Recensione X-Box Series X-S
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Titolo del gioco:
Fearmonium
Anno di uscita:
2023
Genere:
Azione / Avventura / Platform / Metroidvania
Sviluppatore:
Redblack Spade
Produttore:
Ratalaika Games
Distributore:
Xbox Store
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Console della famiglia Xbox One (Xbox One, Xbox One S, Xbox One X), Xbox Series X|S - una connessione a banda larga - un account Xbox - 948 MB di spazio libero su disco - Prezzo: €12,99
Box
  • La fantasia non manca in Fearmonium. Tutta quella che si pu&ograve; trovare in un incubo.
  • Andare avanti non sar&agrave; semplice, per niente.
  • Peccato che il gioco sia tradotto in 10 lingue tranne l'italiano.
  • Un bel bagno nelle lacrime? Perch&eacute; no?
  • In monopattino si va pi&ugrave; veloci. Peccato che sia difficilmente manovrabile.
  • La mappa &egrave; enorme, ma non c'&egrave; alcun riferimento.
  • Un aeroplanino di carta pu&ograve; diventare un'arma? A quanto pare s&igrave;.
  • Che uccellini carini... o forse no?
  • Quel cavaliere non sembra amichevole...occhio!
  • Palloncini a iosa... e ce ne serviranno parecchi.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
  • Un'altra key art del gioco.
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri
Pubblicato il: 16-01-2024
Gli angoli bui della mente umana possono essere pericolosi, soprattutto in un ragazzino bersagliato da un mucchio di problemi.

Il nuovo gioco di Redblack Spade, uno studio capitanato e gestito da una sola persona, Slava Gris, si addentra in contesti che vanno ben al di là del semplice intrattenimento di un videogame. Al giocatore viene offerto un viaggio attraverso gli angoli oscuri di una mente martellata da fobie e depressione con lo scopo di spingere ad affrontare i propri demoni per superarli e ritornare a godere di una vita serena.


Effettivamente la narrazione va un po' oltre, sia quando viene svelata l'indole psichica del protagonista, sia quando ci viene chiesto di metterci nei panni di un elemento negativo, una fantomatica fobia, che avrà l'obiettivo di demolire ogni certezza residua del povero protagonista. Complice il curriculum di tutto rispetto dell'autore del gioco, che evidentemente sa di cosa parla avendo anche lavorato con problematiche reali di questo tipo, la scelta narrativa ci spiazza nella fase iniziale: dobbiamo aiutare il povero Max o dobbiamo trascinarlo verso il baratro? Toccherà affrontare tutta l'avventura per conoscere, ovviamente, la risposta.

AL PEGGIO NON C'È MAI FINE

Con un filmato introduttivo, chiaramente ispirato a un fumetto di matrice occidentale, ci viene raccontata, brevemente, la vita di Max. Ci troviamo di fronte a un "caso umano" con un ragazzo che vive malamente l'esperienza familiare, tra le incomprensioni della madre, le botte del padre e il bullismo che subisce a scuola. Come capita spesso in questi casi nel momento in cui l'unica ancora di salvezza viene a mancare, nella fattispecie il nonno con il quale Max aveva un ottimo rapporto, qualcosa si rompe irreparabilmente e comincia una lenta e inesorabile discesa verso l'abisso. In un contesto di forte depressione, ad aggravare il problema ci pensano le fobie, le paure che portano chi si è già isolato verso un ulteriore livello di solitudine. Nel caso di Max è la paura dei clown a tormentarlo.


Una volta iniziato il gioco noi vestiremo i panni di Phobia, proprio un clown al femminile che ha come obiettivo la demolizione di tutti i ricordi di Max, buoni o cattivi che siano, al punto tale che si stringerà ben presto una strana alleanza con Lady Depression, una "fatalona" che gode a fare il bagno nelle lacrime di Max. Rispetto ai canonici videogiochi quindi siamo davanti a una storia più pesante, più seria, che ha come obiettivo quello di stimolare nel giocatore ben più di una semplice riflessione sul destino di questo povero ragazzo anche se, come dicevamo, la narrazione si svilupperà, con diversi colpi di scena, man mano che andremo avanti nell'avventura.

INIZINO LE DANZE

La struttura di Fearmonium è quella di un metroidvania in 2D con una mappa gigantesca tutta da esplorare, NPC da incontrare e missioni da portare a termine. La grandezza dello scenario esplorabile, da sbloccare gradualmente però, farà la felicità degli appassionati di esplorazione e sarà una condanna invece per i fobici (giusto per restare in tema) degli spazi troppo grandi. A peggiorare le cose ci pensa la mancanza di punti di riferimento e marcatori di ogni genere che indurranno allo smarrimento anche i discendenti di Indiana Jones. Il tutto sarà naturalmente costellato da nemici da abbattere (fondamentalmente tutti facenti parte dei ricordi remoti e recenti di Max) fino alle immancabili boss fight in grado di mettere a dura prova chiunque: solo apprendendo i pattern d'attacco dei boss si ha qualche speranza ma comunque il livello di difficoltà in questi scontri è tarato abbastanza verso l'alto, visto che ogni tanto questi si mettono a sparare riempiendo tutto le schermo e negandoci ogni possibilità di difesa.


