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Titolo del gioco:
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Galactic Civilizations II: Dread Lords
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Anno di uscita:
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2007
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Genere:
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Strategico a Turni
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Sviluppatore:
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Stardock Corporation
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Produttore:
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Stardock Corporation
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Distributore:
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USA: Stardock / Europa: Paradox Interactive
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Multiplayer:
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no
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Localizzazione:
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No
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Sito web:
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http://www.galciv2.com
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Requisiti minimi:
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Windows 98/ME/2000/XP, PIII 800 MHz, 256 MB RAM, 32 MB video card, DirectX 9.0c, PEGI: 3+ ESRB: Everyone 10+.
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Redattore: Gianni 'Norris The Nerd' Stefanelli Pubblicato il: 30/07/2008 | | | Cosa si ottiene mescolando un universo infinito, il vostro Impero e una quantità variegata di razze aliene pronte a darsi battaglia per ogni singolo parsec stellare? I ragazzi della Stardock sembrano saperlo molto bene... | | Facendo un passo indietro nel tempo, ma un passo avanti come videogiocatore, ho deciso di provare anche questo titolo dell'ormai illustre Stardock Corporation: Galactic Civilizations 2 - Dread Lords, anno di uscita 2007, si affaccia sul mio pc dopo l'intrigante e soddisfacente esperienza avuta con Space Rangers 2. Da subito ho ritrovato l'atmosfera tipica dei titoli Stardock: un misto di humor, un tocco di semplicità sul fronte del gameplay e un fattore di coinvolgimento impreziosito dalla grafica leggera ma al tempo stesso gradevole, che tiene il giocatore incollato allo schermo per ore di sano divertimento.
 C'era una volta, tanto tempo fa...
In una galassia lontana lontana vivevano in pace ed armonia i Precursori, una razza di alieni potente e antica quanto i soli più freddi. I Precursori, avendo raggiunto il pinnacolo sociale e tecnologico, osservarono lo sviluppo delle razze più giovani, fino a quando un evento politico ne causò la divisione in due fazioni: gli Arnor e i Dread Lords. Mentre la prima fazione credeva nella pace, nella prosperità scienfitica e nello scambio culturale, la seconda era più aggressiva e fondava i suoi principi sulla guerra, sulla dominazione e sulla distruzione delle altre specie. L'inevitabile conflitto interno divampò in uno scontro sanguinoso, che con il passare del tempo vide la definitiva scomparsa degli Arnor e il trionfo dei Dread Lords.
Fu a questo punto che le specie aliene più giovani entrarono in scena: sfruttando i residui tecnologici lasciati dalla guerra iniziarono ad evolversi, prendendo lentamente il posto dei Precursori. Gli umani, più progrediti nel campo del viaggio spaziale, svilupparono la tecnologia dell'Hyperdrive cedendola anche alle altre razze ed estendendo così le possibilità di esplorazioni e conquiste spaziali...
Partenza classica o con stile ?
Personalizzazione: una parola che giocando a GalCiv 2 viene in mente spesso. Avviando una nuova partita potremo scegliere non solo i settaggi inerenti alla Galassia quali grandezza, densità dei pianeti e delle anomalie, qualità dei mondi abitabili e probabilità di incontrare razze aliene minori, ma anche personalizzare la nostra civiltà attribuendo punti di forza, caratteristiche speciali e ricerche disponibili.
Questo aspetto ci consente di impostare le varie strategie in modo che risultino compatibili con il nostro stile di gioco. La possibilità di personalizzare l'apparato del gameplay si amplia ulteriormente durante l'inserimento degli avversari, per i quali sono previsti vari livelli di intelligenza artificiale ed eventuali handicap sul fronte produttivo/economico, accessibili editandone direttamente il profilo nell'apposita schermata.
