Recensione PlayStation 2
Titolo del gioco:
Resident Evil 4
Anno di uscita:
2005
Genere:
Action Adventure
Sviluppatore:
interno
Produttore:
Capcom Europe
Distributore:
Halifax
Multiplayer:
no
Localizzazione:
Solo sottotitoli, no audio
Sito web:
http://ww2.capcom.com/re4/
Requisiti minimi:
PlayStation 2 Pal
  • Questa è la copertina metallica dell'edizione limitata. Solo per veri collezionisti!
  • La faccia di uno dei vostri futuri "amici". Carino, vero?
  • Con un colpo di fucile potrete tranquillamente far saltare la testa al nemico
  • La classica valigetta. Potrete aumentarne lo spazio durante il gioco
  • Le ambientazioni sono favolose, e questo non è niente...
  • Questo tizio vi darà  non pochi problemi, e lo incontrerete più di una volta
  • Spesso vi converrà  entrare (o scappare) dalle finestre
  • Se sparerete ai nemici mentre sono sulle scale li vedrete cadere come sacchi di patate...
  • Ci sono anche alcuni momenti in cui sarete a bordo di diversi veicoli.
  • Vincendo i vari tiri al bersaglio che troverete nel gioco avrete come premio dei...tappi!
  • Luis Sera, una pedina importante nella storia di R.E.4
Redattore:  Marco 'Casacup' Cupillari                        Pubblicato il:  21/02/2006
Volete un gioco che vi trasmetta un'ansia costante, che vi faccia restare sul ciglio della sedia pronti a saltare per aria?? Allora Resident Evil 4 è il gioco adatto a voi!
Il protagonista del quarto episodio della fortunata serie Resident Evil è Leon Kennedy, volto noto a chi ha già  giocato il bellissimo RE2 per PSX. Ambientato quattro anni dopo gli eventi di Racoon City, ritroviamo il nostro eroe dopo che egli è entrato in un corpo speciale del governo americano. Obiettivo: salvare la figlia del Presidente, Ashley, rapita e nascosta in un villaggio sperduto nella campagna spagnola. Molti di voi potranno storcere il naso viste le premesse trite e ritrite: effettivamente, posso dirvi fin da ora che la trama non è uno dei punti forti del quarto capitolo della saga Capcom. I colpi di scena non sono molti, e quelli che ci sono non sono propriamente eclatanti. A salvare almeno in parte la situazione ci pensano tuttavia le modalià  secondarie (delle quali parleremo più avanti) che, una volta finito il gioco, consentono di chiarire alcuni punti apparentemente oscuri quando si gioca con Leon.

PRIMI PASSI...

Una volta giunti nel villaggio, l'ex poliziotto di Racoon City comincerà a cercare informazioni sulla piccola Ashley. In uno dei primi filmati troviamo dunque Leon impegnato nel mostrare una foto della ragazza ad uno degli abitanti della zona il quale, per tutta risposta, tenterà di attaccarci. Si capisce fin da subito che i nostri nemici saranno proprio gli abitanti del villaggio, i quali appena ci individueranno tenteranno di farci fuori in svariati modi. Ben presto scopriremo che dietro al rapimento della ragazza c'è una setta religiosa, il cui capo sembra avere il controllo completo di tutti i suoi adepti.
Leon, facendosi largo a suon di pistolettate e granate, si inoltrerà in territori sempre più inospitali fino a ritrovare Ashley. A questo punto l'obiettivo cambierà: più precisamente sarà quello di riuscire a tornare sani e salvi a casa. Naturalmente gli imprevisti saranno molti, nel bene e nel male, ma credo sia meglio non rivelare nulla per non rovinare la trama a chi ancora deve provare il gioco…

GAMEPLAY
Avete presente i vecchi Resident Evil? Beh, scordateveli. Questo Resident Evil 4 ha in comune con i vecchi capitoli soltanto il nome ed il protagonista. Le novità sono molte, ma andiamo con ordine. In primis, sono scomparsi i vecchi fondali 2d con telecamere fisse. D'ora in poi la telecamera ci seguirà passo-passo e potrà essere girata (anche se non di molto) grazie alla levetta analogica destra, per poi centrarsi automaticamente appena la lasceremo. Ciò porta vantaggi e svantaggi: vantaggi poichè potremo godere delle bellissime ambientazioni e perchè l'inquadratura, leggermente più vicina al corpo del protagonista rispetto agli altri giochi di azione 3d, contribuisce in parte a creare quella sensazione 'ansiogena' che tanto piace agli appassionati. Svantaggi perchè proprio la vicinanza della telecamera può creare dei problemi nelle situazioni più concitate: spesso infatti capiterà di ritrovarsi circondati da 3 o più nemici, e sia le inquadrature che l'impossibilità di girarsi e contemporaneamente camminare (per lo meno con una discreta angolazione) possono rendere il tutto molto complicato. Ma non disperate, il numero di volte in cui ci rimetterete la pelle per motivi del genere si contano sulle dita di una mano…