La nostra Phobia potrà correre, saltare, arrampicarsi e colpire con un grosso martello ma è parecchio deficitaria per quanto riguarda le tecniche di difesa che la mettono spesso alla mercé degli attacchi avversari che potrà (potremo) solo schivare. Ci saranno poi sezioni di puzzle da risolvere non troppo semplici per la verità che metteranno a dura prova le nostre meningi e che dovremo superare per forza. Anche perché ogni eventuale aiuto, che sia dalla semplice indicazione su come proseguire oppure su come superare il puzzle si paga (profumatamente) con la moneta di gioco rappresentata da palloncini da raccogliere in giro, giusto per restare in tema clown con buona pace di tutte le citazioni. Spesso quindi non avremo neanche la valuta sufficiente per disporre di un aiuto viste le esose richieste dei vari NPC e quindi dovremo arrangiarci per conto nostro.

E LE ABILITÀ?

Come in ogni metroidvania che si rispetti anche la nostra Phobia potrà acquisire delle abilità man mano che avanza nella storia. Buona parte di queste saranno utili se non necessarie per superare ostacoli prima insormontabili invitandoci neanche troppo velatamente a tornare sui nostri passi per esplorare altre parti di scenario. Un ruolo importante viene rivestito anche dalla stamina che non si limita al ruolo di semplice statistica di gioco ma si rivela spesso fondamentale per superare alcuni punti della storia. In Fearmonium saranno presenti solo due slot da equipaggiare con roba interessante come gli strumenti da utilizzare per la cura del nostro personaggio oppure quelli direzionati a clown e giocattoli che da un certo punto in poi potranno essere chiamati ad aiutarci durante le battaglie. Mal implementato è invece il sistema dei checkpoint spesso distribuiti sullo scenario in maniera non ottimale e che ci costringeranno più volte a dover riaffrontare intere (e lunghe) porzioni di gioco dopo la nostra dipartita. Nel gioco comunque ci sono tante cose da fare tanto da innalzare la longevità fino alle 15 ore per un completamento al 100% di tutta la storia.

COMPARTO TECNICO

Se la narrazione è il vero punto di forza del gioco rivelandosi accattivante, coinvolgente e in grado di spingerci a progredire nell'avventura, dal punto di vista tecnico qualche problemino c'è. La mappa di gioco come dicevamo è molto grande ma difficilmente navigabile senza perdersi anche e soprattutto a causa della mancanza di marcatori che permetterebbero un orientamento migliore. I controlli di gioco invece si alternano tra alti e bassi con punti in cui un certo lag nelle risposte conduce a un inevitabile game over. I comandi non sono difficili, ci si abitua subito, ma una maggior responsività nella risposta all'input in un gioco come questo è d'obbligo. Per il resto Fearmonium se la cava discretamente con disegni realizzati a mano e chiaramente ispirati ai cartoon di inizio secolo scorso (e ad un certo Cuphead. -NdNew_Neo) anche se, comunque non parliamo di chissà quale impatto visivo.


Graficamente il gioco è abbastanza godibile complici anche le animazioni che, al netto di qualche salto di frame, fanno il loro dovere. Senza infamia nè lode il comparto sonoro che si limita a musiche di atmosfera, chiaramente a tema psico-horror che però accompagnano senza sforare nella memorabilia. Peccato anche per la mancata localizzazione in lingua italiana, sempre anomala quando si parla di console e soprattutto a tanta distanza dall'uscita della versione PC avvenuta ormai due anni fa. Inaccettabile per un gioco tradotto in 10 lingue. Malgrado i testi su schermo siano abbastanza chiari, chi non mastica una parola di inglese si perderà buona parte della storia.


In conclusione Fearmonium è un titolo dalle grandi potenzialità che si è un po' perso in fase di realizzazione anche se potrebbe comunque regalarvi qualche ora di intrattenimento.

Modus Operandi:

abbiamo giocato con le paure di Max grazie a un codice fornitoci dagli PR Hound.

Fearmonium è un titolo abbastanza controverso. Da un lato abbiamo una narrazione ottima, coinvolgente, che si avventura in un ambiente a dir poco spinoso e lo fa con una trama ben raccontata e condita anche da colpi di scena tutt'altro che banali. Dall'altro abbiamo un comparto tecnico che presta un po' il fianco a problematiche di gameplay come il rischio di perdersi nella mappa, la gestione sbagliata dei vari checkpoint e qualche ritardo nei comandi di gioco. Ad aggravare il tutto ci pensa anche la mancata localizzazione in italiano. Eppure non siamo davanti a un gioco da bocciare, perché se si chiude un occhio sulle piccole problematiche che si porta dietro è in grado di appassionarci per tutta la sua durata.
  • Storia intensa e coinvolgente
  • C'è molto da fare e da esplorare
  • Se lo si comincia lo si porta avanti fino alla fine
  • Gameplay non sempre all'altezza
  • Qualche incertezza tecnica
  • Manca la localizzazione in italiano
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