Ormai ci siamo... il tanto atteso remake delle avventure di Leon Kennedy contro i Ganados e le Plagas è imminente. Durante l'evento Capcom Spotlight del 10 febbraio scorso, la compagnia giapponese ha pubblicato l'attesa demo di Resident Evil 4 su tutte le piattaforme interessate.
I giocatori possono finalmente toccare finalmente con mano il nuovo lavoro di Capcom dopo l'ottimo remake di Resident Evil 2 (qui la nostra recensione) e il meno apprezzato - ma comunque ben sviluppato - Resident Evil 3 (qui la nostra recensione). Il nostro provato è stato eseguito su più piattaforme, in modo da darvi un'idea delle differenze che intercorrono tra la precedente e l'attuale generazione di console. Comunque grazie alla grande scalabilità del RE Engine, il motore grafico che sta facendo la fortuna della casa di Osaka, anche i possessori di PlayStation 4 e Xbox One possono dormire sonni tranquilli.
Come abbiamo scritto nell'introduzione si tratta di una demo dalla durata davvero breve ma comunque sufficiente per iniziare a farci un'idea del gameplay e della gestione dell'equipaggiamento tra armi, le munizioni, spray e le erbe. Rispetto al titolo originale uscito nel 2005 (sviluppato prima sul Nintendo Gamecube e successivamente portato su PlayStation 2), abbiamo una storia più elaborata che ci mostra il periodo di Leon Kennedy dopo i fatti tragici di Resident Evil 2. Come ben sappiamo al nostro poliziotto è stato affidato dal governo americano il ritrovamento della figlia del Presidente nei pressi di un villaggio europeo dalla forte origine spagnola.
Da qui, come ben sa chi conosce l'originale, inizierà l'inferno per Leon Kennedy chiamato ad affrontare nemici molto diversi diversi dagli zombie. Quello che la demo ci presenta è l'inizio dell'avventura, suddivisa in due parti principali: la casa del cacciatore (molto più estesa rispetto all'originale) e il villaggio dove dovremo fronteggiare gli abitanti fino al suono della campana. La nostra prima impressione dal punto di vista tecnico e di gameplay è decisamente positiva, ma con qualche riserva sul fronte grafico. Non perché il gioco sia brutto da vedere, tutt'altro, ma in alcuni punti dello scenario - come all'interno della prima abitazione - abbiamo visto texture a bassa risoluzione ed elementi poligonali non proprio di ultima generazione, e anche sull'andatura del protagonista stesso c'è qualche dubbio (ne parliamo nel box più avanti).
Dove Capcom sta eccellendo da diversi anni è nella cura del gameplay e dell'interfaccia. E anche nella demo che abbiamo davanti è tutto davvero facile e veloce. Ottima l'idea di usare i tasti direzionali del controller per cambiare “al volo” l'arma e di assegnarla attraverso la sezione risorse dell'inventario. La gestione dell'equipaggiamento è davvero veloce, bella da vedere e soprattutto pratica. Lo stesso vale per la combinazione tra le erbe, per le munizioni delle armi e altro. Nella demo è possibile fare ben poco, visto che siamo all'inizio ma già s'intravede l'ottima gestione delle risorse che sarà nostra amica per tutta la durata del gioco.
Quando accederemo alla schermata d'interfaccia e delle risorse il gioco andrà in pausa: questo può far storcere il naso per chi vorrebbe un'esperienza realistica ma è anche vero che in situazioni concitate dove bisogna - magari - usare uno spray o erba curativa diverrebbe il tutto frustrante. Crediamo che sia la soluzione più adatta, fermo restando che Capcom non decida di aggiungere un'opzione a tal proposito nella versione finale. Buona anche la parte delle opzioni dedicate all'accessibilità, non siamo ai livelli delle esclusive PlayStation ma è un buon viatico per chi ha problemi visivi, uditivi e di nausea.
Di certo è ancora presto per dire se Capcom abbia tirato fuori dal cilindro l'ennesima gemma, ma gli elementi per un grande remake sembrano esserci tutti. Il gameplay è più rapido e viene snellito dal cambio delle armi, che nell'originale veniva fatto dall'inventario mentre nel remake si fa “on the fly”. Anche il tutorial in-game è semplice e poco invasivo.
