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Titolo del gioco:
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SBK World Championship 09
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Anno di uscita:
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2009
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Genere:
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simulatore di guida
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Sviluppatore:
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Milestone
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Produttore:
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Black Bean
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Distributore:
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Halifax
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Multiplayer:
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lan, internet
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Localizzazione:
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Completa (audio & video)
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Sito web:
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www.blackbean.it
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Requisiti minimi:
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CPU: 3GHz (dual core 2.4GHz), RAM: 1GB (2GB), VGA: ati x1800 (nvidia 8800 o equivalente), SPAZIO SU HD: 3GB
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Redattore: Simone Maria '7ornado' Fumagalli Pubblicato il: 20/06/2009 | | | Milestone dopo la mezza figuraccia dell’edizione 2008 ci riporta sulla griglia di partenza…e questa volta è tutto pronto per lasciare virgole nere sull’asfalto e sverniciare i nostri avversari! | | CHI NON MUORE SI RIVEDE Era dal 2001 che Milestone sembrava scomparsa e non c’era una software house interessata al campionato del mondo Superbike, quello delle due ruote derivate dalla produzione di serie. L’anno scorso il team italiano ci ha riprovato, ma, diciamolo apertamente, è stata una delusione.
 Decisi a rifarsi i ragazzi di Milestone si ripresentano quest’anno con un prodotto ben realizzato, che fa la sua bella figura nonostante la cura per i dettagli non sia al top. Non raggiungono il livello dell’edizione 2001, capolavoro per simulazione, fisica e grafica (ovviamente per l'epoca), ma ci vanno molto vicino.
UN GIOCO PER TUTTI Il pregio (o il difetto, a seconda dei punti di vista) della serie Superbike è sempre stato il livello di difficoltà. Nel lontano 2001 Milestone aveva fatto contenti tutti i centauri più accaniti e maniaci della simulazione, ma non si poteva dire che fosse un gioco “user friendly”. Il neofita infatti aveva non pochi problemi a tenere in pista la moto anche con tutti gli aiuti attivati. Da quest’anno la musica cambia. La gamma di aiuti e il livello di simulazione sono stati spalmati su una gamma più ampia di opzioni, in modo tale che al livello di difficoltà principiante, con attivati tutti gli aiuti relativi a trazione, frenata e contatti sia quasi impossibile scivolare: sembra di guidare sui binari. Ciò non significa tuttavia che il gioco sia diventato un arcade puro: nonostante possa essere configurato come tale, magari per divertirsi in qualche sfida con gli amici come fosse un casual game, disattivando tutti gli aiuti e impostando il massimo livello di simulazione ci ritroveremo a fare i conti con la realtà (quasi) nuda e cruda. Quindi niente traiettorie impossibili, pena ritrovarsi col sedere per terra; niente curve con il gas spalancato, o si scivolerà nella via di fuga. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e non è difficile trovare la configurazione più adatta alle nostre esigenze, il giusto compromesso per rendere il gioco sia divertente che impegnativo.
TUTTI IN PISTA Superbike 2009 ripropone la solita e consolidata formula per metterci in sella a una moto e farci correre in pista: possiamo scegliere fra le modalità gara veloce, allenamento, weekend di gara (che consiste nelle prove libere del venerdì, qualifiche e superpole del sabato, gara 1 e gara 2 la domenica) o stagione completa. Nei primi 3 casi abbiamo la possibilità di scegliere il nostro team e pilota preferito, circuito, condizioni meteorologiche (fisse o variabili) e abilità dei piloti avversari. E fin qui niente di nuovo.
