Recensione PC
Titolo del gioco:
Agatha Christie: Delitto Sotto il Sole
Anno di uscita:
2008
Genere:
Avventura Grafica
Sviluppatore:
AWE Productions
Produttore:
AWE Productions
Distributore:
Atari
Multiplayer:
No
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
WIN 2000/XP/VISTA; 1.4 GHz Pentium 3; RAM: 256 MB; Scheda 64 MB DirectX 9; 1.5 Gb hard disk.
Redattore:  Marco 'Il Mark' Tiezzi                        Pubblicato il:  26/03/2008
Il terzo capitolo della serie di Agatha Christie è sugli scaffali... Il vostro fiuto nel risolvere i casi sarà fondamentale per arrivare alla soluzione del giallo!
Correva l'anno 2005 e la AWE Productions lanciava sul mercato il primo capitolo della serie dedicata alla famosissima giallista britannica Agatha Christie, attirando l'interesse di milioni di appassionati in tutto il mondo. Il seguito non si fece attendere e si concretizzò con "Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express", che migliorò quello che già di buono era stato fatto con l'esordio.
Da pochi giorni possiamo trovare sugli scaffali il nuovissimo Agatha Christie: Delitto sotto il sole...e lo abbiamo provato per voi!


PUNTA E CLICCA VECCHIO STAMPO
Diciamo subito che lo stile di questa nuova avventura è tanto classico quanto il libro da cui essa trae spunto. Non appena accediamo al semplice ma efficace menù principale e iniziamo una nuova partita, infatti, ci rendiamo subito conto che gli sviluppatori non hanno certo fatto sforzi colossali per portare un briciolo di innovazione all' interno del gioco: questa caratteristica potrebbe anche non dispiacere ai puristi del genere e ai fans della serie, ma sicuramente non farà molta presa sulla massa dei 'casual' gamers.

Per quanto riguarda la trama, il romanzo "Corpi al sole" ha avuto molto successo all'epoca della sua uscita, datata 1941, tanto da spingere dei produttori cinematografici a farne addirittura un film negli anni '80. Perchè allora non ispirarvi anche un videogame? Presto fatto: grazie alla AWE e ai suoi game designer vestiremo i panni dell'investigatore Hercule Poirot che dovrà risolvere il misterioso caso dell'omicidio dell'attrice Elena Stuard avvenuto su uno sperduto isolotto inglese (Bathing Beach) sul quale, diciamoci la verità, si andrebbe molto più volentieri in vacanza che a scovare un possibile assassino!
La trama è semplice e al contempo intricata: peccato che gli sviluppatori non si siano sprecati nel caratterizzare sufficientemente i personaggi, e che i dialoghi con essi si riducano ad una semplice ricerca di informazioni (spesso non molto utili alla nostra indagine) e alla possibilità - che non sempre ci viene offerta - di scegliere fra una o al massimo due risposte.

TECNICISMI
Il pezzo forte del gioco non è certo il comparto grafico: le texture dei personaggi e dell'ambiente non sono niente di eccezionale e le nuvole in cielo sembrano un po' troppo "appoggiate", prive di quel senso di profondità che compete all'infinito (Mark, per questa frase potrei chiedere a J di sposarti... NdBoZ). Inoltre, la goffaggine con cui Poirot compirà i suoi movimenti sarà talvolta eccessiva e l'ilarità si mostrerà inevitabilmente sui volti di noi videogiocatori.
Altra nota dolente sono le scene di intermezzo, nelle quali si nota una perdita di qualità dell'immagine davvero troppo netta per essere accettata in un'epoca oramai dominata dalla next generation. Si salvano invece gli sfondi e la rappresentazione dei paesaggi, che riescono a ricreare abbastanza fedelmente l'atmosfera del romanzo.