Entrati nel Villaggio, chi ha giocato all'originale farà subito un comparazione non potendo che rimanere soddisfatto del lavoro della casa di Osaka in grado di farci sobbalzare dalla sedia prima del suono della campana con momenti intensi dove tutti gli abitanti ci danno la caccia mentre il famoso dottor Salvador vuole farci a fette con la sua fidata motosega inseguendoci in ogni angolo del villaggio fino al tetto delle case. Davvero efficace l'introduzione della parata con il coltello di Leon per tenere testa all'attacco della motosega, dando maggiore enfasi all'esperienza e con applicazioni che sicuramente vedremo più avanti.
La demo di conclude con il suono della campana e gli abitanti che svuotano il villaggio entrando in una struttura simile ad una chiesa lasciando solo il povero Leon Kennedy sbigottito che dice: “ma dove stanno andando, al bingo?”. Come avrete intuito, se vi cimenterete nella demo la durata media si aggirerà sul quarto d'ora se sapete tutto a memoria o un circa 25-30 minuti se vorrete fare tutto con calma.
Per avere un quadro generale abbiamo testato la Chainsaw Demo del remake di Resident Evil 4 su PlayStation 4, PlayStation 5 e Xbox Series S. Se sulle console di nuova generazione è possibile scegliere tra framerate e risoluzione, abilitando il ray tracing su entrambe le modalità ma solo su PlayStation 5 (e Xbox Series X) con una framerate di 60 fotogrammi al secondo ad una risoluzione 4K. Su Series S bisogna accontentarsi di 1080p e 60 fps in modalità framerate e del 1440p in quella risoluzione con una fluidità che non raggiunge i 60 fotogrammi al secondo.
Per chi possiede una console della precedente generazione (PlayStation 4 e Xbox One), bisogna scendere a più compromessi. Ma sapete che il RE Engine ha fatto faville con Resident Evil Village, e anche su PlayStation 4 base (oggetto della nostra prova) il colpo d'occhio non è affatto male pur con una risoluzione di 900p. Ovviamente non è possibile attivare alcuna opzione grafica e il framerate è altamente instabile ondeggiando di media oltre i 30 fotogrammi al secondo, comunque non abbiamo avuto problemi di fruizione.
Dal nostro punto di vista il lavoro fatto da Capcom sembra encomiabile, con un riserva sul comparto grafico sul quale nutriamo ancora dei dubbi. Speriamo che la versione finale sia maggiormente rifinita e ottimizzata.
Ricordiamo che il remake di Resident Evil 4 sarà disponibile dal 24 marzo 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC.
Quello che ci ha lasciato a caldo sulla Chainsaw Demo di Resident Evil 4 è che dovremmo stare tranquilli sulla bontà della versione finale. Il gameplay sembra granitico e la gestione dell'interfaccia è davvero ottima, così come il cambio al volo della armi promette un'azione più intensa e meno spezzettata rispetto all'originale. I dubbi che aleggiano sono quelli legati al comparto grafico, non quello tecnico. Abbiamo la sensazione che il remake si basi sulla precedente generazione di console: lo vediamo da alcune texture a bassa risoluzione negli interni della prima abitazione e anche in quelle del villaggio che si ripercuotono anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, inoltre l'andatura di Leon - specie quando corre - non ci ha entusiasmato. Se pensiamo allo splendido lavoro fatto con Resident Evil Village (qui la nostra recensione) siamo rimasti paradossalmente un po' male, ma potrebbe essere che questa demo non sia recente e che abbia più di qualche mese sulle spalle.
Buono il doppiaggio in italiano, anche se al momento abbiamo ascoltato solo Leon e Hannigan alla radio (finalmente possiamo vederla in carne e ossa e non semplicemente in una schermata alla Metal Gear Solid). Siamo curiosi di ascoltare gli altri protagonisti e comprimari per avere un'impressione più chiara al riguardo.
Resta il fatto che quello che abbiamo giocato ci rassicura sulla bontà del gioco completo, speriamo che i dubbi sul comparto grafico vengano sciolti una volta divenuto disponibile il prodotto finale. Nell'attesa godetevi questa piccola porzione del remake, perché ne vale la pena!