Recensione PC
Titolo del gioco:
Guild Wars 2
Anno di uscita:
2012
Genere:
Gioco di ruolo online di massa
Sviluppatore:
ArenaNet
Produttore:
NCSoft
Distributore:
NCSoft
Multiplayer:
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Windows XP Service Pack 2 o superiore - Intel Core 2 Duo 2.0 GHz, Core i3, AMD Athlon 64 X2 o superiori - NVIDIA GeForce 7800, ATI Radeon X1800, Intel HD 3000 o superiori (256 MB di video RAM e shader model 3.0 o superiori) - 25 GB di spazio su HD - Connessione internet ad alta velocità - Tastiera e mouse
  •  Un bel pestaggio di massa durante una quest
  •  Bel gattone!
  •  Uhm... ok...
  •  Assalto ad un forte durante il WvW
  •  ...e alla fine, com'è giusto...
  •  I potenti mezzi tecnologici di Tyria ci liberano dalla preoccupazione di respirare sott'acqua.
  •  "I'm a lumberjack and I'm okay..."
  •  L'interfaccia di scoperta del crafting. Stiamo per creare qualcosa di nuovo!
  •  Epic pose is epic.
  •  Tanto per iniziare l'avventura, si fa a botte con enormi mani di roccia sbucate dal terreno, in compagnia di altri nuovi personaggi.
  •  FINISH HIM!
Redattore:  Silvano 'Avion' Iorizzo                        Pubblicato il:  17/09/2012
Tremate, tremate! In guerra le gilde son tornate!
Nel 2005 la scena dei giochi online di massa era ancora relativamente giovane. I principali attori sulla scena erano titoli come Dark Age of Camelot, Star Wars Galaxies, Final Fantasy XI, Lineage 2, mentre la corazzata World of Warcraft aveva da poco lasciato il porto e non aveva ancora affondato ogni rivale. Fu in quel momento che comparve un prodotto diverso dagli altri: diverso nell’impostazione della crescita del personaggio, il quale in gran parte affrontava avventure insieme ad altri giocatori in apposite aree istanziate, portando avanti una storia ben delineata; diverso nella filosofia, dato che trovava nella modalità Player versus Player (giocatore-contro-giocatore) la sua ragione d’essere, meritandosi l’appellativo di CORPG (Competitive Online Role Playing Game, gioco di ruolo online competitivo); diverso nel modello di pagamento, visto che, a differenza dei suoi concorrenti, non richiedeva di sottoscrivere un abbonamento mensile dopo aver acquistato il gioco. Quest’ultimo punto attirò l’attenzione dei tanti mal disposti a pagare per continuare a giocare, o semplicemente di coloro che avrebbero giocato troppo poco per giustificare la spesa dell’abbonamento. Questo prodotto era Guild Wars, e ora, dopo sette anni e quattro espansioni, ecco arrivare il suo seguito che, pur mantenendo alcune caratteristiche fondamentali del suo predecessore, ne stravolge altre e ne introduce di nuove.

A SPASSO PER TYRIA

Ovviamente, il primo passo da compiere per avventurarsi nel gioco è creare il proprio personaggio. Scelta una tra le cinque razze disponibili e deciso quale tra le otto professioni (o classi, se preferite) intraprendere, occorrerà anche costruire il proprio "vissuto" attraverso una serie di scelte predefinite. Sarà questo background a determinare la storia che il personaggio vivrà attraverso le proprie avventure, e che potrà prendere pieghe differenti in base ad alcune scelte operate durante i dialoghi con i personaggi non giocanti (PNG). Questa storia si svolgerà in apposite mini-istanze da raggiungere attraversando le vaste aree del mondo di gioco; si noterà presto che, per poterle raggiungere, il giocatore sarà obbligato a percorrere lunghe distanze. Ma l’esplorazione non sarà mai noiosa: disseminati per il mondo incontreremo numerosi personaggi, segnalati da un cuoricino vuoto, che ci chiederanno aiuto, assegnandoci automaticamente alcune semplici quest al semplice avvicinarci. Ognuno di tali compiti richiederà di effettuare alcune operazioni nell’area, quali raccogliere oggetti, attivare interruttori, uccidere nemici, ma mai una sola di queste cose: tutte contano allo stesso modo, senza dover compiere un numero preciso di ciascuna. Portate a termine un certo numero di operazioni, il cuoricino del PNG si riempirà e ci permetterà di acquistare alcuni oggetti presso di lui utilizzando i punti karma, oltre a ricevere una ricompensa monetaria direttamente nella posta.

