Recensione PlayStation 4
Titolo del gioco:
Gravel
Anno di uscita:
2018
Genere:
Corsa / Arcade
Sviluppatore:
Milestone
Produttore:
Milestone
Distributore:
Milestone
Multiplayer:
Online fino a 8 giocatori, classifiche online
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Console PlayStation 4 - una connessione a banda larga - un accunt PlayStation Network - un abbonamento al PlayStation Plus per il multigiocatore - 19 GB di spazio libero su disco - Prezzo: €69,99
  • La schermata con le opzioni principali
  • Le auto (tutte realmente esistenti e su licenza) potranno essere ammirate tramite l'opzione Showroom
  • Con le opzioni di gara potremo trovare il giusto equilibrio tra facilità di guida e difficoltà dell'IA degli avversari
  • Queste sono le opzioni a disposizione per preparare al meglio la nostra auto alla gara che ci aspetta
  • Come potete constatare, siamo rimasti sorpresi dall'elevato numero di settaggi. Superiori agli altri titoli di guida più simulativi della stessa Milestone!
  • Un fotogramma del replay di una gara chiusa su terreno fangoso. Stiamo avendo la meglio sugli altri!
  • Anche nelle gare a tappe la grafica si difende bene, ma qualche compromesso lo dovremo subire
  • Un'immagine realizzata con la modalità foto inclusa nel gioco. Come vedete siamo caduti addosso ad una macchina, il bello è che siamo stati trasportati per qualche decina di metri prima di staccarci!
  • Quella macchina in volo siamo noi... ed il bello è che abbiamo vinto anche la gara! Gravel è questo ed altro...
  • Quel cronometro in alto ci indica che siamo nella modalità multigiocatore, e ci mostra anche il tempo per preparare la nostra auto alla gara. 30 secondi sono un po' pochini!
  • Uno dei cinque avversari da affrontare nelle prove speciali. Lui è Watanabe, anche se lo abbiamo sconfitto tre volte stando avanti e guidando sporco!
  • Nelle gare a tappe, non solo i checkpoint sono ampi, ma lo sarà anche la parte guidabile in diversi punti
Redattore:  Roberto 'New_Neo' Sorescu                        Pubblicato il:  03/03/2018
Finalmente abbiamo messo mano sulla versione definitiva della nuova IP motoristica di Milestone. Le sportellate con gli avversari saranno all'ordine del giorno.
A due settimane dall'uscita di Monster Energy Supercross – The Official Videogame (recensito dal nostro Ivan Guzzardi), Milestone immette sul mercato la sua tanto attesa nuova IP: quel Gravel annunciato un anno fa che ci fa ricordare quei due capolavori assoluti che furono Screamer e Screamer 2 usciti nella seconda metà degli anni '90, realizzati proprio dalla softco italiana che allora si chiamava Graffiti. Sembra passata un'era geologica, ma il feeling di quei tempi era speciale e soprattuto “diverso”, con un'industria che era sì in ascesa ma ben lontana dalla penetrazione che ha oggi all'interno di una società fortementene globalizzata e connessa come la nostra.

L'impatto di Gravel sul giocatore potrebbe essere, inizialmente, contrastante. Un gameplay più arcade va in parte a scontrarsi con un controllo che richiede un minimo di pratica, visti i numersi settaggi, prima di entrare in uno dei numerosissimi tracciati a disposizione. E si... dove Gravel non pecca di certo è la varietà: suddivisi in quattro classi differenti, il gioco propone oltre 50 tracciati ripartiti in varie tipologie come quelli da stadio, a circuito, a tappe, in stile rally e così via. Inoltre le modalità saranno diverse tra gara classica, time attack, eliminazione, cartelli da abbattere, checkpoint da attraversare e possiamo anticipare che difficilmente vi annoierete. Da questo punto di vista il lavoro fatto da Milestone è encomiabile e ad aggiungere varietà sarà la diversa tipologia del terreno che le nostre ruote incontreranno: sterrato, terriccio, sabbia, fango, pavimento stradale influiranno sulla tenuta di strada del nostro bolide, mettendo la prova la nostra capacità di guida.

AFFRONTIAMO LA OFF-ROAD MASTERS

Il cuore pulsante del nuovo titolo della casa milanese è senz'altro la Off-Road Masters, che possiamo definire come la modalità carriera, ma che in realtà non è altro che una progressione all'interno di venti livelli suddivisi in più tappe allo scopo di racimolare più stelle possibili che ci serviranno per sbloccare i livelli successivi. Le richieste saranno particolarmente varie come arrivare tra i primi 3, vincere una gara, realizzare il miglior tempo, non venire eliminati durante una corsa e altro che lasciamo a voi il piacere di scoprire. Ogni tappa conclusa ci darà da una a tre stelle e naturalmente più stelle otterremo più velocemente si sbloccheranno i livelli successivi. In precisi momenti la Off-Road Masters offrirà cinque sfide speciali con altrettanti nomi ben conosciuti nelle quattro categorie in cui ci cimenteremo, ovvero Stadium Circuit, Wild Rush, Speed Cross e Cross Country. Possiamo definirli in gergo videoludico come una sorta di boss fight motoristica, infatti dovremo battere il nostro avversario a suon di abilità di guida e sportellate senza esclusione di colpi arrivando davanti a lui. Una volta vinto il nostro avversario speciale in tutte le prove potremo proseguire nei livelli successivi. Il tutto viene raccontato all'inizio ed alla fine di ogni corsa da una voce maschile all'interno di un programma televisivo chiamato Gravel Channel.

