Recensione PC
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Titolo del gioco:
Ready or Not
Anno di uscita:
2023
Genere:
Avventura / Azione / Sparatutto in prima persona / Simulazione / Indie
Sviluppatore:
VOID Interactive
Produttore:
VOID Interactive
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Online e tra amici Steam
Localizzazione:
No
Requisiti minimi:
Sistema Operativo: 64-bit Windows 7, Windows 8.1, Windows 10 - Processore: Intel Core i5-4430 o AMD FX-6300 - Memoria: 8 GB di RAM - Scheda Video: NVIDIA GeForce GTX 960 (2GB) o AMD Radeon R7 370 (2GB) - DirectX: Versione 11 - Hard Disk: 90 GB di spazio libero - Prezzo: €49.99
Box
  • La nostra squadra in una missione.
  • La stazione di polizia, ovvero la nostra lobby.
  • La tensione che si crea mentre si scassinano le porte.
  • Il centro scientifico dove vengono svolti dei crimini.
  • La nostra squadra che si accinge all'entrata di una struttura.
  • Vari fucili nella sezione di personalizzazione.
  • Un corridoio molto inquietante.
  • In fila verso la prossima stanza.
  • Le varie armature nella sezione di personalizzazione.
  • Una delle key art ufficiali del gioco.
Redattore: Federico 'Zombo' Giunta
Pubblicato il: 17-01-2024
Nella città di Los Sueños stanno accadendo vari crimini che solo la nostra squadra SWAT può fermare. Indossando i panni del capitano avremo la responsabilità di sventare questi reati e salvare la vita di tutti, sia innocenti che colpevoli.
Un nuovo simulatore FPS

Il 13 Dicembre dell'anno scorso è uscito dall'accesso anticipato il nuovo gioco indipendente della VOID Interactive a 2 anni dalla prima pubblicazione del 17 Dicembre 2021, anche se il primo trailer è stato rilasciato ben 6 anni fa. In questo periodo però il gioco è stato sottoposto a continui cambiamenti, modificandone la struttura, che l'hanno reso oggi uno dei migliori giochi di simulazione ed FPS presenti in commercio. Pubblicato su Steam dalla stessa casa produttrice, Ready or Not si presenta come un gioco tattico e sparatutto che ci mette nei panni del capitano di una squadra SWAT che dovrà intervenire in varie zone di Los Sueños, una città immaginaria in California dove il tasso di criminalità continua a salire esponenzialmente e le vite dei civili vengono messe sempre più a rischio ogni giorno.


Nonostante la fantasia della città e degli avvenimenti che prendono luogo in Ready or Not, bisogna comunque ricordare che avvenimenti simili accadono anche nel mondo reale, dove ogni giorno tanti agenti delle forze speciali mettono a repentaglio la propria vita per salvare quella di civili innocenti, affrontando soggetti molto pericolosi. La possibilità di vivere queste esperienze in prima persona ci insegna quanto sia difficile il loro lavoro e, anche se stiamo parlando comunque di un videogioco, il livello di immedesimazione è comunque alto. Sotto questo punto di vista gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro a cercare di farci provare certe emozioni all'interno del gioco, grazie anche a un realismo quasi impeccabile nella grafica, nel sonoro e nella fisica di gioco, anche se ogni tanto vari bug visivi accompagnati da alcuni glitch incidono sull'esperienza a lungo termine.

Los Sueños: il nido dei criminali

Quando il dovere chiama, si è obbligati a rispondere, soprattutto se si fa parte di una squadra speciale SWAT e se ci sono delle vite in pericolo, proprio come succede a Los Sueños, dove l'attività criminale sfida le forze dell'ordine quotidianamente, creando situazioni di pericolo che mettono a rischio la vita di svariate persone. I vari obiettivi del gioco sono quelli di mettere al sicuro i civili e gli innocenti che sono stati presi come ostaggi, e neutralizzare i soggetti più pericolosi o quelli principali, cercando sempre di uccidere meno persone possibili. Questo vale anche nei confronti dei cattivi, che dovremo comunque, nei limiti del possibile, evitare di uccidere limitandoci a renderli inoffensivi.


Al momento Ready or Not dispone di 18 missioni collegate tra loro tramite una storia che possiamo giocare in un ordine prestabilito dal gioco e successivamente dividerle per la categoria dei crimini commessi in quelle mappe come ad esempio la distribuzione di metanfetamina, terrorismo, scambio di armi illegali, assassinio, estremismo militante e crimini di natura sessuale. Insomma, la scelta di crimini da sventare è sicuramente ampia, ognuno ambientato in zone diverse di Los Sueños e con pericoli diversi sempre dietro l'angolo, come un nemico con un fucile a pompa che punta la porta da dove stiamo per entrare ed è pronto a premere il grilletto al minimo movimento, oppure delle granate legate a dei fili nella parte più bassa della porta dove basta fare un passo di troppo per saltare in aria.


