Ci risiamo. Per la terza volta mi trovo nella condizione di dover tirar fuori da un mini-gioco un mucchio di impressioni che - ahimè - si fanno sempre meno numerose e sempre meno interessanti. E il motivo è presto detto: questo gioco è, proprio come i precedenti capitoli, decisamente troppo corto e troppo facile per poter essere chiamato 'videogame' ed essere venduto come tale, nonostante il poco che troviamo sia realizzato nel complesso egregiamente. Ma questo, se avete letto le recensioni degli altri episodi, dovreste già saperlo…
PICCOLI MAMMIFERI INDAGANO Comunque sia, anche stavolta i nostri due simpatici mammiferi - Sam & Max - partiranno per una nuova missione contro psicotici criminali, ovviamente non prima dello squillo dell'onnipresente telefono e dopo la classica battuta arzigogolata di Sam. Insomma, sin dai primi momenti di gioco si ha la forte sensazione di trovarsi tra le mani qualcosa di 'già visto' e 'già giocato'. In "The Mole, The Mob and The MeatBall" l'improbabile duo Sam & Max si troverà ad affrontare il criminosissimo gruppo della Toy Mafia, il quale (da quanto ho dedotto dallo slang sempre più stretto del parlato presente nel gioco NdR) utilizza un tenero orsacchiotto parlante ipnotico per dominare il mondo: lo stesso che aveva causato tanti guai a Myra Stump nell'episodio precedente. I nostri eroi faranno subito una capatina nel negozio di Bosco, nel quale troveranno il fellone ancora una volta travestito - con l'accento francese però - in modo da sfuggire alle grinfie di qualche malvivente che gli stà dando la caccia. La mini-trama di questo episodio lascia intravedere gli sviluppi di un disegno più ampio, e conferma l'ipotesi che in origine questi sei episodi fossero parti di un unico videogame. Purtroppo non troviamo solo un mini-gioco con una mini-trama: con un pò di ribrezzo ho scoperto infatti che si è andato assottigliando ancor di più il numero delle locazioni, e questo per una adventure è un pò come togliere la benzina ad una macchina. Come se non bastasse, il poco che c'è è pure riciclato (che i programmatori facciano la raccolta differenziata? NdBoZ): dunque eccoci catapultati nelle stesse locazioni dell'ufficio, del Bosco's Inconvenience, della sezione 'on the road' percorsa con la Desoto, e dello studio di Sybil, con interazioni ancor più brevi e scontate del solito.
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA. E SE PAREGGIA? Gli enigmi mono-oggetto sono un tantino più difficili rispetto all'episodio precedente, ma a scanso di equivoci - e a costo di ripetermi - devo ribadire che il discorso è sempre lo stesso: se siete esperti di adventure punta e clikka questo gioco non potrà durarvi più di qualche ora. Personalmente mi è capitato di rimanere 'incastrato' per un pò di tempo in qualche punto del gioco, ma niente di insormontabile poichè data la scarsità di oggetti utilizzabili (due o tre…ebbene si! NdR) basterà provare ad abbinare tutto con tutto il resto ed il gioco sarà presto fatto. Neanche a dirlo, il motore grafico ed il sonoro sono sempre gli stessi rispetto alle altre 'puntate', quindi niente innovazione e nessuna aggiunta o ritocco. Anche la genialità delle situazioni secondo me si stà sempre più annacquando, episodio dopo episodio, e rispetto ai primi due si sente la mancanza di qualche colpo di scena.
PRE-CONCLUSIONI Credo che alla TellTale dovrebbero farsi un serio esame di coscienza sull'utilità di rilasciare un'adventure a puntate, anche perchè è fresca la notizia della pubblicazione dei sei episodi in un unico bundle. Dato che le alternative non mancano, i retrogamer e gli appassionati del punta e clikka di tutto il mondo farebbero meglio ad iniziare a cercare seriamente qualche altro gioco di proprio gradimento, perchè questa serie inizia a mostrare tutti i suoi limiti. |