Recensione PC
Titolo del gioco:
The Escapists 2
Anno di uscita:
2017
Genere:
Strategico / Simulazione
Sviluppatore:
Mouldy Toof Studios, Team17 Digital Ltd
Produttore:
Team17 Digital Ltd
Distributore:
Steam
Multiplayer:
Locale e Online
Localizzazione:
Solo testo, no audio
Sito web:
Requisiti minimi:
S.O.: Windows 7/8.1/10 (versioni a 32-bit) - CPU: Intel Dual Core 6600 a 2.4GHz - Memoria: 2 GB di RAM - Video: Intel 4400, GeForce GTX 280, AMD Radeon HD 7750 - DirectX: Versione 11 - Memoria: 4 GB di spazio disponibile - Audio: Scheda audio compatibile con Windows
  •  Il tutorial insegnerà le basi di gioco per chi non è avvezzo al genere
  • (Schermata di gioco) Si possono notare sia lo stile grafico sia alcuni elementi di gameplay
  •  Il nostro avatar avrà diverse caratteristiche che potranno essere aumentate tramite varie attività
  •  Sarà possibile entrare in cunicoli e passaggi nascosti per muoversi per tutto il penitenziario
  •  E' possibile vedere a destra quali missioni secondarie stiamo svolgendo
  • Anche quando sei a corto di idee, il gioco cerca di darti qualche suggerimento interessante
  •  Un esempio di mappa in movimento: Una prigione inserita all'interno di un treno
  •  Anche queste tipologie di mappe avranno un level design non banale. Inoltre sarà necessario avere un approccio diverso rispetto alle prigioni standard.
Redattore:  Ivan 'MrIvan' Guzzardi                        Pubblicato il:  04/10/2017
The Escapists 2 mette alla prova le nostre abilita' proponendo un level design accattivante e tantissimi modi diversi per la riuscita di un piano di fuga dalla prigione. Corriamo verso la liberta'.

A distanza di poco più di un mese, ritorniamo a parlare di The Escapists 2, titolo sviluppato da Team 17 e già disponibile dallo scorso 22 agosto. La versione di prova ci aveva sorpreso con tanta varietà e complessità , riuscendo comunque ad essere appetibile ad una grande mole di pubblico, a patto di riuscire a sopravvivere alle prime ore di gioco.

Abbiamo giocato alla versione completa del prodotto, riuscendo anche ad analizzare le modalità che, precedentemente, non erano disponibili.

PROVA A FUGGIRE

Come abbiamo già scritto nel nostro articolo di anteprima (che potete leggere qui), l’obiettivo principale di The Escapists 2 è, come si evince dal titolo, quello di riuscire ad evadere di prigione. Impersonando uno dei tanti personaggi disponibili (e personalizzabili utilizzando un semplice tool di creazione che modifica i tratti più particolari. –NdR), verremo arrestati e portati in uno dei penitenziari all’avanguardia che il gioco offre, ognuna con le sue caratteristiche uniche. L’unica cosa di cui ci dovremo occupare è l’elaborazione di un piano di fuga da questa prigione e, ovviamente, la sua attuazione. Dopo un tutorial che spiega brevemente i comandi essenziali da imparare, verremo immediatamente teletrasportati nel vivo dell’azione.

Ed è qui che si comincia ad intravedere la grande varietà che il titolo Mouldy Toof Studios ha da offrire. All’interno della singola mappa avremo così tanti dettagli a cui pensare che difficilmente ci si potrà perfettamente orientare nelle prime ore di gioco. Il nostro prigioniero dovrà sottostare obbligatoriamente alla routine che le guardie del penitenziario ci faranno eseguire. Appello alla mattina, pranzo, fare dell’attività fisica (che garantirà un aumento delle statistiche del personaggio, utili per eseguire con più facilità determinate azioni. –NdR), compiere dei lavori e così via. Solo in pochi momenti avremo del tempo libero per fare quello che meglio ci aggrada. Mancare anche solo una di queste attività significherebbe allertare le guardie. Infatti ogni volta che verremo messi in riga, un livello d'allarme simboleggiato da delle stelle ci indicherà il grado di allerta degli agenti di polizia. Far aumentare questa barra provocherà delle ripercussioni che rallenteranno inesorabilmente il nostro piano di fuga con le sentinelle che, con un livello molto alto di allerta, ci metteranno fuori combattimento e ci rinchiuderanno in una cella d’isolamento, con il malus di essere privati degli oggetti raccolti fino ad ora. Insomma, il giocatore nell’arco di tutta la partita dovrà gestire nel miglior modo possibile i pochi momenti di tempo libero per attuare un piano per fuggire e, quindi, vincere la partita.

