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Titolo del gioco:
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Trine 2: Director's Cut
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Anno di uscita:
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2012
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Genere:
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Platform-rompicapo
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Sviluppatore:
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Frozenbyte
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Produttore:
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Frozenbyte
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Distributore:
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Nintendo tramite "eShop"
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Multiplayer:
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Si
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Localizzazione:
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Solo testo, no audio
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Sito web:
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Requisiti minimi:
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Redattore: Massimo 'Zag' Fundoni Pubblicato il: 11/02/2013 | | | Con il lancio del Wii U, Pontius, Amadeus e Zoya tornano a far parlare di se dopo quasi un anno di distanza dall'uscita di Trine 2 | | Fra i vari titoli che nel Nintendo eShop hanno accompagnato l’uscita del Wii U risulta molto gradita la scelta di inserire Trine 2, titolo uscito nel dicembre 2011 su PC di cui i fan certamente gradiscono l’approdo della versione “Director’s Cut” sulla nuova consolle Nintendo, comprendente il DLC “Goblin Menace” ed un livello del tutto inedito in esclusiva.
... E LA STORIA SI RIPETE
Il Trine, magico manufatto dalla volontà propria, riveste un ruolo chiave come nel precedente capitolo: il compito di intrecciare i destini dei tre protagonisti Amadeus, Pontius e Zoya e guidarli affinchè possano salvare il Regno dalle forze del male. La trama non è tra le più variegate e complesse non certo per incompetenza o pigrizia degli sviluppatori di Frozenbyte, la cui volontà è proprio quella di creare una storia leggera e scorrevole puntando tutto sul gameplay e sulla spettacolare grafica: questa si dimostra fin da subito eccezionale, immergendo il giocatore in un mondo di luci e ombre realizzato alla perfezione, con ambientazioni ricchissime di colori, di particolari e di dettagli. Elementi come acqua e fuoco sono incredibilmente realistici e la profondità delle ambientazioni spaziano da magiche foreste a paludi nebbiose, da freddi ghiacciai a caldi deserti avvolgendo il personaggio in atmosfere uniche ed accompagnate da un sonoro di qualità adatto a tutte le situazioni; il tutto sapientemente "incorniciato" dalla rassicurante voce del narratore che introduce gli eventi all'inizio di ogni livello, suggerendoci l'idea di trovarci all'interno di un racconto scritto.
UN PLATFORM INGEGNOSO
L’idea di base del gameplay rimane sostanzialmente invariata rispetto al primo capitolo: si tratta infatti di un classico platform a scorrimento orizzontale, completo di combattimenti, trappole ed enigmi basati sulla fisica ed elementi naturali creati dall’eccezionale motore di gioco, il tutto arricchito da ambientazioni spettacolari e creature fantastiche che richiamano il tema fantasy più classico. Per farla breve non dobbiamo semplicemente saltare da una piattaforma all’altra per raggiungere la fine del livello ma, al contrario, aprirsi una via non sempre è facile o intuibile ad una prima occhiata. Il giocatore deve dimostrare una assoluta padronanza delle capacità di ogni singolo personaggio, le cui abilità vanno spesso combinate fra loro. Pontius ad esempio, cavaliere tanto coraggioso quanto crapulone, è dotato di una incredibile forza fisica e con le sue armi è in grado di distruggere resistenti barriere come i muri di pietra. Rappresenta decisamente la forza offensiva del trio, ma ecco che l’ingegno del mago Amadeus può rendersi utile dove la forza bruta non è di nessun aiuto: creare degli oggetti dal nulla come scatole o ponti è un buon espediente per realizzare punti di appoggio e potere raggiungere zone altrimenti irraggiungibili. Ed infine Zoya, ladra di professione, è particolarmente portata nei movimenti agili e furtivi; con il suo rampino può aderire alle superfici in legno e farsi dondolare per ottenere una maggiore spinta nel salto, oltre a poter abbattere nemici a distanza con il suo arco. I livelli sono disseminati di curiosi globi trasparenti e luminosi, che rappresentano una sorta di meccanismo di esperienza. Più se ne ottengono e maggiori saranno i benefici in termini di potenziamenti e di percentuale di completamento. I personaggi possono dunque ampliare i propri set di capacità o poteri speciali: alcuni esempi sono il lancio del martello di Pontius, che potrà distruggere pareti rocciose lontane; frecce infuocate per Zoya o la capacità di Amadeus di evocare più oggetti contemporaneamente. I poteri vanno di volta in volta comprati con i punti esperienza, ma gli acquisti possono venire resettati per consentire al giocatore di elaborare una strategia migliore, determinando un punto a sfavore riguardo alla difficoltà complessiva del prodotto, già non particolarmente elevata. Al riguardo precisiamo che ogni settore, di cui ciascun livello è suddiviso, presenta un checkpoint che ci permette di curare la squadra o di far resuscitare i personaggi precedentemente sconfitti. I giocatori alla ricerca di un pizzico di sfida in più possono, tuttavia, attivare la modalità “hardcore” dalla specifica opzione per rendendo le cure limitate ed ogni game over ripagato con il riavvio del livello.
Puzzle ed enigmi sono studiati in modo da permettere più strade per il loro superamento, stà al giocatore trovare l’espediente più adatto alle varie situazioni. Disponibile anche la modalità Multigiocatore tramite amici o partite veloci insiame a giocatori da tutto il mondo. Il multiplayer propone la stessa avventura del gioco in singolo e gli enigmi risultano semplificati dalla possibilità di usare più personaggi contemporaneamente, permettendo combinazioni di mosse che nel single player non è possibile fare. Può risultare fastidiosa la mancanza di una chat vocale che permetta la più completa collaborazione fra i giocatori.
ANGOLO EXTRA
Per quanto riguarda eventuali bonus non c'è molto da dire. I forzieri, spesso nascosti o difficilmente raggiungibili, contengono delle brevi poesie o illustrazioni che vanno ad arricchire la sezione "Extra" del menù principale; la longevità complessiva è più che buona, ulteriormente arricchita da un livello inedito esclusivo per Wii U e dal DLC integrato Goblin Menace che, di fatto, rendono questa versione la più completa. Chi si impegna a completarlo al 100% ha sicuramente di che intrattenersi, poiché raccogliere tutte le gemme esperienza o i forzieri di ogni singolo livello potrebbe rappresentare una sfida complicata.
IMPLEMENTAZIONE DEI CONTROLLI
I controlli sono bene implementati nel GamePad del Wii U, e si possono sfruttare sia i pulsanti che il touch screen; quest'ultimo è azzeccatissimo per compiere alcune azioni di precisione come, ad esemprio sfruttando il mago, creare supporti semplicemente disegnandoli o spostare oggetti trascinandoli sul Pad. Altri comandi, specialmente durante le sessioni di combattimento, risultano più macchinosi per essere usati con il touch screen; ad esempio l'attacco di spada di Pontius o la mira con l'arco di Zoya, dove l'intrusione della mano sulla visuale dello schermo genera parecchio impiccio.
Tuttavia il recente aggiornamento ci permette di usufruire del Wii U Pro Controller, il quale compensa a pieno tutte le scomodità fin'ora elencate del GamePad.
Il gioco è da poco disponibile in Australia e Nuova Zelanda, sempre all'interno dell'eShop, scontato del 25%. |
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