Prima di iniziare una gara potremo agire su due aspetti principali: le opzioni di gara consentono di modificare la difficoltà di gioco e gli aiuti alla guida in modo da trovare il giusto equilibrio. Rispetto agli altri titoli della softco milanese abbiamo riscontrato una difficoltà generale maggiore. Infatti già con l'IA settata su media gli avversari saranno piuttosto agguerriti fecendoci penare non poco se siamo agli inizi. Il consiglio che possiamo dare è di togliere il freno automatico, l'aiuto stabilità e il TCS che potrebbero creare problemi una volta presa la mano con la guida del mezzzo.
Nelle impostazioni auto avremo a che fare con un numero di settaggi davvero elevato. Siamo rimasti davvero sorpresi, anche perché in un titolo votato all'arcade non ci aspettavamo di mettere mano su cinque parametri diversi che vanno dalle sospensioni anteriori e posteriori, ai freni, dalla trasmissione fino ad agire sulla campanatura delle gomme anteriori e posteriori. Comunque il gioco darà il giusto settaggio per ogni gara, ma nulla vieta di modificarlo trovandone uno migliore per poi salvarlo. Anzi, se volete guidare al limite e sbaragliare gli avversari ad una difficoltà più alta, tale operazione è altamente consigliata.

Chiudiamo il discorso con gli show points che fungeranno da esperienza per ogni gara conclusa. Serviranno, similmente ad un gioco di ruolo, a salire di livello e quindi a sbloccare nuove auto, nuove livree e nuovi circuiti per la gara libera. Questi punti vengono guadagnati in tre modi diversi: il piazzamento ottenuto a fine corsa, le evoluzioni eseguite durante la gara e le opzioni di gara. Le evoluzioni possono essere di vario tipo e vanno dalla derapata in curva, ai salti, nel rimanere a lungo con la velocità massima, fino al cambio di terreno come ad esempio dall'acqua alla sabbia e così via. Potremo anche qui, come negli altri titoli Milestone, usufruire del rewind se abbiamo commesso un errore (e di errori ne farete a iosa! -NdR) in modo da tornare indietro e riprovare. Naturalmente in alcune prove come il time attack con i segnali da abbattere e nel multigiocatore il rewind non sarà utilizzabile.

UN MULTIGIOCATORE SOTTOTONO

In un titolo divertente e caciarone come questo, ci saremmo aspettati una modalità multigiocatore discretamente corposa o almeno normale. E invece ci troviamo davanti al minimo sindacale. Potremo semplicemente affidarci al matchmaking per trovare un avversario umano per un massimo iniziale di due soli giocatori. Stesso discorso vale se faremo da host, e per di più non avremo nessuna opzione di personalizzazione. Una volta entrati si sceglie uno degli otto tracciati a disposizione (che cambieranno ad ogni partita) e ci si prepara alla gara scegliendo l'auto e mettendola a punto. Anche qui non si capisce l'imposizione del tempo che da solo 30 secondi per apportare modifiche alla propria macchina. Prima della gara altri giocatori potranno unirsi fino ad un massimo di otto; quelli mancanti verranno sostituiti dalla IA. Per fortuna il netcode funziona e solo alcune volte abbiamo assistito a scatti improvvisi, sparizioni o un rallentamento dell'aggiornamento dello scenario.


Rispetto agli altri titoli pubblicati, Gravel è quello meggiormente afflitto da una modalità online davvero ai minimi termini. Anche se abbiamo notato dalla patch del day one che alcune modalità sono state incluse, non ne abbiamo trovato traccia, probabilmente verranno integrate più avanti. Non mancano le ormai famose classifiche online che permetttomo di confrontarsi con i migliori giocatori di ogni tracciato. Concludiamo con la sfida settimanale, che si trova nel menù principale, e mette il giocatore alla prova in sessioni molto impegnative allo scopo di guadagnare una montagna di show points. Quella attuale, che sta per concludersi, è di superare un preciso tempo in uno dei tracciati a tappe della Namibia, e assicuriamo che sarà tutt'altro che semplice riuscirci.
Gravel consta di 31 trofei suddivisi in 15 di Bronzo, 10 d'Argento, 5 d'Oro e il Platino. La maggior parte si ottengono giocando la modalità principale, vincendo una gara in ogni disciplina, salendo di livello, effettuando alcune azioni specifiche in gara, sbloccando tutti i tracciati, completandoun tot di gare online ed altro che vi lasciamo il piacere di scoprire. L'aver dedicato solo 2 trofei per la modalità online fa capire come, questa volta, Milestone ha voluto dedicare gran parte dello sforzo produttivo sulla Off-Road Masters e quindi sul single player.

