Recensione PC
Titolo del gioco:
Call of Duty 4: Modern Warfare
Anno di uscita:
2007
Genere:
FPS bellico
Sviluppatore:
Infinity Ward
Produttore:
Keith Arem
Distributore:
Activision
Multiplayer:
si
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Processore a 2.4Ghz (dualcore consigliato), 512RAM (1024 consigliati), 8 giga di spazio su disco, scheda video Nvidia 6600 / Radeon 9800 pro (consigliate nVidia 7800 / Radeon X1800)
  • Uno dei momenti memorabili del gioco. Stiamo scortando un tank amico (in alto a sinistra), quando dall'angolo arriva un altro tank nemico. Il nostro tank si avvicina senza farsi vedere, e spara all'altro attraverso il muro...
  • Quando l'uomo col carro armato incontra l'uomo con il lanciagranate a ripetizione... (1/2)
  • ...l'uomo col carro armato è un uomo morto (semicit.) (2/2)
  • Altra sequenza memorabile quanto agghiacciante. Durante il ritorno da una zona di guerra si scatena l'inferno nucleare e il nostro elicottero precipita. Una volta a terra ci guardiamo intorno... (1/2)
  • ...e ci troviamo davanti a questo terrificante spettacolo... (2/2)
  • Mentre miriamo coi fucili di precisione il nostro respiro fa muovere il mirino. E' tuttavia possibile trattenerlo per un breve periodo (qualche secondo) in modo da mirare più facilmente.
  • "Azz... pork... hosteeess lo sciacquone non funziona!" "sicuro di aver tirato abbastanza forte?" "aspetti ora provo con più energia"... *SBRANG*
  • Questo è l'effetto che si ottiene attivando la mira precisa nelle armi sprovviste di mirino ottico.
  • Mentre in questo villaggio infuria una serrata guerriglia, noi con tutta calma cecchiniamo un po' di terroristi...
Redattore:  Lucio 'Fallingwater' Libertini                        Pubblicato il:  31/10/2008
Infinity Ward si sposta dalla Seconda Guerra Mondiale ai tempi moderni...
In attesa dell'imminente Call of Duty 5 - di cui il buon Hagarr ci farà presto una preview - rispolveriamo il capitolo precedente, uscito oramai da un annetto ma non per questo meno degno di attenzione...

La Infinity Ward è diventata famosa grazie al primo Call of Duty, gioco di combattimento militare ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. A CoD seguì CoD2, sempre nella stessa ambientazione ma con una realizzazione decisamente più pulita e accurata.
Molti giocatori ignorano letteralmente la presenza di CoD3, in quanto prodotto dalla Treyarch (gli stessi di CoD5... speriamo bene) e assolutamente non all'altezza dei predecessori.
Ansiosa, si presume, di far tornare la serie alla gloria che aveva prima che alla Treyarch ci mettessero le loro manine pacioccose, IW non ha deluso le aspettative e nel novembre del 2007 ha sfornato CoD4: Modern Warfare.
Come intuibile dal nome, CoD4 cambia ambientazione, spostandosi dai miseri e infelici tempi della seconda guerra mondiale ai leggermente meno miseri tempi odierni.

Gameplay
Come nei primi due episodi la trama è lineare, ma non si snoda lungo un solo percorso. Si impersoneranno infatti diversi personaggi, tutti quanti soldati e tutti quanti impegnati nella guerra contro il terrorismo (con una breve eccezione).
Durante la campagna passeremo da semplici tafferugli contro terroristi locali a vere e proprie azioni antinucleari, passando per abbordaggi a navi nemiche, assalti a paeselli in montagna, controllo del territorio e varie altre situazioni, tutte ad alta tensione.

Durante le nostre missioni avremo la possibilità di utilizzare un buon numero di moderne armi, sia di design occidentale (M4, M16, G3, MP5...) che di design stereotipicamente più "da terrorista" (AK47, Skorpion, Mini-Uzi, Dragunov...), e tutte dotate della possibilità di mirare piu' accuratamente portando il mirino all'occhio. Purtroppo di tutto questo ben di dio si potranno portare in giro solo due esemplari... eh già, perchè il nostro bravo soldato è si addestrato a uccidere, ma rimane pur sempre un normale umano, e non può stracaricarsi di armi.
Rimane da chiedersi come mai tutte le armi siano considerate nello stesso modo... capisco che un soldato non possa portarsi dietro più di due armi d'assalto, ma se si lascia per strada una di queste non vedo perchè non si potrebbero prendere per esempio due pistole.
Al di la delle armi primarie ci potremo avvalere di bombe a mano, esplosivo C4 e uno speciale trasmettitore che farà bombardare l'area selezionata da un velivolo alleato.
Potremo anche mettere mano a svariate postazioni fisse dislocate in punti salienti delle mappe, consistenti di mitragliatrici con munizioni infinite, lanciagranate e un'unica (purtroppo) minigun.