In qualsiasi caso dovremo prestare molta attenzione ai posti in cui ci troviamo per evitare di morire, perché essendo noi il capitano, una volta eliminati la nostra squadra rimarrà da sola e senza qualcuno che possa dargli delle direttive, facendo terminare così anticipatamente la missione. Il capo Galo Àlvarez ha fatto un discorso riguardo quest'attività criminale in continua ascesa, e ha ritenuto opportuno l'intervento dell'LSPD (Los Sueños Police Department) con una squadra SWAT capitanata da David "Judge" Beaumont, lo stesso personaggio di cui prenderemo i panni durante le missioni.

La realtà su schermo

L'intera stazione di polizia di Los Sueños ci è stata messa a disposizione per prepararci al meglio ad affrontare ogni missione in maniera più sicura possibile. Potremo usufruire di stanze, armi ed equipaggiamenti di qualsiasi genere mentre se avremo bisogno di un allenamento speciale per affinare la nostra mira, provare svariate armi e gadget basterà recarci al poligono di tiro, dove oltre ad avere la classica sezione di allenamento con vari bersagli posizionati a diverse distanze, avremo anche il deposito di munizioni infinite e subito accanto l'armeria per cambiare il fucile o la pistola del nostro equipaggiamento, così da trovare le combinazioni che preferiamo di più.


La stanza delle pianificazioni è il luogo da dove sceglieremo in quale missione andare e, se ci troviamo in una lobby multiplayer, dovremo aspettare che tutti i giocatori siano pronti per poter partire. Una volta entrati in azione ci verranno descritti gli obiettivi che si divideranno in principali e facoltativi: i primi vanno assolutamente portati a termine senza margine di errore, i secondari, che di solito sono quasi sempre gli stessi, possono anche essere completati per metà, oppure falliti completamente, ma così facendo il nostro voto in pagella scenderà notevolmente, e se ne prendiamo uno troppo basso non potremo procedere alla prossima missione, costringendoci a ricominciare da capo.


La nostra squadra composta da quattro agenti, più noi (il capitano) va guidata con cautela, perché anche nella modalità storia dove i nostri compagni sono dei BOT guidati dall'intelligenza artificiale potrebbero morire se non facciamo abbastanza attenzione, oppure esplodere per colpa di una trappola, rimanere coinvolti in un'imboscata, tutte evenienze che ci farebbero perdere punti in pagella, oltre che la vita dei nostri compagni. Attraverso il selettore di azioni che si attiva premendo la rotellina del mouse daremo degli ordini alla squadra che è divisa in due gruppi, il gruppo rosso ed il gruppo blu, ma se vogliamo dare un ordine uguale per tutte e due le squadre ci basterà selezionare il gruppo dorato e tutti e quattro gli agenti compiranno l'azione da noi scelta.

Più stressante sarà l'ambiente della missione, più stressati saranno gli agenti, e quando troppo stress verrà accumulato sarà il momento di mandarli in terapia per un po' di tempo, in modo che si possano riprendere e riposare. Nel frattempo dovremo assumere degli altri agenti che prenderanno il loro posto così da alternare le squadre e permettere a tutti di avere una pausa. Oltre a preoccuparci per la vita dei nostri compagni, dobbiamo occuparci anche dei poveri civili rimasti ostaggi dei malavitosi all'interno di strutture strettamente controllate da scagnozzi pesantemente armati che proprio come nella vita reale possono ucciderci solo con una manciata di colpi in parti del corpo non vitali come ad esempio le braccia o le gambe che non possono mai essere protette come il busto e la testa che invece sono difesi dall'armatura antiproiettile e dall'elmetto con visiera antiproiettile. Come spiegato all'inizio, il nostro obiettivo è salvaguardare le vite di tutti, sia innocenti che criminali cercando di neutralizzarli senza ucciderli, quindi di colpirli in parti non vitali, oppure stordendoli con delle granate apposite o intimorendoli con qualche sparo e urlandogli contro, nella speranza che gettino le armi e che si arrendano in modo da ammanettarli. Purtroppo ogni tanto ci troveremo davanti a criminali coraggiosi che non si arrenderanno per niente, e neutralizzarli perennemente sarà l'unico modo per proteggere le vite dei civili e quelle dei nostri compagni.


Ciò che rende Ready or Not un ottimo simulatore è la grafica dettagliatissima e soprattutto la fisica ed i movimenti dei personaggi: la grafica è realizzata così bene che sembra veramente di essere il capitano di una squadra SWAT: i modelli, le luci, l'attenzione ai dettagli dimostrano quanto gli sviluppatori si siano impegnati per rendere il loro gioco più vicino possibile alla realtà, ma quello che veramente separa Ready or Not dagli altri simulatori sono alcuni movimenti e la fisica di gioco. I movimenti non sono statici come un qualsiasi altro simulatore, bensì ritraggono perfettamente quelli delle persone vere compresa l'imperfezione di alcuni movimenti mentre si è in stato di ansia o stress, dei piccoli tremolii occasionali ed il costante movimento che si ha quando si mira con un fucile, anche se si è fermi, tutti dettagli che ricreano perfettamente la visuale reale di un agente SWAT durante quelle situazioni, anche se ogni tanto il gioco si concede piccole licenze dall'aspetto simulativo come nel caso del grimaldello che forza una serratura realizzato non proprio benissimo.