Ciò che stupisce di questo gioco è la grande diversità che gli sviluppatori hanno voluto inserire all’interno di ogni singola mappa, introducendo anche quella piccola vena da gioco di ruolo che approfondisce ancor di più il gameplay. Infatti nelle varie prigioni saremo in grado di interagire con gli altri detenuti e di accettare da loro varie missioni secondarie che ci porteranno a diverse ricompense utili al nostro obiettivo finale. Questi incarichi saranno perlopiù delle piccole mansioni come raccogliere un determinato oggetto, fare degli scambi o creare una rissa in un determinato momento. Da questo punto di vista non ci troviamo di fronte ad una vasta varietà di missioni. Dopo aver giocato un paio di orette al titolo ci si accorge che alla fin fine questi incarichi saranno sempre i medesimi e quindi, alla lunga, diverranno ripetitivi (fattore reso più leggero grazie alla grande diversità delle varie mappe. –NdR).

Sarà inoltre presente un sistema di crafting degli oggetti che, per avere risultati migliori per qualità di armi e attrezzi, risulterà di fondamentale importanza e che aumenterà il lato esplorativo del titolo, al fine di ricercare i componenti migliori per ottenere i potenziamenti.


DIVERSITA’ DELLE MAPPE

Il lato meglio riuscito di The Escapists 2 riguarda il level design di ogni singola mappa e la varietà che ne scaturisce. Tutte le prigioni risulteranno variegate e complesse tra di loro, e andranno ad espandersi non solo orizzontalmente ma anche verticalmente, garantendo una vastità di mappa a più livelli. Ogni stanza avrà un suo scopo e sarà posizionata in modo coerente in base alla geologia del penitenziario. Quindi risulterà essenziale esplorare in lungo e largo ogni vicolo della mappa al fine di scoprire qualsiasi scappatoia utile alla fuga.

Tutto questo garantisce un livello di strategia non indifferente e complicherà ulteriormente l’obiettivo finale. Il trovare un posto esatto dove fuggire non sarà semplice, anzi saranno tante le volte in cui il giocatore si sentirà sconfitto e non saprà come avanzare (soprattutto nelle prime ore di gioco, dove chi non è abituato a questo genere potrà anche provare un pizzico di frustrazione. –NdR) ma, con una migliore strategia e comprensione della mappa pian piano diventerà meno complesso capire cosa fare. Anche in questo caso la struttura della prigione ci viene in aiuto, garantendo cunicoli e luoghi segreti in grandi quantità e, utilizzando l’oggetto giusto al momento più opportuno, si potranno trovare delle vere e proprie caverne nascoste nel sottosuolo che risulteranno utili per trovare l’uscita verso la salvezza.

Un’altra novità che abbiamo avuto il piacere di scoprire riguarda un diverso sistema di fuga. Infatti non solo le mappe di gioco saranno diversificate fra di loro, ma alcune di esse cambieranno radicalmente l’approccio e l’obiettivo che il giocatore si dovrà prefiggere. Gli sviluppatori hanno ben pensato di inserire degli obiettivi e delle modalità diverse rispetto al classico “fuggi da questo penitenziario”. Seppur il concetto rimanga sempre quello, la molteplicità dei luoghi e delle condizioni che ci troveremo ad affrontare fanno sì che questo gioco diventi ancora più variegato.

Un esempio di quanto abbiamo appena scritto è la mappa “Cougar Creek Railroad”. Il nostro avatar si troverà all’interno di un treno pieno zeppo di guardie e con un solo obiettivo in mente: riuscire a scendere dal treno prima che esso arrivi a destinazione. In questo luogo particolare avremo non solo un limite di tempo, ma anche una situazione di gioco totalmente diversa. Non avremo appelli da seguire né mansioni da completare, dovremo solo esplorare le varie carrozze del treno e trovare, nel minor tempo possibile, un modo per fuggire.

