Recensione PC
Titolo del gioco:
Trine
Anno di uscita:
2009
Genere:
Platform a scorrimento orizzontale
Sviluppatore:
Frozenbyte
Produttore:
Distributore:
Nobilis (world) / Southpeak (USA)
Multiplayer:
Si
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
CPU a 2GHz, 512 RAM (1GB su Vista), Radeon X800 / GeForce 6800, 600 mega di spazio su disco
  • Con la corda la ladra può facilmente spostarsi in punti altrimenti inaccessibili.
  • Uno scheletro si prepara a tirare una spadata al nostro guerriero. Non gli farà un baffo, ovviamente, visto che colpirà lo scudo e nient'altro...
  • Abbiamo appena trovato uno scrigno, e il guerriero si appresta a carpire l'oggetto che questo contiene.
  • E' tutto cosଠcolorato... chi mi ha messo dell'LSD nel caffè?
  • I raggi del sole che filtrano tra gli alberi sono qualcosa di splendido.
  • Discesa nei terreni sotterranei in un trenino impazzito in puro stile Indiana Jones.
  • In un altro ambiente molto colorato, la ladra si appresta a ancorarsi con la sua corda al piedistallo triangolare evocato dal mago e sospeso in aria...
  • Questi dannati pipistrelli fanno imprecare con entusiasmo: difficili da colpire, scendono in picchiata e fanno molto male.
  • Il livello della fonderia è in puro stile steampunk, con enormi ruote dentate, tubi a non finire e strani getti di lava.
  • Notevole, non trovate?
Redattore:  Lucio 'Fallingwater' Libertini                        Pubblicato il:  26/07/2009
Chi ha detto che i platform a scorrimento orizzontale sono morti?
Chi ha detto che i platform sono morti? In quest'era di sparatutto FPS iperdettagliati e platform in 3 dimensioni il classico platform su due assi di movimento (pensate ai vecchi SuperMario o Sonic) rischierebbe di sparire, se non fosse per gente come i Frozenbyte, che con Trine ci dimostrano che non solo l'arte del platform in vecchio stile non è assolutamente persa, ma è anche capace di notevole originalità.

STORIA

La storia non è molto complessa, ed è raccontato da una voce narrante fuori campo durante i (brevi) tempi di caricamento: un bel giorno, in un bel reame, cominciano a spuntare dalla foresta scheletri e mostri vari, che presto diventano tanti e talmente agguerriti che la popolazione scappa via impaurita, lasciando l'intero reame in balia delle forze dell'oscurità. Tot anni dopo ecco che nel reame si avventurano un mago, una ladra e un guerriero, per coincidenza tutti allo stesso momento. Il mago è spinto dal desiderio di imparare l'incantesimo della palla di fuoco, il guerriero da quello di fare il suo dovere di soldato e distruggere quanti più nemici possibile, e la ladra semplicemente dall'oro e dalle pietre preziose lasciate incustodite. Passa poco tempo prima che i tre si trovino davanti a uno strano e brillante artefatto, il Trine del titolo; spinti dalla curiosità lo tocchino, e questo li fonde magicamente in una sola entità. Resisi conto che l'unico modo per tornare com'erano è di scoprire altri artefatti e recarsi in un particolare posto, i tre si incamminano, e chissà che per strada non imparino qualcosa...

GAMEPLAY

Il gameplay è simile a quello che ci si aspetterebbe da qualsiasi platform su due assi: inizio del livello a sinistra, fine livello una buona distanza a destra, tot ostacoli e nemici nel mezzo da superare. Totalmente diversa dagli altri platform invece è la gestione dei nostri eroi: premendo i tasti 1, 2 e 3 possiamo infatti tramutarce il personaggio giocante in mago, ladra o guerriero, in modo da usare il più adatto nelle situazioni che ci troviamo a affrontare.

Il mago è di gran lunga il personaggio più originale. E non tanto per il fatto di essere un mago, quanto perchè è in grado di usare la sua energia per evocare dal nulla casse di metallo e piattaforme, nonchè di usare la telecinesi per spostarle a volontà (insieme a alcuni particolari elementi di molti livelli). Lo scopo è ovviamente quello di facilitarsi la strada, usando le casse per raggiungere posti più alti e le piattaforme per unire pezzi di terreno altrimenti irraggiungibili. Uno scopo alternativo è invece quello di farle cadere in testa ai nemici, visto che il mago non possiede nessun metodo di attacco diretto. Una volta smesso di usare la telecinesi casse e piattaforme obbediscono alla gravità come tutti gli altri oggetti del gioco, quindi bisogna fare attenzione a dove li si poggia, per evitare che dondolino o cadano dalla posizione che abbiamo scelto per loro. L'unico oggetto che sfida le leggi della gravità è il piedistallo, che il mago diventa capace di evocare solo avanti nel gioco, e che può essere usato per spostarsi (muovendolo con la telecinesi mentre ci si è sopra, cosa che non si può fare con le piattaforme) o come appiglio per la ladra.

A proposito della ladra: la bella gnocca ragazza che impersoniamo premendo il tasto 2 è sicuramente il personaggio più versatile del gioco, e molto probabilmente quello che si userà la maggior parte del tempo. Infatti non è solo dotata di un arco potenziabile con cui far fuori i nemici da lontano, ma anche di una corda a gancio. Lanciandola può appendersi a pareti, soffitti e appigli in legno, permettendole di dondolarsi dalla suddetta corda e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, o superare baratri o nemici (un po' come la corda ninja di Worms, ve la ricordate?). Attenzione però: il gancio non è utilizzabile con materiale metallico, nè tantomeno ci si può appendere alla roccia. Solitamente questo non è un problema, perchè anche nei livelli sotterranei c'è sempre qualche appiglio posizionato strategicamente (e negli ultimi livelli si può usare il piedistallo del mago), ma capita che ci siano situazioni in cui gli appigli manchino e il gancio diventi inutile.

Il guerriero (stereotipato personaggio tutto muscoli e niente cervello) è invece utile in quei momenti in cui ci sono scheletri che spuntano fuori ovunque in quantità non gestibili dalla ladra e dal suo arco, disponendo infatti di quattro attacchi, tutti potenziabili. La spada e lo scudo sono rapidi da usare ma capaci di danno relativamente limitato, mentre il martellone fa un male assurdo ma non offre difesa in quanto non lo si può usare assieme allo scudo. Il terzo attacco ha un'importanza più tattica: il guerriero corre contro i suoi nemici, e li spinge via schiantandocisi addosso con lo scudo: di per se questo non fa molto male, ma facendolo è possibile far finire i nemici nella lava, o in qualche burrone. Il quarto attacco consiste semplicemente nell'acchiappare oggetti pesanti e scagliarli contro i nemici. Di fatto si finisce per usare quasi sempre il primo attacco, perchè il martello causa troppa perdita di salute in seguito ai colpi nemici, la corsa con schianto è tutto sommato abbastanza inutile, e non c'è molta ragione per acchiappare e scagliare oggetti quando si può semplicemente usare la ladra col suo arco. Non che questo sia un grande difetto, intendiamoci: a furia di botte qualsiasi nemico cederà alla spada, specie dopo l'upgrade al danno.

I nostri eroi hanno la possibilità di migliorare le proprie caratteristiche grazie ai punti esperienza e agli oggetti. I punti esperienza si accumulano uccidendo i nemici e raccogliendo pozioni verdi sparse per i livelli, mentre gli oggetti sono contenuti in scrigni. L'esperienza fornisce, ogni volta che ne vengono accumulati 50 punti, un punto utile alla modifica di uno dei 3 aspetti fondamentali di ogni personaggio. Gli oggetti invece attribuiscono caratteristiche disparate (respirare sott'acqua, aumentare la difesa, rendere più efficiente l'uso di energia...), e sono spostabili dall'inventario di uno dei personaggi a quello di un altro, organizzando così i miglioramenti in base a come si preferisce giocare.

Durante il gioco ci troveremo spesso a avere a che fare con enigmi che sfruttano la fisica: non si contano i ponti mobili, le superfici da spostare, le ruote da mulino, le trappole con palle piene di spuntoni che ci cadono addosso, eccetera. Fortunatamente c'è abbastanza varietà da evitare la noia, e la possibilità di sfruttare soluzioni alternative (usando il mago) richiede un minimo di pianificazione per decidere qual'è il modo migliore per passare. Molti passaggi si riveleranno abbastanza ostici, e spesso uno dei personaggi troverà la morte... evento meno grave di quanto si possa pensare, grazie alle pietre risorgenti (di fatto dei checkpoint) posizionati abbastanza spesso lungo il tragitto. La difficoltà è comunque ben calibrata: ogni tanto capiteranno momenti di leggera frustrazione, ma niente di terribile.
Tutto ciò è vero fino all'ultimo livello, durante il quale purtroppo le cose cambiano: senza checkpoint, con un limite di tempo molto pressante e con un percorso molto impegnativo, l'abbiamo trovato abbastanza tosto, e soprattutto poco bilanciato rispetto ai livelli precedenti. E' come se la curva di difficoltà aumentasse pian piano, e proprio alla fine partisse sparata in alto bucando il soffitto...
Un consiglio che riteniamo opportuno darvi (e che nel gioco non è spiegato in alcun modo) vi semplificherà le cose: il mago può essere usato anche per interrompere altre evocazioni (e di più non riveliamo per evitare spoiler).

A parte questo, abbiamo riscontrato ben poco di negativo durante il gameplay. Le uniche due cose che ci hanno fatto sollevare un sopracciglio sono state il respawn dei nemici talvolta eccessivo (è soprattutto fastidioso che respawnino varie volte dallo stesso preciso punto), e la forzatura sull'uso del mago in alcune zone. L'abbondanza di appigli di legno sparsi per tutto il gioco, infatti, non fa che rendere ovvi quei momenti in cui i designer hanno pensato di vietare l'uso della corda della ladra non mettendo appigli utilizzabili, e costringendoci così a usare il mago e i suoi incantesimi di evocazione.

Si tratta comunque di dettagli, facilmente ignorabili per godersi l'originalità e il divertimento, entrambe cose che a Trine non mancano per niente. Quali che siano i nemici e i puzzle fisici si prova comunque un notevole senso di soddisfazione una volta passatili, e soprattutto ci si diverte molto, anche grazie all'ambientazione decisamente indovinata.

L'ultima cosa da dire è che il gioco non è molto lungo. Riteniamo però che sia una cosa positiva: fosse stato molto più lungo gli enigmi fisici sarebbero diventati sicuramente ripetitivi a lungo andare, e la noia avrebbe preso il sopravvento. La durata attuale, invece, è perfettamente adatta a un platform come Trine, specie considerando il prezzo ridotto a cui viene venduto (per il momento solo in digital delivery anche via Steam, a breve è prevista una versione scatolata).

ASPETTI TECNICI

Considerando che si tratta di un gioco "indie" (ovvero sviluppato da un ristretto numero di persone) la grafica si può tranquillamente definire spettacolare. Modelli e texture sono dettagliati e coloratissimi, e gli effetti speciali sono anch'essi realizzati decisamente bene. Gli effetti luce sono particolarmente indovinati: camminare in una foresta di mattina, mentre tra gli alberi filtrano in lunghi fasci i raggi del sole, è solo un esempio di quella che è un'atmosfera mai vista prima in nessun platform a scorrimento orizzontale. Tutte le ambientazioni sono disegnate ottimamente, con abbondanza di dettagli e con uno stile vagamente steampunk che abbiamo molto apprezzato.
Niente da ridire nemmeno sul reparto audio: i suoni sono molto azzeccati e la musica è perfetta per l'ambientazione, e anche questo contribuisce a rendere l'atmosfera veramente immersiva. Le voci dei personaggi

Tecnicamente Trine è ineccepibile: nessun crash al sistema, nessun errore critico, tutto fluido e funzionante alla perfezione.
Per quanto riguarda il gameplay è andato tutto bene, tranne un singolo piccolo bug, in cui ci siamo infilati per caso in una posizione che non avremmo dovuto poter prendere (attraverso una parete di legno), e non siamo potuti uscirne fuori. Resettare all'ultima pietra risorgente (fortunatamente molto vicina) ha risolto il problema.

Ultime note: il gioco necessita dei driver Physx aggiornati altrimenti non parte; inoltre è disponibile localizzato in italiano solo tramite patch, altrimenti c'è solo in inglese e suomi.
Divertente, originale, molto atmosferico, capacissimo di tenervi incollati alla sedia dall'inizio alla fine e per giunta a prezzo ridotto. Che altro c'è da dire? Giocatelo!
85
92
90
88
78
88