Ma un solo soldato, per quanto ben armato, non può certo vincere una guerra. Entrano qua in gioco i nostri compagni, che ci accompagneranno durante le nostre missioni e ci forniranno fuoco di copertura, sortite di ricognizione, trasmissioni radio e in generale faranno il loro meglio per aiutarci. O almeno, questa è la teoria.
In pratica i compagni, pur essendo ben lontani dagli inutili e stupidissimi alleati di vari altri giochi (chi ha detto Daikatana?), lasciano un po' a desiderare. La loro mira, in particolare, è piuttosto carente: più di una volta mi è capitato di vedere gruppetti di alleati e di terroristi spararsi addosso raffiche a lunga distanza senza farsi molto danno, quando per risolvere la situazione sarebbe bastato abilitare il colpo singolo, usare il mirino e fare piazza pulita di nemici a suon di headshot.

La pecca più grande degli alleati, tuttavia, è che mentre dovrebbero dare al giocatore la sensazione di essere solo parte della macchina da guerra, in realtà non fanno che accentuare l'idea di essere gli unici in grado di combinare qualcosa. Ogni livello, infatti, è strutturato in settori, con dei limiti invisibili che il personaggio mosso dal giocatore deve superare per procedere nella missione. In queste zone di passaggio di settore i nostri alleati non faranno che sparare ininterrottamente ai terroristi che spuntano dall'altra parte della barricata / edificio / strada / etc, e non si muoveranno dal loro posto se noi non passeremo il punto chiave.
Come se non bastasse, in queste zone (e non, fortunatamente, nel resto del gioco) sia i terroristi che i soldati hanno il respawn infinito. Ciò rende perfettamente possibile aspettare che questi comincino a spararsi addosso, nascondersi dietro una cassa fuori dalla portata delle granate nemiche, e aspettare minuti e minuti senza che la situazione cambi.

Tuttavia, forse perchè abituato agli altri giochi che non tentano nemmeno una cosa del genere, limitandosi a lanciare il giocatore in mezzo a interi eserciti nemici da sconfiggere con le sue sole forze, questo particolare aspetto di CoD4 non mi ha dato particolarmente fastidio. Del resto se ci si immerge nell'atmosfera difficilmente si aspetterà a lungo dietro una cassa, in quanto la voglia di fare ai terroristi una cura intensiva a base di piombo sarà molto alta...


CoD4 elimina l'ossessiva ricerca del medkit curativo. In molti FPS avere dei pacchetti preconfezionati che magicamente ridanno salute non crea particolari problemi, na nei giochi bellici tende a diminuire notevolmente il realismo. In CoD4 invece la salute semplicemente si ricarica da sola col tempo. Non è presente nemmeno un indicatore numerico: se si viene feriti gravemente la visione diventa rossa, ed è necessario nascondersi al sicuro finchè questa torni normale.
Mi direte che nemmeno questo è il massimo per il realismo, e in effetti avete ragione, ma è impossibile creare un gioco bellico nel quale il danno venga calcolato in modo totalmente realistico, altrimenti a ogni colpo ricevuto bisognerebbe ricaricare l'ultimo salvataggio...

A questo proposito: purtroppo in CoD4 manca il quicksave. Per i maniaci del salvataggio che premono il bottone del quicksave ogni due passi (come me) questo è un problema; fortunatamente non uno grave, perchè in ogni livello ci sono decine di checkpoint con salvataggio automatico, quindi non capita mai di dover rifare troppa strada.

Level design e atmosfera
I livelli sono costruiti con molta cura. Le azioni a cui ci troviamo a partecipare e gli obbiettivi che ci vengono posti hanno sempre un senso logico, gli immancabili imprevisti sono quasi sempre inaspettati e sorprendenti, e nemici e alleati, pur con i limiti di cui sopra, si comportano comunque piuttosto bene.
I livelli sono ottimi anche da un punto di vista materiale: le strutture sono fatte esattamente come ci si aspetterebbe nel luogo in cui ci troviamo, non c'è oggetto fuori posto, e se ci si trova in un punto alto è possibile godere di un panorama incredibile.
Tutto ciò aumenta a dismisura l'atmosfera, tanto che CoD4 è senza dubbio il gioco che finora mi ha reso più semplice sospendere l'incredulità e immaginarmi nei panni di un soldato nel pieno di una guerra.