 Per svecchiare il prodotto Milestone ha introdotto una gustosa novità: una serie di sfide veloci che ci catapultano in pista in mezzo alla bagarre nelle più disparate situazioni. Sostanzialmente dovremo affrontare l’ultimo o gli ultimi giri di un gran premio e cercare di raggiungere l’obiettivo richiesto, che non necessariamente coincide con la vittoria; anzi, il più delle volte dovremo concludere oltre una certa posizione o davanti a un altro team impersonando piloti con moto meno prestanti. L’idea è buona e l’effetto è davvero gradevole: ci si sente molto più coinvolti e la tensione è decisamente più alta. Quando si raggiunge l’obiettivo l’esaltazione è ben più grande di quella di aver vinto una gara, forse proprio perchè bisogna fare tutto subito e bene. Vincendo una sfida verremo premiati con una medaglia il cui valore (oro, argento, bronzo) varia in base a quanto bene svolgeremo il compitino assegnatoci, e potremo passare alla sfida. Ci sono 2 categorie distinte per difficoltà, e ogni categoria ha 10 "missioni".
SEI COME LA MIA MOTO Altra novità introdotta in questo Superbike 2009 è la figura dell’ingegnere di pista presente nei box. Sia durante un allenamento che un weekend di gara potremo consultarci con lui per rivedere la messa a punto della moto, farci dare dei consigli su come migliorare l’assetto e analizzare i dati della telemetria per poter intervenire al meglio, facendo modifiche necessarie a abbassare i nostri tempi sul giro. Chiaramente non è il Jeremy Barges della situazione, le decisioni spettano comunque a noi, ma fornisce comunque qualche consiglio utile soprattutto per chi di meccanica se ne intende poco.
 Sempre all’interno del box possiamo fare le regolazioni sui componenti più significativi del nostro mezzo: mescola delle gomme (anteriore e posteriore), bilanciamento dei freni, risposta delle molle, rigidità delle sospensioni eccetera. I parametri non sono tanti e accurati come nella gloriosa edizione 2001, ma basteranno anche per i più smaliziati che cercano di limare qualche decimo di secondo sul loro miglior tempo.
CHE SPETTACOLO! Se ci concentriamo sulla pista, la nostra moto e quella degli avversari, Superbike 2009 è davvero uno spettacolo per gli occhi. Il livello di dettaglio e realismo nella ricostruzione dei modelli delle moto, delle livree delle carene e delle tute è maniacale, e si può quasi confondere il gioco con una gara in televisione. Lo stesso si può dire per i caschi e per l’effetto di trasparenza della visiera che lascia intravedere il volto del pilota. E qui tocchiamo un tasto dolente: il modello dei piloti non è il massimo. Innanzi tutto è lo stesso per tutti: quando andiamo a scegliere il nostro preferito non c’è differenza di altezza o corporatura, sono tutti uguali. I volti invece sono abbastanza simili alle controparti reali, nonostante anche qui si sarebbe potuto fare un lavoro migliore. In ogni caso ci sono tutti i piloti (e le moto) della stagione in corso. I tracciati sono realizzati con cura maniacale e corrispondono a quelli reali persino nel colore dei cordoli. Lascia un po’ a desiderare il contorno, ovvero il pubblico e gli altri elementi del paesaggio: poca cura nella realizzazione e pochi elementi del tracciato riprodotti. Ovviamente il tutto stona, e non poco, se paragonato con quello che si vede in pista.
 Spettacolari, o quasi, sono alcune delle visuali utilizzabili una volta in sella; chiaramente sono più divertenti che utili, dato che la più comoda è quella con telecamera posta alle spalle del pilota. Nel visualizzare i replay però sono di grande impatto e ancora una volta, cambiando inquadratura e improvvisandoci registi, sembra quasi di assistere a un rallenty in tv mentre rivediamo qualche clamoroso sorpasso. Buono il comparto audio per quanto riguarda il rombo dei motori delle moto, anche se le differenze non sono troppo marcate tra una marca e l’altra. Le musiche invece sono decisamente azzeccate, però delle volte troppo invasive e ripetitive durante la gara, cosa che può spingere a disattivarle. Questo è quanto: che fate ancora lì ai box? Montate in sella e cominciate a sgasare! |
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