Recensione PC
Titolo del gioco:
DooM 3
Anno di uscita:
2004
Genere:
FPS
Sviluppatore:
id Software
Produttore:
Activision
Distributore:
Activision Italia
Multiplayer:
Si
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
CPU 1500 Mhz, 384 MB Ram, scheda video da 64 MB, Windows 2000 o XP
  • Cheese... ma che brutta cera abbiamo stamattina!
  • Il menù principale del gioco. Semplice ed essenziale in perfetto stile id Software..
  • Questi simpatici bambini sono tra i nemici più veloci...e pericolosi
  • Alcune ambientazioni lasciano a bocca aperta. L'atmosfera è uno dei punti di forza del gioco
  • Chi ha giocato ad Unreal 2 avrà  una certa sensazione di deja-vu...
  • Uno scorcio di una parte della base su marte, nella quale siamo nostro malgrado rinchiusi...
  • Alcuni dettagli rasentano lo stato dell'arte. Una grandissima prova di talento da parte di John Carmack e del suo staff
  • Se vi dicessi che quando ho scattato questi screenshot avevo una misera Radeon 9200SE ci credereste?
  • DooM 3 non è certo un gioco per stomaci deboli. Uomo avvisato...
Redattore:  Simone 'BoZ' Zannotti                        Pubblicato il:  25/01/2006
la giostra del terrore di John Carmack vi aspetta...
Tutti aspettavano l'opera del Maestro. E alla fine, inaspettatamente, essa è arrivata. Io lo avrei chiamato Quake 4, ma anche DooM 3 non è male: d'altra parte il gioco può essere considerato un buon remake del primissimo DooM, solo un pò più buio e molto, molto più horror.
DooM 3 è in effetti un horror interattivo fantascientifico, sulla falsariga del celebre film 'Alien': una giostra dell'orrore su un trenino dal quale è impossibile, una volta saliti, scendere. La prima porta ci si chiuderà alle spalle e a noi non resterà che andare avanti, verso il buio, verso l'ignoto, camminando in corridoi bui e fumosi, passando timidamente impauriti accanto ad enormi macchinari in monotono movimento, visitando stretti condotti di aerazione o salendo in ascensori avvolti dalle fiamme, con la netta sensazione di stare realmente andando all'inferno.

DooM 3 non è veloce, ne frenetico: è lento, cupo, macabro, crudo, violento, ansioso, monotono, pauroso, a tratti seriamente terrorizzante. Per la prima volta ho veramente provato terrore all'interno di un videogioco: in confronto, Undying è un novellino. Cos'altro si può dire di DooM 3? non è innovativo, anzi è retrò; è claustrofobico, i nemici appaiono all'improvviso da ogni parte, spesso dietro le nostre spalle, spesso dietro un muro improvvisamente apertosi nelle vicinanze. E' indistruttibile, pur contenendo sofisticate routine per la fisica degli oggetti. L'interazione è rigida e datata: premi il pulsante per aprire la porta, apri la porta per premere il pulsante. Le armi sono classiche, non c'è l'attacco secondario e le granate rimbalzano eccessivamente laddove urtano. I movimenti sono limitati, non ci si può sporgere lateralmente, saltare non serve praticamente a niente. C'è la sega elettrica, ma non ci stà a fare nulla: guai ad avvicinarsi a qualcuno.
Il rumore dei nostri passi è monotono e non cambia sulle varie superfici: l'aspetto audio tuttavia è qualcosa di indescrivibile, al punto che video ed audio si spartiscono fifty-fifty l'atmosfera cupa e terrorizzante che Carmack ha voluto ricreare. E che magistralmente ha ricreato.

DooM 3 è buio, maledettamente buio. Non esiste regolazione gamma: quando si brancola nel buio esso deve restare tale su qualsiasi monitor, sia esso il 24" di Carmack come il mio piccolo 15". I nemici sono dei mostri orrendi assetati del nostro sangue, delle bestie paurose programmate da una mente perversa con lo scopo unico di ucciderci. La loro IA è minima: se ne avvistiamo uno abbiamo pochi secondi per decidere il modo migliore per non morire. Prima che la bestia ci salti letteralmente addosso per sventrarci. Se così accade, la giostra del terrore si interrompe prima del suo spaventoso epilogo.

Bisogna avere sangue freddo e coraggio per andare avanti in DooM 3: non si ride ne si scherza durante questo 'gioco', e neppure si gioisce perchè si è sempre coscienti che dietro l'angolo si celi un nuovo pericolo. L'ansia è l'elemento dominante. Il divertimento no. DooM 3 non è infatti un videogioco divertente: è un videogioco pauroso, tecnicamente mostruoso, un esperienza da vivere come un incubo virtuale, che nei miei sogni notturni si è già trasformato in qualcosa di reale. DooM 3 è DooM 3: abbassate le serrande, spegnete le luci e alzate il volume. Che l'incubo abbia inizio.
Cosa dire ancora? DooM 3 è una vera esperienza che credo tutti i non-deboli di cuore dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Se non altro per poter dire ai nipotini videogiocatori "io c'ero"!
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