Altra novità è il puntamento dei nemici. Premendo il tasto L1 infatti la telecamera zoomerà, grazie al mirino laser proprio di ogni arma, dandoci la possibilità di scegliere in quale punto colpire i nostri nemici. Questo, insieme all'abbandono del 2d in favore del 3d, rende il nuovo Resident Evil un'esperienza di gioco completamente diversa dai precedenti capitoli. Infatti colpire un nemico in punti diversi del corpo porterà risultati diversi: ad esempio una pallottola in una gamba farà mettere in ginocchio o cadere il malcapitato di turno, un colpo al braccio potrà far cadere l'eventuale arma, mentre i colpi alla testa sono naturalmente i più 'efficaci'.
Il numero delle possibilità aumenta esponenzialmente in base alla situazione. Vediamo alcuni esempi: un colpo ad una gamba di un nemico che si trova su un ponte o su un tetto lo farà precipitare (risparmiandovi il fastidio di doverlo fare fuori); un colpo tirato al candelotto di dinamite tenuto da uno dei buzzurri del villaggio lo farà saltare in aria; due o più nemici allineati possono essere fatti fuori con un colpo ben piazzato del fucile da cecchino; una scarica di mitraglietta può deviare un'accetta lanciataci contro. Per non parlare dei classici barili esplosivi… Insomma, la varietà è garantita e spinge a trovare sempre la soluzione migliore a livello di economia di colpi.
Ulteriore innovazione (che possiamo trovare in altri giochi dell'ultima generazione come God of War) è l'introduzione della necessità di premere alcune semplici combinazioni di tasti o di premere un tasto ripetutamente per evitare trappole o altri colpi mortali. Questa caratteristica può sembrare qualcosa di elementare o di poco conto, ma poichè il tutto è implementato anche nei filmati, contribuisce ad enfatizzare quell'atmosfera di insicurezza che terrà il joypad incollato alle vostre mani anche durante le cut scene.

Ultima novità, ma non per importanza, è costituita dalla piccola Ashley. Nel momento in cui la ritroveremo, l'esperienza di gioco cambierà totalmente: l'obbiettivo è salvarla, quindi dovrete stare attenti non solo alla vostra vita, ma anche alla sua. La ragazza vi seguirà ciecamente, a meno che voi non le diciate di fermarsi: col tasto L2 potrete infatti dare i comandi 'Wait' e 'Follow me', ad esempio per farla restare in un angolo sicuro o per permettervi di superare i - pochi - enigmi che vi troverete di fronte. In determinate occasioni, ad esempio in caso troviate un cassonetto, potrete, tramite il tasto R2, dire alla giovane di nascondersi. Sfruttate il più possibile questi rari nascondigli, visto che all'interno Ashley sarà protetta e non potrà essere nuovamente rapita. Avete capito bene: rapita… non potrete infatti lasciare Ashley in una stanza ed andare liberamente in giro ad ammazzare nemici, visto che dopo un tot di tempo o di distanza percorsa la ragazza verrà rapita ed il gioco finirà. Questo capiterà anche in occasione delle battaglie: se pensate solo a voi inevitabilmente Ashley verrà portata via dai vostri nemici.
La ragazza non si rivelerà del tutto inutile: anzi la sua presenza sarà di vitale importanza per risolvere - come detto - alcuni enigmi o per accedere a luoghi dove si potrà andare solamente con l'aiuto di un'altra persona. In ogni caso non dovrete fare per tutto il gioco da balia alla figlia del presidente, in quanto capiterà spesso che per un motivo o per un altro le strade dei due si divideranno, consentendovi dunque di avere un po' meno preoccupazioni.

