Recensione PC
Titolo del gioco:
Dead Space
Anno di uscita:
2008
Genere:
FPS horror spaziale
Sviluppatore:
EA Redwood Shores
Produttore:
Electronic Arts
Distributore:
Electronic Arts Italia
Multiplayer:
no
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Windows XP o Windows Vista, CPU 2.8 GHz o equivalente, 1 GB RAM (XP) o 2 GB RAM (Vista), scheda video con 256 MB di Ram e Shader 3.0 (NVIDIA GeForce 6800 o meglio, ATI X1600 Pro o meglio), Direct-X 9.0c, almeno 7.5 GB di spazio libero su hard disk. PEGI: 18+
  •  quello che comunemente viene definito "un macello"...
  • mmm....al BoZ non sfugge nulla: texture sfocate, vade retro!
  •  avete presente la scena di Bioshock con l'ombra della culla? ci siamo quasi...
  •  questa schifezza immonda ha i minuti contati. Spettacolare!!
  • la rappresentazione dei filmati in queste finestrelle tridimensionali è bellissima, ed anche azzeccata.
  •  non è che sembra sottosopra... è che effettivamente E' sottosopra!
  •  come un bamboccio mi sono ritrovato a fissare questo ologramma dinamico raffigurante un pianeta circondato da una fascia di meteoriti in movimento. L'effetto è stupefacente...
  •   ooooooooh... (stupore)
  •  ma noooo...che fai!!?? tu sei un mostro next-gen in un gioco next-gen, e per giunta stai dietro una porta next-gen...proprio non puoi comportarti cosà¬!! BLAM BLAM.. (intanto ne approfittiamo)
  • questo indicatore ci indicherà (appunto) la strada da seguire per il prossimo obiettivo
  •  anche se lo "zoom" lo tradisce, questo ambiente è enorme!
  •  un particolare della mappa tridimensionale
  • qualcosa mi dice che stà per succedere qualcosa...
  •  uno dei tant negozi sparsi per la Ishimura
  •  un esempio del sistema a nodi energetici utilizzato per potenziare le armi
  • il livello di energia del nostro uomo compare sulla sua schiena!
Redattore:  Simone 'BoZ' Zannotti                        Pubblicato il:  04/01/2009
Lassù, nessuno ti potrà sentire urlare...
L'immagine di una gigantesca astronave dalla quale improvvisamente non giungono più notizie, che vaga alla deriva nello spazio nascondendo al suo interno una terribile minaccia, ha da sempre fatto parte del cosiddetto immaginario collettivo. Oggi una software house prova a materializzare questo incubo in un videogioco: Dead Space strizza un occhio a quell'Alien di Ridley Scott che nel 1979 fece passare molte notti in bianco agli spettatori, e l'altro all'oscuro DooM 3 di id Software, che nel 2004 ha fissato una nuova pietra miliare nel genere videoludico fanta-horror.

S.O.S.
Le vicende narrate in Dead Space si svolgono in un lontano futuro nel quale l'uomo, esaurite le limitate risorse terrestri, va alla loro ricerca nello spazio. Un gruppo di uomini della compagnia mineraria C.E.C, fra i quali l'ingegnere minerario Isaac Clarke (noi), è in viaggio verso la nave spaziale mineraria USG Ishimura, in orbita intorno al pianeta Aegis VII, dopo aver ricevuto da questa una richiesta di soccorso. L'arrivo nella enorme astronave è rocambolesco e lascia intendere che qualcosa di grave è successo al suo interno: senza svelare particolari importanti diremo solo che Isaac, che oltretutto ha la sua fidanzata (Nicole) a bordo della Ishimura, dovrà da una parte scoprire cosa è successo all'interno della nave mineraria, dall'altra ritrovare la sua ragazza, e dall'altra ancora trovare il modo di salvare la propria pelle. A complicare le cose interverranno tantissimi fattori, sia meccanici che umani, che terranno il giocatore con il fiato sospeso fino all'ultima - paurosa - scena e lo porteranno a girare ogni angolo dell'astronave...e anche qualcosina di più!