Aggiungendo anche quest’ultima caratteristica, è chiaro come il Team17 abbia lavorato con grande attenzione al dettaglio per quanto riguarda il level design e il poter garantire una diversità di tutto rispetto. Fortunatamente questo impegno lo si può notare fin dai primi minuti di gioco.

DAMMI UNA MANO, COMPAGNO DI CELLA!

Una delle novità più succulente di questo sequel è la presenza di una modalità multigiocatore, che permetterà ai giocatori di non essere più soli all'interno del penitenziario. Tale modalità sarà presente in due forme: Cooperativo e Competitivo. Nel primo caso possiamo decidere di farci aiutare da un amico per l'evasione dalla prigione. Questa scelta semplificherà di molto la nostra fuga, dato che insieme al nostro compagno di cella si potranno fare il doppio delle azioni che si potevano eseguire prima. Inoltre grazie ad una visuale dall’alto sarà più semplice capire come gestire le cose e quindi agire di conseguenza. Peccato che, all’interno di questa modalità, non ci sia un modo per comunicare tramite chat vocale, dovendoci affidare, in caso volessimo parlare a voce con il nostro amico, a programmi esterni al gioco.

Invece la modalità competitiva è molto più diretta. Saremo in competizione con un altro giocatore e semplicemente il vincitore sarà chi riuscirà ad evadere di prigione per primo, stimolando un certo senso di fretta che tenderà a far commettere molti errori ai giocatori, creando del sano divertimento soprattutto se state affrontando un vostro amico. Altro punto a favore è la possibilità di affrontare il multigiocatore sia online che soprattutto in locale, aggiunta non affatto scontata dato che molte volte (soprattutto nei videogiochi odierni) quest'ultima opzione si tende ad escluderla.

Anche il lato grafico è da elogiare, presentando una pixel art molto accattivante e colorata e con delle animazioni dei singoli personaggi molto carina e dettagliata. Nulla da dire anche per il lato tecnico, il titolo non ha mai presentato degli scatti e molte volte, grazie anche ai suoi requisiti abbastanza esigui, si riesce a superare i 60 frames per secondo, garantendo una fluidità generale di alto livello.

Da segnalare inoltre che gli sviluppatori stanno anche lavorando ad un editor di mappe che garantirà ai giocatori di creare delle prigioni da zero e di condividerle, di conseguenza sarà anche possibile scaricare tali livelli. Ad oggi non si ha ancora una data precisa sul rilascio di questo extra molto carino.

Modus operandi: siamo tornati nelle prigioni del titolo Mouldy Toof Studios, affrontando tutte le difficoltà quitidiane e la modalità multigiocatore grazie ad un codice gentilmente messoci a disposizione da Team17.

Confermiamo ciò che avevamo detto nel nostro articolo di anteprima: The Escapists 2 è un videogioco ben realizzato con delle meccaniche semplici da capire ma molto complesse da padroneggiare. Si vede l’impegno e l’amore che gli sviluppatori hanno inserito nel loro prodotto. Mappe diversificate con un level design intelligente, possibilità di crafting, obiettivi differenti, elementi da gioco di ruolo come missioni secondarie e potenziamento delle statistiche del proprio prigioniero e una succosa (ma migliorabile) modalità multigiocatore. Mescolate il tutto e otterrete un prodotto in grado di intrattenervi per decine e decine di ore senza mai stancarvi.

Va però detto che questo videogioco non è adatto a tutti. I giocatori meno pazienti troveranno enormi difficoltà nelle prime ore di gioco, sia per il quantitativo enorme di cose che si possono fare sia perché il ritmo generale è lento e strategico, non adatto a chi cerca un’esperienza veloce e dalla breve durata Inoltre durante l'obiettivo principale si tende ad eseguire il classico "trial and error", ossia provare le più svariate soluzioni (anche quelle palesemente errate) fino a che non si trova quella giusta. Sapendo questo, sta a voi giocatori decidere se vi piace questa tipologia di gioco o meno

Detto questo, non possiamo fare altro che consigliarvi The Escapists 2. Team 17 è riuscito nel suo intento di perfezionare la formula del già avvincente primo capitolo e di confezionare un prodotto davvero ben fatto. Complimenti agli sviluppatori.
PRIMO IMPATTO
GRAFICA
SONORO
GIOCABILITA'
LONGEVITA'
GLOBALE