Sono infine degni di nota alcune mappe speciali, con gameplay alternativo.
Ho trovato particolarmente memorabile il livello a bordo di un aereo da attacco terrestre C130: guardando il terreno attraverso l'ottica a infrarossi (che da una visuale esclusivamente in bianco e nero) dovremo facilitare la fuga a una squadra di marines, utilizzando le armi dell'aereo per eliminare dall'alto i nemici sulla loro strada e sentendo il nostro equipaggio che commenta sarcasticamente la distruzione che causiamo.
Più in la nel gioco ci troveremo a bordo di un elicottero, al controllo di un lanciagranate a ripetizione posizionato sul portellone. Il nostro compito sarà di eliminare terroristi a suon di supposte esplosive, con la notevole soddisfazione di poter far saltare per aria mezzi corazzati di ogni genere. Degna di nota la spettacolare conclusione, di cui non racconto nulla per non rovinarvela (ma c'è qualche suggerimento negli screenshot).
Per concludere abbiamo l'immancabile livello stealth, in cui impersoneremo un cecchino mandato con un suo collega a eliminare il boss terrorista del momento. Tutto il livello è ambientato niente di meno che a Chernobyl, ed è degna di infinite lodi la splendida (quanto, ahimè, corta) rappresentazione della città abbandonata di Pripyat.

A molti giocatori sentire queste cose farà venir voglia di strapparsi i capelli e urlare alla tragedia; fortunatamente, a differenza dei tanti giochi che hanno tentato simili livelli alternativi in passato con risultati terribili (in particolare quelli stealth), CoD4 riesce a renderli divertenti. Intendiamoci, l'azione da "soldato normale" non è per niente noiosa ne stancante, ma avere i livelli speciali che la spezzano di tanto in tanto aiuta a godersela.

Multiplayer
Il multiplayer è diviso in modalità deathmatch (tutti contro tutti) e modalità a squadre. Ogni modalità ha degli obbiettivi da completare per arrivare al successo (per esempio catturare la bandiera)... e fino a qua niente di nuovo.
La particolarità di CoD4 sono invece i punti esperienza, racimolati da ogni giocatore eliminando avversari oppure raggiungendo obbiettivi, e che rendono possibile salire di livello. A ogni livello guadagnato corrispondono armi sbloccate, accessori per le armi, nuove modalità di gameplay, vantaggi particolari (munizioni aumentate, granate speciali, resistenza migliorata etc) o la possibilità di creare delle classi customizzate da utilizzare al posto di quelle predefinite con cui si inizia a giocare. Interessante anche la possibilità di chiamare attacchi aerei ed elicotteri d'assalto.

Aspetti tecnici
La grafica è, senza mezzi termini, davvero stupenda. Ogni dettaglio è curatissimo e ogni modello, anche il più insignificante, è realizzato a regola d'arte; gli ambienti fanno strabuzzare gli occhi e le texture sono sempre di ottima qualità. Per muovere in modo soddisfacente tutto questo ben di Dio è però necessaria una scheda video all'altezza: anche in vista di COD 5 vale la pena investire qualche soldino in uno dei recenti modelli ATI o nVidia (in effetti stò facendo un pensierino sulla economica Radeon 4850, vedremo... NdBoZ).
Anche l'audio è notevole; le armi e i veicoli emettono rumori molto credibili, le voci dei soldati sono convincenti e altrettanto si può dire per i rumori ambientali.

Non abbiamo rilevato alcun problema nella realizzazione tecnica: nessun crash con rientro al desktop e nessun bug degno di particolare nota. In generale il gioco appare programmato da gente decisamente competente. Solo nella fisica degli oggetti ci è capitato di alzare un sopracciglio un paio di volte (ad esempio dopo aver ucciso un terrorista e averlo visto "decollare" facendo un volo di vari metri) ma si tratta comunque di eventi rari e di portata sicuramente non sufficiente a sminuire il giudizio finale.
CoD4 ha molti aspetti positivi, ma il più importante di tutti è che è dannatamente divertente. Dal primo momento all'ultimo mi ha tenuto incollato allo schermo, e non mi ha mai fatto avere ripensamenti o voglia di giocare a qualcos'altro per "staccare". Non è privo di difetti, tra cui una campagna single-player relativamente corta, ma mentre dura è un'esperienza decisamente molto positiva. Mi sento di raccomandarlo caldamente a qualsiasi videogiocatore: non provarlo sarebbe un peccato.
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