Recensione PC
Titolo del gioco:
The Wardrobe
Anno di uscita:
2017
Genere:
Avventura Grafica
Sviluppatore:
C.I.N.I.C. Games
Produttore:
Adventure Productions
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Assente
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Sistema operativo: Windows 7 64-bit - Processore: 2 GHz Dual Core CPU - Memoria: 2 GB di RAM - Scheda video: ATI Radeon HD 3400 Series, Geforce 9400 Series con almeno 512 MB VRAM - DirectX: Versione 9.0c - Memoria: 5 GB di spazio disponibile - Scheda audio: DirectX 9.0c compatibile - Prezzo: € 14,99
  •  Eccolo il nostro protagonista in tutto il suo "splendore"
  •  Un inventario molto strano. Ma tutto quello spazio nel petto dovrà servire a qualcosa...
  •  Riconoscete, quel personaggio dentro il frigorifero, vero ?
  •  Quante citazioni ci sono in questa schermata? A parte la "Venere masticazombie" ovviamente ?
  •  Una prugna può offrire un "viaggio" moooolto particolare...
  •  In questa schermata c'è uno degli enigmi più ostici di tutto il gioco
  •  È qui che tutto ha inizio, con uno scoiattolo parlante e tanto disordine
  •  Un orso innamorato di una paperella di gomma? In Wardrobe anche questo è possibile !
  •  Il furgone dei traslochi sta portando via tutto. Dobbiamo salirci anche noi
  •  Dunque...Lotso, lo slender sul fondo, il creeper di Minecraft, trovatele voi le altre !
Redattore:  Giuseppe 'Isg71' Iraci Sareri                        Pubblicato il:  02/03/2017
Ronald e Skinny sono due amiconi, passano parecchio tempo insieme ma poi...succede l'imprevedibile. Benvenuti nello stravagante mondo di The Wardrobe.
Si può morire per colpa di una prugna? Certo se il soggetto che la mangia è allergico alle prugne. Durante un picnic Ronald ne offre una all'amico che ha immediatamente uno shock anafilattico e muore. Mentre Ronald scappa, impaurito per l'accaduto, succede qualcosa di strano a Skinny che, anziché passare a miglior vita, si risveglia tramutato in scheletro dentro l'armadio di Ronald, un quasi-zombie nel mondo reale. Forse però c'è un modo per spezzare l'incantesimo: basta che Ronald confessi il malfatto, salvandosi dalla dannazione e liberando il suo amico. All'inizio dell'avventura però Ronald sta per traslocare e, il primo componente dell'arredamento a scomparire è proprio l'armadio di Skinny (Oh Signore! -NdNew_Neo). Inizia così l'avventura incredibile di The Wardrobe

UN'AMBIENTAZIONE STRAVAGANTE ?

Definire semplicemente stravagante l'avventura del gioco degli italianissimi C.I.N.I.C. Games è indubbiamente riduttivo. Dopo l'uscita di un primo episodio gratuito qualche anno fa e grazie all'ormai sempre più gettonato crowdfunding, finalmente l'universo di The Wardrobe ha fatto capolino sul mercato nella sua versione finale. Stiamo parlando di una storia fuori da ogni canone, frutto di un'immaginazione degli sviluppatori davvero encomiabile che inizia fin dalla curiosa maglietta del protagonista, con la scritta "born to rot " (nato per marcire...NdR).

Le stranezze presenti nel gioco sono così tante che è impossibile citarle tutte. Il mondo alternativo nel quale è piombato Skinny infatti gli permette di interagire con oggetti normalmente inanimati, di dialogare con loro, ma anche di mantenere alto il livello di umorismo come non si vedeva da tempo in giochi di questo tipo.

Le radici di The Wardrobe infatti non vanno ricercate nelle avventure punta e clicca di recente uscita, ma nei capolavori storici come Monkey Island e Day of the tentacle. In realtà però il gioco non si limita a questo, dal momento che strizza l'occhiolino a tantissime altre produzioni letterarie, cinematografiche e soprattutto videoludiche con continue citazioni disseminate sulle locazioni di gioco.

Si può dire che lo spirito del gioco risiede proprio in questo, nello stimolare la continua individuazione di citazioni e riferimenti, sopperendo così un comparto narrativo che, tutto sommato, è azzeccato ma poco approfondito. Di conseguenza, troviamo appeso un quadro con Jessica Rabbit, un divano con il creeper di Minecraft, lo Slender appeso al muro per non parlare del peluche di Lotso di Toy Story 3 e tutto questo in un'unica schermata di gioco. Se consideriamo che tutta l'avventura si sviluppa in 40 ambienti, allora si può immaginare la quantità enorme di citazioni e riferimenti riportati in The Wardrobe.

Proprio per la natura strampalata, il gioco non può essere affrontato utilizzando canoni di "normalità", ma bisogna provare a calarsi nella psiche del personaggio da noi controllato (Skinny... -NdR) e cercare di ragionare come lui, anche perché gli enigmi che incontreremo durante l'avventura sono altrettanto strani, a volte anche troppo e non è detto che si riesca a venirne a campo facilmente.