MENU' ED OPZIONI
Una delle caratteristiche di RE4 che non ha subito variazioni rispetto ai suoi predecessori sono i menù. Tramite la pressione del tasto 'start' entrerete in una schermata che vi permetterà di accedere alle armi, alla mappa, ai report ed ai file sulle missioni.
Come nei precedenti Resident Evil tutte le vostre armi, munizioni ed erbe saranno messe in una valigetta dal numero limitato di spazi. Ogni oggetto occupa un certo numero di spazi e dovrete farci ben presto i conti anche perchè in questo nuovo capitolo non avrete più baule in cui lasciare ciò che al momento non vi serve per poi prenderlo in seguito. Vi viene però in aiuto una nuova figura (completamente fuori luogo a mio giudizio): il mercante. Spesso vi capiterà di trovare, vicino alle classiche macchine da scrivere (a proposito, sono scomparsi gli odiosi rotolini di inchiostro, potrete salvare tutte le volte che vorrete) di trovare uno strano individuo incappucciato. Parlandoci potrete decidere se comprare nuove armi o potenziare quelle che già avete; potrete inoltre comprare alcuni accessori come zaini sempre più capienti o mappe dei tesori. Questi ultimi sono disseminati per tutto il gioco e potranno essere venduti al mercante per avere i soldi per aumentare il vostro arsenale, ma non saranno la sola fonte si guadagno: spesso troverete dei cofanetti con delle pesetas e gli stessi nemici, a volte, ve le lasceranno.
Tutto ciò potrebbe sembrare un po' una forzatura, ma era probabilmente necessario vista la natura decisamente action di questo gioco.
Sullo schermo troverete due indicatori, rappresentanti il vostro stato di salute e quello di Ashley. All'interno dell'indicatore circolare che segna il livello della vita troverete l'indicatore delle munizioni che avete ancora in canna. Vi potrete accorgere all'inizio del gioco che il livello massimo di salute non coincide con il livello massimo dell'indicatore. Potrete aumentare la vostra vita o quelle di Ashley grazie ad una nuova varietà di erbe, quelle gialle, combinandole con le erbe verdi o rosse.

ASPETTO TECNICO
Come già detto è stato abbandonato il 2d in favore del 3d. Questo cambiamento è supportato egregiamente dal motore di gioco: i modelli poligonali sono molto dettagliati, così come le ambientazioni di gioco. All'inizio si può avere l'impressione di una certa ripetitività, soprattutto per i colori tendenti per lo più al marrone-grigio, ma in realtà tutto serve per dare l'impressione di una campagna spenta, morente, perfettamente in sintonia con i toni di gioco. Inoltre ben presto cambierete location di gioco, e vi ritroverete prima in un BELLISSIMO castello medievale, poi su una base militare su un'isola. Troviamo quindi ambienti più vari, tra cui casette di legno abbandonate, chiese, fogne, prigioni, laghi, immensi e sfarzosi saloni, addirittura un labirinto di siepi.
Gli effetti luce sono ottimi, anche se lievemente inferiori rispetto alla versione per Game Cube. Esplosioni, fiamme e lampi sono resi ottimamente, e solo in situazioni estreme (5-6 personaggi oltre a voi in ambientazioni molto vaste) appesantiranno il motore di gioco; in ogni caso questi pochi momenti non influiscono minimamente sulla giocabilità del titolo.
Il reparto sonoro è davvero notevole. Le musiche di sottofondo sono sempre adatte alla situazione: sia che vi troviate in una situazione critica sia che vi troviate in una stanza vuota sentirete la stessa paura che possa succedere qualcosa da un momento all’altro.
Le frasi pronunciate dai contadinotti sono fantastiche, e diverranno un vero e proprio tormentone. Sentire una voce roca pronunciare in uno spagnolo un po' sgangherato "un forestero, matalo!", "usa los muscolos" o "mierda" è davvero esilarante. Ma nel momento in cui comincerete a sentire queste frasi senza capire da dove vengono, allora l'ansia si impadronirà di nuovo di voi...

Per l'intelligenza artificiale è bene spendere qualche parola. Avete presente gli zombi lenti e stupidi? Un vecchio ricordo. Adesso avremo dei contadinotti selvaggi che vorranno strangolarvi, infilzarvi, tagliarvi (!! NdBoZ) e così via. Non basterà nascondersi dall'altro lato di una porta o scavalcare una finestra: i nemici saranno sempre in grado di raggiungervi. Al massimo potrete mettere degli armadi davanti alle porte, ma anche così facendo questi prima o poi verranno abbattuti, mentre le scale a pioli che avrete buttato giù da palazzi o impalcature per impedirne l'accesso verranno comunque rimesse al loro posto. Difficilmente troverete un posto sicuro se siete in vista, e se terrete sotto tiro per molto tempo un nemico, questo si sposterà dalla vostra linea di fuoco o addirittura si abbasserà per schivare il colpo.
Naturalmente più andrete avanti, più i nemici saranno resistenti e veloci (negli ultimi quadri prenderanno addirittura la rincorsa per corrervi incontro!). Inoltre aumenteranno anche le modalità di attacco: si passerà dagli attacchi con le mani e con asce da lancio alle mazze chiodate ed agli scudi, fino ad arrivare a bastoni elettrici e balestre con frecce incendiarie. E raramente i nostri avversari sbaglieranno mira…