La storia - estremamente lineare e strutturata con i classici obiettivi e sotto-obiettivi da risolvere - ci verrà svelata poco per volta nel corso della nostra avventura grazie alle registrazioni e ai diari che troveremo in giro per l'astronave, lasciati da ricercatori, medici, operai e altri lavoratori di cui resteranno quando va bene i cadaveri più o meno integri...la dove "qualcuno" o "qualcosa" li ha massacrati. L'intera astronave appare infatti priva di forme di vita...perlomeno terrestre...e si rivelerà presto per quello che è diventata: un covo di mostri assetati di sangue, molti dei quali derivati dagli stessi cadaveri dei poveri abitanti della nave spaziale!
I "mutanti", chiamiamoli così, sono dappertutto ed escono non solo dalle "fottute pareti" (citazione pressochè indispensabile... NdR) ma anche da botole che si apriranno improvvisamente avanti a noi, condotti di aerazione, porte e fessure in genere situate nelle immediate vicinanze del nostro uomo, in modo da accentuare il terrore di essere rapidamente assaliti e letteralmente smembrati da qualche creatura nemica.
A questo proposito, è presente una buona varietà di mostri: si va da quelli "classici" che si trascinano su due lunghe braccia che terminano con una lama a quelli capaci di strisciare sulle pareti e di saltarci improvvisamente addosso, a quelli volanti (una specie di orribile pipistrello che per un motivo che non vi sveliamo cercherete di eliminare il più velocemente possibile), più molti altri che scoprirete nei livelli avanzati della Ishimura. Per tutti (o quasi...) vale la regola del non-respawn, per cui una volta steso un cattivone esso non si rialzerà mai più, nè comparirà nuovamente da qualche botola o passaggio. Urrà!!
Scendendo già sul piano tecnico, diciamo che un pò tutti gli esseri che compariranno sul monitor sono animati in maniera strepitosa: vedere arrivare un mutante senza testa correndo o saltando dritto verso di noi è una esperienza incredibile, capace di farci letteralmente sobbalzare sulla sedia o arretrare inconsciamente dalla parte opposta al monitor, nel disperato tentativo di schivarlo ed evitare una orrenda fine.

ARMI E BAGAGLI
Un plauso ai designer di Dead Space va sicuramente per una caratteristica intrigante legata all'abbattimento dei nemici; un pò per tutti i mostri vale infatti la regola di non sparare mai direttamente al corpo, dato che non servirà praticamente a nulla, ma piuttosto agli arti in modo da menomarli e indurli rapidamente alla morte: questa caratteristica del gameplay aumenta ancora di più l'ansia e il terrore di un incontro ravvicinato con qualche creatura, dato che oltre a sparare velocemente dovremo anche mirare con precisione se non vorremo soccombere.
Riguardo alle armi, nonostante non ce ne siano a decine, quelle disponibili appaiono estremamente funzionali (avete presente Halo? NdBoZ), per cui dopo brevissimo tempo capirete subito quale arma convenga utilizzare per eliminare un determinato mostro. Le armi possono essere potenziate raccogliendo dei "nodi energetici" da utilizzare in appositi sistemi sparsi per i livelli; oltre a questi, di tanto in tanto troveremo anche dei punti di salvataggio del gioco (per fortuna molti) e dei veri e propri negozi automatizzati nei quali acquistare nuove armi, munizioni, potenziamenti per la nostra tuta, medipack, ecc.

