GamesArk RECENSIONE: Samurai Warrior - The Battles of Usagi Yojimbo

Samurai Warrior � un'avventura a scorrimento uscita nel 1988 per Commodore 64, Amstrad CPC e ZX Spectrum, ambientato nel Giappone del 17� secolo. Nei panni del coniglio samurai Usagi Yojimbo dovremo liberare il nostro vecchio amico, il Signore di Noriyuki, rapito dal perfido Signore di Hikiji.

CHE FANTASIA QUESTI PROGRAMMATORI!
In realt� il gioco si ispira all'omonimo fumetto giapponese uscito 4 anni prima e narra le avventure di Miyamoto Usagi, un samurai solitario che girovaga per il Giappone al fine di migliorare il suo addestramento e di raddrizzare i torti.

I produttori del fumetto si proponevano, riuscendoci, di cavalcare l'onda del successo inaspettato delle Tartarughe Ninja e quindi anche in questo caso i personaggi del fumetto sono animali antropomorfi.
Il gioco riesce nell'impresa di riprodurre fedelmente il fumetto in tutti i suoi particolari, nemici compresi.

IL GIOCO
Gi� fin dalla schermata iniziale possiamo scegliere se utilizzare il joystick o la tastiera e se iniziare una (doverosa) modalit� di allenamento o il gioco vero e proprio.
Nella schermata di gioco compaiono 3 valori fondamentali: i Ryo (inizialmente sono 3), che sono monete d�argento utilissime alla missione del nostro coniglio; il Karma, che � una specie di punteggio con un valore che cresce quando compiamo una "giusta" azione mentre diminuisce quando facciamo qualcosa di sbagliato; il livello di energia del coniglietto che indica le sue condizioni fisiche.
Il denaro viene utilizzato per ottenere del cibo, essenziale per il recupero energetico di Usagi, e lo si pu� trovare sui cadaveri dei nemici uccisi oppure tentando la fortuna nel gioco d�azzardo. I soldi possono anche essere donati ai poveri che incontreremo per strada; in questo modo faremo aumentare il karma e questo � utile, se non fondamentale, quando � prossimo allo zero. Un altro modo per far aumentare il karma � ovviamente quello di uccidere dei nemici, ma attenzione: diminuir� di parecchio se infilziamo qualche innocente, qualche sacerdote o qualche animale. Se raggiunger� lo zero, il coniglio Usagi, per la troppa vergogna, far� harakiri e passer� a miglior vita.

BUONI O CATTIVI?
Usagi pu� agire in due modi: aggressivamente o pacificamente. Gran parte del suo tempo per� il coniglio lo trascorrer� in pace con se stesso e con gli altri. Le regole dell�etichetta infatti andranno rispettate, cos� mentre possiamo liberamente decidere se salutare o meno i poveri viandanti,

saremo obbligati a salutare le persone di ceto sociale superiore a noi altrimenti si offenderanno e ce lo faranno subito notare, e, aggiungerei pure, in modo poco educato. Osservando le regole invece compariranno a schermo dei messaggi che possono essere perle di saggezza o consigli utili per completare la missione.
Dalla nostra abbiamo solo la fida spada, da sguainare nei momenti giusti, quando cio� siamo chiamati a combattere, e da rimettere nel fodero subito dopo i combattimenti per evitare che qualcuno che incontriamo, vedendoci armati, se la prenda a male. Con il nostro "ferro" possiamo eseguire tre mosse: parata, colpo laterale e colpo alto.
I nemici sono piuttosto vari e a volte sono anche in grado di travestirsi da contadini per poi colpirci all�improvviso. Si va dagli altri guerrieri ai cinghiali fino a creature piuttosto enormi e poco raccomandabili.

MEGLIO MENARE TUTTI...O NO?
Ci si rende conto facilmente di come sia necessario ragionare prima di usare la spada e di quanto sia vario e divertente questo gioco. Il rispetto dei cerimoniali, i messaggi che ci vengono lanciati qua e l� e che ci aiutano per la missione,

la libert� di scegliere la strada e l�atteggiamento che vogliamo, fanno di questo titolo della Firebird un vero capolavoro che anche oggi, a distanza di tanti anni, stimola il desiderio di giocare e rigiocare. La realizzazione del gioco � ottima sotto tutti i punti di vista e gi� all�epoca valeva le 18000 lire (!) di costo per la cassetta o 25000 lire per il disco (e vi garantisco che a quell'epoca non erano pochi).
Unica nota negativa, cos� come per quasi tutti i giochi di quell'epoca: non � possibile salvare. Quindi chi si propone di completarlo far� bene a liberarsi da altri impegni, perch� � un gioco che ha una sua durata e doverlo ricominciare daccapo � abbastanza fastidioso.
Magari � meno intuitivo rispetto a tanti altri giochi in circolazione, magari richiede una certa pratica, ma una cosa � certa: appena lo iniziamo ci prender� a tal punto da volerlo portare a termine a tutti i costi e quando questo avverr� lo rigiocheremo volentieri, magari per vedere cosa succede se in una determinata situazione salutatiamo anzich� sguainare la spada oppure se scegliamo di prendere un sentiero a destra anzich� quello a sinistra. Abbiamo poi sempre la possibilit� del gioco d�azzardo, un minigioco che aggiunge variet� al tutto.