Creazione dei vascelli:
Questa opzione ci viene fornita inizialmente con la scelta dei colori e dello stile globale delle navi (ad esempio vascelli Altariani, Drengin, Terrestri e così via) e successivamente durante le partite, tramite un pannello di gestione del Porto Stellare che utilizzeremo per commissionare le nostre flotte. Ogni singola nave può essere modificata, oppure possiamo partire da una “hull” già esistente e aggiungere componenti a piacere, che si differenziano in base alla funzione (scudi, motori, armi, sensori, sistema di supporto vitale e extra) e allo spazio occupato: la quantità di spazio libero sulle navi infatti non è infinita, e a seconda del modello scelto e del livello tecnologico di miniaturizzazione troveremo modo di inserire o meno determinati moduli, facilmente piazzabili grazie ad un sistema di “mount point”.
Questi punti d'innesto sono rappresentati da piccoli rilievi in rosso sullo scafo: ad ogni punto è consentito attaccare non più di un oggetto, che a sua volta può essere ruotato, ridimensionato e gestito a piacere. Il risultato finale è decisamente soddisfacente per il giocatore, che si trova a poter creare, senza vincoli di sorta, navi di forme e dimensioni a piacere.
Apriamo le danze
L'interfaccia principale di gioco, disponibile dopo la creazione/selezione della nostra specie, è semplice e facilmente gestibile. Su di un piano 2D abbiamo una panoramica completa della Galassia da noi creata: all'interno della stessa si trovano poi le varie stazioni minerarie (dalle quali potremo attingere risorse), i pianeti (alcuni colonizzabili, altri non abitabili) e differenti tipi di anomalie da esplorare. Per ogni turno di gioco potremo spostare le nostre flotte esplorando settori sconosciuti, conquistare i pianeti dei vicini con invasioni planetarie di vario tipo e dedicarci alla gestione del nostro Impero. Inizialmente la forma di governo sarà la dittatura; in seguito, grazie al progredire della ricerca tecnologica, ci verrà offerta la possibilità di cambiare gestione politica, ottenendo notevoli bonus. Questo comporterà, di contro, la necessità di gestire più attentamente le percentuali di soddisfazione dei cittadini per evitare rivolte.
Proseguendo nel gioco troveremo vari eventi, spesso di natura casuale, che influenzeranno in modo positivo o negativo l'andamento della nostra società e a volte dell'intera Galassia. Spesso questo genere di eventi riguarderà scelte morali, come ad esempio l'incremento improvviso della criminalità nell'impero: a noi sarà possibile decidere quale allineamento tenere nei confronti di questi avvenimenti. L'allineamento “Buono” in genere comporta spese per la salvaguardia dei cittadini, la promozione della legalità e la tutela del patrimonio morale. L'allineamento “Cattivo” ci porta al guadagno economico o all'aumento delle caratteristiche speciali della razza. L'allineamento “Neutrale” invece tende a trovare un giusto compromesso che ci permetta di risolvere i problemi senza intaccare le nostre finanze e al contempo tenendo di conto la questione morale. Ovviamente viene da chiedersi perchè un giocatore dovrebbe scegliere un orientamento Neutro o Buono... Presto detto: come spiegato in modo più approfondito anche in seguito, ogni razza intrattiene relazioni diplomatiche che variano a seconda dell'orientamento morale. Non solo: il gioco ci proporrà, completati alcuni tipi di ricerca sociale, di scegliere un inclinazione globale. Optando per la parte dei Buoni, dei Neutrali o dei Cattivi avremo nuovi edifici, nuove tecnologie e nuovi bonus che varieranno di conseguenza.
