comunque quello che abbiamo davanti è di ottima qualità dal punto di vista cantato e recitato, anche grazie all'ottima caratterizzazione di tutti i personaggi legati alle voci dei doppiatori/cantanti davvero di grande fattura. 

TECNICA E CONSIDERAZIONI FINALI

Dal punto di vista tecnico Stray Gods: The Roleplaying Musical è mosso dall'Unreal Engine, che fa pensare di vedere chissà quali peripezie tecnico grafiche. Niente di tutto questo: la storia viene narrata come una visual novel, ma decisamente più dinamica con movimenti di camera e scenari disegnati a mano che si muovono tridimensionalmente proprio grazie al motore grafico usato, opportunamente adattato al contesto “leggero” che caratterizza il titolo che abbiamo davanti.


A volte il disegno sembra dozzinale, mentre i personaggi sono ben realizzati con le giuste espressioni in base alla situazione di dialogo che troviamo. L'interazione è quella di una visual novel opportunamente ampliata dalle scelte di dialogo legate ai tratti, dalla possibilità di romance, da quelle fatte durante durante i numerosi musical e in quei bivi narrativi che porteranno a strade ben precise.


Tali scelte possono essere vincolate dalla non comprensione del testo a causa della doppia lettura tra quello della canzone sopra e le scelte da fare sotto. Ogni frase che vedremo su schermo è completamente doppiata, dall'altra dovremo leggere il testo che a volte passa alla frase successiva troppo velocemente. Ci sono alcune opzioni legate all'accessibilità che aiuteranno un po' a immedesimarsi e adattarsi all'opera, ma chi non conosce la lingua di albione e quelle comprese nel gioco si perderà parte della storia e coinvolgimento che ripetiamo diviene un problema con cui convivere. Proprio per questo la mancanza della localizzazione italiana va a ripercuotersi sul gameplay, mancando un buona fetta nella comprensione dei testi essendo il livello dell'inglese (e delle altre lingue) decisamente alto.

Nella nostra prova svoltasi su PlayStation 5 non abbiamo trovato problemi tecnici, bug o altro che compromettessero la fruizione. E' capitato che in un musical il testo non andava al passo con la canzone di un paio di secondi, ma ci è successo una sola volta. Una run l'abbiamo fatta su PlayStation 4 per vedere le differenze tra le due versioni: possiamo assicurarvi che l'esperienza sarà identica in base a quale piattaforma decidiate di giocare. Tranne in alcune animazioni e movimenti tridimensionali dove si evidenzi una certa perdita di framerate e lentezza (capitata anche su PlayStation 5), non c'è nulla che comporti problemi di gameplay. E' in uscita la patch al day one che dovrebbe risolvere diversi problemi di fruizione e gameplay, quindi potete stare tranquilli.


Chiudiamo il nostro resoconto con un giudizio piuttosto positivo, poiché il gioco ha una discreta rigiocabilità e un buon appeal soprattutto per chi ama le storie e le visual novel. L'interpretazione dei doppiatori è superlativa sia nella recitazione che nel canto... e questo non fa altro che dare una marcia in più ad un prodotto che fa dell'originalità e del coinvolgimento il suo punto di forza.


Se siete amanti del genere e conoscete bene l'inglese o una delle lingue comprese, prendetelo senza pensarci un attimo. Per tutti gli altri aspettate magari un calo di prezzo o se vi piace il genere tenete a portata di mano un vocabolario o magari un traduttore automatico. 

Modus Operandi:

Siamo stati testimoni delle vicende di Grace e del sue essere divenuta una divinità, grazie ad un codice gentilmente datoci da Plan of Attack.

L'opera di Summerfall Studios e dei doppiatori/cantanti che animano i protagonisti rendono Stray Gods: The Roleplaying è un'esperienza originale, coinvolgente ed emotiva. Il livello di canto è degno dei migliori musical orchestrali in circolazione, mentre quello recitativo non sfigurerebbe in una fiction o serie TV. Il più grande difetto diviene la mancanza della localizzazione in italiano e nelle lingue non previste dagli sviluppatori in corso d'opera. Questo va a ripercuotersi nel gameplay dovendo sottostare non solo alle scritte durante i dialoghi e nei musical, ma anche alle scelte stesse. Nel suo complesso, comunque, non possiamo che dare una valutazione più che positiva a quest'opera apprezzandone la sua realizzazione musicale e l'originalità della sua fusione tra visual novel e musical, non sempre presente al giorno d'oggi.
  • Perfomance cantata e recitata davvero superlativa
  • Storia ben scritta e sceneggiata
  • Discreta varietà di scelte e biforcazioni della trama
  • Possibilità di intraprendere relazioni sentimentali
  • Il suo essere molto simile ad una visual novel lo pone in un genere più di nicchia
  • La mancanza della localizzazione in italiano diventa un problema di gameplay
  • A vote seguire il musical tra testo e scelte non è facile
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