Sistema Operativo: Windows 7 or superiore - CPU: Intel Core 2 Duo E4500 @ 2.2GHz o AMD Athlon 64 X2 5600+ @ 2.8 GHz - Memoria: 4 GB RAM - Scheda Video: GeForce 240 GT o Radeon HD 6570 - DirectX: 9.0c - Hard Disk: 4 GB di spazio libero - Note: Supporto per gamepad Xbox 360 - Prezzo: € 14,99
Redattore: Giuseppe 'Isg71' Iraci SareriPubblicato il: 13/06/2016
Un'intera citta' e' rimasta al buio. Niente piu' energia elettrica: tocca a noi rimettere a posto le cose.
L'energia elettrica fa parte della nostra vita: non possiamo assolutamente farne a meno nell'era tecnologica nella quale viviamo, al punto che ormai possiamo annoverarla fra i beni primari come l'acqua, il cibo e l'aria che respiriamo. Presente nella nostra vita praticamente in tutti i momenti della giornata, ci accorgiamo della sua importanza solo quando non l'abbiamo a disposizione. Chi vive in Italia non può dimenticare i grandi disagi creati dal Black Out del 2003 (come non ricordarlo! Quando uscì di casa con l'auto per andare al lavoro e vedere tutti i semafori spenti, mi ha dato una sensazione davvero strana! -NdNew_Neo), quando, senza energia per un'intera giornata, si paralizzò un intero paese: si fermarono trasporti, comunicazioni e ogni sorta di attività che non fosse assistita da un gruppo elettrogeno.
BUIO AD ELECTRO CITY È proprio questo che succede nella lontana e fantasiosa città di Electro City quando un meteorite si schianta al suolo vicino alla centrale elettrica, mandando in tilt l'intero sistema e facendo sprofondare nel buio l'intero centro urbano. Mentre il Dr. Brain, responsabile della centrale, cerca di venire a capo della situazione, una piccola scintilla si accende nell'oscurità. Di indubbia provenienza aliena, la minuscola particella di energia aiuterà lo scienziato a riattivare tutto il circuito ripristinando la fornitura di corrente per Electro City.
La storia di TurnOn, nuova produzione indipendente proveniente dalla Russia, di Brainy Studio per la precisione, è tutta qui: "vestendo i panni" della particella di energia dovremo districarci nell'intreccio dei cavi con lo scopo di raggiungere i piccoli nodi, che in questo modo riprenderanno a funzionare illuminando nuovamente l'area circostante. Tutto il gioco quindi, nel classico schema dei giochi di piattaforme, si articolerà nel guidare, non sempre facilmente, la particella aliena di cavo in cavo per riportare la corrente elettrica ai singoli quartieri e pertanto a tutta la città.
La nostra piccola amica potrà andare avanti e indietro e, oltre a seguire i cavi elettrici come dei binari, avrà la possibilità di compiere dei saltelli per passare ad altri cavi più in profondità. Turn On si potrebbe definire quindi un platform2.5D, ossia un titolo dall'ambientazione apparentemente tridimensionale, ma nella quale il personaggio principale si sposta soltanto lungo due dimensioni (qualcuno ha detto Pandemonium? -NdCJ).
Il ripristino dell'illuminazione passa attraverso storie quotidiane, piccole missioni da compiere in alcuni livelli quali illuminare la strada ad una bambina molestata da un cane randagio, oppure riattivare la corrente per il corretto svolgimento di una festa e così via. Si procede di quartiere in quartiere cercando di non omettere nessuna abitazione e provando anche a raccogliere dei piccoli item a forma di fulmine azzurro buoni per incrementare il punteggio finale.
La difficoltà è rappresentata dagli elementi tipici di un gioco di piattaforme, cioè dai balzi errati che possono far piombare nel vuoto la particella, e anche da piccoli fulmini di colore rosso che, se toccati per tre volte, spengono la nostra fonte di energia. È BELLA LA LUCE NEL BUIO...
L'idea di TurnOn si basa più su un tentativo di ricreare una particolare atmosfera che su altre caratteristiche: l'idea di riportare la luce dove sono piombate le tenebre in realtà attrae il giocatore, a maggior ragione se si considerano tutte le piccole missioni che vengono proposte. Grazie anche ad un accompagnamento musicale ipnotico, a volte nostalgico, si crea un'atmosfera particolare, a tratti affascinante, dove ci si rende davvero conto dell'importanza dell'energia nella vita di tutti i giorni. Non mancheranno i momenti di soddisfazione quando le persone ci ringrazieranno perché adesso possono festeggiare, oppure quando riattivando i semafori la circolazione stradale potrà tornare a scorrere, o nel caso in cui facciamo incontrare due fidanzatini divisi da cancelli bloccati, al punto che ci verrà voglia di continuare la nostra missione per riportare la felicità anche negli altri quartieri.
