Recensione PC
Titolo del gioco:
DooM
Anno di uscita:
1993
Genere:
First Person Shooter
Sviluppatore:
John Carmack
Produttore:
id Software
Distributore:
id Software
Multiplayer:
Si
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
IBM PC 386 o compatibili, 4MB di RAM, 10MB di hard disk, scheda video VGA, MS-DOS 6.22, MODEM o LAN (TCP o IPX) per multiplayer
  • L'inizio di tutto...all'interno di un hangar con una pistola in mano e un cadavere maciullato davanti a voi!
  • Comincia il massacro...abbiamo appena ucciso un soldato-zombie, al quale prenderemo il fucile a pompa
  • Ecco un gruppo di imp, dei mostri molto fastidiosi che lanciano palle di fuoco!
  • Alla fine di ogni livello ci viene presentato un resoconto completo
  • Uno degli oggetti più ambiti del gioco...la SuperCharge che ci dona 100 punti di vitalità (HEALTH) in più!
  • Ecco dei mostri molto pericolosi a distanza ravvicinata...i Demon (che a me sembrano più un incrocio tra un cane e un maiale)
  • Quale pericolo si annida nel buio di fronte  a voi?
  • Finalmente state per entrare in possesso del lanciarazzi!!
  • Una situazione molto pericolosa, ma potenzialmente divertente...quelli sono barili ESPLOSIVI!
  • Due terribili Baron of Hell vogliono la vostra pelle (e probabilmente la avranno...)
  • Il messaggio che segnala il completamento del primo episodio di DooM
  • Un orribile Cacodemon vi ha appena sparato una palla di fuoco in piena faccia!
  • Uno scorcio di uno dei tanti bellissimi paesaggi che incontrerete nelle vostre esplorazioni
  • L'avversario più temibile del gioco, il mostruoso Cyberdemon (ripreso da dietro, e tra poco capirete il perchè...)!
  • ...perchè appena vi vede vi spara un razzo, e o avete un'energia altissima, o siete morti!
  • L'arma più potente del gioco, il mitico BFG 9000...sbrigatevi ad usarlo sui vostri avversari!!
  • Lo Spider Mastermind, pericolosissimo e rapidissimo a mitragliarvi!!
Redattore:  Stefano 'Tyrant' Peracchi                        Pubblicato il:  16/09/2009
DooM è stato...semplicemente il gioco più adrenalinico di tutti i tempi!
In principo fu Wolfenstein 3D.
E tutti impazzirono.
Poi arrivò DooM.
E tutti si dimenticarono di Wolfenstein 3D.


PIU' DI UN SEMPLICE VIDEOGIOCO
Perchè un'introduzione così epica? Perchè Doom è più di un semplice videogioco. Doom è un'esperienza videoludica che non ha eguali nella storia: il suo impatto ha scatenato una follia collettiva non paragonabile a nient'altro. Pensate alle spettatrici che urlavano come impazzite ai concerti dei Beatles, e avrete un'idea di cosa sarebbe potuto accadere se il programmatore di Doom avesse spinto sulla parte "pubblicitaria" della propria attività.
Spiegare in una semplice recensione quali sensazioni si provino giocando a Doom non è affatto semplice. Per prima cosa vi consigliamo di leggere la voce sulla Wikipedia dedicata a questo videgioco, in quanto vi permetterà di avere un'idea non tanto del gameplay quanto del fenomeno mediatico (con tanto di censura) scatenatosi al momento della sua uscita.
In secondo luogo, vi consigliamo di procurarvi appena possibile la "DooM Collector's Edition", una compilaton contenente Doom, Doom II e Final Doom, ovvero due episodi completi (basati sulle caratteristiche di Doom II) composti da 32 livelli ciascuno. Questa è la vera Doom-experience definitiva e completa!