È SEMPRE UN'AVVENTURA

In quanto tale, The Wardrobe rispetta i parametri tipici delle avventure punta e clicca. Sulla schermata troviamo diversi oggetti di interesse, individuabili premendo la rotellina centrale del mouse oppure, meglio, cercandoli a modo nostro. A parte alcuni oggetti che dispongono di una sola interazione, per molti altri Skinny può scegliere fra osservare, raccogliere, aprire, parlare, il tutto in modo abbastanza intuitivo utilizzando prima il tasto destro del mouse e poi il sinistro per la selezione. Questo sistema, spiegato in un umoristico tutorial iniziale è abbastanza semplice da gestire, così come l'inventario al quale si accede utilizando la rotellina del mouse e che risulta in linea con la stravaganza presente nel gioco, dal momento che ci mostra come Skinny utilizzi la propria cassa toracica per conservare gli oggetti. Naturalmente i vari item raccolti possono essere combinati fra di loro o con elementi sullo scenario in modo da sbloccare determinati punti del gioco. Senza voler anticipare nulla, alcuni enigmi però sono davvero improbabili, sicuramente impossibili se affrontati con la logica con il risultato di bloccarci in determinati punti ma, se riusciremo a resistere alla tentazione di utilizzare i suggerimenti del gioco, potremmo provare più di una soddisfazione una volta risolti.

Questa acerba gestione degli enigmi, rappresenta un po' il tallone di Achille di tutto il gioco, dal momento che, questo genere di prodotti, trova un metro di valutazione importante proprio in questo anche se, va detto, non tutte le situazioni di gioco risentono di questa problematica fortunatamente. Un'altra nota dolente riguarda il finale di The Wardrobe, di sicuro impatto ma forse un po' troppo frettoloso.

La durata del gioco è intorno alle 5-6 ore che può estendersi fino a 10 per alcuni enigmi davvero difficili, soprattutto per la (voluta) mancanza di indizi. Fatto sta che visto complessivamente, ci troviamo davanti un prodotto di ottima qualità.


Il certosino lavoro di ricerca degli sviluppatori nelle citazioni presenti sul gioco infatti, trova il suo riscontro in un prodotto finale sicuramente divertente, in grado di stimolare l'attenzione del videogiocatore che, fra un pezzo e l'altro dell'avventura proverà a riconoscere i vari elementi presenti sullo scenario.

Anche la verve umoristica presente nel gioco è comunque azzeccata con il protagonista che spesso si rivolge a noi insultandoci apertamente oppure con degli stimolanti scambi di battute fra Skinny e oggetti di solito inanimati presenti sullo scenario. E allora scopriamo che l'orso-tappeto del bagno è innamorato della paperella sul lavandino, che il quadro dello Slender ha mietuto più vittime della peste, che i genitori di Ronald coltivano "erba strana" in soggiorno e potremmo continuare all'infinito.

TECNICAMENTE

Dal punto di vista squisitamente tecnico The Wardrobe si presenta molto bene
, con una grafica cartoonosa e dettagliata al punto giusto, con ottime animazioni e con un doppiaggio in lingua italiana ben realizzato. Alcuni bug iniziali sono stati già corretti con una patch quindi non è il caso di parlarne ulteriormente. Anche le musiche di accompagnamento al gioco fanno il loro dovere.

Possiamo dire che The Wardrobe va vissuto e goduto, momento dopo momento, magari soffermandosi a cercare di individuare i tantissimi riferimenti messi lì dagli sviluppatori, cercando poi di venire a capo della nostra missione che scopriremo più strampalata che mai. Uniche note dolenti riguardano, come dicevamo, alcuni enigmi davvero poco logici e intuitivi e il finale del gioco stesso, un po' troppo breve e non all'altezza del resto del gioco.

Al prezzo al quale viene proposto però il gioco dei C.I.N.I.C. Games rappresenta una produzione tutta italiana in grado di offrire del sano divertimento a chiunque voglia cimentarsi con un protagonista strano, con una storia ancora più strana e con delle ambientazioni davvero fuori di ogni logica. Onestamente ci sentiamo di consigliarlo ai fan delle avventure "punta e clicca" e a chiunque voglia trascorrere qualche oretta in allegria.

Modus Operandi: abbiamo vissuto le folli e strampalate vicende di Skinny grazie ad un codice steam fornitoci da Adventure Productions.

Malgrado qualche piccola imperfezione, The Wardrobe mette in bella mostra il lavoro di ricerca fatto dagli sviluppatori, in grado di offrirci riferimenti a tutto spiano in ogni locazione del gioco. Con una storia strana e con tantissimi oggetti da riconoscere e da trovare, il gioco riesce ad intrattenere a lungo, anche grazie (o a causa) di enigmi non sempre lineari e logici. Buono il comparto tecnico e tanto umorismo presente al punto che il gioco riuscirà a strapparci più di una risata mentre cerchiamo di venire a capo della situazione.

Al prezzo al quale viene proposto, l'avventura punta e clicca di C.I.N.I.C. Games merita indubbiamente di essere presa in considerazione. Potreste esserne piacevolmente sorpresi.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE