I ragazzi di Byterunners stanno scommettendo davvero alla grande con un gioco che osa al di là di ogni immaginazione. In un mondo popolato da puritani, psicologi dell'ultima ora e bigotti di ogni genere, un titolo che ci mette nei panni di un magnate della droga forse va ben oltre quanto consentito anche da un videogame. In realtà altri tentativi in passato di giochi simili ce ne sono stati, basti pensare al famigerato Postal e all'irriverente seguito ma volendo anche la serie del famosissimo GTA al quale il gioco palesemente si ispira tutto sommato non brilla proprio per il "politically correct" (e se poi ci mettiamo anche le MOD rischiamo di andare all'inferno con armi e bagagli). Di conseguenza giochi di questo tipo sono esclusivamente indicati per chi sa già cosa lo aspetta una volta completata l'installazione. Se giocherete a Drug Dealer Simulator (ancora in pieno sviluppo) non potrete poi lamentarvi di ciò che vi verrà chiesto di fare. Vediamo quindi a che punto sono i lavori.
Dando un'occhiata su Steam si vede che il gioco uscirà nel primo quadrimestre del 2020: se questa previsione venisse rispettata gli sviluppatori avrebbero solo un paio di mesi scarsi per sistemare le criticità che ahinoi sono ancora piuttosto evidenti. Nella nostra prova, attraverso la build messaci a disposizione dagli sviluppatori, una breve clip ci dice semplicemente che abbiamo scelto la via del crimine per tirarci fuori dal tugurio nel quale siamo costretti a vivere e abbiamo deciso di farci strada nel mondo della droga. Per gli appassionati delle escalation criminali quindi c'è tanta trippa per gatti, dal momento che dovremo partire proprio dalle fondamenta per erigere il nostro impero criminale.
Ci svegliamo all'interno della nostra camera ricevendo una telefonata dell' "amico" Eddie che, nelle strane vesti di buon samaritano accetta di fornirci un certo quantitativo di marijuana e di anfetamine da vendere a degli sprovveduti giusto per fare un po' di quattrini e cominciare la nostra attività. Una volta trovata la chiave del nostro appartamento e incontrato Eddie in un parco vicino casa nostra siamo pronti per entrare in affari, ritirando la roba nel punto di consegna e poi recandoci a casa per ricevere gli ordini degli acquirenti attraverso il nostro laptop grazie ad un programma apposito chiamato ShedyComm.
Una volta accettati gli ordini dovremo consegnare la "merce" agli acquirenti che, naturalmente, ci pagheranno in contanti costringendoci almeno nelle prime battute a un continuo andirivieni da casa nostra per posare i quattrini che ci verranno man mano consegnati. Infatti finché non troveremo un modo per allargare il nostro zaino, i due slot di trasporto saranno occupati dalla merce oppure dal denaro con un fastidio non indifferente. Ad ogni incontro naturalmente dovremo guardarci attorno con circospezione, per non destare sospetti fra le forze dell'ordine oppure in qualche gang rivale. Il gioco ci viene incontro con un indicatore colorato che indica il rischio di quell'incontro. Man mano che venderemo la nostra merce dovremo rifornirci da Eddie, non dimenticando di saldargli il debito per il prestito iniziale: a seconda della mole degli ordini sarà necessario un certo lasso di tempo, che potremo anche far avanzare più velocemente premendo il tasto T. Naturalmente, senza incorrere nel rischio di spoiler lo scopo del gioco è quello di far crescere sempre di più la nostra attività, evitando che ci piantino una pallottola in fronte oppure che ci rinchiudano in gattabuia. Via quindi a ordini sempre più complessi e ad aree da sbloccare e nelle quali guadagnarci il rispetto prima di poter "esercitare" il nostro lavoro.
Naturalmente stiamo parlando di un gioco il cui sviluppo è ancora in corso, però se dobbiamo dare un giudizio al momento ci sono diverse cosette da correggere. Tralasciamo sulla mancata localizzazione in italiano dal momento che la versione finale dovrebbe prevedere la nostra lingua quantomeno nei sottotitoli. Al momento non è ancora supportato il controller di gioco quindi via a mouse e tastiera per la felicità di molti e per il malcontento di tanti altri anche perché non c'è al momento una mappa dei comandi. La musica di accompagnamento è adatta e di sicura atmosfera, con brani hip hop che accompagnano le nostre azioni, con gente che si sente urlare dall'appartamento vicino e con un doppiaggio inglese tutto sommato di buona fattura.
Una prima problematica riguarda l'impossibilità di marcare i punti sulla mappa (attivabile con il tasto M) di conseguenza niente GPS di qualsiasi genere che ci guidino nelle vie della cittadina. Con il tasto TAB accederemo all'inventario, inizialmente abbastanza spoglio, mentre tenendo premuto TAB più a lungo potremo rispondere al telefono. Per il resto ci muoveremo con i canonici tasti WSAD e cambieremo la visuale con il mouse, mentre i tasti Q ed E ci permetteranno di confermare o meno una nostra azione, comprese le risposte multiple nei dialoghi, accettare o meno una telefonata e così via. Le vie della città sono ancora abbastanza spoglie, con personaggi che vivono di vita propria e che non interagiscono con noi neanche se ci andiamo a sbattere. Abbastanza lacunosa al momento anche la mappa delle texture con una definizione di personaggi e oggetti ai minimi termini (sembra davvero di giocare a Postal 2, ma sono passati 17 anni). Carenti anche le animazioni molto legnose e a volte anche poco credibili per non parlare di varie compenetrazioni poligonali e glitch sparsi qua e là.
A patto di sistemare un po' di cosine che fanno scivolare il gioco indietro nel tempo dal punto di vista tecnico, l'idea di fondo non è malvagia. Fermo restando quanto detto in prefazione sull'idea di base che ci apre le porte della malavita, il titolo riesce a instillare nel videogiocatore la curiosità ad andare avanti magari per vedere dove gli sviluppatori vogliono andare a parare. Sicuramente man mano che le cose si fanno più complesse l'interesse si accresce, soprattutto quando bisogna farsi rispettare nei vari quartieri malfamati della città. Sotto questo aspetto il gioco si trasforma in un gestionale vero e proprio dove bisognerà far quadrare i conti, proporre i giusti prezzi alle giuste persone se si vuole progredire.
Allo stato attuale comunque Drug Dealer Simulator si presenta come un'idea valida ma presentata in maniera un po' troppo spartana. Speriamo che in questo breve tempo che precede l'uscita finale (ma non sarebbe male un rinvio in questo caso) gli sviluppatori riescano a trovare la "quadratura del cerchio". Aspettiamo e incrociamo le dita.
Modus Operandi:
abbiamo provato Drug Dealer Simulator grazie a una build fornitaci dagli sviluppatori.