GIOCABILITA' E GAMEPLAY
Un clic su un personaggio per interagire con lui, un clic sul terreno per camminare fino a un determinato punto e un doppio clic sul terreno per correre: tutto qui. Semplice e basilare, forse fin troppo. L'interazione con l'ambiente che ci circonda è limitata e avremo la possibilità di incontrare non più di una ventina di persone sull'isola. Caratteristiche, queste, che non aumentano di certo la longevità di Delitto sotto il sole.
Dal punto di vista del gameplay, la prima cosa che si nota è di sicuro l'incredibile semplicità del menù, che appare ora limitato a tre sole icone: una per selezionare il taccuino, una per chiedere aiuto ai nostri assistenti e la rimanente per le opzioni di gioco. E' stato eliminato anche il tasto che nei titoli precedenti ci dava la possibilità di unire più oggetti.
Di tanto in tanto ci si pareranno di fronte piccoli enigmi, ma saranno sempre di facile soluzione in quanto sarà sufficiente raccogliere qualche indizio e tutti gli oggetti necessari per risolverli in breve tempo. A questo proposito, gli avventurieri meno 'scafati' potranno trovare qualche ulteriore spunto di interesse nella ricerca degli oggetti - o dei personaggi - al di fuori dell'hotel in cui è avvenuto l'omicidio.

I soggetti da interrogare si troveranno spesso lontani dall'hotel, dato che essi di tanto in tanto usciranno per una bella passeggiata sulla spiaggia: starà a noi riuscire a trovare il momento propizio per scucirgli qualche informazione importante.
Nel corso del gioco, per scovare il colpevole tra la ventina di personaggi con cui avremo a che fare sarà fondamentale il taccuino di Poirot, sul quale annoteremo ogni possibile indizio o testimonianza. Immancabili saranno ovviamente anche i nostri assistenti, Arlena Marshall e il Capitano Hastings, che ci daranno una mano a risolvere il caso. Altro importante aiuto potrà venirci da un apposito tasto dell'interfaccia, attraverso il quale potremo richiedere una mano nel caso in cui dovessimo rimanere bloccati nel corso dello svolgimento degli eventi (troppo nOOb...NdBoZ).

Una caratteristica del gioco alquanto bizzarra è il fatto che per metà dell'avventura non ci sarà in realtà nessun omicidio: infatti il racconto prenderà inizio molto prima della tragedia, proprio per mostrarci i vari intrecci amorosi e le possibili vendette che potrebbero innescarsi tra i vari personaggi. Questo particolare aspetto è sì interessante, ma alla lunga può risultare altrettanto frustrante: per qualche tempo infatti il gioco andrà avanti senza che accada praticamente nulla di eclatante, cosicchè gli spunti di interesse andranno ricercati nella raccolta di indizi e nella previsione di eventi futuri.
In sostanza, il gameplay è semplice e senza fronzoli, ma efficace e comunque coinvolgente.

MAESTRO?? MUSICA!
Le musiche sono un tripudio di violini, violoncelli, pianoforti, arpe e quanto altro vogliate. Ovviamente, la scelta degli sviluppatori non poteva che essere di stampo classico: con quale altro accompagnamento musicale si poteva immaginare il nostro Poirot muoversi negli ambienti di una simile avventura? Abbastanza banali ed abbozzati appaiono invece gli effetti ambientali e il doppiaggio in inglese, coadiuvato tuttavia da ottimi sottotitoli in italiano.
E ora, spazio al commento per le conclusioni!
Il genere 'adventure' è un tantino in difficoltà negli ultimi tempi e questo nuovo capitolo della serie Agatha Christie non si può definire una vera e propria ventata di aria fresca: la vicenda riuscirà infatti a tenere impegnati gli avventurieri 'casual' per 10-12 ore al massimo, il che comunque non è poco se paragonato alla lunghezza di altri titoli per Pc di recente uscita! Per gli appassionati della serie, invece, l'acquisto è obbligato in quanto il videogioco è sicuramente piacevole ed appassionante. Restano delle falle nella realizzazione tecnica, insieme ad una caratterizzazione dei personaggi un po' approssimativa, ma la sostanza nel complesso c'è: si tratta solo di sapersi accontentare...
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