LONGEVITA' E MODALITA' SECONDARIE
Ragazzi, questo capitolo è davvero lungo! Personalmente, esplorando tutto l'esplorabile e facendo tutto ciò che si poteva fare, senza impantanarmi in nessun punto in particolare, ho completato la modalità principale in circa 27 ore. Ed è davvero tanto se si pensa che questo è un gioco d'azione. Inoltre, una volta terminata l'avventura con Leon, i bonus che sbloccherette - due nuovi armi, non dico altro per non rovinarvi la sorpresa - vi invoglieranno a giocare di nuovo. Altre tre armi sono inoltre sbloccabili completando le missioni con Ada.
Come già accennato precedentemente sono presenti delle modalità secondarie, per la precisione tre. Due di queste vedono come protagonista la bella Ada Wong (ebbene si, è tornata anche lei anche in questo capitolo), la quale vivrà la nostra stessa avventura in parallelo. La prima modalità, Separate ways, vedrà la nostra amica arrivare fino alla fine del gioco, seguendo per lo più o nostri passi. Le novità quindi non sono molte, ma comunque ci troveremo in determinati momenti in situazioni completamente diverse da quelle dell'avventura principale. Questo, unito ad un approfondimento della trama (quei particolari che restavano oscuri durante il gioco con Leon), permette comunque di godere di questa modalità di gioco, che ha una longevità di circa 10 ore. Inoltre giocando a Resident Evil nei panni di Ada saranno presenti un numero maggiore di nemici e munizioni.

La seconda modalità secondaria, Assignment Ada, ci vede impegnati nell'isola, ultima ambientazione di gioco. Il tutto in maniera molto particolare: non potrete infatti nè salvare nè potenziare o comprare armi, ma dovrete farvi largo a colpi di pistola e mitraglietta tra un nugolo di nemici. E questa volta non dovrete neanche preoccuparvi delle munizioni: ne troverete così tante che spesso dovrete abbandonarle. Questa breve avventura dalla durata di circa due ore terminerà con lo scontro con un boss e con un filmato che chiarirà finalmente le vere intenzioni di Ada.
Infine abbiamo la terza ed ultima modalità secondaria, Mercenari. Nelle vesti di Leon avrete il compito di eliminare più nemici possibili entro un certo tempo limite. A seconda della precisione, delle combo (il numero consecutivo di nemici eliminati) e della vita che perderete avrete una valutazione da una a cinque stelle che vi permetterà di sbloccare altri quattro personaggi con cui giocare in questa modalità. Sono a disposizione quattro diversi stage ispirati ad altrettante ambientazioni di gioco.

MULTIPLAYER
Non è presente alcuna modalità multigiocatore. Effettivamente i survival horror/action come Resident Evil non si sposano bene con il gioco in rete, anche se forse si sarebbe potuto adattare la modalità mercenari per l'occasione. Sarebbe potuta essere la ciliegina sulla torta, ma forse è meglio così visto che probabilmente sarebbe stata una forzatura dal risultato non garantito.
Che dire: molto semplicemente, credo che ci troviamo di fronte a un capolavoro. Come già detto alcuni storceranno il naso per labbandono da parte della Capcom di quegli elementi che avevano reso celebre la sua saga, ed infatti la critica che più è stata mossa è la mancanza di zombie. Alcuni ritengono che, date le numerose novità, la Capcom abbia voluto creare un gioco completamente diverso e porlo lungo i binari di quei Resident Evil tanto apprezzati e venduti per garantirne il successo. Di fatto queste sono solo speculazioni, la realtà è che ci troviamo di fronte ad un bellissimo gioco, nonchè un punto di svolta per tutta la saga. La longevità è garantita dalla lunghezza della modalità principale e dalle modalità secondarie, l'atmosfera è resa magistralmente, il reparto tecnico è ottimo (e bisogna tener conto che Resident Evil 4 è partito come porting da un'altra console, il Game Cube con tutti i problemi di sviluppo che questo comporta), le musiche e gli effetti di sottofondo sono sempre adeguati.
Forse l'unica cosa migliorabile è il sistema di controllo, sparare e camminare insieme sarebbe stata cosa gradita, ma forse avrebbe storpiato troppo la natura di un gioco che fondamentalmente è e resta un survival horror, seppur estremamente action.
Consiglio l'acquisto sia agli appassionati sia a chi non ha mai giocato alla saga. Invito chi non ha mai amato questi giochi a concedere almeno una possibilità alla nuova perla targata Capcom: sono stati fatti così tanti cambiamenti che questo gioco merita almeno uno sguardo.
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