Vicinissimi alla perfezione eppure...

Il riscontro positivissimo che ha ricevuto Ready or Not su Steam è sicuramente impressionante, considerando che il titolo sia un indie ma non bisogna mai crogiolarsi nelle lodi che si ricevono, anzi bisogna andare a cercare i punti deboli dei propri progetti per rafforzarli e migliorare sempre di più il proprio lavoro e la VOID Interactive deve fare proprio questo e sebbene fino ad ora abbiamo lodato il gioco per il suo realismo, dobbiamo considerare anche gli aspetti negativi. Il problema più grosso riscontrato durante i nostri test è rappresentato dall'intelligenza artificiale che comanda i nostri nemici che sembra letteralmente presa da Terminator e infusa all'interno di semplici criminali: i malviventi che andremo ad affrontare hanno dei riflessi incredibili, oltre ad avere la mira di un cecchino professionista e la capacità di vedere al buio anche senza gli occhiali della visione notturna e attraverso il fumo delle granate fumogene. Mentre noi saremo accecati loro avranno tutto il tempo di prendere la mira ed eliminarci in un secondo. Realisticamente parlando è impossibile che delle persone riescano a vedere al buio così bene e a poter osservare i nostri movimenti attraverso una coltre di fumo per poi spararci centrando ogni colpo, l'IA dei nemici va rivista per renderla più equilibrata in base alle situazioni. Un altro problema, stavolta visivo, riguarda i modelli dei personaggi che si incastrano dentro gli oggetti circostanti e a volte all'interno dei muri quando comincia la scena dell'arresto e i soggetti vengono fatti sdraiare, se sono rivolti verso qualcosa ci entreranno all'interno e se sono molto vicini, succederà anche a noi. Sebbene questo problema non rovina materialmente il gameplay perché non ci "glitchiamo" all'interno dei muri o degli oggetti ma veniamo spinti indietro, rovina il realismo dell'esperienza, molte volte cogliendoci di sorpresa.

Un punto a favore è la possibilità di aggiungere delle mod su Ready or Not tramite il workshop della community, un po' come Garry's Mod e si può trovare di tutto e di più, dalla personalizzazione di armi che ci permettono di aggiungere skin, all'aggiunta di modelli nuovi per i nemici che verranno trasformati in personaggi di altri giochi. Potremo cambiare anche i rumori delle armi, e aggiungerne di nuove, oppure utilizzare delle mod che incrementino ancora di più il realismo e addirittura poterlo giocare in realtà virtuale.


Il multiplayer va abbastanza fluido, e rende le missioni più facili perché l'IA che comanda i nostri compagni nella modalità storia è totalmente l'opposto di quella dei nemici. Oltre ad essere più debole, spara per uccidere, non per ferire o neutralizzare temporaneamente i criminali per permetterci di arrestarli, invece nel multiplayer la squadra composta da esseri umani ha più cognizione di causa, riesce a gestire meglio le situazioni di scontro armato e soprattutto il gioco diventa più divertente da giocare e con la funzione delle telecamere sul corpo di ogni agente, premendo un tasto ci sarà permesso vedere la visuale di ogni membro della squadra e sapere dove sono, cosa stanno facendo, se sono in pericolo o se hanno bisogno di aiuto. Questi due anni di accesso anticipato hanno cambiato notevolmente Ready or Not e gli sviluppatori hanno dimostrato quello di cui sono capaci, anche se non hanno pubblicato un gioco perfetto sono sulla strada giusta per farlo. Va solo corretta qualche sbavatura di qua e di là perché se anche parliamo di poche imperfezioni, sono comunque presenti e una volta che si manifestano all'interno delle missioni rovinano l'esperienza nel suo complesso.

Modus Operandi:

Abbiamo potuto sventare i crimini di Los Sueños e salvare tantissime vite innocenti nei panni del capitano di una squadra SWAT grazie ad un codice gentilmente fornitoci da Star2Com.

Finalmente è uscito un gioco stupendo sia nell'aspetto grafico che meccanico e che non è stato prodotto da grandi aziende, bensì da uno studio di sviluppatori indipendenti. Per anni il mondo dei videogiochi ha cercato di riprodurre il mondo reale all'interno di un computer e adesso sembra proprio che quest'industria sia sulla strada giusta per riuscirci, anche se ancora qualche imperfezione è percepibile anche se di poco come l'IA dei nemici o alcuni glitch visivi, quindi proprio come i limiti in matematica che tendono ad un numero avvicinandosi sempre di più senza mai toccarlo, i videogiochi tenderanno sempre a simulare la realtà avvicinandosi tantissimo senza mai arrivarci. Ciò non toglie che Ready or Not sia un ottimo simulatore per il prezzo che offre e se si è amanti del brivido e dell'inaspettato è, a maggior ragione, un titolo consigliatissimo.
  • Molto realistico
  • Graficamente quasi perfetto
  • Prezzo equilibrato
  • Divertente sia in multiplayer che in singleplayer
  • Longevo
  • Presenza di bug/glitch visivi minori
  • IA nemica da equilibrare
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