I punti karma si ottengono partecipando ai numerosi eventi i quali, a intervalli regolari, si attiveranno intorno a noi. Ad esempio, potremmo star camminando per i fatti nostri quando un messaggio ci avverte che vicino a noi si sta verificando un nuovo evento. Un’occhiata alla mappa ci mostra l’area in cui ciò sta avvenendo, così da poterla raggiungere. Per partecipare è sufficiente essere sul posto e impegnarsi in ciò che ci viene richiesto: scortare un personaggio, debellare un attacco ad un avamposto, uccidere un boss nemico, e altro ancora. Al termine dell’evento verrà automaticamente valutato il nostro contributo e verremo ricompensati di conseguenza. Alcuni eventi ne causeranno a loro volta di nuovi, cui prendere parte, mentre altri potrebbero dover essere attivati in qualche modo, magari liberando un prigioniero. Tutto questo garantisce che l’esplorazione non sia mai monotona, anzi, sarà molto stimolante non solo sbloccare i vari punti d’interesse e i waypoint, utili per viaggiare ovunque in ogni momento pagando un piccolo dazio, ma anche scoprire cosa può accadere nelle varie zone del mondo. Certo, niente impedisce di precipitarsi direttamente nelle varie istanze della storia personale, ma così ci si perderà gran parte del gioco e del divertimento!

Giunti al trentesimo livello, si potrà cominciare ad accedere alle istanze di gruppo, in cui si affronterà un’avventura in maniera simile a quanto accadeva nel primo Guild Wars. Una volta completata in modalità storia, ciascuna istanza sarà rigiocabile in modalità esplorazione: questa permette di seguire percorsi differenti dall’originale (anche più di uno), portando a visitare nuove aree con nuovi nemici. Qui salta fuori una particolarità di questo gioco: non esistono classi o ruoli fondamentali per un gruppo. Tutti i personaggi possono curarsi in qualche modo ed eventualmente curare gli altri, e non c’è reale necessità di un tank, benché un guerriero o un guardiano facciano comodo. Anche riportare in vita i personaggi caduti non è appannaggio di classi specifiche: tutti possono farlo, purché ne abbiano il tempo dato che è un processo piuttosto lungo. D’altronde morire non è così “semplice”: quando i punti vita di un personaggio raggiungono lo zero, egli cade a terra e ha il tempo di tentare un ultimo, disperato attacco: se dovesse riuscire ad abbattere almeno un nemico, si rialzerà con una piccola quantità di salute.

Anche il sistema di controllo e combattimento tende a distaccarsi da quello normalmente visto in altri giochi di ruolo online. Sono presenti dieci slot, utilizzabili con i tasti numerici, oltre a qualche abilità speciale di ogni professione attivabile con i tasti funzione. I primi cinque sono relativi alle abilità dell’arma, che sono uniche per ciascuna combinazione professione/strumento d’offesa e, nel caso di armi a una mano, variano a seconda che s’impugni con la mano destra o sinistra. Gli altri cinque slot, che vengono sbloccati man mano che si sale di livello, sono dedicati uno a un’abilità di cura, tre ad altrettante utility skill e l’ultimo a una elite skill. Le abilità poste in questi slot sono modificabili in qualunque momento al di fuori del combattimento, così da potersi adattare a diverse situazioni, mentre le armi sono scambiabili tra due set in ogni istante. Non esiste il mana o qualcosa di simile: le abilità si possono usare a piacimento, ma ciascuna ha un tempo di ricarica che può essere più o meno lungo, spingendo a ponderare il momento giusto per sfruttarla. È anche possibile schivare, manovra utile per evadere i colpi o le aree d’effetto ma limitata da una barra della resistenza che si consuma velocemente.