Fasi avanzate di gioco
Uno degli aspetti da tenere sempre presenti, che fa sentire il suo peso soprattutto dopo che le razze più deboli sono state eliminate e le ricerche tecnologiche sono passate a livello intermedio, riguarda la gestione delle risorse e la distribuzione delle spie in territorio nemico. Inizialmente non avremo abbastanza Crediti per sguinzagliare delle spie sui pianeti ostili, tenendone al limite “da parte” qualcuna per contrastare l'azione di quelle avversarie (che possono bloccare la produzione degli edifici sui nostri pianeti e fornire preziose informazioni scientifiche ai nostri vicini). Più avanti nel gioco avere un buon manipolo di spie, abbassare le tasse e fare in modo che i conti siano sempre in positivo si rivelerà un'impresa ardua: i costi di mantenimento tenderanno a trascinare verso il basso la rendita dell'impero, che in caso di guerra dovrà non solo occuparsi dei problemi derivati dal mancato commercio, ma anche di quelli annessi alle spese di gestione delle flotte, sempre in crescita a causa dei nostri bellicosi vicini.
Non pensiate però che avere dei vicini “pacifici” sia una passeggiata. Le razze che fanno della Diplomazia il loro punto di forza utilizzeranno questa capacità sia per estorcere crediti e tecnologie (tramite la rete delle spie detta sopra), sia per costruire basi stellari nel nostro territorio, che andranno a diminuire l'influenza dell'impero e di conseguenza metteranno a “rischio di rivolta” pianeti e stazioni minerarie, fonte primaria di reddito. Dunque una gestione oculata delle ricerche e delle risorse investite in fase iniziale sarà necessaria, specie nei livelli di difficoltà intermedi, per spuntare una vittoria dignitosa.
Dimmi da che pianeta vieni e ti dirò chi sei
Ogni specie aliena che incontreremo in GC2 presenta delle peculiarità non solo per quello che riguarda eventuali bonus o malus inerenti le capacità commerciali, di combattimento, scientifiche etc, ma anche sul fronte “comportamentale”. Le varie razze, infatti, tendono a gestire il loro impero a seconda del proprio allineamento morale e della propria indole nei confronti dei vicini interstellari. Per fare qualche esempio: una razza bellicosa e poco intelligente come l'Impero Drengin sfrutterà sistemi politici di tipo dittatoriale, dedicando poche risorse alla ricerca e focalizzandosi sulla conquista di giacimenti minerari, sistemi planetari e creazione di apparati militari. Di contro l'Alleanza Terrestre sarà maggiormente propensa ad utilizzare sistemi politici come la Federazione Stellare, assegnando ingenti risorse alla ricerca di scienze filosofiche, diplomatiche e morali per garantirsi una buona sfera d'influenza e un tavolo di negoziazione favorevole con tutte le altre razze.
3 tipi di vittoria
-Vittoria Tecnologica: consiste nell'approfondire un percorso di ricerca, accessibile dopo la scoperta dei supercomputer. Nonostante all'apparenza sembri facile seguire una sola strada di sviluppo tecnologico, nella pratica non potremo semplicemente abbandonare altre aree indispensabili alla sopravvivenza, quali ad esempio quella militare necessaria per la difesa, quella economica necessaria per pagare i costi di manutenzione, e quella strutturale necessaria per la creazione di edifici migliori. -Vittoria d'Alleanza: mirata ad unificare tutte le razze presenti nel piano di gioco: questa vittoria è difficile da ottenere, in quanto non solo dovremo intrattenere relazioni pacifiche con i nostri vicini, alcuni dei quali sono decisamente bellicosi e poco propensi alla trattativa, ma anche fare in modo che la nostra sfera d'influenza sociale sia abbastanza estesa da consentirci di controllare il Consiglio Galattico. -Vittoria di Conquista: la più semplice da ottenere specie nei livelli medio-bassi di difficoltà. Basterà distuggere o costringere alla resa i nostri vicini interstellari, la qual cosa si ottiene attraverso varie strade, come ad esempio l'impiego del talento diplomatico per fomentare nuove guerre tra chi ci è ostile, oppure con il predominio schiacciante in campo tecnologico, che di fatto porta alla creazione di flotte spaziali quasi indistruttibili.
