Recensione Commodore 64
Titolo del gioco:
Armalyte
Anno di uscita:
1988
Genere:
Shoot em up
Sviluppatore:
Cyberdyne Systems
Produttore:
Thalamus
Distributore:
Multiplayer:
si
Localizzazione:
No
Sito web:
Requisiti minimi:
Un Commodore 64
  •  La schermata del titolo : potete sentire la bellissima musica iniziale (...no, vero?)
  •  Già dal primo livello gli attacchi sono abbastanza insistenti
  • Il fido POD vi protegge frontalmente da qualsiasi tipo di minaccia.
  •  La fluidità, velocità, e il dettaglio di questa 'cosa' è incredibile per un 8-bit
  •  E vai con le citazioni : R-type.
  • Rovine nello spazio e alieni colorati?...e' Delta! (quasi)
  •  Sempre più grossi e sempre più veloci e cattivi!
Redattore:  Andrea 'Peachy_k' Panatta                        Pubblicato il:  04/08/2010
C'erano una volta gli shoot'em up...quelli veri!
Gli shoot'em up sono una cosa seria! All'epoca del Commodore 64 questo genere dava il pane a molti programmatori e la gioia di giocare a molti adolescenti, anche per questo molti di noi hanno ancora questo genere nel cuore. Ecco perchè giocando ad Armalyte siamo pervasi tutt'oggi da un senso di profonda ammirazione: è semplicemente un capolavoro assoluto!

All'epoca in cui la Thalamus la faceva da padrona e andava procacciandosi programmatori in giro per il globo, la Cyberdyne Systems presentò al mondo questo suo primo lavoro che conoscevamo solo per sentito dire attraverso i diari di Martin Walker (che curava l'audio del gioco). Armalyte è un classico shoot'em up orizzontale a livelli con un'astronave e un pod alla R-type, e fin qui nulla di speciale. Quello che rende unico questo prodotto è che non si riesce a credere, inizialmente, che sia proprio un c64 a farlo girare. Spacciato per il seguito di Delta (per vendere qualche copia in più, a mio avviso... NdR) Armalyte propone una scorribanda nello spazio profondo attraverso orde su orde di alieni incattiviti dalla vostra presenza, e voi senza fare troppi complimenti dovrete blastarli via senza il minimo pensiero. Per far questo avrete appunto l'aiuto del piccolo fedele Pod sempre presente (non dovete attivare un power up per averlo come accadeva in R-type) e di una serie di armamenti potenziabili.

L'universo di Armalyte viene descritto attraverso immagini di spazi profondissimi, campi stellati parallattici (immancabile tratto degli shoot'em up di quei tempi) e fondali angusti e dettagliatissimi nei quali ci si addentra e si combatte (e dai quali si esce, a volte sembrerebbe per miracolo). Il richiamo a Delta è minimo, più che altro un lontano ricordo di qualcosa di già visto e lo si ritrova soprattutto nello stile della grafica di alcune sezioni e delle ondate di alieni. Ma mentre Delta si era ispirato pesantemente a Gradius, Salamander e altri classici della sua epoca (specialmente nei livelli piu' avanzati), in Armalyte si nota una varietà stilistica decisamente superiore: i paesaggi dei livelli variano da zone hi-tech stile Giger, a templi in rovina dai quali bisogna districarsi trovando sezioni deboli di muro da abbattere, inoltre ogni centimetro di grafica trasuda stile e mostra una padronanza della palette del Commodore con grande abilità nel creare solidità e profondità percettiva.

Durante il cammino saremo aiutati dal sistema di armamenti, a dire il vero un po' strano (certo mai quanto quello di Delta). Appariranno di quando in quando sullo schermo dei simboli (cristalli?) che se raccolti così come sono forniranno alcuni secondi di utilissima invulnerabilità, mentre se vengono presi a laserate cominceranno a trasformarsi ciclicamente nei vari potenziamenti dell'arma di base. In questo Armalyte segue una filosofia tutta sua: ricordiamo infatti che all'epoca la diatriba sugli shoot'em up da sala giochi era che molte delle armi in molti giochi erano belle da vedere ma abbastanza inutili, mentre qui la situazione è ben diversa.

