Sistema operativo: Windows XP - Processore: 1 GHz - Memoria: 1 GB di RAM - Scheda video: 512 MB - Memoria: 300 MB di spazio disponibile su hard disk - Prezzo: €7,99
Redattore: Ivan 'MrIvan' GuzzardiPubblicato il: 24/07/2017
Cambia la gravita' a tuo piacimento in questo mondo totalmente sopraffatto dal bianco e dal nero che vuole simulare un grande disegno che, man mano che ci si addentrera' in profondita', comincera' a prendere vita.
Il videogioco, essendo un media fin troppo ampio per descriverlo in tutte le sue sfaccettature, non sempre ha una chiave di lettura predefinita per l’intrattenimento del giocatore. Alcuni sviluppatori usano il semplice gameplay per divertire, altri utilizzano una narrativa intricata che sappia coinvolgere, mentre molti ricorrono ad un miscuglio di tutto questo per creare il giusto bilanciamento con lo scopo di accontentare tutti. Ma esistono videogiochi che, invece, sfruttano la semplicità e l’atmosfera per produrre qualcosa di inusuale, che non ha una sua forma ben precisa ma che riesce a prendere una consistenza diversa a seconda della persona che sta giocando, generando un prodotto appositamente vago che otterrà un diverso significato in base alle varie interpretazioni ricevute dai giocatori stessi.
Un chiaro esempio di quello che abbiamo appena scritto è OVIVO, titolo indie sviluppato da IzHard che unisce puzzle e platforming con una grafica minimalista che, nel suo insieme, vuole narrare una storia.
I MIO NOME E' OVO
OVIVO è un videogioco metaforico che non ha nessun tipo di narrativa diretta, ma che cerca di comunicare qualcosa al giocatore tramite il proprio level design e con messaggi nascosti. In un mondo totalmente sopraffatto dal bianco e il nero, seguiremo lo strano viaggio di OVO, una piccola creatura che ha lo speciale potere di passare a proprio piacimento tra le due colorazioni opposte, riuscendo così ad evitare gli ostacoli che si sovrappongono dinanzi a lui. Tramite un semplice comando sarà possibile passare tra un bordo e l’altro: nello specifico quando OVO si troverà nella zona bianca, allora la gravità lo attrarrà verso il basso, mentre nelle zone nere capiterà l’inverso. Tramite questo giochetto in cui viene invertita la gravità, la nostra simpatica pallina riuscirà ad avanzare nelle varie mappe del gioco, mostrando man mano la modalità con cui gli sviluppatori hanno deciso di raccontare questa storia.
Ed è proprio in questo momento che si capisce come gameplay e narrativa vanno di pari passo e si intrecciano formando una cosa sola. Basterà completare il primo livello introduttivo per scoprire che tutte le mappe e tutti i livelli che il giocatore affronterà sono pieni di messaggi nascosti. OVO durante tutto il suo pellegrinaggio non farà che avanzare in un disegno che, man mano che si andrà avanti, diventerà più complesso, cambiando pure dal punto di vista estetico e talvolta prendendo pure vita. Ogni fine livello, la telecamera di gioco si allontanerà dal protagonista e rivelerà al giocatore che il tragitto appena percorso farà parte di tutto un grande dipinto che, a seconda delle interpretazioni che la singola persona vuole dare ad essa, assumerà un significato diverso. Il tutto accompagnato da musiche d’ambientazione che saranno differenti ad ogni livello, creando un’immedesimazione ancora maggiore.
In parole povere, i ragazzi di IzHard hanno voluto creare un grandissimo mosaico reso volutamente vago al fine di far riflettere la persona su cosa questo gioco voglia davvero comunicare. Non esistono risposte sbagliate perché ogni parere dato rappresenterà un piccolo tassello di quello che OVIVO vuole realmente essere.
PROFONDO MA SEMPLICE
Dopo aver discusso del lato “profondo” del gioco, è giusto soffermarsi anche dal punto di vista del mero gameplay. Il gioco è tanto complesso nella sua narrativa quanto semplice nei suoi comandi. Saranno pochissimi i tasti utilizzabili all’interno dei vari livelli, nello specifico potremo muovere la simpatica pallina a sinistra e a destra in una mappa costruita (o meglio dire disegnata. -NdR) totalmente in 2D e con un apposito pulsante potremo cambiare il flusso di gravità di OVO, facendolo passare dal bianco al nero e viceversa. Tale potere rappresenterà il fulcro principale del gameplay, dato che lo si utilizzerà per vari scopi: evitare trappole, saltare, arrivare su un punto in alto utilizzando una specie di mongolfiera semplificata e così via. Tutto il resto del lavoro lo farà il level design che, ripetiamo ancora una volta, risulterà variegato e pieno di situazioni differenti, grazie anche ad un uso della telecamera molto particolare che, in determinate situazioni, si avvicinerà e si allontanerà dal protagonista di sua spontanea volontà, permettendo un maggior risalto di ciò che starà per accadere in quel momento.