Dopo la patch del day one, nel momento in cui scriviamo è da poco disponibile un nuovo aggiornamento (del peso di oltre 2 GB) che porta il gioco alla versione 1.04. Per la cronaca è stato aggiunto il supporto ai DLC, migliorato il movimento dei veicoli, migliorata l'interfaccia utente e corretti bug minori. Il supporto ai DLC coprirà il periodo che va dall'uscita fino a giugno di quest'anno. Per sapere cosa verrà aggiunto potete fare riferimento alla nostra news. Gravel è disponibile, oltre che su PlayStation 4 (oggetto della nostra prova), anche su Xbox One e PC tramite Steam.

SFRECCIAMO CON L'UNREAL ENGINE

Milestone si è lasciata alle spalle il poliedrico ma ormai datato Yebis 3 (l'ultimo suo utilizzo è stato con MotoGP 17) per adottare l'Unreal Engine 4. Gravel è il terzo titolo ad utilizzarlo dopo MXGP3 – The Official Motocross Videogame e il fresco d'uscita Monster Energy Supercross – The Official Videogame. In questo caso si tratta di un utilizzo più complesso, visto che possiamo guidare sia su circuiti lunghi meno di un chilometro che su vasti scenari, nei quali avremo maggiori interazioni con lunghi salti, attraversamenti di distese d'acqua, spiagge, ponti sospesi, spezzoni cittadini e tratti pieni di alberi e terriccio che ci avvicinano ad un rally vero e proprio. Il risultato è più che buono, ma non sempre perfetto. Infatti se negli scenari più piccoli abbiamo un dettaglio grafico piuttosto buono (eccellente il terreno bagnato con le pozzanghere d'acqua in alcuni circuiti), non possiamo dire lo stesso negli scenari a tappe dove assistiamo ad un compromesso maggiore (almeno sulla versione PlayStation 4 standard da noi testata. -NdR) soprattutto nei dettagli poligonali in lontananza, dove oggetti, erba e quant'altro appaiono nelle vicinanze durante l'aggiornamento dello schermo che è di 30 fotogrammi al secondo piuttosto stabili. Abbiamo assistito a qualche rallentamento sporadico, ma già dalla patch del day one il titolo è giocabilissimo senza problemi. Un replay di una gara a tappe della Namibia rimaneva bloccato selezionando la telecamera TV, ma per il resto non abbiamo riscontrato anomalie. La fruizione complessiva è risultata veloce, divertente e abbastanza coinvolgente.

Il problema dei caricamenti è rimasto pressoché invariato dato che bisogna aspettare un minuto abbondante prima di entrare in azione. Per riavviare la gara, comunque, ci vorranno pochi secondi ma se si esce tornando alla scelta dei circuiti e si vuole rigiocare allo stesso tracciato bisogna sorbirsi nuovamente il caricamento. Niente di grave, ma comuque un po' fastidioso. Non esiste un vero e proprio campionato e non è possibile crearlo, comunque la lunga campagna principale garantisce una longevità che può andare dalle 20 alle 30 ore complessive le quali possono estendersi se si vogliono ottenere tutte le 180 stelle. Certo, la modalità online è un po' debole, ma offre lo stesso il giusto divertimento con altri giocatori pur tendendo ad essere meno coinvolgente.

In conclusione ci sentiamo di premiare lo sforzo di Milestone nel creare qualcosa di nuovo nel campo motoristico. In fondo non è così comune avere un titolo Off-Road di questi tempi. Non è perfetto, ma è dannatamente divertente e coinvolgente, soprattutto perché per vincere le gare si può tranquillamente giocare sporco, anzi è una delle prerogrative sia con con l'IA che con gli avversari umani.

Modus operandi: Siamo sfrecciati sui tantissimi tracciati, testando tutte le modalità e facendo a sportellate con gli avversari, grazie ad un codice datoci da Milestone.

Due pubblicazioni così ravvicinate potevano creare qualche problema allo sviluppatore italiano, e invece Gravel si è dimostrato un titolo ben confezionato e soprattuto molto divertente. Questa volta fare a sportellate contro gli avversari e guidare sporco per vincere è una delle prerogative per divertirsi in frenetiche corse senza esclusioni di colpi. Dal punto di vista tecnico abbiamo degli alti e bassi, ma in generale l'uso dell'Unreal Engine 4 è buono soprattutto per le gare e sfide su circuiti brevi. Per le gare a tappe si scende a qualche compromesso, ma il divertimento non ne risente.
Peccato per la modalità multigiocatore che è la parte meno curata dell'intera produzione, ma in buona sostanza ci troviamo difronte ad un buon titolo arcade e anche in parte simulativo (visti i numerosi settaggi a disposizione) che ci farà divertire pareccchio sui tantissimi tracciati disponibili... a suon di sportellate!
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE