Recensione PC
Titolo del gioco:
Assassin's Creed
Anno di uscita:
2008
Genere:
Action - Stealth
Sviluppatore:
Ubisoft Montreal
Produttore:
Ubisoft
Distributore:
Ubisoft
Multiplayer:
no
Localizzazione:
Completa (audio & video)
Sito web:
Requisiti minimi:
Pentium® D Dual Core 2.6 GHz / AMD Athlon™ 64 X2 3800+,1 GB di RAM con XP e 2 GB con Vista, scheda video 3D 256 MB (ATI® RADEON® serie X1600/1650-1950/HD 2000/3000 NVIDIA GeForce® serie 6800/7/8/9), 8 GB di spazio liberi su disco.
Redattore:  Marco 'Il Mark' Tiezzi                        Pubblicato il:  05/05/2008
Con qualche mese di ritardo approda anche su PC il vendutissimo gioco di UbiSoft Montreal: entrate anche voi nella setta degli Assassini...
E' dal "lontano" novembre 2007 che abbiamo la possibilità di scorrazzare per le lande della terra santa in questo gioco sviluppato dalla Ubisoft, ma la versione PC è rimasta fino a poche settimane fa un vero e proprio mistero. Pensato come un action-stealth game, Assassin's Creed è un vero e proprio mix di elementi vecchi e nuovi del genere che non mancheranno di attirare un vasto pubblico di videogiocatori. Ora, a distanza di circa 6 mesi dall'uscita su console, abbiamo la possibilità di toccare con mano la versione per il buon vecchio personal computer: scopritela insieme a noi!

ALTAIR
La storia di Assassin's creed si svolge, come già accennato, nella Terra santa. Il nostro alter ego, Altair, agisce per conto della setta degli Assassini, un gruppo di guerrieri altamente addestrati, fanaticamente motivati e versati nell'uso delle tecniche di uccisione stealth, il cui scopo è porre fine al conflitto che insanguina il Regno di Gerusalemme e dintorni.
La trama è un'avvincente intreccio tra presente e passato: il protagonista iniziale sarà infatti Desmond, un anonimo barista del ventunesimo secolo discendente di Altair, il quale sarà rapito da un gruppo di ricercatori che lo sfrutteranno per riportarlo a memorie precedenti in modo da recuperare il remoto passato e scoprire così tutti i dettagli su quello con cui Altair sarebbe venuto a contatto. Che si presume sia molto importante... E' infatti opinione di questi scienziati che il cervello umano sia capace di conservare la memoria dei propri antenati sotto forma di informazioni genetiche, ragione che spiegherebbe - sempre secondo la finzione videoludica - l'istinto innato che per esempio porta gli uccelli a deporre le proprie uova sempre negli stessi luoghi.

Quello che visualizzeremo sullo schemo altro non sarà che il ricordo dell'antenato di Desmond (che controlleremo direttamente in varie occasioni, nell'intento di aggirarsi per il centro di ricerca) che verrà evocato grazie al famigerato Animus, uno strumento costruito appositamente, che costituirà anche l'interfaccia di ogni menù del gioco.


GAMEPLAY
Quello che a prima vista rende particolare Assassin's creed è un sistema di movimenti basato sul controllo separato di quattro parti principali del corpo del protagonista che, a seconda della postura assunta da Altair, riproducono azioni differenti.
Si tratta di un meccanismo di controllo abbastanza interessante che, anche se in fondo non introduce rivoluzioni epocali, una volta padroneggiato si rivela piacevolmente innovativo. In pratica il sistema utilizza quattro tasti principali, che nel caso della versione PC sono ripartiti in tal modo: la barra spaziatrice per i piedi, lo shift sinistro per le azioni di camuffamento in cui va usata la mano sinistra, il tasto sinistro del mouse per le azioni più violente (come sferrare un pugno) per cui viene impiegato l'arto destro, e il tasto 'E' per accedere alla visuale in prima persona, quindi deputato al controllo della testa.

Ognuno di questi tasti ha un ruolo particolare: se avanziamo tenendo premuta la barra spaziatrice Altair giungerà le mani e camminerà a testa bassa, nel tentativo di passare per un erudito (un monaco) e fugare così i sospetti di una guardia sospettosa, mentre lo Shift è necessario per scostare in modo discreto i passanti che si parano di fronte a noi, evitando di urtarli e di attirare così l'attenzione su di noi. Tenendo invece premuto il pulsante destro del mouse Altair passerà alla modalità “acrobatica”, che gli permetterà di muoversi in modo più agile, affidando ad ogni pulsante una nuova funzione.