Il comparto grafico di Dead Space, grazie anche a una miriade di effetti speciali (assenza di gravità in primis) si presenta come uno dei più notevoli mai visto su PC: gli ambienti sono bellissimi da vedere e da esplorare, ricchi di dettagli che contribuiscono ad aumentare la sensazione di stare realmente vivendo la tragica vicenda proposta. Se ombre, fuoco e fumo la fanno da padrone, si sente invece la mancanza di un altro elemento, l'acqua, la cui presenza in alcuni ambienti non avrebbe certo guastato.
La visuale è in terza persona ma leggermente spostata di lato, un pò come in Gears of War o nel recente Fallout 3, il che ci rende protagonisti ma anche spettatori dell'azione; essa inoltre si presenta decisamente "zoomata": questo accorgimento, assai evidente negli ambienti più vasti, rende comunque molto bene la sensazione di oppressione dell'ambiente circostante, soprattutto nei luoghi chiusi.
Alla luce di quanto letto sulla Rete, non escludiamo tuttavia che per qualcuno questo particolare campo visivo (FOV) possa risultare un pò fastidioso, per cui consigliamo di provare il gioco prima del suo acquisto se pensate che possa crearvi dei seri problemi.

Restando in tema di grafica, una delle caratteristiche visivamente più belle di Dead Space è sicuramente l'interfaccia per la visualizzazione della mappa, delle missioni e del nostro inventario: essa infatti è stata realizzata totalmente in 3D e si aprirà davanti a noi in simil-ologramma dandoci la possibilità di ruotare e zoomare a piacimento la visuale per osservare ogni dettaglio.

ATMOSFEAR
Ma l'aspetto più importante di Dead Space è sicuramente la sua atmosfera: gli autori hanno evidentemente puntato tutto - insieme alla trama - su questo elemento, in modo da coinvolgere pienamente il protagonista di turno catapultandolo in un vero horror interattivo. Sulla falsariga di quanto visto qualche anno fa con DooM 3, Dead Space cala il giocatore in un dedalo di corridoi e stanze asettiche, metalliche, buie o debolmente illuminate, fumose e spesso macchiate dal sangue delle vittime, sempre ricche di una grande varietà di mostri pronti a spuntare, come già detto, dai punti più disparati .
Insieme alla componente video, la componente audio svolge un ruolo a dir poco fondamentale accompagnando il nostro cammino con suoni e rumori tipicamente horror capaci di inculcare un'ansia e una tensione notevolissimi . Il doppiaggio in italiano risulta nel complesso abbastanza (e per fortuna) ben riuscito, mentre non si sente troppo la mancanza di stacchetti musicali in-game, tipici dei giochi EA e stranamente non presenti in DS.

Prima di passare alle considerazioni finali, è opportuno ricordare che il gioco presenta una classificazione PEGI 18+ che lo rende di fatto inadatto ad un pubblico minorenne. A questo proposito bisogna dire che in fatto di "splatteraggio" Dead Space surclassa tutto quanto visto fino ad ora, per cui se siete persone ansione o deboli di cuore, o semplicemente non sopportate un film horror "abbastanza spinto", allora forse è meglio che stiate alla larga da Dead Space. E proprio nella componente "splatter" sembra che gli autori si siano lasciati prendere un pò la mano, per cui se in un contesto come quello della USG Ishimura è lecito aspettarsi sangue e cadaveri in ogni dove, in alcune scene di uccisioni traspare una cattiveria e una brutalità negli squartamenti che lascia francamente un pò perplessi.
Anche se (a mio parere) DooM 3 incute più paura, Dead Space riesce comunque egregiamente nell'intento di angosciare il giocatore trascinandolo in un pauroso viaggio in cui non si vedrà mai una vera via d'uscita. Quello che gli manca per arrivare allo Smash-Hit è un gameplay meno lineare e un ambiente più open-space: sarebbe stato bello infatti poter tornare indietro nei livelli completati per raccogliere ulteriori munizioni, armi, medipack o quant'altro "dimenticato" nella nostra fuga, cosiccome poter risolvere alcuni problemi in più modi, magari ingegnandoci con gli oggetti raccolti nel nostro inventario. Ma non sarebbe stato Dead Space... La creatura di EA Redwood Shores infatti va presa ed accettata per quello che è: una appassionante alternativa al "solito" film horror del sabato sera, da gustarsi in una settimana di gioco (intenso) esclusivamente singleplayer, magari davanti ad una buona pizza o in compagnia di un amico altrettanto resistente alla vista del sangue. Provatelo perchè, se vi piace il genere, potrebbe davvero entusiasmarvi.
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