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Titolo del gioco:
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Castlevania: Symphony of the Night
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Anno di uscita:
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1997
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Genere:
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Ibrido GDR-platform-azione
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Sviluppatore:
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Konami
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Produttore:
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Toru Hagihara
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Distributore:
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Konami
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Multiplayer:
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No
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Localizzazione:
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Solo testo, no audio
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Sito web:
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-
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Requisiti minimi:
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-
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| Altri formati: | |
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Redattore: Andrew 'andrewolf88' Wolf Pubblicato il: 04/06/2012 | | | Pronti per entrare nel gotico mondo di Castlevania? | | Che siate giocatori occasionali oppure dei veri e propri hardcore gamers, avrete di sicuro sentito parlare di Castlevania Symphony of the night. Stiamo parlando di un titolo storico in tutti i sensi (infatti è uno dei momenti salienti della serie Akumajou Dorakyura incominciata nel 1986 sul NES -NdCJ).
Uscito nell’ormai lontano 1997 (lontano? E io che ho cominciato a videogiocare nel 1983 che devo dire?? -NdCJ) per PlayStation e Sega Saturn, questo gioco ha catturato tutti coloro che lo hanno sperimentato per la sua accattivante commistione di semplicità grafica e coinvolgimento, annoverandosi tra i migliori titoli nella storia videoludica.
Nel 2006 il gioco è stato riproposto per la console Xbox 360, scaricabile tramite il servizio online del Marketplace con una veste grafica revisionata per l’alta definizione. Nel 2007, è stato reso disponibile in modo analogo anche per il servizio online Playstation Network. Procediamo cautamente all’interno del mondo "gotico" di Symphony of the night.
What is a man? Avviando il gioco veniamo accolti da un canto gregoriano. Siamo di fronte alla schermata con il titolo e l’invito a premere il pulsante “start” per accedere al menù principale. Ci viene mostrata una schermata semplice con quattro scelte possibili: file select, name change, file copy e file delete.
Come modalità di gioco è prevista solamente la storia principale. La eseguiamo cliccando “file select”, poi andiamo a selezionare uno slot di salvataggio tra i trenta disponibili. Infine decidiamo il nome del giocatore.
La fase iniziale è un prequel che riprende il precedente episodio Akumajou Dorakyura Ekkusu Chi no Rondo ("Il castello diabolico di Dracula 10: Rondò di sangue" -NdCJ) (uscito solo in Giappone nel 1993 e poi anche in Europa nel 2007 con un rifacimento per PSP -NdR).
Qui impersoniamo il leggendario cacciatore di vampiri Richter Belmont intento ad affrontare e sconfiggere nientemeno che il conte Dracula in persona.
In seguito a questo breve preambolo, la storia si sposta avanti di cinque anni e stavolta vestiamo i panni di Alucard (il contrario di "Dracula"? -NdCJ), figlio mezzo-sangue di Dracula e protagonista “dannato” del gioco. Da qui la trama si dipanerà pian piano come una matassa, rivelandoci un intreccio enorme, fantastico e articolato, ricco di dettagli che, come un puzzle, andranno a strutturare un imponente quadro di retroscena, personalità e psicologia dei personaggi.
Sguainate le vostre spade Notiamo che i comandi sono semplici. Con i tasti direzionali ci muoviamo avanti e indietro, possiamo accovacciarci e, tenendo premuto "su", possiamo usare gli oggetti o armi speciali. Gli altri quattro tasti della parte destra del controller sono così assegnati: la croce per saltare, il triangolo per uno scatto all'indietro, il cerchio per usare il braccio destro, il quadrato per il sinistro o per l’uso di un oggetto o arma speciale se premuto contemporaneamente a "su". Ogni braccio può impugnare un'arma, uno scudo o un oggetto e possiamo utilizzarle contemporaneamente in maniera indipendente. Il tasto R2 attiva la mappa.
Symphony of the night riprende alcune caratteristiche dei giochi di ruolo, pertanto abbiamo a disposizione un menù per visualizzare le statistiche di Alucard. Troviamo elementi come i punti salute, i punti magia e i punti cuore, utili per usare le armi o oggetti speciali. Poi sono presenti i punti di forza, di fortuna, i punti esperienza, di magia, la quantità di denaro posseduta e i valori di attacco e di difesa.
A questo proposito, l’arsenale di oggetti è vastissimo. Nel gioco troviamo una quantità molto ricca di armi bianche, dal pugnale alle asce, ma anche copricapi, monili magici e quant’altro sarà utile al nostro eroe per proseguire la sua avventura. Tutti gli oggetti si bilanciano con il grado di avanzamento del gioco, ossia troviamo oggetti sempre più potenti ed efficaci man mano che il gioco va avanti.
Èpossibile fare acquisti di ogni genere presso il Mastro Libraio, il quale possiede un ricco assortimento che si aggiorna nel tempo e un utile bestiario consultabile con tutti i dati dei mostri, creature e boss incontrati durante il gioco.
In assoluto, gli oggetti più forti sono quelli che possediamo all’inizio del gioco e che ci vengono sottratti dalla Morte quasi subito. Ritrovarli è piuttosto arduo, ma non impossibile.
A miserable pile of secrets! Oltre agli attacchi convenzionali avremo a disposizione anche alcuni devastanti attacchi speciali e i famigli. I primi possiamo eseguirli una volta che viene premuta correttamente una sequenza di tasti. Questi attacchi si potranno visualizzare nel riquadro “spells” al momento della prima esecuzione e ci torneranno utilissimi soprattutto con i fortissimi boss più avanzati. I famigli, invece, sono quattro creature da trovare che possono aiutarci durante le battaglie curandoci o attaccando. Le loro capacità e la loro efficacia aumenta in proporzione al livello della loro esperienza, che cresce a seconda dell’utilizzo che ne facciamo.
I famigli si possono utilizzare solo uno alla volta e rientrano nella categoria delle reliquie. Le reliquie rappresentano condizioni che si possono attivare o meno una volta conquistate (ad esempio sbloccare determinate porte, ottenere bonus, poter eseguire le metamorfosi e altro).
Grafica e Suono Da subito, notiamo che Symphony of the Night si presenta come un platform in 2D a scorrimento orizzontale. Il fatto che sia bi-dimensionale non deve trarre in inganno, perché il livello di dettagli è davvero ricco e particolareggiato.
Una nota di riguardo la dedichiamo al suono. La colonna sonora è davvero magistrale, vero fiore all’occhiello, variegatissima e imponente. In ogni ambiente e situazione sono presenti temi musicali davvero coinvolgenti che vanno da uno stile gotico classico ad un più moderno. Siamo rimasti davvero trascinati dalle musiche di questo titolo, che si adattano così bene al gioco e senz’altro rappresentano uno dei marchi di fabbrica di tutta la linea Castlevania. I dialoghi sono tutti doppiati ottimamente.
Longevità La longevità è un altro aspetto che ci ha piacevolmente stupito. La storia principale ha una durata di circa dieci ore, che arrivano anche a venti se si completa la percentuale al 200,6%. È un gioco vastissimo e ricchissimo di luoghi da esplorare e di enigmi da risolvere. C'è da dire che, a seconda di quello che facciamo, abbiamo anche la possibilità di avere dei finali diversi che possono anche concludere la partita prima del raggiungimento del 100%. |
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