ARMALYTE - The PC Version

Chi è interessato ai remake di vecchie glorie sarà ben lieto di sapere che già da qualche mese è disponibile su internet il fantastico remake di Armalyte. Il "nuovo" Armalyte, realizzato da Psytronik Software in collaborazione con S-A-S Designs, Cyberdyne Systems e ScaryFish.tv, promette di mantenere intatte, migiorandole, tutte le sue caratteristiche principali. Lo potete acquistare in questo sito.
Il fuoco di base verrà ampliato in frequenza, ampiezza, verranno aggiunti proiettili sul retro e sopra e sotto la navicella, e non farete che benedire quei cristalli quando li vedrete fare capolino sullo schermo. Avremo inoltre la possibilità di ampliare la vastità e la durata dell'arma secondaria : in tal propositito, da segnalare un laser secondario molto potente e disponibile in tre comode versioni attivabile tenendo premuto a lungo il pulsante di fuoco e che vi servirà nelle situazioni più disparate (o farei meglio a dire disperate? NdR).

Ma parliamo delle ondate di alieni: ciò che rendeva bellissimo Delta era quello stato di leggera trance provocata dai nemici e dalle loro formazioni multicolore danzanti sullo schermo, un attimo prima che diventassero assolutamente mortali per voi. Tutto questo in Armalyte viene riproposto in maniera decisamente più intensa: le ondate si susseguono senza tregua in varie forme e l'attack-rate in alcuni punti del gioco è davvero alto, tanto da lasciarvi spesso col fiato sospeso fin quando non ne uscite (se ne uscite). Gli sprites di tutti i nemici sono farciti di morbidissimi e numerosissimi frames d'animazione e si rileva in generale in tutto il gioco una cura maniacale dei dettagli di tutto ciò che è sullo schermo (potete rendervene conto dando un'occhiata ai proiettili degli alieni per esempio).
Questo ci porta inevitabilmente a decantare i boss di metà e fine livello. Non contenti di aver superato quasi tutto quello che era stato realizzato all'epoca sul piccolo commodore, i ragazzi della Cyberdyne Systems pensarono bene di esagerare anche con i boss (e di ispirare quelli del successivo capolavoro della Thalamus Retrograde): a metà livello incontrate quelli piccoli ma comunque tosti e più grandi di voi, che nonostante la stazza ridotta vi faranno sudare le dita, mentre a fine livello vi imbatterete in mastodontiche costruzioni aliene piene di bocche di fuoco e cattiveria, alcune delle quali sfrecciano sullo schermo con una disinvoltura e una velocità tali da fare ancora oggi una certa impressione (ricordate che stiamo parlando di un 8 bit con capacità, per i tempi, abbastanza limitate se escludiamo il processore sonoro).

A proposito di suoni: forse uno dei pochissimi difetti che si possono trovare in Armalyte (se proprio ne vogliamo trovare) è l'assenza della colonna sonora in-game, rimpiazzata dai classici effetti sonori psichedelici del dottor Walker. Anche qui, è emblematica la maniacalità con la quale costui raccontò sul suo diario di come venivano ideati e realizzati gli effetti.
Si può inoltre imputare al gioco una quasi totale mancanza di idee originali e qualche citazione di troppo (R-Type), ma a parte queste piccolezze Armalyte rasenta la perfezione. I suoi 8 lunghissimi mondi (fruibili anche in multiplayer) rappresentano una sfida imponente e remunerativa che appaga gli occhi, le orecchie e i polpastrelli e che rimane una pietra miliare negli annali della produzione di software a 8 bit.
Se siete amanti degli shoot em up, delle astronavi, della fantascienza e del blastaggio gratuito, non potete non fare esperienza di questo piccolo gioiello nella sua forma originale o in quella del suo remake. Tutto ciò che ha fatto grande l'epoca degli 8 bit (giocabilità, longevità, immersività, grafica) è riassunto in Armalyte e qui trova il suo massimo compimento. Consigliatissimo!
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