MA COS'E' DOOM IN VERITA'?
Doom è in realtà un gioco molto semplice: voi interpretate un marine spaziale che deve farsi strada a colpi di pistola, fucile, lanciamissili ecc. attraverso varie ambientazioni horror/fantascientifiche, popolate, o sarebbe meglio dire infestate ("haunted", direbbero gli inglesi) da mostri da incubo, come marine-zombie, teschi di fuoco volanti, umanoidi ciccioni con lanciafiamme al posto delle braccia, e così via. L'obiettivo finale? La sopravvivenza, pura e semplice.
L'ambientazione è un'evoluzione di quella di Wolfenstein 3D, ovvero in prima persona, con ambienti in 3D costellati di nemici, trabocchetti (come pozze di acido), interruttori, porte segrete e, ovviamente la tanto desiderata uscita.
Ma mentre Wolfenstein 3D si limitava a locazioni costruite tutte sullo stesso piano, e con pochissimi nemici differenti, Doom evolve notevolmente sia la grafica che - soprattutto - l'architettura degli ambienti, in quanto ci troveremo spesso a dover salire o scendere delle scale o gradini, trovandoci magari ad un piano superiore o inferiore rispetto al nemico.
L'unico elemento che impedisce a Doom di essere considerato un gioco in "vero 3D" è la caratteristica per cui noi e i nemici, pur essendo graficamente su livelli differenti, siamo in realtà collocati sullo stesso piano orizzontale; di conseguenza non abbiamo la possibilità di guardare in alto o in basso perchè non serve: sparando lungo la corretta traiettoria verticale ad un nemico situato sopra o sotto di noi lo colpiremo comunque (e lo stesso potrà ovviamente fare lui con noi!)

DOOM 2

Circa un anno dopo l'avvento di Doom, la ID Software decise di battere il ferro fin che era caldo, e fece uscire il seguito di Doom, ovvero Doom II - Hell on Earth, che continuava la storia del marine uscito vittorioso dagli inferni del primo gioco. Ovviamente, essendo la Doom-mania al suo culmine, il gioco (questa volta venduto in una normale confezione, diversamente dal primo) vendette svariati altri milioni di copie. Ma era così speciale come il primo? A parte l'ovvia mancanza di sorprese, spada di Damocle che inevitabilmente pende su qualsiasi seguito, in verità Doom II era una GROSSA delusione! Sì, perchè non c'era praticamente nessuna novità di rilievo: solo qualche nuovo mostro (tutti originali e ben realizzati, per carità), dei nuovi livelli, e una nuova arma (la doppietta).
Non c'era assolutamente nient'altro che invogliasse l'acquisto...nemmeno la tanto desiderata possibilità di guardare in alto e in basso, o qualche nuova caratteristica che rendesse giustificato l'acquisto di un seguito degno di questo nome! Inoltre la grafica era esattamente uguale al suo predecessore, così come il sonoro!
Ovviamente, per chi, come me, al tempo non aveva giocato a Doom, partire direttamente con Doom II è stata un'esperienza assolutamente incredibile, ma, dovendo giudicare in modo imparziale, le differenze dal suo predecessore erano davvero troppo poche e assolutamente trascurabili!
Doom II è una buona ESPANSIONE di Doom, ovvero è una specie di Windows 98 Second Edition, o di Windows 2003 R2, perchè aggiunge qualche tocco qua e là, e continua la sua trama. Ma per il resto, è ESATTAMENTE lo stesso gioco.
Una nota personale: dopo aver visto sia Doom che il suo seguito, mi sono sempre chiesto come mai nessuna rivista dell'epoca (almeno a mia memoria) abbia sottolineato adeguatamente questo grosso difetto, elargendo invece voti altissimi, e immeritati, a Doom II. Incapacità di giudicare imparzialmente o altro? Comunque sia, che peccato...
Questa mancanza (che verrà corretta in Heretic, il clone fantasy di Doom) inficia leggermente un gameplay che altrimenti sarebbe stato perfetto, in quanto ogni tanto ci troveremo a dover sparare ad un nemico senza vederlo direttamente (e vi assicuro che sentire i suoi colpi ma non vederli è alquanto frustrante NdR). Fortunatamente per ogni livello avremo a disposizione un'ottima mappa in 2D, che ci permetterà di orientarci abbastanza agevolmente anche in ambienti particolarmente intricati.