Il tasto R è invece una sorta di 'attivatore di missioni'. Se Altair, ad esempio, focalizza l'attenzione su una guardia, gli basterà estrarre l'arma per dare il via ad un epico duello; oppure gli permetterà, tramite la pressione del tasto E, di origliare la conversazione di qualcuno da una distanza di sicurezza. O ancora, di borseggiare l'obiettivo designato semplicemente avvicinandosi e usando lo Shift sinistro.
In questa modalità l'ambiente e i personaggi assumono contorni leggermente più sfocati, quasi a sottolineare la concentrazione dell'alter-ego su un singolo obiettivo.
Dovremo essere molto abili per sfuggire alla linea visiva delle guardie; a questo proposito, avremo la possibilità di trovare vari pertugi per poterci nascondere, compresi covoni di paglia ed improbabili sporgenze rocciose. Se ciò non fosse possibile, potremo comunque optare per il corpo a corpo con armi oppure utilizzando le arti furtive e marziali. Gli avversari più duri, come i Templari, sarà meglio coglierli di sorpresa, per esempio con una presa alle spalle.
Gli scontri in genere non si risolveranno in un semplice "premi il tasto di attacco e uccidi", ma dovremo essere molto abili a combinare parate e attacchi precisi e ben assestati per poter mandare il nemico al tappeto.
Starà poi a noi decidere come comportarsi nelle più svariate situazioni, tenendo sempre presente la forte componente stealth del titolo.

TRASPORTATI IN UN MONDO CHE NON C'E'...
L'aspetto che più colpisce giocando ad AC è indubbiamente il comparto grafico. Le città sono le protagoniste assolute di questa produzione, elemento cardine su cui si sviluppano tutte le idee del gioco. Gran parte delle azioni si svolgeranno in esse e la loro resa visiva è sensazionale. Le caratteristiche stradine polverose della Gerusalemme medioevale, pullulanti di abitanti intenti ed affaccendati nella loro quotidianità, saranno il palcoscenico dei nostri duelli e delle nostre ricerche. Un motore grafico di nuova generazione non può ottenere da solo un effetto simile: l'enorme coinvolgimento provato dal giocatore verso il suo alter ego digitale e il mondo che lo circonda è ottenuto grazie anche ad una sapiente ricerca artistica che comprende l'architettura, i costumi, le animazioni, i suoni. Tutto, dal punto di vista visivo, è curato in maniera maniacale, frutto di attenti studi sulle armi, le uniformi e le usanze dell'epoca. I panorami che ci si pareranno davanti, anche al di fuori delle città, saranno capaci di appagare anche l'occhio più attento. La realizzazione tecnica, in definitiva, è complessivamente eccellente.

La componente audio è di altissimo livello: ottime le musiche, ispirate ed evocative, così come gli effetti sonori. Il gioco è completamente doppiato in italiano: un'ottima scelta che aiuta non poco a seguire l'intricata storia ed i complessi dialoghi tra i protagonisti.
La scelta delle voci per il cast dei protagonisti è buona, ma quelle dei comprimari tendono ad essere riutilizzate troppo spesso, ed alcuni doppiatori recitano proprio male; inoltre la folla (i passanti, le vittime, le guardie, i predicatori) ripetono ossessivamente le stesse poche frasi dando vita anche a situazioni paradossali, in cui la campionatura di un uomo che ringrazia di essere stato salvato e promette di raccontare le gesta di Altair ai propri figli viene pronunciata addirittura da un prete (che si fa beffe dell'astinenza sessuale, evidentemente...).
Per riassumere l'essenza di Assassin's Creed, lo si potrebbe paragonare ad un mix tra Splinter Cell e Hitman, contestualizzato in un ambiente del tutto nuovo e raramente visto in un videogioco. Alla lunga le situazioni si ripetono e le scene che ci capiterà di vivere sembreranno un tantino "già viste", ma non per questo possiamo condannare un ottimo prodotto.
Cavalcare in mezzo al deserto in un contesto così affascinante quale le terre di Gerusalemme non capita tutti i giorni. Assassin's Creed ci offre la possibilità di fare questo ed altro, immergendo il videogiocatore in una trama accattivante e ricca di colpi di scena anche se verso le fasi finali del gioco si nota un po' di fiacchezza e ripetitività. Il finale, comunque, appaga gli sforzi profusi. In conclusione, mi sento di consigliare vivamente l'acquisto del gioco in questione. E mi raccomando: attenti al mimetismo!
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