Il gioco propone anche due diversi tipi di collezionabili che saranno disseminati nei vari livelli. Da una parte abbiamo dei simboli particolari che si troveranno in punti più o meno nascosti della mappa, aumentando il livello di esplorazione che il giocatore dovrà effettuare in ogni livello (ogni stage avrà al suo interno ben 3 di questi simboli. -NdR). Ogni emblema nascosto potrà essere interpretato come un ulteriore pezzo del puzzle da aggiungere alla vaga e misteriosa storia di OVIVO (anche gli achievement che si otterranno ad ogni pezzo raccolto avranno dei titoli che faranno riflettere. -NdR). Il secondo tipo di collezionabile, invece, è meno speciale e significativo. Si tratterà semplicemente di piccole palline inserite in grande quantità all’interno dei diversi livelli e che saranno abbastanza semplici da raccogliere se si seguirà per bene l’intero percorso principale del gioco.
….E DOPO?
Purtroppo la semplicità descritta fino ad ora non è solo una caratteristica positiva di OVIVO, ma anche il suo tallone d’Achille. La difficoltà del gioco (ad esclusione di pochissimi collezionabili negli ultimi livelli che saranno un po’ più impegnativi da prendere ma nulla di trascendentale. -NdR) sarà molto bassa e risulterà molto facile completare il gioco al 100% raccogliendo sia i simboli che le piccole palline disseminate in tutte le mappe. Inoltre la questione si aggrava se aggiungiamo che la longevità totale (quindi comprendendo il 100%) si attesta sulle tre ore scarse, facendo diventare OVIVO un semplice passatempo pomeridiano dalla rigiocabilità scarsa, dato che i collezionabili saranno quasi tutti facilmente raccoglibili durante la prima run.
Infatti il gioco pecca moltissimo dal punto di vista della varietà complessiva. Abbiamo già scritto più volte di come il level design di ogni singolo livello sia variegato e accompagnato sempre da una OST (colonna sonora) d’ambientazione sempre differente, ma questa diversità non si estende all’intero gioco. Dopo aver completato il tutto in tre orette circa, difficilmente si vorrà intraprendere una seconda partita, proprio perché dopo aver fatto il 100% in pochissimo tempo, non ci sarà più nulla da fare.
Tale problema poteva essere risolto semplicemente aggiungendo delle modalità in più che avrebbero allungato la longevità totale del gioco e avrebbero aggiunto un tasso di sfida più alto rispetto al prodotto attuale. Per fare un esempio, dato che OVIVO è pur sempre un platform, si potevano aggiungere delle classiche modalità di sfide a tempo, dove il giocatore avrebbe rigiocato le stesse mappe di prima ma cercando di stabilire un buon tempo. Condisci il tutto con delle classifiche online e si ottiene una varietà maggiore.
Modus Operandi: abbiamo vestito i panni di OVO nel suo viaggio attraverso un codice steam datoci dagli sviluppatori.
OVIVO è un ottimo videogioco che cerca di unire un gameplay platform con elementi puzzle con una narrativa indiretta che usa il level design come suo mezzo di comunicazione, così che il giocatore possa essere libero di poter interpretare ciò che i suoi occhi vedranno. Da questo punto di vista il gioco non delude ma anzi incuriosisce e far rimanere incollati allo schermo dall’inizio fino alla fine, senza mai annoiare.
Il problema di fondo è che oltre quello che abbiamo appena scritto sopra, non c’è altro. Magari gli sviluppatori avevano in mente di focalizzarsi solamente sul lato misterioso e metaforico del gioco creando più un’esperienza particolare che un videogioco a tutti gli effetti. Eppure, secondo il nostro parere, non avrebbe guastato aggiungere qualche modalità in più che avrebbe tenuto incollato il giocatore, dopo aver intrapreso e assaporato il viaggio mistico di OVO e del suo mondo, con un approccio che avrebbe sfruttato di più il potenziale del gameplay che il gioco ha da offrire, riuscendo ad incrementare anche la longevità complessiva del prodotto.
Nonostante tutto, rimane un titolo che affascina e che appassiona. Se siete amanti del genere platform e non volete iniziare qualcosa di troppo impegnativo, OVIVO è la scelta che fa per voi. Poche ore di level design ben fatto che cela dietro di se un mondo affascinante.