ADRENALINA E TERRORE
A parte questo, l'esperienza di gioco è assolutamente fenomenale: l'adrenalina e l'ansia che si provano soprattutto giocando al buio e con le cuffie sono indescrivibili. Sentire il respiro affannoso di un mostro che si avvicina, o i passi metallici dei ragni-robot, non ha prezzo: vi troverete spesso a spostare la vostra testa di lato nel tentativo di evitare un colpo che, in verità, è diretto solamente al vostro alter-ego videogiochistico, e ogni tanto sbircerete (voi giocatore, non voi marine) in una feritoia per tentare di vedere cosa ci sia al di là del muro, ovviamente invano...

Il livello di coinvolgimento suscitato da Doom non ha avuto eguali nella storia del videogioco, forse perchè tutto è stato curato nei minimi particolari: la grafica quasi perfetta, la complessità delle strutture che ci troveremo ad esplorare, le situazioni di pericolo totalmente differenti le une dalle altre e i 5 livelli di difficoltà (da "I'm too young to die" a "Nightmare!") ci immergeranno in un'esperienza da provare anche se oramai siamo abituati a qualsiasi first-person shooter con grafica fotorealistica!

VIVA LA POLITICA DELLO SHAREWARE!
Riguardo alla sua distribuzione, uno dei motivi per cui il gioco ha avuto un tale successo è stata sicuramente la politica dello shareware attuata dalla software house: Doom è infatti diviso in 3 episodi separati e la id Software decise di rendere disponibile per il download gratuito l'intero primo episodio (Knee-deep in the Dead) in modo da dare la possibilità a chiunque di giocarci. In questo modo tutti poterono assaporare il gioco senza limitazioni, ed eventualmente - cosa che fecero in tantissimi - comprare il gioco completo degli altri due episodi (The Shores of Hell e Inferno).
Senza ombra di dubbio, se la ID Software avesse deciso di vendere il pacchetto completo, mostrando solo una squallida demo non giocabile o, ancora peggio, solo delle fotografie, il numero di copie vendute sarebbe stato di gran lunga inferiore e Doom probabilmente non avrebbe raggiunto la stessa fama.
Insomma: scelte di marketing perfette, una programmazione eccellente (se trascuriamo alcuni difettucci sicuramente evitabili, come la possibilità di salvare la partita anche quando si è stati uccisi, sovrascrivendo così un gioco salvato in precedenza se non si presta attenzione), un'innovazione e un'inventiva fuori dal comune hanno fatto così che il genere FPS uscisse dalla sua quasi-nicchia e diventasse più popolare degli allora diffusissimi giochi di ruolo o giochi sportivi.