Le abilità da inserire negli slot andranno acquistate con i punti abilità che si otterranno salendo di livello e completando appositi eventi segnalati sulla mappa. Dal livello 11 in poi si otterranno anche i trait points (punti per i tratti), che permettono di specializzare il proprio personaggio in una o più aree specifiche (la potenza, il danno critico, la cura...) ottenendo bonus e abilità extra.

BOTTE DA ORBI

Il cuore di Guild Wars 2, come per il predecessore, è il Player versus Player (d'ora in avanti PvP), per il quale gli sviluppatori hanno creato due distinte esperienze.

Abbiamo innanzitutto il PvP a squadre: si accede a una lobby denominata Hearth of the Mists in cui è possibile allenarsi nei vari tipi di combattimento (mischia, magia, subacqueo...), testare le armi da assedio che si possono poi sfruttare durante gli scontri, modificare il proprio equipaggiamento acquistandone di migliore, eccetera.

Appena entrati noteremo che il personaggio è stato portato a un livello standard e che siamo equipaggiati di tutto punto con armi e armature di alto livello dedicate al PvP: l’intenzione è far prevalere la capacità del giocatore sul suo equipaggiamento, senza avvantaggiare troppo chi gioca molto di più e può così ottenere equipaggiamento migliore. Parlando con un apposito PNG è possibile accedere alla lista dei server disponibili, ciascuno da 16 giocatori, 8 contro 8. In questi server PvP i match si svolgono a ciclo continuo modificando la mappa al termine di ogni partita, in maniera molto simile agli sparatutto in prima persona. Il gioco consiste nel catturare e controllare alcune zone, accumulando così punti fino a maturarne 500.

C’è poi il WvW, ossia World versus World (mondo contro mondo). In questa modalità il giocatore si trova proiettato in una mappa immensa, talmente grande da essere suddivisa in quattro macrozone (una per ciascuno dei tre server in lotta, più una centrale). Anche qui lo scopo è controllare più zone possibili, ma queste hanno un peso differente a seconda che siano fortezze, torri o semplici avamposti di rifornimento. Ciascuno di questi luoghi è potenziabile con difese più resistenti, waypoint e altro ancora. Si possono pure acquistare armi da assedio da montare dove ce ne fosse bisogno grazie all’aiuto dei compagni, qualora abbiano raccolto i rifornimenti che gli avamposti inviano regolarmente alle fortezze. Viste le dimensioni dell’area, il gioco si premurerà di informarci dei luoghi in cui stanno avvenendo scontri segnandoli tempestivamente sulla mappa, così da sapere sempre dove può esserci bisogno di noi, evitando di vagare a vuoto. Vincere queste battaglie di massa porta benefici a tutto il server, sotto forma di bonus nel combattimento, nella raccolta di risorse e molto altro. Chiunque può dare il suo contributo, dato che il suo livello sarà automaticamente elevato all’80 per la durata della battaglia, pur non modificando l’equipaggiamento come nel PvP a squadre.

TUTTI INVENTORI

In ogni gioco di ruolo online multiplayer che si rispetti non può mancare il crafting, cioè la manifattura degli oggetti. In Guild Wars 2 è stato implementato un sistema piuttosto interessante: innanzitutto, tutti possono raccogliere tutte le risorse (erbe, legname, minerali) semplicemente equipaggiando l’attrezzo adatto nell’apposito slot. Altre risorse come carne, pelli, stoffe e ingredienti speciali si trovano sconfiggendo i nemici. Si possono poi scegliere due discipline di crafting attive: diciamo "attive" perché in realtà è possibile impararle tutte, ma solo due possono essere usate e fatte progredire. E' possibile disattivarne una e attivarne un’altra recandosi dall’apposito istruttore e pagando una certa quantità di denaro.