Sotto questo aspetto i programmatori hanno fatto un buon lavoro, riuscendo a trasmettere un messaggio in modo chiaro e sicuramente incisivo. Infatti malgrado il gioco sia semplice, a tratti anche banale, viene sempre la voglia di iniziare un'altra partita per vedere cosa c'è nel livello successivo. I livelli sono parecchio simili fra di loro, mostrando un po' di varietà solo quando ci verrà chiesto di far muovere la nostra piccola particella a ritmo di musica in una specie di rhythm game.
La longevità di gioco è piuttosto ridotta, parliamo di 3-4 ore per portarlo a termine, ma si tratta di una durata usuale per le piccole produzioni come questa.
...MA NON È AFFATTO SEMPLICE
La difficoltà del gioco non è tarata su livelli piuttosto alti, anzi possiamo affermare che sia sotto la media dei titoli di piattaforme. Le problematiche nascono purtroppo per un sistema di controllo non perfettamente ottimizzato, pecca questa piuttosto grave per un genere di gioco dove la precisione dei salti risulta fondamentale. Il lato positivo per la versione PC è dato dal supporto per il controller della Xbox 360, utilizzato ormai da una larga fetta di utenza, quello negativo da una responsività ai comandi spesso approssimativa.
Durante le prove in redazione ci è capitato più volte di dover ricominciare un livello perché, malgrado avessimo premuto al momento giusto il pulsante per un salto, la nostra piccola protagonista ha continuato la sua corsa finendo per spegnersi sull'asfalto. Non si può neanche parlare di un problema di lag (ritardo nella risposta) dal momento che l'effetto più evidente è proprio una mancata risposta al comando impartito. Come se non bastasse, durante le sessioni di prova ci siamo pure imbattuti un paio di volte in dei bug piuttosto fastidiosi che ci hanno costretto a riavviare TurnOn nuovamente e ricominciare il livello. Sotto questo aspetto, comunque, una piccola patch correttiva potrebbe sistemare le cose, mentre ben diverso è il discorso relativamente al sistema di controllo che richiede un intervento sul gioco ben più profondo e strutturato. Peccato perché alla fine l'idea è parecchio buona, ma ad un platform non si possono assolutamente perdonare controlli non esenti da difetti.
Il comparto grafico, dall'aspetto "cartoonesco", senza far urlare al miracolo, fornisce una rappresentazione funzionale degli scenari di gioco. Lo scrolling è tutto sommato accettabile, anche se si perde un pochino nell'effetto parallattico (il diverso scorrimento fra un'immagine principale ed un'altra sullo sfondo, come avvieme quando ci muoviamo in macchina e guardiamo in lontananza... NdR), a volte incerto e con una prospettiva di visione non proprio ottimale.
In conclusione, TurnOn rappresenta un'idea originale, innovativa che risente parecchio di piccole problematiche di programmazione, le quali rischiano di rovinare il divertimento al videogiocatore. Al suo prezzo di vendita può comunque valere la pena dargli un'occhiata, anche perché, a parte l'idea di fondo, vanta un'atmosfera accattivante ed una colonna sonora ben realizzata. Per qualche inspiegabile motivo (quel certo non-so-che? -NdCJ) cattura l'attenzione a tal punto da invogliare a giocarlo per portarlo a termine.
Modus Operandi: abbiamo potuto impersonare la piccola scintilla aliena per ripristinare le luci della città grazie ad un codice Steam datoci dagli sviluppatori.
TurnOn avrebbe potuto offrire molto di più rispetto a quanto propone. Partendo da un'idea interessante riesce a ricreare una buona atmosfera di gioco in grado di invogliare il giocatore ad andare avanti. Peccato per delle piccole sbavature di programmazione che finiscono per influenzarne il giudizio, primo fra tutti il sistema di controllo non proprio accurato. Gli appassionati dei platform comunque potrebbero dargli una possibilità, magari provando la demo prima dell'acquisto perché potrebbe anche regalare qualche piccola soddisfazione