ULTIMATE DOOM

Doom + Thy Flesh Consumed = Ultimate Doom. Ovvero, qualche tempo dopo, la ID Software progettò un episodio aggiuntivo di Doom (che trovate nella compilation citata sopra), che potesse mettere a dura prova i Doomers più fanatici. E, dopo averlo giocato a fondo e terminato più di una volta, vi posso dire che il livello di sfida è stato alzato di molto, con mia grande soddisfazione.
Ovviamente molto dipende dal livello di difficoltà che sceglierete all'inizio del gioco (io ho sempre giocato a Ultraviolence, ovvero il quarto su cinque), ma vi assicuro che vi ritroverete comunque a sudare sette camicie per portare a termine tutti i livelli, a causa della loro lunghezza e intricatezza. A parte questo, essendo "semplicemente" un nuovo episodio di Doom, non troverete nessuna sorpresa: aspettatevi solo pura azione adrenalinica e massacri in quantità!
DOOM-ANALISI PSICOLOGICA
Arrivati alla fne di questa recensione, in alcuni di voi sarà sorto un dubbio: potreste pensare che, sì certo, sicuramente l'azione è adrenalinica, la grafica è realistica, l'esplorazione è coinvolgente..ma Doom non è certo il primo gioco ad avere questi elementi.
E allora, qual è l'altro elemento che ha reso Doom così famoso in tutto il mondo? O forse la domanda da porre è: "Qual è VERAMENTE l'elemento che ha reso Doom così famoso in tutto il mondo?"
In entrambi i casi, stiamo parlando dello splatter. O più precisamente, dell'azione iperviolenta unita allo splatter (vero, anzi direi che un pò TUTTI i giochi id sono caratterizzati da una cattiveria e un senso di ansia che mi ha sempre fatto pensare sulla reale sanità mentale dei suoi autori... NdBoZ).
Vedere un Baron of Hell che muggisce ed avanza velocemente verso di noi lanciando palle verdi è senz'altro spaventevole, ma molto più soddisfacente è abbatterlo a colpi di fucile, lanciafiamme, o motosega (!!!) uccidendolo nel modo più violento possibile e ascoltando il suo urlo finale quando crolla a terra in una pozza sanguinolenta.
Eh già, perchè nella maggior parte delle persone, anche le più tranquille (come me, NdR), è insita una voglia di sfogarsi e di violenza pura che non esce mai allo scoperto, se non in casi assolutamente innocui come lo è il giocare a certi videogiochi.
Il poter uccidere i nemici, umani o non che siano, dà (purtroppo?) un senso di appagamento totale, che ci soddisfa molto più rispetto all'aver scoperto la porta segreta più difficile del gioco. Sarà il primordiale istinto animalesco che sale in superficie e che domina anche le menti più razionali...fatto sta che ghignerete soddisfatti quando farete esplodere uno dei barili, riducendo ad una poltiglia maciullata il nemico che stava passando in quel momento, e vi assicuro che ghignerete molto di più che uccidendolo a colpi di fucile.
Se poi questa violenza (innocua, anzi forse utile a sfogarsi con un semplice videogioco) è accoppiata al fascino nascosto per il proibito, ovvero allo splatter, allora siamo di fronte ad una combinazione incendiaria che, se coscientemente magari viene da noi rifiutata e/o bollata come "incivile", sotto sotto in verità ci attrae irresistibilmente.
Ed è proprio per questo che Doom ha subito così tante censure ed opposizioni da parte di alcuni benpensanti.
Insomma: anche se siamo pur sempre di fronte ad un gioco del 1993, in risoluzione 640x480 massimo (quindi abbastanza pixellosa) e ambientato in un modo horror/fantascientifico assolutamente irreale, sicuramente Doom non è un gioco per chi è facilmente impressionabile.
Per concludere, ci lasciamo con un dubbio amletico: la id Software avrà marciato su questo elemento, oppure ha solamente colmato una lacuna richiesta e ricercata dai giocatori, offrendo un'esperienza di gioco più coinvolgente?
Credo che nessun videogiocatore, nuovo o "stagionato" che sia, possa permettersi di non provare un'esperienza come quella di DooM. Anche solo per (ri)scoprire uno dei videogiochi in assoluto più famosi di tutti i tempi (e, in assoluto, quello più famoso degli anni '90), vale la pena almeno scaricare l'episodio shareware e completarlo.
Dopodichè, ne sono sicuro, vi verrà la curiosità e il desiderio di sfidare anche gli altri episodi.
Doom è un gioco quasi perfetto, che provoca delle scariche di adrenalina e, nelle giuste condizioni, di terrore puro, che non potrete scordare...ovviamente dopo un po' può risultare ripetitivo, dato che si tratta pur sempre di un semplice FPS, ma anche solo vedere delle porte che si aprono e ne escono dei Baron of Hell muggenti e infuriati, o guardare da lontano il Cyberdemon che vi spara un missile che vi stecchisce al primo colpo sono esperienze assolutamente indescrivibili.
DOVETE giocare a Doom (soprattutto se, come me, siete rimasti molto delusi da Quake)!
P.S.: ho provato il livello di difficoltà "Nightmare!", ed ho scoperto che è quasi impossibile già completare il primo livello! Se volete sperimentare l'assoluta impotenza (della quale siete avvertiti dal gioco al momento della scelta) di un'esperienza di gioco, provatelo e fatemi sapere.
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