Come ti gestisco l'Impero
Per gestire un grande impero, si sa, occorre prima di tutto padroneggiare gli strumenti di gioco, e GalCiv 2 mette a disposizione dell'utente un'interfaccia pratica e funzionale. I pannelli per la visualizzazione di statistiche e elementi di gioco sono ben strutturati e risultano leggibili a colpo d'occhio: crediti disponibili, morale della popolazione e progressione della ricerca, per esempio, vengono mostrati nella parte sinistra in basso dello schermo, fornendo in pochi attimi una panoramica essenziale circa l'andamento della partita. Sfruttando i pulsanti al centro dell'interfaccia di comando è possibile accedere alla lista dei pianeti e delle astronavi, alla ricerca scientifica, alla gestione delle risorse e ai vari dialoghi di statistica e comunicazione con le altre razze presenti. Considerando dunque l'impostazione dell'U.I. e i pratici tutorial messi a disposizione del giocatore, in breve tempo il meccanismo di gioco diventerà fluido e piacevole, regalando un'esperienza di gameplay coinvolgente e leggera che aumenta non di poco la godibilità del prodotto.
Qualche nota negativa
Col rischio di risultare banale, provo a citarvi un vecchio adagio: sono i piccoli difetti che fanno grandi le qualità... e GC2 sembra far proprio questo adagio nel modo migliore.
Partiamo dalla creazione della propria razza personalizzata: fra tutti gli aspetti gestibili, si sente la mancanza di un opzione che permetta al giocatore di modificare l'aspetto delle proprie navi prima dell'entrata in gioco e della costruzione di un porto stellare. Lo stesso principio è applicabile alla gestione estetica delle navi: un pulsante o un'opzione per la forgiatura casuale di nuovi modelli avrebbe certamente reso GC2 più personalizzabile.
La gestione della telecamera negli scontri in 3D: spesso le navi risultano inquadrate in modo grottesco, la visuale tende a non garantire un approccio visivo soddisfacente e la telecamera “libera”, presente solo in alcuni scontri, incorre in notevoli handicap sul fronte del movimento sia laterale (“faticoso” da trascinare con il mouse se lo zoom è elevato) che angolare, che non risulta disponibile. Il tutto porta a scontri visivamente piatti, dove l'inquadratura “meno peggio” è quella dall'alto.
Bilanciamento
Nei livelli di difficoltà medi, le Stazioni Spaziali dominano la scena in modo indiscusso. Difatti non solo è possibile piazzare queste stazioni vicino o all'interno dei territori nemici, in modo da aumentare a dismisura la nostra sfera d'influenza, ma è anche possibile piazzarne in numero a piacimento (praticamente senza limiti) e con una spesa in crediti esigua. Se a questo aggiungiamo che ogni stazione è un potenziale produttore di risorse e una fortezza spaziale quasi inespugnabile (sempre in difficoltà media), si capisce come la meccanica del gioco tenda allo sbilanciamento e porti ben presto a partite fotocopia, dove l'unica alternativa per diversificare lo scenario sta nell'accedere ai livelli superiori di sfida.
Sezione tecnica
Il manuale, di circa 80 pagine, è ben strutturato e vi guiderà attraverso la sezione tecnica e le varie opzioni di GalCiv2, fornendovi inoltre un background storico sull'universo e le razze che lo abitano ed arricchendo ulteriormente l'esperienza di gameplay. Le mods, come in ogni gioco che si rispetti, miglliorano non di poco l'aspetto grafico del prodotto: costruite in formato XML sono facilmente editabili e vengono attivamente supportate sia ufficialmente che dai fan, mentre l'intelligenza artificiale, costantemente aggiornata, sfoggia ottime doti tattiche nei livelli di sfida avanzati, arrivando a mettere in pratica strategie di apprendimento che portano a contrastare le azioni del giocatore e assicurano una buona longevità all'intero prodotto. |
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