Per fabbricare gli oggetti ci si reca al tavolo di lavoro della propria disciplina, dove compare l’apposita interfaccia, inclusiva di quella per la banca. Per fabbricare un oggetto occorre prima creare i semilavorati a partire dalle risorse, per poi combinarli. Nel gioco si troveranno pochissime "ricette" per imparare a costruire nuovi oggetti: qualcuna si imparerà automaticamente progredendo, ma la maggior parte deve essere scoperta con l’apposita interfaccia. Qui si possono combinare varie risorse e semilavorati, e se è possibile ricavarne un prodotto ci verrà segnalato. Questo metodo velocizza di molto il progresso in una disciplina di crafting, e la quantità di oggetti scopribili è tale che non sarà necessario crearli tutti. Il crafting porta anche esperienza: si stima che circa 20 degli 80 livelli del personaggio siano ottenibili creando oggetti!

TENGO FAMIGLIA, DOTTO’!

La grafica del gioco è buona, nella media per questo genere di produzioni: pur non vantando un numero esagerato di poligoni a schermo e texture dettagliatissime, risulta gradevole pur senza eccellere. In compenso riesce a gestire scene di massa, con un gran numero di personaggi ed effetti a schermo, senza degradi evidenti di frame rate o di dettaglio. Il tutto in ambientazioni molto vaste che, pur essendo ben realizzate e piuttosto affascinanti, non riescono a risultare particolarmente originali: tutto sa di già visto altrove, pochi luoghi si imprimono nella memoria per qualche caratteristica peculiare.

Il sonoro è di alto livello, dotato di musiche che si fanno notare e ascoltare con piacere anche mentre si è presi dall’azione. I dialoghi tra i personaggi sono interamente doppiati per quanto riguarda le missioni della storia, più altre conversazioni che avvengono tra PNG, aggiungendo un po’ di vita all’ambiente di gioco.

Un ultimo appunto sul sistema delle gemme, una delle valute usate in gioco. Le gemme servono ad acquistare extra quali accessori per il “vestito da città” del personaggio, spazio aggiuntivo nella banca, un aumento rapido di esperienza, comparti extra per i personaggi oltre i cinque iniziali e molto altro. Si tratta sempre di aggiunte che non offrono a chi le acquista un reale vantaggio sugli altri giocatori, ma che rendono la vita un po’ più facile. Queste gemme si possono acquistare con le monete guadagnate giocando, oppure con soldi reali, come in tanti giochi di ruolo online free to play. Già, si paga il gioco ma non l’abbonamento; però ArenaNet deve pur mantenere l’enorme infrastruttura messa in piedi! Il problema arriva quando si nota che è possibile anche convertire le gemme in valuta di gioco. Quanto può squilibrare l’economia? Probabilmente non molto, dato che, con un po’ di pazienza, chiunque può fabbricarsi qualunque cosa, quindi l’utilità si riduce all’acquisto di materie prime all’asta e poco altro dai PNG. L'eventuale impatto sarà comunque da valutare in futuro.
Guild Wars 2 non è un gioco rivoluzionario, ma si distacca alquanto dai suoi diretti avversari per la grande dinamicità degli ambienti, ricchi di eventi che possono accadere da un momento all’altro, spezzando sul nascere la monotonia che potrebbe sorgere spostandosi da un luogo all’altro, e anzi portando spesso a stravolgere la propria tabella di marcia. Uno stravolgimento ben accetto, perché l’alternativa (vai lì, fai quello...) non sarebbe altrettanto divertente. Inoltre, preme l’acceleratore sul PvP, con due modalità che soddisferanno sia gli amanti degli scontri più tecnici e basati sulla skill che i fan di epiche battaglie campali. La possibilità di far vivere al personaggio una storia sempre diversa in base alla sua razza e al suo background è la ciliegina su una torta davvero ben riuscita, capace di accontentare un gran numero di palati differenti.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE